You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
ITALIA<br />
PAGINA<br />
7 .<br />
Il cammino<br />
della Chiesa<br />
L'OSSERVATORE ROMANO Venerdì 19 Gennaio 2001<br />
Sul tema «L'Eucaristia, mistero al centro<br />
della vita cristiana», si è tenuta nei<br />
giorni scorsi in diocesi di Novara una «tre<br />
giorni» per il clero e per gli insegnanti di<br />
religione.<br />
In apertura del convegno il Vescovo,<br />
Mons. Renato Corti, ha sottolineato l'importanza<br />
della formazione permanente<br />
«senza della quale si invecchia anche se<br />
si è giovani».<br />
«Non è un dovere — ha aggiunto il Presule<br />
— ma un'opportunità che favorisce il<br />
Novara: «L'Eucaristia al centro della vita cristiana»<br />
nostro cammino spirituale. A suggerire il<br />
tema è l'esperienza dell'Anno Giubilare e<br />
il desiderio che un frutto spirituale, reale<br />
maturi in ciascuno di noi e nelle nostre<br />
comunità».<br />
Il monaco, priore di Bose, P. Enzo Bianchi<br />
nel suo intervento ha evidenziato l'inesauribilità<br />
del Mistero dell'Eucaristia, che<br />
appare il momento centrale per la vita<br />
della Chiesa. P. Bianchi ha spiegato poi<br />
Un ricordo del sacerdote che ha speso l'esistenza nell'Azione Cattolica Italiana<br />
Il servizio nascosto, umile<br />
e prezioso di Mons. Giuseppe Crovella<br />
A vederlo così, bassino e rotondetto, con gli<br />
occhiali spessi e l'aria pacifica, costantemente<br />
proteso a raccogliere relazioni e interventi con<br />
un registratore, non avresti saputo dargli un'età;<br />
mite e disponibile, sempre presente agli incontri,<br />
alle molte riunioni che caratterizzano<br />
la vita dell'associazionismo.<br />
Mons. Giuseppe Crovella era nato nel settembre<br />
1920 a Pralungo, in provincia di Vercelli,<br />
aveva compiuto gli studi filosofici e teologici<br />
nel Seminario vescovile maggiore di<br />
Biella.<br />
Ordinato sacerdote il 29 giugno 1944 e incardinato<br />
nella propria diocesi di Biella, per<br />
un breve periodo aveva operato presso la curia<br />
vescovile, poi era stato nominato vice assistente<br />
diocesano della Gioventù Femminile di<br />
Azione Cattolica, la grande organizzazione<br />
femminile guidata da Armida Barelli. Nel più<br />
organizzato dei rami dell'Azione Cattolica, il<br />
giovane sacerdote piemontese si era fatto notare<br />
per la cura diligente della formazione, fino<br />
ad essere chiamato come vice assistente centrale,<br />
presso la sede nazionale della Gf, con<br />
particolare incarico, dal 1947 al 1958, per le<br />
Sezioni minori (le Piccolissime, che andavano<br />
dai 3 ai 6 anni; le Beniamine, che frequentavano<br />
le scuole elementari, e le Aspiranti dagli 11<br />
ai 14 anni), per poi dedicarsi alle Effettive, la<br />
categoria che raggruppava le ragazze più grandi<br />
e con l'unificazione fu assistente delle Lavoratrici.<br />
Don Crovella si trova, quindi, a Roma<br />
durante il Concilio, vedendolo da un osservatorio<br />
molto speciale, quale poteva essere il<br />
Centro nazionale della più importante associazione<br />
laicale. Di quegli anni Mons. Crovella ri-<br />
BRESCIA Solenne Celebrazione presieduta dal Vescovo Mons. Giulio Sanguineti<br />
Il servo di Dio fra Giacomo Bulgaro, figlio spirituale<br />
di san Francesco, testimone dell'amore di Dio agli uomini<br />
Nei prossimi giorni ricorrono gli anniversari<br />
di nascita (29 gennaio) e di morte<br />
(27 gennaio) del servo di Dio fra Giacomo<br />
Bulgaro (1879-1967), frate minore<br />
conventuale bresciano. La notorietà di<br />
fra Giacomo ha ormai varcato i confini<br />
della terra bresciana e la sua spiritualità<br />
attira la simpatia e l'emulazione di tanti<br />
fedeli sparsi in tutte le regioni d'Italia.<br />
In estrema sintesi, la vita di fra Giacomo<br />
fu un romanzo concluso nella serena<br />
quiete del più bel chiostro francescano<br />
di Lombardia, nel quale entrò a cinquant'anni.<br />
Rimasto orfano e solo, da<br />
giovane abbandonò la pratica religiosa<br />
ed esperimentò il peccato e l'insoddisfazione<br />
che ne promana. A 34 anni cominciò<br />
il cammino di conversione, indotto<br />
dalla Madonna.<br />
Per altri 15 anni continuò a vivere in<br />
casa, lavorando da calzolaio, ma ormai<br />
la sua vita era segnata da un legame<br />
