Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
IN ITALIA<br />
PAGINA<br />
10 .<br />
L'OSSERVATORE ROMANO Lunedì-Martedì 22-23 Gennaio 2001<br />
TORINO —Il diritto all'istruzione sarà<br />
anche quest'anno l'obiettivo della campagna<br />
«Liberi di crescere» promossa dalla<br />
diocesi di Torino insieme alle congregazioni<br />
missionarie e alle Associazioni non<br />
governative di volontariato. Si tratta di<br />
realizzare quattro progetti nel Sud del<br />
mondo dove il diritto all'istruzione è ancora<br />
lontano, anzi è aumentato l'analfabetismo,<br />
mancano le strutture, i materiali, i<br />
docenti, spesso non esiste una vera e<br />
propria scuola pubblica e le famiglie degli<br />
studenti devono sostenere costi proibitivi,<br />
MUCCA PAZZA Partita la serrata dei macellatori – Minacce dai Cobas del latte<br />
Controlli su mangimi e allevamenti:<br />
sequestri in Veneto, Calabria e Sicilia<br />
ROMA, 22.<br />
I controlli e le indagini che si susseguono<br />
in Italia dopo la scoperta a Pontevico,<br />
nel Bresciano, del primo caso di<br />
mucca «pazza» stanno facendo emergere<br />
irregolarità negli allevamenti e nelle<br />
strutture collegate. È il caso di una cooperativa<br />
agricola di Marina di Ragusa<br />
dal quale proverrebbe una partita di<br />
mangime, contenente farina animale, sequestrata<br />
nei giorni scorsi in un allevamento<br />
di Piazza Armerina. Anche la<br />
cooperativa è stata posta sotto sequestro<br />
ma i responsabili escludono che l’azienda<br />
abbia mai prodotto nutrimento con<br />
farine animali: «Compriamo sul mercato<br />
internazionale le materie prime (soia,<br />
mais, orzo, fave, crusca), noi — dicono<br />
— le assembliamo aggiungendo integratori<br />
o vitamine».<br />
Partendo dalla cascina «Malpensata»<br />
di Pontevico gli investigatori sono giunti<br />
nei giorni scorsi alla cascina «Giuliana»<br />
di Camisano Vicentino, sequestrata anch'essa<br />
dopo la scoperta di un centinaio<br />
di vitellini morti e poi parzialmente seppelliti<br />
nell'azienda. Sulle cause dei decessi<br />
saranno fatte indagini approfondite<br />
sulla base delle indicazioni che giungeranno<br />
dalla magistratura, ma non è<br />
esclusa la possibilità che all’origine ci<br />
siano malattie neonatali. I vitellini possono<br />
infatti risentire di sbalzi di temperatura<br />
e di contaminazioni batteriche e<br />
virali. Ma le indagini riguardano anche<br />
un presunto traffico di animali importati<br />
clandestinamente ai quali venivano attribuiti<br />
i contrassegni di quelli morti.<br />
TELEFONIA E POSTE Si estende l'inchiesta romana<br />
Circa 150 rinvii a giudizio<br />
per l'acquisto di vecchi computer<br />
ROMA, 22.<br />
Circa 150 persone — per i quali il Pm<br />
Maria Cordova ha chiesto il rinvio a giudizio<br />
— sono coinvolte nell'inchiesta sulle<br />
presunte tangenti versate per forniture<br />
al ministero delle Poste di apparecchiature<br />
che sarebbero state obsolete da<br />
parte della Olivetti. Il numero degli indagati<br />
— secondo l'Agenzia Ansa — è<br />
più alto rispetto alla richiesta del Pm<br />
formulata nel ’96 perché nel corso delle<br />
indagini sono aumentati i filoni d’inchiesta.<br />
Anche il nome di Giulio Andreotti —<br />
insieme con altri noti della politica — è<br />
entrato nuovamente nell’inchiesta romana<br />
sulla telefonia e poste con una richiesta<br />
di rinvio a giudizio per ricettazione.<br />
La procura di Roma, che nel luglio del<br />
1996 aveva chiesto l’archiviazione per il<br />
senatore, ha dovuto riformulare il capo<br />
d’imputazione su richiesta del Gip Guglielmo<br />
