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DAL MONDO<br />

PAGINA<br />

Colombia:<br />

riparte<br />

il dialogo<br />

con le Farc<br />

BOGOTÁ, 23.<br />

Si è riaperto ieri il dialogo tra il<br />

Governo di Bogotá e le Forze armate<br />

rivoluzionarie della Colombia<br />

(Farc), interrotto lo scorso 14<br />

novembre. Come presupposto per<br />

il proseguimento dei negoziati di<br />

pace la guerriglia chiede la proroga<br />

a tempo indeterminato della<br />

concessione della «zona di distensione»<br />

che scade il 31 gennaio<br />

prossimo. Si tratta di un’area di<br />

circa 42.000 chilometri quadrati<br />

nel Sud del Paese.<br />

Intanto, l'Alto Commissario colombiano<br />

per la pace, Gomez Alzate,<br />

ha annunciato che «il Governo<br />

ha preparato un piano per il<br />

rilancio del processo di pace con<br />

le Farc, finalizzato al raggiungimento<br />

di accordi concreti in conformità<br />

alle aspettative del Paese».<br />

«Non si tratta di una controproposta<br />

alle richieste dei guerriglieri —<br />

ha aggiunto — ma di una possibile<br />

soluzione globale avanzata dal<br />

Governo».<br />

Sempre ieri Monsignor Pedro<br />

Rubiano Sáenz, Arcivescovo di<br />

Bogotá, ha rivolto un appello ai<br />

gruppi armati affinché sospendano<br />

le azioni di violenza e collaborino<br />

alla ricerca di un dialogo pacifico<br />

con l'Esecutivo. In particolare<br />

il Presule si è rivolto alle Farc<br />

perché liberino i prigionieri «dimostrando<br />

di volere la pace».<br />

2 .<br />

FILIPPINE Annunciate nomine di Governo<br />

Gloria Arroyo s'insedia<br />

nel palazzo presidenziale<br />

MANILA, 23.<br />

Il nuovo Presidente delle Filippine,<br />

Gloria Arroyo, si è insediata ieri nel palazzo<br />

presidenziale di Manila e ha subito<br />

annunciato alcune nomine in posti chiave<br />

del Governo. Ma l’ex Presidente Joseph<br />

Estrada, che sarà inquisito per «saccheggio<br />

economico», ha lasciato intuire<br />

— come segnala l'«Ansa» — di non voler<br />

uscire di scena ed ha affermato che<br />

la Arroyo non riveste che un ruolo provvisorio,<br />

ed è soltanto «il Capo dello Stato<br />

in esercizio».<br />

Alla folla accorsa per acclamarla, la<br />

Arroyo ha detto che accetta «il grande<br />

onore di risiedere nel palazzo Malacanang<br />

con profonda umiltà e le migliori<br />

speranze per il popolo». Ha aggiunto:<br />

«Non voglio essere un grande Presidente,<br />

ma un buon Presidente. Aiutatemi<br />

per favore». Il Presidente ha nominato il<br />

generale Renato de Villa, ex Capo delle<br />

forze armate, al posto di Segretario esecutivo<br />

del Gabinetto, una carica equivalente<br />

a quella di Primo Ministro. Quindi<br />

ha confermato il generale Angelo Reyes<br />

al posto di comandante in Capo delle<br />

forze armate e Orlando Mercado come<br />

Ministro della difesa.<br />

MARIO AGNES<br />

Direttore responsabile<br />

TIPOGRAFIA VATICANA<br />

EDITRICE<br />

«L'OSSERVATORE ROMANO»<br />

Redazione:<br />

via del Pellegrino<br />

00120 Città del Vaticano<br />

Segreteria di Redazione:<br />

Tel. 06.698.83461/06.698.84442<br />

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Servizi fotografici<br />

de «L'Osservatore Romano»<br />

a cura di Arturo Mari<br />

Le foto dell'attività della Santa Sede<br />

sono del SERVIZIO FOTOGRAFICO<br />

de «L'Osservatore Romano»<br />

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Redazione<br />

de «L'OSSERVATORE ROMANO»<br />

Tel. 06.698.83461 - Fax 06.698.83675<br />

L'OSSERVATORE ROMANO Mercoledì 24 Gennaio 2001<br />

