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PAGINA<br />

5 .<br />

L'OSSERVATORE ROMANO Sabato 13 Gennaio 2001<br />

SANTA SEDE<br />

«L'odierno incontro si svolge<br />

a pochi giorni dalla chiusura del Grande Giubileo,<br />

che ha visto anche i Membri dell'Ordine prodigarsi<br />

nell'assistere i pellegrini e nel dispiegare generosamente<br />

mezzi ed energie per venire incontro alle loro necessità.<br />

Desidero, pertanto, far giungere, per Suo tramite,<br />

ai tanti volontari ed operatori<br />

del Sovrano Militare Ordine di Malta,<br />

il mio vivo ringraziamento per così premuroso servizio»<br />

CREDENZIALI Il discorso di Giovanni Paolo II al nuovo Ambasciatore del Sovrano Militare Ordine di Malta presso la Santa Sede per la presentazione delle Lettere<br />

I Membri dell'Ordine continuino a chinarsi sulle ferite dell'uomo<br />

per versarvi l'olio della compassione e il balsamo della carità<br />

Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha<br />

ricevuto oggi, venerdì 12 gennaio alle<br />

ore 11, in solenne udienza, S.E. il Signor<br />

Alberto Leoncini Bartoli, nuovo<br />

Ambasciatore del Sovrano Militare Ordine<br />

di Malta presso la Santa Sede, il quale<br />

ha presentato le Lettere Credenziali<br />

con cui viene accreditato nell'alto ufficio.<br />

S.E. il Signor Ambasciatore, rilevato<br />

alla sua residenza da un Addetto di Anticamera<br />

e da due Gentiluomini di Sua<br />

Santità, è giunto alle 10.45 al Cortile di<br />

San Damaso, nel Palazzo Apostolico Vaticano,<br />

ove un reparto della Guardia<br />

Svizzera Pontificia rendeva gli onori.<br />

Al ripiano degli ascensori, S.E. l'Ambasciatore<br />

era ricevuto da un Gentiluomo<br />

di Sua Santità e, subito dopo, saliva<br />

alla seconda Loggia, dove si trovavano<br />

ad attenderlo gli Addetti di Anticamera<br />

ed i Sediari. Dalla seconda Loggia il corteo<br />

si dirigeva alla Sala Clementina, dove<br />

l'Ambasciatore veniva ricevuto dal<br />

Prefetto della Casa Pontificia, Monsignor<br />

James Michael Harvey, il quale lo accompagnava<br />

nella Biblioteca privata.<br />

Il Prefetto presentava al Santo Padre<br />

il nuovo Ambasciatore del Sovrano Militare<br />

Ordine di Malta.<br />

Dopo la presentazione delle Lettere<br />

Credenziali da parte dell'Ambasciatore,<br />

aveva luogo lo scambio dei discorsi.<br />

Questo il testo del discorso del Papa:<br />

Signor Ambasciatore!<br />

1.È con vivo compiacimento<br />

che accolgo le Lettere con le quali<br />

il Gran Maestro del Sovrano Militare<br />

Ordine di Malta La accredita come<br />

Ambasciatore Straordinario e<br />

Plenipotenziario presso la Santa Sede.<br />

La ringrazio per le cortesi<br />

espressioni che mi ha rivolto, nel<br />

momento in cui si accinge ad assumere<br />

l'incarico affidatoLe e Le porgo<br />

volentieri il mio cordiale benvenuto.<br />

Attraverso la Sua persona, intendo<br />

far giungere un deferente saluto<br />

all'Eminentissimo Principe Fra' Andrew<br />

Bertie e al Consiglio che lo<br />

coadiuva nel governo dell'Ordine.<br />

Il mio grato pensiero si estende poi<br />

a tutti gli appartenenti al benemerito<br />

sodalizio che Ella rappresenta<br />

ed alle rispettive famiglie, assicurando<br />

ognuno della mia costante<br />

benevolenza e dell'apprezzamento<br />

per la solerte loro testimonianza<br />

della fede cristiana e della carità<br />

evangelica.<br />