Muntoni, ma — secondo quanto<br />
riferisce l'Ansa — chiederà l’assoluzione<br />
di Andreotti davanti al Gup Fabrizio<br />
Gentili poiché non ci sono gli elementi<br />
per procedere, così come aveva ritenuto<br />
cinque anni fa. Il Pm ha chiesto nuovamente<br />
il giudizio per Giorgio La Malfa e<br />
Carlo De Benedetti, mentre la parte relativa<br />
ai ministri delle poste in carica negli<br />
anni in cui erano state fatte le forniture<br />
sotto accusa (primi anni ’90) era<br />
stata valutata dal tribunale dei ministri<br />
che sei mesi fa aveva ritenuto di non<br />
dover procedere nei confronti di Oscar<br />
Mammì e Carlo Vizzini. Buona parte dei<br />
reati contestati compresa la corruzione<br />
sono già caduti in prescrizione.<br />
L’intera inchiesta scaturì dalle dichia-<br />
Dramma della solitudine:<br />
trovato dopo un mese<br />
il corpo di un pensionato<br />
TRENTO, 22.<br />
Dramma della solitudine in un<br />
condominio alla periferia di Trento.<br />
Protagonista un uomo di 71<br />
anni, Mario De Guelmi, morto<br />
per infarto probabilmente durante<br />
le feste natalizie. Il suo corpo è<br />
stato trovato solo ieri. Sabato sera,<br />
insospettito dalla prolungata<br />
assenza dell’anziano, un vicino di<br />
casa ha avvertito la Polizia. Gli<br />
agenti hanno tentato invano di<br />
forzare la porta e sono quindi intervenuti<br />
i vigili del fuoco che<br />
hanno raggiunto l’appartamento<br />
dal balcone. Il cadavere dell’uomo<br />
era riverso sul pavimento della<br />
cucina. Davanti alla porta d’ingresso<br />
erano ammassate numerose<br />
masserizie, quasi che l’anziano<br />
avesse tentato di barricarsi. Dai<br />
primi accertamenti del medico legale,<br />
il decesso dovrebbe risalire a<br />
circa 25 giorni fa. Descritto come<br />
persona molto riservata, De Guelmi<br />
sembra non ricevesse mai la<br />
visita di parenti e conoscenti, almeno<br />
secondo quanto ricordano i<br />
vicini di casa.<br />
I Carabinieri del Nas hanno inoltre sequestrato,<br />
in provincia di Cosenza, 330<br />
chilogrammi di carni bovine e caprine<br />
che, oltre ad essere prive dei bolli sanitari,<br />
avevano il «certificato di tracciabilità»<br />
modificato.<br />
Sotto sequestro, nelle province di Palermo<br />
e di Catania, anche 1.600 chili di<br />
mangime per suini risultati contenere farine<br />
animali prodotte da una ditta olandese.<br />
Oggi intanto è cominciata la serrata<br />
delle organizzazioni Assocarni, Cim,<br />
Uniceb, Ancalegacoop e Confcooperati-<br />
razioni di Giuseppe Parrella, ex direttore<br />
generale dei Telefoni di Stato, che, stando<br />
alle accuse, avrebbe ricevuto ingenti<br />
somme di danaro da imprenditori in<br />
parte poi ridistribuite ai politici.<br />
Secondo quanto raccontò Parrella, —<br />
riferisce ancora l'Ansa — l’imprenditore<br />
Giuseppe Ciarrapico avrebbe ricevuto<br />
tra il ’91 e il ’92 un miliardo di lire da<br />
destinare alla «corrente andreottiana».<br />
La Procura aveva chiesto l’archiviazione<br />
ritenendo che Ciarrapico avesse usato il<br />
nome di Andreotti solo per ottenere del<br />
denaro che altrimenti sarebbe finito ad<br />
una diversa corrente della Dc.<br />
La Provincia di Mantova<br />
vuole 500 mld dall'Enel<br />
per i fumi delle centrali<br />
MANTOVA, 22.<br />
L’Amministrazione provinciale<br />
di Mantova ha chiesto un risarcimento<br />
di 500 miliardi di lire, ad<br />
Enel, Elettrogen ed Eurogen per i<br />
danni causati dai fumi emessi dalle<br />
loro centrali termoelettriche di<br />
Ostiglia e di Sermide nel periodo<br />
che va dal 1988 al 1995. La lettera<br />