BRUXELLES — La commissione esecutiva<br />

dell'Unione Europea (Ue) ha deciso la<br />

settimana scorsa di concedere nuovi aiuti<br />

all'Algeria, al Kenya, ai Paesi del Corno<br />

d'Africa (Etiopia, Eritrea, Somalia) e alle<br />

Filippine. Lo hanno annunciato fonti comunitarie<br />

di Bruxelles, precisando che i finanziamenti,<br />

per un ammontare di trenta<br />

miliardi di lire verranno gestiti dall'ufficio<br />

dell'Ue per i soccorsi umanitari (Echo). La<br />

fetta più grande (circa 18 miliardi di lire)<br />

sarà attribuita all'Algeria con l'obiettivo di<br />

BURUNDI I ribelli utilizzano le mine antiuomo<br />

Nuova tornata<br />

dei negoziati di pace<br />

BUJUMBURA, 23.<br />

Nuova tornata di colloqui ad Arusha<br />

(Tanzania) delle diciannove delegazioni<br />

burundesi che hanno firmato il trattato<br />

di pace del 28 agosto scorso. Alle consultazioni<br />

partecipano esponenti del Governo,<br />

del Parlamento e di diciassette<br />

partiti che rappresentano le comunità rivali<br />

degli Hutu e dei Tutsi. L'accordo,<br />

messo a punto dal mediatore di pace<br />

Nelson Mandela, è rimasto finora lettera<br />

morta per la mancata adesione dei gruppi<br />

armati Hutu.<br />

La guerra civile in Burundi, che si<br />

trascina dal 1993, ha provocato oltre 200<br />

mila morti. Essa oppone il Governo e<br />

l'esercito, dominati dalla minoranza Tutsi,<br />

ai movimenti ribelli dell'etnia rivale<br />

degli Hutu, che costituisce l'85 per cento<br />

della popolazione. Il testo redatto da<br />

Mandela, ma giudicato insoddisfacente<br />

dalla guerriglia Hutu, ha lo scopo di riequilibrare<br />

gli assetti del potere politico e<br />

militare tra le due etnie.<br />

La nuova tornata di negoziati, cominciata<br />

ieri, verte sulla scelta della personalità<br />

che dovrebbe governare il Paese<br />

durante la fase di transizione compresa<br />

tra la fine della guerra e lo svolgimento<br />

di libere elezioni.<br />

Come detto sopra, i gruppi armati<br />

Hutu si sono mantenuti estranei al processo<br />

di pace di Arusha, ma uno di essi<br />

— le «forze per la difesa della democrazia»<br />

(Fdd) — ha avviato il 9 gennaio<br />

scorso consultazioni preliminari dirette<br />

con il Governo di Bujumbura. Oggi, un<br />

Prosegue intanto, a carico dell'ex Presidente,<br />

l'inchiesta per il reato di «saccheggio<br />

economico», punito nelle Filippine<br />

con la pena di morte. «Il mantello<br />

dell’immunità è stato tolto. Adesso noi<br />

siamo obbligati ad avviare immediatamente<br />

l’inchiesta», ha detto l'ombudsman<br />

Aniano Desierto, aggiungendo di<br />

aver preparato un’ingiunzione formale<br />

che ordina a Estrada di rispondere alle<br />

accuse. Estrada è accusato di aver intascato<br />

2,6 milioni di dollari Usa (circa 5,3<br />

miliardi di lire) di tributi e di aver percepito<br />

tangenti dai boss del racket del<br />

gioco d’azzardo clandestino. Oltre a lui,<br />

sono indagate altre 18 persone, fra le<br />

quali sua moglie e suo figlio.<br />

Ma l’ex Presidente, in due lettere, datate<br />

20 gennaio e indirizzate al Presidente<br />

del Senato, Aquilino Pimentel, e al<br />

Presidente della Camera dei deputati,<br />

Arnulfo Fuentebella, definisce la signora<br />

Arroyo «Presidente facente funzioni».<br />

Tale dichiarazione — come segnala ancora<br />

l'«Ansa» — suggerisce che Estrada<br />

potrebbe rivendicare di nuovo il potere<br />

appellandosi alla Costituzione, nel momento<br />

in cui dovessero cadere le accuse<br />

contro di lui. «Con tale lettera — ha dichiarato<br />

il Presidente del Senato —<br />