L'odierno incontro si svolge a pochi<br />

giorni dalla chiusura del Grande<br />

Giubileo, che ha visto anche i<br />

Membri dell'Ordine prodigarsi nell'assistere<br />

i pellegrini e nel dispiegare<br />

generosamente mezzi ed energie<br />

per venire incontro alle loro necessità.<br />

Desidero, pertanto, far<br />

giungere, per Suo tramite, ai tanti<br />

volontari ed operatori del Sovrano<br />

Militare Ordine di Malta il mio vivo<br />

ringraziamento per così premuroso<br />

servizio.<br />

2.Dopo l'arricchente esperienza<br />

spirituale del Giubileo, la Chiesa si<br />

accinge a proseguire il suo cammino.<br />

Si inoltra nel nuovo millennio<br />

ripartendo da Cristo, desiderosa di<br />

essere testimone del suo amore fra<br />

tutti gli uomini.<br />

È per me motivo di grande con-<br />

Sabato mattina<br />

i funerali<br />

di Don Franco Pierini<br />

Si svolgeranno nella mattina di sabato 13<br />

gennaio, alle ore 9, nel Santuario romano Regina<br />

degli Apostoli, in Via Alessandro Severo, i<br />

funerali di Don Franco Pierini, morto a Roma<br />

intorno alle 10 di giovedì 11. Sarà il Superiore<br />

Generale della Società San Paolo, Don Pietro<br />

Campus, a presiedere la solenne Liturgia esequiale.<br />

Con il Superiore della Congregazione<br />

concelebreranno i confratelli del defunto e tanti<br />

sacerdoti amici incontrati nel corso del suo<br />

apostolato. La benedizione alla salma verrà<br />

impartita dal Vescovo ausiliare di Roma,<br />

Mons. Rino Fisichella.<br />

Religioso sacerdote della Società San Paolo,<br />

storico della Chiesa — era docente alla Facoltà<br />

Teologica O.F.M. Conv. di san Bonaventura, a<br />

Roma — saggista e giornalista, Don Pierini ha<br />

diretto «Famiglia Cristiana» dall'aprile del 1998<br />

al 27 luglio del 1999. Da circa un anno era afflitto<br />

da una grave malattia. Negli ultimi tempi<br />

era stato ricoverato in ospedale ma, visto l'aggravarsi<br />

delle sue condizioni, giovedì mattina<br />

era ritornato nella Casa religiosa dei Paolini di<br />

Via Alessandro Severo.<br />

Dopo le solenni esequie, la salma verrà portata<br />

ad Albano per essere tumulata nella cappella<br />

dei Paolini del cimitero.<br />

forto avere ascoltato dalla<br />

sua voce, Signor Ambasciatore,<br />

che l'istituzione melitense,<br />

fedele al proprio carisma<br />

della tuitio fidei e<br />

dell'obsequium pauperum,<br />

si unisce di gran cuore a<br />

questo programma della<br />

Chiesa.<br />

Di fronte ad una umanità<br />

assetata di verità e di<br />

solidarietà, come non rimarcare<br />

l'opportuna unione<br />

e quasi la fusione di<br />

questi due scopi che caratterizzano<br />

in ogni Continente<br />

la qualificata missione<br />

dei Cavalieri della bianca<br />

Croce ottagona? Nella Lettera<br />

apostolica Novo Millennio<br />

ineunte ho annotato<br />

che «è l'ora di una nuova<br />

“fantasia della carità”, che<br />

si dispieghi non tanto e<br />

non solo nell'efficacia dei<br />

soccorsi prestati, ma nella<br />

capacità di farsi vicini, solidali<br />

con chi soffre, così<br />

che il gesto di aiuto sia<br />

sentito non come obolo<br />

umiliante, ma come fraterna<br />

condivisione» (n. 50).<br />

Testimoni e ministri di<br />

Dio che è Amore (cfr 1 Gv 4, 8.16),<br />

i Cavalieri e le Dame del Sovrano<br />

Militare Ordine di Malta sono chiamati<br />

a proseguire con rinnovata<br />

dedizione, nel nuovo millennio,<br />