è stata spedita lo scorso 21 dicembre<br />
ma solo ieri se n'è avuta notizia.<br />
Nel 1997 i vertici dell’Enel<br />
erano stati citati davanti al pretore<br />
di Revere per le emissioni in<br />
atmosfera di ossido di zolfo e di<br />
ossido di azoto.<br />
Chiede un passaggio<br />
e viene uccisa<br />
con il guidatore in un agguato<br />
ve: per tre giorni non macelleranno gli<br />
animali superiori ai 30 mesi di età per<br />
protestare contro l'«eccessivo allarmismo»<br />
scatenato nei confronti dell'intero<br />
settore. L'iniziativa dovrebbe riguardare<br />
il 90% delle 2.000 strutture. Oggi i responsabili<br />
di categoria saranno ricevuti<br />
dal sottosegretario Fumagalli Carulli per<br />
cercare di trovare una mediazione.<br />
I Cobas del latte minacciano invece di<br />
portare le mucche adulte davanti alle<br />
prefetture da giovedì, se non saranno ricevuti<br />
dai ministri competenti e dal<br />
commissario per la Bse.<br />
Due anziane sorelle morte nel Vicentino<br />
per le fiamme sprigionate dalla stufa<br />
VICENZA, 22.<br />
Due anziane donne sono morte in un incendio verificatosi ieri sera, domenica,<br />
in un’abitazione a Mossano. L’allarme è stato dato questa mattina<br />
intorno alle ore 9 al comando provinciale del vigili del fuoco, che hanno<br />
operato a lungo nella zona con alcune squadre. Le vittime sono due<br />
sorelle, Rosa e Diletta Miottello, rispettivamente di 93 e 80 anni, che vivevano<br />
sole nell’edificio, una casa colonica alle porte del paese. Secondo i<br />
primi accertamenti, l’incendio, di modeste proporzioni, ha cominciato a<br />
svilupparsi già ieri sera all’interno di una stufa a legna posta al pianterreno<br />
dell’abitazione. Mentre la sorella più anziana era già a letto, nella<br />
camera da letto al piano superiore, l’altra si è svegliata accorgendosi del<br />
fumo, ed è scesa tentando di spegnere le fiamme, senza però riuscirci.<br />
Rosa Miottello è invece deceduta per asfissia nel suo letto. Ad accorgersi<br />
dell’incendio è stato il fornaio del paese, Gianfranco Mucchietto, che come<br />
ogni mattina si era recato a consegnare il pane.<br />
REGGIO CALABRIA, 22.<br />
Due persone, un uomo e una donna,<br />
sono rimasti uccisi sabato sera in un agguato<br />
compiuto a Candidoni. I due,<br />
Francesco Messina, 37 anni, e Vlasta<br />
Fogtikova, di 48, slovacca, braccianti<br />
agricoli, erano a bordo dell'automobile<br />
di proprietà dell'uomo quando sono stati<br />
raggiunti da colpi di fucile calibro dodici,<br />
caricato a pallettoni. Ancora oscuro<br />
il movente dell'agguato. Gli inquirenti ritengono<br />
comunque che l'obbiettivo dell'azione<br />
criminale fosse solo Messina,<br />
mentre la donna aveva presumibilmente<br />
chiesto un passaggio in auto per tornare<br />
a casa a San Ferdinando. I Carabinieri<br />
della Compagnia di Gioia Tauro, che<br />
stanno svolgendo le indagini, escludono<br />
che tra i due ci fosse una relazione.<br />
Messina e la donna sono stati raggiunti<br />
dai colpi alla testa ed in altre parti vitali.<br />
L’uomo è morto poco dopo il ricovero<br />
nell’ospedale di Polistena. La donna,<br />
portata in un primo tempo anche lei a<br />
Polistena, è stata trasferita successivamente,<br />
in coma irreversibile, nel Policlinico<br />
di Messina ed è morta nella serata<br />
di ieri, domenica. Il corpo è stato trasferito<br />
nell’obitorio ed è adesso a disposizione<br />
della Procura della Repubblica di<br />
Palmi, che coordina l’inchiesta.<br />
Tentata rapina<br />
nel Lodigiano:<br />
assassinato<br />
un uomo<br />
MILANO, 22.<br />
Un uomo è stato ucciso, ieri sera, nel<br />