Estrada cerca di porre le basi per una<br />

futura sfida di carattere costituzionale».<br />

Il Governo filippino ha dal canto suo ordinato<br />

oggi alle banche di congelare i<br />

conti del deposto Presidente compresi<br />

quelli intestati alla moglie. Contemporaneamente<br />

l'Esecutivo, su richiesta dell’ombudsman,<br />

ha vietato a Estrada di<br />

lasciare il Paese per un tempo indeterminato.<br />

Messico: colonna di fumo e lancio<br />

di pietre dal vulcano Popocatepetl<br />

CITTÀDELMESSICO,23.<br />

Una colonna di fumo<br />

alta otto chilometri, accompagnata<br />

da lanci di<br />

pietre e cenere, si è sprigionata<br />

ieri pomeriggio<br />

sul vulcano Popocatepetl,<br />

distante solo alcune decine<br />

di chilometri da Città<br />

del Messico. Secondo gli<br />

esperti, si tratta di una<br />

delle più grandi «fumate»<br />

del vulcano dall’inizio<br />

dell’ultima fase di attività<br />

nel 1994.<br />

L’attività del cratere è<br />

stata preceduta da un sisma<br />

di magnitudo 2,8<br />

della Scala Richter che è<br />

stato appena percepito<br />

dalla popolazione. Qual-<br />

che ora dopo il fenomeno, una ingente<br />

quantità di cenere è caduta sui villaggi a<br />

Sud e a Nord del cratere.<br />

Nel frattempo, il secondo pacco-bomba<br />

recapitato in meno di una settimana<br />

è esploso nelle ultime ore a Città del<br />

Messico causando il ferimento di una<br />

donna di 46 anni. Martedì, un analogo<br />

incidente aveva provocato la morte di<br />

portavoce del Fdd ha chiesto che il dialogo<br />

prosegua.<br />

Intanto, la guerra continua e con essa<br />

le perdite umane e le distruzioni. Fonti<br />

di organizzazioni umanitarie riferiscono<br />

che le mine anti-uomo, collocate dai ribelli<br />

nella provincia di Bujumbura Rurale<br />

costituiscono un grave pericolo per<br />

diecimila civili che abitano nella zona.<br />

La situazione è preoccupante in particolare<br />

a Tenga (15 chilometri a nord della<br />

capitale), dove le mine sono state piazzate<br />

nei pressi delle case, costringendo<br />

gli abitanti ad abbandonarle.<br />

Zimbabwe: il pubblico<br />

impiego minaccia<br />

il ricorso allo sciopero<br />

HARARE, 23.<br />

I dipendenti statali dello Zimbabwe<br />

(circa 140 mila) hanno intenzione<br />

di scioperare giovedì<br />

prossimo per protestare contro<br />

l'aumento del costo della vita. Il<br />

sindacato di categoria denuncia<br />

che, mentre l'inflazione è salita<br />

recentemente del 60 per cento, il<br />

Governo è disposto a concedere<br />

aumenti retributivi non superiori<br />

al 15 per cento. Il pubblico impiego<br />

sollecita pertanto l'avvio di<br />

nuovi negoziati salariali.<br />

Aiuti finanziari dell'Unione Europea a Stati africani<br />

finanziare l'assistenza ai profughi dell'ex<br />

Sahara spagnolo ospitati nella località di<br />

Tindoufi. Un pacchetto di interventi per<br />

circa otto miliardi è stato varato a beneficio<br />

delle vittime della carestia nel Corno<br />

d'Africa e in Kenya, colpiti da una devastante<br />

siccità che si protrae da tre anni.<br />

L'assenza di precipitazioni ha infatti bruciato<br />

i raccolti agricoli e decimato il patrimonio<br />

zootecnico. Infine, il residuo dello<br />

stanziamento (quattro miliardi di lire) sarà<br />

assegnato alle organizzazioni non governative<br />

delle Filippine per aiutare i profughi<br />

della regione musulmana di Mindanao,<br />

dove più di 600 mila abitanti vivono<br />

in condizioni di estrema precarietà.<br />

La commissione di Bruxelles — riferisce<br />