nella loro azione di buoni Samaritani,<br />

sempre pronti a chinarsi sulle<br />

ferite dell'uomo per versarvi l'olio<br />

della compassione e il balsamo della<br />

carità.<br />

3.Durante gli oltre nove secoli<br />

di esistenza, il vostro benemerito<br />

Ordine è stato sempre caratterizzato<br />

da un particolare vincolo con la<br />

Sede di Pietro. Lo ricordava il mio<br />

venerato Predecessore Leone XIII<br />

nella Lettera apostolica Solemne<br />

semper con la quale, nel 1879, ricostituiva<br />

il Gran Magistero dell'Ordine<br />

di Malta.<br />

Dopo di lui, diversi Pontefici<br />

hanno lodato il vostro Sovrano istituto<br />

per la costante e leale sintonia<br />

con la Sede Apostolica. In tal modo<br />

esso ha agito e continua ad operare,<br />

dialogando con ogni cultura, al<br />

fine di contribuire alla promozione<br />

della civiltà dell'amore e della pace.<br />

La sua presenza nel contesto internazionale<br />

si avvale, altresì, della<br />

speciale «Carta» costitutiva, che si<br />

rifà ai fondamentali valori della<br />

misericordia e della carità, a cui<br />

l'Ordine si è costantemente ispirato<br />

nel corso dei secoli.<br />

Ecco, Signor Ambasciatore, sono<br />

questi i tratti che contraddistinguono<br />

l'illustre sodalizio che Ella rappresenta.<br />

La fedeltà all'ideale evangelico<br />

ed al Successore di Pietro è<br />

costata, lungo la storia, a numerosi<br />

Membri dell'Ordine non poco<br />

sangue ed adorna ancora oggi di<br />

onore il vostro stendardo. Nel contesto<br />

odierno, dove i meccanismi<br />

impersonali di grandi trasformazioni<br />

economiche e tecnologiche con-<br />

tribuiscono ad arricchire chi già ha<br />

dalla sua le maggiori fortune, vi<br />

chiedo di intensificare, secondo le<br />

possibilità, i vostri interventi. Continuate<br />

ad adoperarvi per un'umanizzazione<br />

e condivisione delle risorse<br />

che Dio ha destinato in egual<br />

misura a tutti gli uomini. Alle<br />

aspre durezze della competizione<br />

«senza cuore» e «senza misericor-<br />

Il nuovo Ambasciatore<br />

del Sovrano Militare<br />

Ordine di Malta<br />

Sua Eccellenza il Signor Alberto<br />

Leoncini Bartoli, nuovo Ambasciatore<br />

del Sovrano Militare Ordine di Malta<br />

presso la Santa Sede, è nato il 10 luglio<br />

1932 ad Ancona. È sposato e ha 3 figli.<br />

È laureato in Giurisprudenza.<br />

Entrato nel Servizio Diplomatico della<br />

Repubblica Italiana, ha ricoperto, tra gli<br />

altri, i seguenti incarichi:<br />

Segretario di Ambasciata a Vienna e a<br />

Sofia; In servizio presso il Ministero degli<br />

Esteri; Consigliere a Bonn; Capo dell'Ufficio<br />

per l'URSS e i Paesi dell'Est Europeo<br />

e, quindi, dell'Ufficio per i Paesi<br />

della NATO presso la Direzione Generale<br />

degli Affari Politici, Ministero degli Esteri;<br />

Ministro Consigliere e, quindi, Ministro<br />

presso l'Ambasciata d'Italia a Parigi.<br />

È stato Ambasciatore a Tel Aviv<br />

(1987-1991); Ambasciatore a disposizione<br />

con incarichi speciali presso il Ministero<br />

degli Esteri (1991-1993); Ambasciatore a<br />

Il Cairo (1993-1996); Capo del Cerimoniale<br />

Diplomatico della Repubblica Italiana<br />

(1996-1997); Ambasciatore d'Italia<br />

presso la Santa Sede (1997-1999). Segre-<br />

dia» (Rm 1, 31), la vostra azione,<br />

mai scoraggiata né trattenuta da<br />

alcun impedimento, continui ad essere<br />