Lodigiano durante un tentativo di rapina<br />
ai danni di un bar tabaccheria di Turano,<br />
lungo la statale che da Lodi porta a<br />
Casalpusterlengo. La vittima è il padre<br />
di una delle titolari del negozio, Piero<br />
Mondori, di 67 anni. A sparare è stato<br />
un giovane con accento lombardo che<br />
era entrato con il volto coperto da un<br />
passamontagna e con una pistola di piccolo<br />
calibro in pugno. Piero Mondori,<br />
che in quel momento si trovava nel retrobottega,<br />
sentendo il trambusto si è<br />
avventato contro il malvivente, il quale<br />
è riuscito a divincolarsi e gli ha esploso<br />
contro due colpi. Il primo gli ha sfiorato<br />
l’orecchio, il secondo lo ha ferito all’addome<br />
recidendogli una vena. Subito dopo<br />
il bandito è fuggito a piedi. Quando<br />
il rapinatore è entrato nella tabaccheria<br />
c’erano solo due avventori. A servire,<br />
dietro al banco, c’era Giovanni Gini, 50<br />
anni, marito di una delle cinque sorelle<br />
titolari del bar. Il malvivente, descritto<br />
dai testimoni come un italiano che parlava<br />
con accento del posto, impugnava<br />
una pistola che all’inizio è sembrata<br />
un’arma giocattolo. Ha intimato all’uomo<br />
di consegnare l’incasso, ma questi<br />
ha risposto di non avere le chiavi della<br />
cassa in cui era conservato il denaro.<br />
Proprio in quel momento si è affacciato<br />
Piero Mondori che non ha esitato a buttarsi<br />
contro il bandito. Questi, alto e robusto,<br />
ha avuto facilmente la meglio e<br />
dopo essersi rialzato ha esploso i due<br />
colpi di pistola e poi è fuggito. Mondori<br />
è stato trasportato all’ospedale di Casalpusterlengo<br />
dove pochi minuti dopo è<br />
morto per una emorragia inarrestabile.<br />
Due rapinatori<br />
minorenni arrestati<br />
nel Foggiano<br />
FOGGIA, 22.<br />
Ancora due minorenni sono i protagonisti<br />
di una rapina compiuta, ieri sera,<br />
in provincia di Foggia: due sedicenni sono<br />
stati arrestati dai carabinieri poco<br />
dopo aver rapinato 600.000 lire in un<br />
negozio nel centro di San Severo. Dall’inizio<br />
dell’anno, sono dieci i minorenni,<br />
tutti incensurati, arrestati in provincia di<br />
Foggia.<br />
I due sedicenni catturati ieri sera, armati<br />
con una pistola, erano entrati nel<br />
negozio e dopo aver minacciato il proprietario<br />
si erano fatti consegnare il denaro.<br />
All’uscita dal negozio, i due ragazzi<br />
sono stati bloccati e arrestati da un<br />
carabiniere libero dal servizio che si era<br />
accorto di quanto era accaduto.<br />
Dei ragazzi arrestati nel Foggiano in<br />
quest’anno, cinque — tutti quindicenni<br />
e sedicenni — sono stati sorpresi armati<br />
con pistole giocattolo mentre stavano<br />
compiendo rapine in esercizi commerciali.<br />
Tra gli episodi più singolari, una<br />
rapina compiuta da un gruppo di ragazzi<br />
in una stazione di servizio: i minorenni,<br />
dopo la rapina, sono rimasti appiedati<br />
perché l’auto utilizzata per la fuga sarebbe<br />
rimasta senza benzina.<br />
Diocesi di Torino: iniziative di alfabetizzazione in America Latina e Asia<br />
le bambine sono escluse da ogni ciclo<br />
scolastico.<br />
Questi i 4 progetti promossi dall'iniziativa.<br />
In Brasile «Liberi di crescere» sostiene<br />
un programma educativo e scolare per<br />
i meniños de rua dell'Associazione Uai<br />
Brasil e della Scuola-Famiglia agricola di<br />
Limeira (a 18 Km dal municipio di Pavao,<br />
Minas Gerais). In Bangladesh i contributi<br />
raccolti serviranno per pagare gli stipendi<br />
Emergenza rifiuti<br />
nel Napoletano:<br />