l'agenzia «Ansa» — ha messo in bilancio<br />

l'erogazione di nove miliardi di lire<br />

per finanziare progetti intesi a stimolare<br />

EL SALVADOR Ancora al lavoro i soccorritori<br />

Un milione di sfollati<br />

a causa del terremoto<br />

RUSSIA Putin attuerà una riduzione parziale del contingente schierato<br />

Il Cremlino cambia la tattica<br />

delle Forze federali in Cecenia<br />

MOSCA, 23.<br />

Dopo 14 mesi di conflitto<br />

e circa 3.000 caduti tra i<br />

militari russi (secondo le cifre<br />

ufficiali fornite da Mosca),<br />

cambia la tattica delle<br />

Forze federali in Cecenia. Il<br />

Presidente russo, Vladimir<br />

Putin, ha annunciato ieri<br />

una riduzione (parziale) del<br />

contingente schierato nella<br />

Repubblica federata caucasica<br />

e, soprattutto, il passaggio<br />

del comando dal ministero<br />

della difesa al Capo<br />

dei servizi di sicurezza<br />

(«Fsb», ex «Kgb») Nikolai<br />

Patrushev. La riduzione del<br />

numero degli effettivi non è<br />

stata precisata: secondo alcuni<br />

calcoli esso nei prossimi<br />

mesi non dovrebbe scen-<br />

dere però di più di 10.000<br />

unità rispetto ai 40-50.000 uomini attualmente<br />

schierati in Cecenia.<br />

Non si tratta comunque solo di questo<br />

né solo della designazione del fedelissimo<br />

Patrushev, ex compagno d’arme<br />

del Presidente, quanto piuttosto dell’avvio<br />

di una nuova strategia. Formalmente<br />

sotto il controllo delle Forze russe, la<br />

Cecenia non è più teatro da mesi di<br />

scontri militari su vasta scala, ma resta<br />

bersaglio di imboscate e attentati continui<br />

da parte della guerriglia islamico-separatista,<br />

che ieri ad esempio ha attaccato<br />

un ospedale a Gudermes e ha ucciso<br />

nove persone tra quattro civili e cinque<br />

poliziotti delle milizie cecene filorusse:<br />

e per limitare azioni di questo ti-<br />

L'alta colonna di fumo che si sprigiona dal Popocatepetl<br />

Luis Barreda Cortes, un bambino di 12<br />

anni, che aveva ricevuto una scatola<br />

contenente un presunto regalo. Nello<br />

scoppio avevano riportato ustioni anche<br />

i due genitori. Il sottosegretario del Governo<br />

del Distretto Federale ha escluso<br />

per il momento un nesso tra i due episodi,<br />

come invece lascerebbe supporre la<br />

loro dinamica del tutto simile.<br />

SAN SALVADOR, 23.<br />

Oltre un milione di<br />

persone sono rimaste<br />

senza tetto nel Salvador<br />

a causa del terremoto<br />

che il 13 gennaio scorso<br />

ha colpito il Paese.<br />

Lo ha annunciato oggi<br />

il Comitato di emergenza<br />

nazionale (Coen). Secondo<br />

l’organismo, che<br />

ha sempre utilizzato<br />

estrema prudenza nella<br />

diffusione delle notizie<br />

relative alla catastrofe, il<br />

sisma ha causato 726<br />

morti, 4.421 feriti,<br />

1.116.440 senzatetto. Circa<br />

duecentomila case sono<br />

rimaste danneggiate<br />

o distrutte. I conteggi<br />

sono però ancora provvi-<br />

sori. Gli esperti sono ancora al lavoro<br />

per verificare l'esatta entità dei danni<br />

nelle zone più difficili da raggiungere.<br />

Il Presidente Francisco Flores ha chiesto<br />

aiuti internazionali per fronteggiare<br />

la grave emergenza che rischia di mettere<br />

in ginocchio il Paese per diversi anni.<br />

Ogni giorno, ha rilevato il Capo di Stato,<br />

c'è bisogno di alimenti e medicine<br />

per circa sessanta tonnellate. Le scorte a<br />

disposizione del Governo per il momento<br />

sono limitatissime e non potranno durare<br />

più di una settimana. Dopo quella<br />