quella di Ospitalieri, cioè di<br />

uomini e donne di fede con un<br />

cuore ricco di misericordia, generosi<br />

e intrepidi nella difesa delle ragioni<br />

e dei diritti dei poveri.<br />

4.Signor Ambasciatore, nel<br />

momento in cui Ella inizia la Sua<br />

tario Generale per gli Affari Interni del<br />

Sovrano Militare Ordine di Malta (1999-<br />

2000).<br />

A Sua Eccellenza, il Signor Alberto<br />

Leoncini Bartoli, nuovo Ambasciatore<br />

del Sovrano Militare Ordine di Malta<br />

presso la Santa Sede, giungano, nel momento<br />

in cui si accinge a ricoprire il suo<br />

alto incarico, le felicitazioni del nostro<br />

giornale.<br />

dal Prefetto della Casa Pontificia e si recava<br />

a far visita al Cardinale Segretario<br />

di Stato, S. Em.za Rev.ma il Signor Cardinale<br />

Angelo Sodano.<br />

Al termine del colloquio l'Ambasciatore<br />

discendeva nella Basilica Vaticana. Il<br />

Diplomatico era ricevuto da una delegazione<br />

del Rev.mo Capitolo e si recava<br />

dapprima nella Cappella del SS.mo Sacramento<br />

per un breve atto di adorazione;<br />

passava poi a venerare l'immagine<br />

della Beatissima Vergine e, quindi, la<br />

tomba di San Pietro.<br />

Al termine della visita l'Ambasciatore<br />

prendeva congedo dalla delegazione del<br />

Capitolo, quindi, alla Porta della Preghiera,<br />

prima di lasciare la Basilica, si<br />

congedava dai Dignitari che lo avevano<br />

accompagnato e faceva ritorno alla sua<br />

residenza.<br />

Ecco il discorso dell'Ambasciatore al<br />

Santo Padre:<br />

Santità,<br />

Ho l'alto onore di presentare le Lettere<br />

con le quali sua Altezza Eminentissima<br />

il Principe e Gran Maestro del Sovrano<br />

Militare Ordine di Malta mi accredita<br />

in qualità di Ambasciatore<br />

Straordinario e Plenipotenziario presso<br />

la Sede di Pietro. Contestualmente presento<br />

le Lettere di richiamo del mio<br />

predecessore la cui missione ha lasciato<br />

un vivo ricordo.<br />

In questa cerimonia particolarmente<br />

solenne sento anzitutto di esprimere la<br />

mia profonda emozione allorché mi accingo<br />

ad assumere l'alto incarico affidatomi<br />

di rappresentare il Sovrano Militare<br />

Ordine di Malta presso la Santa<br />

Sede, consapevole delle responsabilità<br />

inerenti alla mia carica e nella speranza<br />

della benevolenza della Santità Vostra.<br />

Viva è la mia aspirazione a contribuire<br />

all'approfondimento dei legami<br />

fra la Santa Sede ed il Sovrano Militare<br />

Ordine di Malta tradizionalmente fondati<br />

su di una solida base di rapporti<br />

di antica origine via via nutriti dai sentimenti<br />

di profonda devozione di tutti i<br />

Una pubblicazione storica con proiezioni per il nuovo millennio<br />

Il contributo della Chiesa allo sviluppo dell'istruzione<br />

GINO CONCETTI<br />

La fedeltà all'ideale evangelico ed al Successore di Pietro<br />

vi è costata, lungo la storia,<br />

non poco sangue ed adorna ancora oggi il vostro stendardo<br />

La nuova società del futuro si edifica, nell'era<br />

della globalizzazione, sui valori comuni. Il patrimonio<br />

fino ad ora formato, costituiscono una sorgente<br />

da cui attingere ispirazione, stimoli, sollecitazioni.<br />

Lo si afferma da molte parti e in diverse<br />

sedi. Ma una iniziativa attuata in collaborazione<br />

tra l'ufficio nazionale per l'educazione, la scuola e<br />