allarme<br />
dei sindaci<br />
NAPOLI, 22.<br />
Sos dei sindaci per l’emergenza rifiuti<br />
in molti comuni della provincia di Napoli,<br />
specie nell’area vesuviana, determinata<br />
dalla chiusura della discarica di Tufino<br />
avvenuta nei giorni scorsi. I disagi,<br />
che coinvolgono un milione di residenti,<br />
aumentano di ora in ora ed anche gli<br />
automezzi della nettezza urbana, che<br />
nei giorni scorsi hanno provveduto comunque<br />
alla raccolta, sono chiusi in deposito<br />
carichi di rifiuti. I sacchetti sono<br />
riversati nelle strade e sui marciapiedi<br />
accanto ai contenitori stracolmi, creando<br />
in molti casi intralcio alla circolazione<br />
pedonale ed automobilistica. Gli 81<br />
comuni coinvolti fanno parte del bacino<br />
di utenza «Consorzio Napoli 3» e tra<br />
questi vi sono centri come Cercola, Volla,<br />
Terzigno, san Giuseppe Vesuviano,<br />
Ercolano, Torre del Greco, Ottaviano,<br />
tutti con alta densità abitativa. Gli amministratori,<br />
per tamponare l’emergenza,<br />
stanno attivando dei siti locali temporanei<br />
dove poter collocare i rifiuti in<br />
attesa di trasferirli nei centri individuati<br />
dagli organi regionali e preposti alla raccolta.<br />
«Inizialmente — dice il sindaco di<br />
Volla, Giovanni Ciro Mastrogiacomo —<br />
la Regione ci aveva indicato un sito di<br />
“bagliamento” (sversamento di rifiuti indifferenziati)<br />
a Caivano, in attesa dell’apertura<br />
dei nuovi impianti. Stiamo però<br />
aspettando le nuove disposizioni». «Nel<br />
frattempo — aggiunge Mastrogiacomo<br />
— nel nostro Comune ci stiamo adoperando<br />
per raccogliere l’immondizia e depositarla<br />
in un sito temporaneo di stoccaggio».<br />
degli insegnanti (meno di un milione di lire<br />
all'anno) che seguiranno 426 alunni<br />
zingari, presenti non solo in 17 scuole, ma<br />
anche nei loro spostamenti: sostiene il<br />
progetto don Renato Rosso che sottolinea<br />
l'importanza per le famiglie nomadi e seminomadi<br />
di veder alfabetizzare i loro figli.<br />
Il terzo progetto, affidato alle Figlie di<br />
Maria Ausiliatrice, prevede la formazione<br />
scolastica e l'assistenza ai bambini poveri<br />
VIOLENZA STADI Cronaca di un'«altra» domenica<br />
Risse, tafferugli e feriti<br />
a Bergamo, Vicenza e Milano<br />
ROMA, 22.<br />
Tafferugli allo stadio di Bergamo dove<br />
giocavano Atalanta e Fiorentina. Una<br />
trentina di tifosi bergamaschi, per protesta<br />
contro le decisioni dell’arbitro si è<br />
sparpagliata intorno alla stadio lanciando<br />
bottigliette contro gli agenti che hanno<br />
dovuto usare lacrimogeni mentre la<br />
zona era tenuta sotto controllo da un<br />
elicottero dei carabinieri. I tifosi ospiti,<br />
su pullman scortati da camionette delle<br />
forze dell’ordine, sono stati accompagnati<br />
in stazione. In compenso, negli uffici<br />
della Questura sono stati accompa-<br />
Ottantenne deceduta<br />
per l'incendio<br />
della termocoperta<br />
MACERATA, 22.<br />
Una donna di 81 anni è morta<br />
intossicata dall’incendio della termocoperta<br />
a Gualdo. L’anziana<br />
vedova, che abitava insieme alla<br />
figlia, si era addormentata con la<br />
termocoperta accesa. Il surriscaldamento<br />
dei fili elettrici ha provocato<br />
un cortocircuito e la coperta<br />
ha preso fuoco, sprigionando un<br />
fumo denso e soffocante. Quando<br />
al mattino i familiari si sono accorti<br />
dell’accaduto, la donna era<br />
già morta. Sul posto sono intervenuti<br />
i carabinieri di Sarnano e i<br />
vigili del fuoco di Macerata.<br />
Sgomberate mille persone<br />
per far brillare ordigno<br />