scadenza, se non giungeranno aiuti e<br />

Soldati federali appoggiati da blindati attaccano nei pressi di Shatoi<br />

po, Putin ritiene ora di dover fare affidamento<br />

sulle operazioni coperte dei<br />

servizi segreti e dei reparti speciali, più<br />

che su aviazione e artiglieria.<br />

Questo non significa che l’intervento<br />

armato nel Caucaso, a dispetto delle intermittenti<br />

proteste dell’occidente, sia finito.<br />

Putin ha subito chiarito che la riduzione<br />

delle truppe e il passaggio del<br />

comando all’«Fsb» (ex «Kgb»), non implica<br />

un allentamento dell’impegno contro<br />

i ribelli indipendentisti. «L’operazione<br />

antiterrorismo in Cecenia proseguirà<br />

— ha detto il Presidente russo — e non<br />

sarà meno intensa, solo che punteremo<br />

su altre Forze e altri mezzi».<br />

Quali mezzi, Putin non lo ha precisa-<br />

Indonesia: si estendono<br />

nelle Molucche le violenze<br />

a sfondo etnico-religioso<br />

JAKARTA, 23.<br />

Si sono estese ad una zona mai interessata<br />

prima dagli scontri armati, le<br />

violenze a sfondo etnico-religioso che,<br />

nell'arcipelago indonesiano delle Molucche,<br />

oppongono quasi quotidianamente<br />

esponenti delle comunità cristiana e musulmana.<br />

Ne dà notizia l'agenzia internazionale<br />

delle Congregazioni missionarie<br />

«Misna», citando il centro di crisi<br />

della diocesi di Ambon, secondo il quale<br />

nel villaggio di Wahai (sulla costa settentrionale<br />

dell'isola di Ceram) un attacco<br />

portato da un gruppo di musulmani armati<br />

ha causato nei giorni scorsi numerose<br />

vittime. A Wahai — come segnala<br />

la «Misna» — cristiani e musulmani convivevano<br />

pacificamente fino a pochi<br />

giorni fa.<br />

Otto musulmani sono stati intanto uccisi<br />

e altri 19 sono rimasti feriti ieri ad<br />

Ambon in seguito ad un conflitto a fuoco<br />

con una pattuglia della polizia indonesiana.<br />

Per vendicarsi dell’uccisione di<br />

alcuni correligionari, numerosi musulmani<br />

avevano attaccato la pattuglia, che<br />

ha risposto uccidendo tre degli assalitori.<br />

In seguito gli agenti hanno dato la<br />

caccia ai fuggitivi, uccidendone cinque.<br />

Una tendopoli per i profughi a Santa Tecla<br />

cure potrebbero svilupparsi pericolose<br />

epidemie.<br />

Intanto continua senza sosta l'attività<br />

dei soccorritori alla ricerca di eventuali<br />

superstiti. Ieri una unità cinofila specializzata<br />

ha segnalato sotto le macerie di<br />

una casa a Santa Tecla, la possibile presenza<br />

di una persona ancora viva. Se<br />

così fosse, ha precisato un volontario<br />

francese, potrebbe trattarsi di un muratore,<br />

Luis Alberto Alas, di 39 anni, travolto<br />

dal terremoto mentre lavorava alla<br />

costruzione di un balcone in una casa<br />

del quartiere residenziale.<br />

to nel dettaglio. Ma, secondo<br />

il giornale serale «Izvestia»<br />

è chiaro che l’impegno<br />

diretto dei servizi segreti dimostra<br />

che la priorità maggiore<br />

è ora quella di «neutralizzare»<br />

i capi più radicali<br />

e carismatici della guerriglia,<br />

a cominciare dagli<br />

inafferrabili Shamil Basaiev<br />

e Khattab. Ma nel mirino<br />

degli agenti di Patrushev<br />

potrebbe esserci anche lo<br />

stesso Presidente secessionista<br />

della Cecenia, Aslan Maskhadov,<br />

per il quale il<br />

cambiamento di strategia<br />

annunciato ieri non è, secondo<br />

«Izvestia», una buona<br />

notizia: l’avvio delle operazione<br />

speciali significa anche<br />

la fine di ogni ipotesi di<br />

trattativa sotterranea con<br />