l'università della Conferenza episcopale italiana e<br />

l'Associazione genitori scuole cattoliche, presidenza<br />

nazionale della Fidae e la federazione istituti di<br />

attività educative, lo conferma con abbondanza di<br />

dati e di documentazione, come si evince dal volume<br />

Chiesa e scuola. Percorsi di storia dell'educazione<br />

tra XII e XX secolo, a cura di Maurizio<br />

Sangalli, edizioni Cantagalli, Siena 2000, pp. 323,<br />

L. 30.000, E. 15,50.<br />

Praticamente il periodo esaminato comprende<br />

quasi l'intero secondo millennio. Non che prima la<br />

Chiesa non si dedicasse alla cultura, alle arti, all'istruzione.<br />

Per una molteplicità di motivi i primi<br />

luoghi ad esprimerla sono stati i monasteri.<br />

Lo stato ha avuto il suo merito promuovendo<br />

una politica di scolarizzazione universale e favorendo<br />

il sorgere di università e di un sistema scolastico<br />

diffuso su tutto il territorio nazionale. Nel<br />

corso dei secoli non sono mancati conflittualità, incomprensioni<br />

nei riguardi delle attività culturali e<br />

educative gestite dalla Chiesa o dai suoi rappresen-<br />

tanti. Il processo di rapporti tra stato moderno e<br />

Chiesa cattolica in fatto di istruzione non è stato<br />

uniforme. Nei paesi nei quali è prevalsa la corrente<br />

«laica» la comunità cristiana ha molto sofferto<br />

per mancanza di libertà e anche di mezzi adeguati<br />

per poter adempiere alla missione educativa e d'istruzione<br />

che non è estranea alla evangelizzazione.<br />

Gli urti più violenti contro la scuola gestita dalla<br />

Chiesa e dagli istituti religiosi sono esplosi negli ultimi<br />

secoli del secondo millennio. Contro gli aberranti<br />

soprusi reagirono i sommi Pontefici, tra cui,<br />

con energia e fermezza, Pio XI abbondantemente<br />

citato nel volume per le sue coraggiose encicliche<br />

contro i regimi totalitari e il loro monopolio scolastico.<br />

La Divini illius Magistri è stata una pietra<br />

miliare in difesa dell'istruzione cattolica e libera.<br />

L'altro documento basilare di Pio XI è stato l'Enciclica<br />

L'educazione cristiana della gioventù del 31<br />

dicembre 1929, quindi a regime instauratosi in Italia.<br />

Gli studiosi sostengono che da lunga data non<br />

v'erano stati documenti pontifici specifici ed esaustivi<br />

a cui rifarsi.<br />

Dopo il Concilio Vaticano II il sistema scolastico<br />

italiano ha registrato una evoluzione verso il modello<br />

degli Stati che fanno parte dell'Unione Europea.<br />

La proposta della parità scolastica è giudicata<br />

positivamente anche in adesione al dettato costituzionale.<br />

Si sottolinea, nella pubblicazione, che il risultato<br />

«è stato ottenuto spostando la parità dalle<br />

scuole agli studenti» e inoltre la «soluzione va oltre<br />

missione, desidero confermare<br />

all'intero Ordine, che<br />

Ella qui rappresenta, i<br />

miei sentimenti di stima e<br />

di affetto. Auspico cordialmente<br />

che il Sovrano Militare<br />

Ordine di Malta continui<br />

a brillare, come è sua<br />

tradizione, per un autentico<br />

e vivificante spirito di<br />

carità cristiana, capace di<br />

sollevare, sanare, redimere<br />

dall'indigenza i corpi bisognosi<br />

non meno che le anime,<br />

sovente ancor più nelle<br />

angustie.<br />

Con tali sentimenti, invoco<br />

sul Principe Gran<br />

Maestro, su tutti i Cavalieri<br />

e le Dame dell'Ordine,<br />