bellico nel Bolognese<br />
BOLOGNA, 22.<br />
Oltre un migliaio di persone sono state<br />
fatte evacuare dalle proprie abitazioni<br />
ieri a Sasso Marconi per il brillamento<br />
di un ordigno da 250 kg della Seconda<br />
Guerra. L’ordigno bellico era stato trovato<br />
nell’area dell’ex campo sportivo cittadino,<br />
nel centro del paese, e poiché la<br />
spoletta non poteva essere rimossa si è<br />
proceduto al brillamento in loco.<br />
Ieri mattina alle 8 l’area compresa in<br />
un raggio di 300 metri dall’ordigno è<br />
stata evacuata; un’ottantina di persone,<br />
in gran parte anziane, sono state ospitate<br />
in un centro di accoglienza per la popolazione<br />
allestito presso il Centro Anziani.<br />
La bomba è stata spostata di alcuni<br />
metri, interrata a cinque metri di profondità,<br />
ingabbiata in una struttura in<br />
legno che fungeva da camera di espansione,<br />
ricoperta da 300 tonnellate di sabbia<br />
di fiume e fatta esplodere dagli artificieri<br />
del Genio pontieri di Piacenza.<br />
Alle 11.25 era tutto concluso. Successive<br />
rilevazioni strumentali hanno permesso<br />
di accertare che l’onda d’urto<br />
non era stata avvertita oltre 15 metri di<br />
distanza dal cratere; nessuna conseguenza,<br />
quindi, per gli edifici più vicini.<br />
del Myanmar, uno dei più poveri paesi del<br />
Sud-Est Asiatico. In Cameroun, a Ngaoundal,<br />
città di agricoltori, pastori e pescatori,<br />
l'istruzione è limitata e non obbligatoria:<br />
mancano sia le strutture, sia i mezzi alle<br />
famiglie per mantenere i figli a scuola.<br />
Per aiutare uno studente delle elementari<br />
bastano 55 mila lire l'anno. Questo progetto<br />
di aiuto scolare è curato dalle suore<br />
della Carità di Santa Giovanna Antida<br />
Thouret.<br />
MARCO BONATTI<br />
SARNO Vandali nel cimitero ristrutturato da poco<br />
Oltraggiate le tombe<br />
delle vittime dell'alluvione<br />
SALERNO, 22.<br />
Atti vandalici sono stati compiuti nella<br />
notte fra venerdì e sabato scorso a Sarno<br />
su alcune tombe e cappelle in cui riposano<br />
le vittime dell’alluvione del maggio<br />
del 1998.<br />
Secondo quanto si è appreso, nelle<br />
cappelle funerarie oggetto di atti vandalici<br />
— quattro o cinque tombe — sono<br />
state rotte vetrate, fotografie, arredi sacri.<br />
La polizia indaga per individuare i<br />
responsabili del raid nel cimitero di Sarno<br />
che venne devastato dall’alluvione di<br />
tre anni fa.<br />
Sciagura sul lavoro:<br />
elettricista precipita<br />
dal tetto di un capannone<br />
ROVIGO, 22.<br />
Un elettricista, Ugo Veronese,<br />
47 anni, residente a Lusia, è morto<br />
sabato scorso dopo essere caduto<br />
dal tetto di un capannone industriale<br />
di Rovigo dove era salito<br />
per effettuare alcuni lavori ad un<br />
impianto elettrico. L’uomo è precipitato<br />
per otto metri circa all’interno<br />
della struttura della Inprac,<br />
questo il nome dell’azienda, per il<br />
cedimento di un pannello in eternit<br />
del tetto dove era salito.<br />
gnati oltre 60 tifosi della Fiorentina che<br />
non hanno potuto seguire la partita in<br />
seguito ad un’aggressione ai danni dell’autista<br />
del pullman sul quale viaggiavano.<br />
Il pullman è stato dirottato direttamente<br />
in Questura, dove tutti gli occupanti<br />
sono stati trattenuti e quindi segnalati.<br />
A Vicenza ci sono voluti oltre 600<br />
agenti per evitare incidenti tra la tifoseria<br />
locale e quella del Brescia. È di sei<br />
contusi (quattro tifosi veneti e due rappresentanti<br />
delle forze dell’ordine) il bilancio<br />