Maskhadov, scrive il giornale.<br />

D’altro canto, se il taglio degli effettivi<br />

russi nel Caucaso potrà servire per attenuare<br />

le proteste dell’Assemblea parlamentare<br />

del Consiglio d’Europa (che<br />

proprio ieri ha minacciato nuove sanzioni<br />

contro le autorità di Mosca), il presidio<br />

dei territori da parte russa rimarrà<br />

comunque massiccio. Verrà ridotto il<br />

numero dei reparti inviati di rinforzo<br />

dalle regioni più lontane, ma il ministero<br />

della difesa manterrà comunque su<br />

base permanente in Cecenia una divisione<br />

di fanteria motorizzata di 15.000 uomini,<br />

mentre le truppe del ministero<br />

dell’interno schiereranno stabilmente<br />

una brigata di 7.000 militari.<br />

Afghanistan: i Taleban<br />

respinti dal distretto<br />

di Yakawlang<br />

ISLAMABAD, 23.<br />

L’opposizione afghana ha affermato<br />

ieri di aver riconquistato il distretto di<br />

Yakawlang, nell’Afghanistan centrale,<br />

dopo aspri combattimenti con le milizie<br />

dei Taleban. Lo afferma l’agenzia d’informazione<br />

«Aip». La notizia è stata<br />

confermata da fonti dei Taleban.<br />

Yakawlang, nella provincia di Bamiyan,<br />

è una delle posizioni che permettono<br />

di controllare le vie di comunicazione<br />

tra il centro ed il Nord dell’Afghanistan<br />

ed era stata catturata dalle milizie<br />

dei Taleban il 7 gennaio. La settimana<br />

scorsa il Segretario generale dell’Onu,<br />

Kofi Annan, ha accusato i Taleban di<br />

aver massacrato cento civili dopo essersi<br />

impadroniti della città di Yakawlang. I<br />

Taleban hanno respinto le accuse.<br />

Dal 19 gennaio una seconda raffica di<br />

sanzioni, che si aggiungono a quelle decretate<br />

l’anno scorso, sono state imposte<br />

ai Taleban dal Consiglio di Sicurezza<br />

delle Nazioni Unite. Le sanzioni sono<br />

state decise per il rifiuto opposto dai Taleban<br />

alla richiesta di arrestare ed espellere<br />

Osama Bin Laden, l’estremista saudita<br />

accusato di attentati anti-americani<br />

che hanno causato la morte di centinaia<br />

di persone innocenti.<br />

l'apprendimento nei Paesi comunitari. Il<br />

2001, infatti, è stato proclamato anno europeo<br />

delle lingue. Una attenzione particolare<br />

verrà prestata alle iniziative volte a<br />

incoraggiare il multilinguismo, a promuovere<br />

l'uso delle nuove tecnologie, a sostenere<br />

l'apprendimento delle lingue durante<br />

tutto l'arco della vita, a scambiare informazioni<br />

sui relativi metodi di insegnamento.<br />

Nei finanziamenti saranno privilegiati i<br />

progetti che coinvolgono più Stati e sono<br />

diretti ad un vasto pubblico.<br />

.<br />

Spagna:<br />

disinnescata<br />

autobomba<br />

nei Paesi Baschi<br />

MADRID, 23.<br />

La polizia spagnola è riuscita,<br />

con l'uso di un robot elettronico e<br />

dopo diverse ore di tentativi, a disattivare<br />

una forte carica di esplosivo<br />

che era stata individuata ieri<br />

sera all’interno di una vettura,<br />

parcheggiata nel quartiere residenziale<br />

di Neguri della città di<br />

Getxo, vicino Bilbao, nei Paesi<br />

Baschi. L’operazione ha comportato<br />

lo sgombero per misura precauzionale<br />

dall’intera zona di numerose<br />

persone. Secondo le prime<br />

notizie diffuse dagli organi di<br />

informazione locali, ma non ancora<br />

confermate da fonti ufficiali,<br />

sembra che la presenza dell’autobomba<br />

fosse stata segnalata alle<br />

forze dell’ordine di Getxo da alcune<br />

telefonate anonime che avevano<br />