nonché sulla Sua persona<br />

e sulla missione che Ella<br />

oggi intraprende l'abbondanza<br />

delle grazie divine,<br />

avvalorando tali voti con<br />

la Benedizione Apostolica,<br />

che imparto di gran cuore.<br />

Dopo lo scambio dei discorsi,<br />

il Santo Padre si intratteneva<br />

a colloquio privato con<br />

l'Ambasciatore.<br />

Dopo l'udienza, nella Sala<br />

Clementina, prendeva congedo<br />

la pur significativa diatriba fra pubblico e privato,<br />

in quanto identifica una spesa sociale a favore del<br />

diritto allo studio, la quale interpreta in modo progressivo<br />

ed avanzato la logica dei capaci e meritevoli».<br />

Negli ultimi anni sono emerse anche in Italia<br />

istanze inedite da gruppi e comunità etniche e religiose<br />

stabilitesi sul territorio nazionale. Questo<br />

pluralismo deve essere gestito dallo stato in maniera<br />

equanime, nel rispetto dei diritti e delle libertà<br />

fondamentali. Ai cattolici la nuova situazione impone<br />

un nuovo modo di considerare le spettanze<br />

giuridiche. Secondo la pubblicazione «la Costituzione<br />

— considerata in tutta la sua potenzialità —<br />

può garantire la libertà d'insegnamento e la costruzione<br />

di una “religione civile” comune, come<br />

grammatica elementare dei valori di appartenenza<br />

e insieme di universalità, in cui si ritrovino tutti<br />

(laici e religiosi) e si debbano collocare con le minori<br />

difficoltà possibili anche i soggetti deboli di altre<br />

culture».<br />

Secondo sempre la pubblicazione «La soluzione<br />

più razionale ed efficiente è quella di rispettare<br />

eventuali scuole private anche in questa direzione».<br />

Tuttavia la stessa pubblicazione riconosce che<br />

la soluzione «significativa e vincente» è quella «di<br />

spostare la parità dalle scuole agli studenti, purché<br />

non sia vissuto come un astuto escamotage di un<br />

dialogo condizionato fra cattolici e laici e venga invece<br />

strettamente connessa alla costruzione comune<br />

di un nuovo concetto di pubblico di recepire e<br />

rispettare tutte le culture e le differenze».<br />

“<br />

Continuate ad adoperarvi<br />

per un'umanizzazione<br />

e condivisione<br />

delle risorse che Dio<br />

ha destinato in egual misura<br />

a tutti gli uomini.<br />

Alle aspre durezze<br />

della competizione<br />

«senza cuore»<br />

e «senza misericordia»,<br />

la vostra azione,<br />

mai scoraggiata né trattenuta<br />

da alcun impedimento,<br />

continui ad essere<br />

quella di «Ospitalieri»,<br />

cioè di uomini e donne<br />

di fede con un cuore ricco<br />

di misericordia,<br />

generosi e intrepidi<br />

nella difesa delle ragioni<br />

e dei diritti<br />

dei poveri<br />

membri dell'Ordine al Supremo Magistero<br />

della Chiesa nella determinazione<br />

a perseguire gli obiettivi del fondatore:<br />

la tuitio fidei e l'obsequium pauperum.<br />

La mia missione ha inizio all'indomani<br />

della conclusione del Grande Giubileo,<br />

in un anno in cui — secondo la<br />

Bolla di indizione del Giubileo: «Un segno<br />

della misericordia di Dio, oggi particolarmente<br />

necessario, è quello della<br />

carità che apre i nostri occhi ai bisogni<br />

di quanti vivono nella povertà e nella<br />

emarginazione»..., anno nel corso del<br />

quale si è in particolare avuta rinnovata<br />

testimonianza da parte della Santa<br />

Sede della profonda comunione che<br />