complessivo degli incidenti avvenuti<br />
durante e dopo l’incontro tra Vicenza<br />
e Brescia. Il fatto più grave sulla<br />
gradinata Nord dove un gruppetto di sostenitori<br />
della squadra di casa ha cercato<br />
di avvicinarsi alla gradinata ospiti, riservata<br />
a quelli del Brescia. Gli agenti<br />
hanno fatto una carica. Le rispettive tifoserie<br />
si sono lanciate a vicenda razzi e<br />
petardi, per fortuna senza conseguenze<br />
per gli spettatori.<br />
A Milano, incidenti si sono verificati<br />
ad opera dei tifosi della Roma che si sono<br />
scagliati contro la polizia lanciando<br />
ogni sorta di oggetti, petardi e fumogeni.<br />
La polizia dapprima ha fatto una leggera<br />
carica quindi è arretrata sul lato<br />
opposto della curva. C’è stato qualche<br />
minuto di pausa, poi gli incidenti sono<br />
ripresi con maggiore violenza, tra inseguimenti<br />
sulle gradinate, lanci di lacrimogeni<br />
e ripetute cariche e controcariche.<br />
Diversi seggiolini sono stati divelti.<br />
Gli scontri all’interno dello stadio sono<br />
stati molto intensi e ci sono stati anche<br />
alcuni contusi sia tra i tifosi che tra le<br />
forze dell’ordine. La polizia ha operato<br />
anche alcuni fermi.<br />
Le cappelle oltraggiate sono state costruite<br />
da pochi mesi fa, nell’ambito della<br />
risistemazione dell’intera zona cimiteriale,<br />
grazie ad una gara d’appalto bandita<br />
dall’amministrazione comunale che<br />
nella cittadina è retta da un commissario<br />
prefettizio.<br />
Sono almeno una decina le denunce<br />
presentate al commissariato di Sarno<br />
sulle tombe danneggiate nel locale cimitero,<br />
che accolgono i resti delle vittime<br />
dell’alluvione del 5 maggio del 1998. I<br />
loculi sono stati realizzati di recente, su<br />
un’area messa a disposizione dal Comune,<br />
da una ditta privata risultata vincitrice<br />
di una regolare gara d’appalto.<br />
Le indagini degli agenti del commissariato<br />
di Sarno si stanno svolgendo ad<br />
ampio raggio, senza tralasciare alcuna<br />
ipotesi.<br />
Gli atti vandalici potrebbero essere<br />
stati compiuti da balordi, ma non si<br />
esclude la pista della vendetta da parte<br />
di chi avrebbe potuto avere interessi sulla<br />
realizzazione dei lavori.<br />
Non è la prima volta che nell’agro nocerino-sarnese<br />
i cimiteri vengono presi<br />
di mira da piccoli malviventi, spesso tossicodipendenti,<br />
che si divertono a danneggiare<br />
le tombe o a cercare oggetti di<br />
valore da poter rivendere.<br />
Il cimitero di Sarno di notte non è custodito.<br />
Proprio sabato mattina si è svolta<br />
al tribunale di Nocera Inferiore un’udienza<br />
del processo per la frana del ’98,<br />
che distrusse un intero quartiere di Sarno<br />
e costò la vita a 139 persone.<br />
Rapinavano banche<br />
per rifarsi dei debiti<br />
contratti giocando<br />
al video-poker<br />
TORINO, 22.<br />
Per pagare i debiti contratti giocando<br />
al video poker, un operaio ha messo a<br />
segno con due amici disoccupati una decina<br />
di rapine in pochi mesi: dopo l’arresto<br />
dei complici, avvenuto nei giorni<br />
scorsi, è stato individuato ed è finito a<br />
sua volta in manette.<br />
È accaduto a Chivasso, nel Torinese,<br />
dove vive l’operaio, Calogero Papalia, 24<br />
anni. Appassionato di video poker, il<br />
giovane ha conosciuto in alcuni bar della<br />
periferia di Torino altri due giocatori<br />
accaniti: Ignazio Sola, 25 anni, e Francesco<br />
Saronna, 45, entrambi di Leinì. A<br />
partire dall’estate, il terzetto, trovatosi a<br />
corto di soldi, ha cominciato a rapinare<br />