attribuito il gesto all’Eta, l'organizzazione<br />

separatista armata<br />

dei Paesi Baschi.<br />

Il 24 luglio scorso la stessa organizzazione<br />

aveva fatto esplodere<br />

un’auto imbottita di esplosivo nello<br />

stesso quartiere, nei pressi dell’abitazione<br />

di Pilar Aresti, una senatrice<br />

del «Partito popolare»<br />

(Pp), quello guidato dal Primo Ministro<br />

spagnolo José Maria Aznar.<br />

Sempre a Neguri, poco prima,<br />

era stata fatta saltare in aria<br />

un’altra vettura e le due esplosioni<br />

avevano provocato un totale di<br />

undici feriti.<br />

India: prolungata<br />

la tregua nel Kashmir<br />

NUOVA DELHI — Il Governo indiano<br />

ha deciso di prolungare fino alla<br />

fine di febbraio la tregua unilaterale<br />

dichiarata due mesi fa nel<br />

Kashmir, il territorio a maggioranza<br />

musulmana dove è in corso una<br />

sanguinosa rivolta secessionista.<br />

Lo afferma martedì l’agenzia d’informazione<br />

«Uni». Il prolungamento<br />

della tregua è una sorpresa per<br />

gli osservatori che, dopo una serie<br />

di gravi attentati da parte dei secessionisti,<br />

ritenevano probabile<br />

un ritorno alla situazione di guerra<br />

aperta prevalsa fino all’inizio del<br />

dicembre dell’anno scorso. La<br />

Conferenza per la libertà — una<br />

coalizione dei gruppi politici vicini<br />

ai guerriglieri — ha accolto con favore<br />

la tregua da parte delle autorità<br />

indiane. Anche il Pakistan, che<br />

rivendica il Kashmir e sostiene i<br />

secessionisti, ha reagito positivamente,<br />

riducendo al minimo l’attività<br />

militare sulla «Linea di Controllo»,<br />

il confine provvisorio tra India<br />

e Pakistan nel Kashmir.<br />

Kirghizistan: in carcere<br />

leader dell'opposizione<br />

MOSCA — L'ex vice Presidente ed<br />

attuale esponente dell'opposizione<br />

politica della repubblica centroasiatica<br />

ex sovietica del Kirghizistan,<br />

Feliks Kulov, è stato condannato<br />

lunedì a sette anni di carcere<br />

in una colonia di lavori forzati per<br />

presunti abusi commessi quando<br />

era al Governo. Ne ha dato notizia<br />

l'agenzia russa «Interfax». Kulov,<br />

che è capo del partito «Dignità»,<br />

conduce da qualche anno una dura<br />

opposizione al Governo del Presidente,<br />

Askar Akaiev, in carica fin<br />

dall'acquisizione dell'indipendenza<br />

del Paese dopo la dissoluzione<br />

dell'Unione Sovietica.<br />

Mongolia: tempeste<br />

di neve nel Nord<br />

PECHINO — Non meno di 29 persone<br />

sono morte per il freddo e<br />

più di altre 800 sono rimaste ferite<br />

per le conseguenze di tempeste di<br />

neve nella regione settentrionale<br />

della Mongolia interna. Lo ha reso<br />

noto lunedì l'agenzia ufficiale<br />

«Nuova Cina» aggiungendo che le<br />

tormente devastanti hanno investito<br />

quest'anno 31 contee, colpendo<br />

in varia misura oltre un milione e<br />

mezzo di persone e danneggiando<br />

pesantemente bestiame e pascoli.<br />

W<br />

S.Em.za il Cardinale ANDRZEJ MA-<br />

RIA DESKUR, Presidente emerito, S.E.<br />

Mons. JOHN P. FOLEY, Presidente,<br />

S.E. Mons. PIERFRANCO PASTORE,<br />

Segretario, e tutto lo «Staff» del Pontificio<br />

Consiglio delle Comunicazioni Sociali<br />

partecipano commossi al dolore della<br />

Famiglia per la morte della<br />

Signora ANNA CASCONE<br />

Ved. SCELZO<br />

madredel Dott. Angelo Scelzo, Sotto-Segretario<br />

del Dicastero e invocano per<br />

Lei dal Signore della vita gioia senza fine<br />

alla Sua presenza.<br />

.

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