unisce i membri dell'Ordine al Successore<br />

di Pietro.<br />

Sentimenti di diffusa commozione ed<br />

intima soddisfazione hanno pervaso il<br />

19 ottobre ultimo scorso nella Basilica<br />

Vaticana tutti i partecipanti al pellegrinaggio<br />

giubilare mondiale del Sovrano<br />

Militare Ordine di Malta nell'ascoltare<br />

le espressioni di apprezzamento pronunziate<br />

da Vostra Santità in tale significativa<br />

circostanza con riguardo ai<br />

servizi di pronto soccorso ed alle altre<br />

iniziative giubilari realizzati dall'Ordine<br />

e più in generale alle sue strutture definite...<br />

«luminosi avamposti della civiltà<br />

dell'amore e realizzazioni efficaci della<br />

dottrina sociale della Chiesa».<br />

In un'epoca in cui conflitti umani e<br />

sociali e tensioni di ogni genere continuano<br />

ad agitare la scena internazionale,<br />

l'impegno dell'Ordine sempre più si<br />

sviluppa lungo direttrici di tutela dei<br />

valori di fratellanza, giustizia, pace e libertà<br />

che, su sfera mondiale, così luminosamente<br />

hanno contraddistinto il<br />

magistero itinerante di Vostra Santità<br />

in particolare nel difendere la libertà,<br />

combattere le intolleranze etniche, religiose<br />

e sociali, favorire la pacificazione<br />

mondiale. Si tratta di un imperativo<br />

che per l'Ordine, milizia cattolica, è<br />

dettato dalla sua storica vocazione religiosa<br />

ed umanitaria. In tale visione<br />

globale dei bisogni dell'umanità, l'azione<br />

concreta dell'Ordine — che al di la<br />

della sua essenziale dimensione spirituale<br />

intrattiene oramai regolari rapporti<br />

diplomatici con 88 membri della<br />

comunità internazionale — continua<br />

ad ispirarsi all'esigenza primordiale di<br />

alleviare le malattie, le sofferenze e le<br />

persecuzioni dei nostri simili più emarginati.<br />

Ed è motivo di intimo compiacimento<br />

e soprattutto di sprone a perseverare,<br />

il constatare che nello sforzo di<br />

sostenere e promuovere il fermo impegno<br />

del Vicario di Cristo a servire la<br />

causa della verità, della dignità dell'uomo<br />

e dei suoi diritti, il Sovrano Militare<br />

Ordine di Malta vieppiù registra nella<br />

sua azione nelle varie aree del mondo,<br />

una crescente concordanza di spiriti<br />

ed intenti sulla importanza di questi<br />

valori spirituali come garanzia di civile<br />

convivenza.<br />

L'istituzione melitense si è particolarmente<br />

prodigata, specie in questi ultimi<br />

decenni, nel cercare di adattare le sue<br />

strutture alle nuove esigenze dettate dai<br />

tempi attraverso le profonde trasformazioni<br />

della storia ed alla luce degli<br />

orientamenti del Concilio Vaticano Secondo.<br />

In questo quadro, il Grande<br />

Giubileo non poteva non segnare per<br />

l'Ordine un momento fra i più alti di<br />

profondo raccoglimento ed insieme di<br />

fattiva mobilitazione in coerenza con la<br />

sua originaria aspirazione evangelica a<br />

tutela dei suoi tesori più preziosi: la fede<br />

e la carità.<br />

Santità,<br />

nel rimettere le Lettere Credenziali<br />

invoco la Benedizione Apostolica su<br />

Sua Altezza Eminentissima il Principe e<br />

Gran Maestro, su tutti gli appartenenti<br />

all'Ordine e sulle loro famiglie, la invoco<br />

sui miei collaboratori, e su di me.<br />

-<br />

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