le banche della cintura torinese. In pochi<br />
mesi i tre hanno commesso una decina<br />
di colpi, per un bottino complessivo<br />
di circa cento milioni.<br />
Saronna, che ha un piccolo precedente<br />
per rapina risalente a oltre 15 anni fa,<br />
è stato riconosciuto dai militari durante<br />
la visione delle riprese fatte dalle telecamere<br />
di uno degli istituti di credito. Successivamente<br />
sono stati individuati i<br />
complici.<br />
Papalia, al momento dell'arresto, è<br />
stato trovato in possesso di una notevole<br />
somma in marchi tedeschi: il che fa<br />
supporre che avesse deciso di lasciare<br />
l'Italia per rifarsi una vita all'estero.<br />
L'esordio malavitoso dei tre, si nota,<br />
era stato alquanto «sfortunato». La loro<br />
prima rapina aveva fruttato appena 178<br />
mila lire. In seguito la banda si era rifatta<br />
riuscendo ad accumulare bottini per<br />
cento milioni.<br />
Droga: scoperto traffico internazionale<br />
PALERMO — Una associazione per delinquere dedita all’importazione di ingenti<br />
quantitativi di cocaina, hascisc e marijuana sull’asse Colombia-Spagna-Italia<br />
è stata scoperta dalla squadra mobile di Palermo, che lunedì ha<br />
eseguito 12 ordinanze di custodia cautelare. A capo dell’organizzazione due<br />
latitanti, i cui movimenti sono stati costantemente seguiti. Tre degli indagati<br />
sono stati arrestati a Torino con la collaborazione della squadra mobile del<br />
capoluogo piemontese, mentre per due trafficanti colombiani è stata già disposta<br />
l’estensione in campo internazionale del provvedimento restrittivo.<br />
Madre e figlio sfuggono ad un incendio<br />
LIVORNO — Si è buttata dalla finestra del primo piano della sua villetta in<br />
fiamme con il suo bimbo di due anni tra le braccia; lei si è fratturata entrambe<br />
le caviglie ma il piccolo è rimasto illeso. È accaduto nella notte tra<br />
domenica e lunedì a Segalari, in una villetta isolata nel bosco della zona di<br />
Castagneto Carducci. La donna, Angela Mosti, di 35 anni, che era sola in<br />
casa con il figlio Ludovico, quando ha visto il fuoco ha telefonato ai pompieri.<br />
In attesa dell’arrivo dei soccorsi, nel timore di restare imprigionata<br />
tra le fiamme, Angela ha preso il piccolo Lodovico e facendogli scudo con il<br />
suo corpo è saltata dalla finestra. Quando sono arrivati i pompieri, l’hanno<br />
trovata seduta davanti alla sua casa in fiamme, con le caviglie rotte, ma il<br />
suo bimbo in braccio sano e salvo. Per spegnere l’incendio i pompieri hanno<br />
impiegato quasi tre ore. La villetta è stata praticamente distrutta.<br />
Immigrazione: sbarchi di clandestini in Puglia<br />
LECCE — Sono complessivamente una quarantina gli extracomunitari bloccati<br />
lunedì lungo le coste pugliesi dalle forze di polizia che hanno anche arrestato<br />
due giovani albanesi, di 23 e 21 anni, trovati in possesso di 107 chilogrammi<br />
di marijuana. A quanto si è appreso, i due giovani sono stati notati<br />
dalle pattuglie dislocate sulla fascia costiera di Torre Sant’ Andrea, dieci<br />
chilometri a Nord di Otranto, mentre trascinavano sulla sabbia due grossi<br />
borsoni: contenevano la marijuana suddivisa in un centinaio di pani. Le forze<br />
di polizia durante i controlli sulla costa salentina hanno rintracciato una<br />
trentina di extracomunitari di varie nazionalità soprattutto asiatici: cinesi,<br />
tra i quali tre donne ed un ragazzo, indiani, molti curdi insieme con albanesi.<br />
Altri 10 albanesi sono stati scoperti mentre percorrevano a piedi una<br />
complanare della statale 16, nelle vicinanze di Mola di Bari.