crescente con il Signore, al quale ogni<br />
giorno dedicava nella preghiera le prime<br />
tre ore della giornata.<br />
Partecipava alle catechesi e alle opere<br />
di carità della parrocchia. Ebbe rapporti<br />
di amicizia con uomini di grande levatura<br />
spirituale: il servo di Dio don Giovanni<br />
Battista Zuaboni, Giorgio Montini,<br />
papà di Paolo VI, il giovane Giovanni<br />
Battista Montini; il Rettore del Seminario<br />
di quel tempo.<br />
Nel 1928 entrò nel convento San<br />
Francesco di Brescia e fu incaricato dell'accoglienza<br />
dei poveri, oltre che dei<br />
mille piccoli servizi necessari all'organizzazione<br />
del grande complesso francescano<br />
nel quale vivevano una cinquantina<br />
di frati e chierici studenti.<br />
Per altri quarant'anni fra Giacomo<br />
visse lietamente a totale disposizione del<br />
prossimo, sempre assorto nella preghiera<br />
contemplativa di cui aveva il dono.<br />
Per ordine del confessore, cominciò a<br />
scrivere un diario spirituale su foglietti e<br />
quaderni scolastici. Quegli scritti, composti<br />
con il povero linguaggio d'un uomo<br />
di pochi studi, giustificano la fama<br />
crescente del servo di Dio.<br />
Il diario descrive, con appassionato<br />
trasporto, esperienze contemplative che<br />
richiamano pagine dei grandi mistici cristiani.<br />
I confessori di fra Giacomo gli<br />
hanno sempre domandato di scrivere:<br />
per questo il diario è ponderoso e ripetitivo,<br />
finora pubblicato solo in parte.<br />
La sua spiritualità profuma intensamente<br />
di francescanesimo, con la centralità<br />
accordata al Cristo povero, umile,<br />
obbediente, sofferente. Volle appropriarsi<br />
dello stile di vita di Gesù nei trent'anni<br />
di Nazareth e, nell'abbandono totale<br />
aDio,cercòdi somigliare alla Madonna.<br />
Dal giorno della conversione, quando<br />
gli parve che Maria lo abbracciasse, si<br />
propose di farsi in tutto «come Maria»,<br />
seguendola nell'imitazione di Cristo e<br />
proponendosi di rendere sante le ordinarie<br />
occupazioni di ogni giornata.<br />
Concluso a Brescia nel 1991 il processo<br />
canonico diocesano, la causa di fra<br />
Giacomo è al vaglio della Congregazione<br />
delle Cause dei Santi.<br />
La sua tomba, in una austera cappella<br />
del Duecento accanto alla chiesa di san<br />
Francesco in Brescia, è meta crescente<br />
di pellegrinaggio.<br />
Le celebrazioni in onore del servo di<br />
Dio avranno inizio nel convento di san<br />
5 settembre 1998: Giovanni Paolo II<br />
con Mons. Giuseppe Crovella durante l'udienza<br />
all'Azione Cattolica Italiana<br />
cordava sempre la cura pedagogica e psicologica<br />
verso le nuove generazioni, perseguita anche<br />
con il sostegno dell'Università Cattolica<br />
del Sacro Cuore, che con la Gf aveva uno<br />
stretto legame di collaborazione.<br />
I molti incontri formativi e spirituali, secondo<br />
metodi d'avanguardia per i tempi, vedevano<br />
come protagoniste delle bambine anche in<br />
Brescia: il santuario della Madonna di Corticelle, dove avvenne la conversione di Giacomo Bulgaro, Frate Minore Conventuale<br />
Francesco venerdì 26 gennaio, vigilia<br />
dell'anniversario di morte, con una preghiera<br />
guidata dalle ore 21 alle ore 24<br />
sul tema: «la notte di fra Giacomo»; si<br />
tratta di un ricordo delle notti di adorazione<br />
nella chiesa di san Francesco alle<br />
Alessandria: ordinato diacono<br />
un giovane proveniente da Samoa<br />
Paulo Masi Fidow dell'arcidiocesi di<br />
Samoa-Apia è diacono. Lo ha ordinato<br />
nei giorni scorsi il Vescovo di Alessandria,<br />
Monsignor Fernando Charrier, durante<br />
la Celebrazione Eucaristica svoltasi<br />
nella chiesa alessandrina della Madonna<br />
del Suffragio.<br />
La presentazione del candidato al diaconato<br />
è stata fatta da don Walter Fiocchi,<br />
parroco del «Suffragio», dove Paulo<br />
è stato inviato dall'Arcivescovo di Samoa-Apia<br />
e accolto dalla comunità per<br />
completare gli studi che lo porteranno<br />
al presbiterato.<br />
Paulo — ha detto don Walter — in<br />
questi tre anni di presenza fra noi ha acquistato<br />
la nostra cultura e la nostra lingua<br />
facendoci approfondire il valore del<br />
rispetto dell'anziano che, a Samoa, gode<br />
di una particolare considerazione.<br />
«Paulo ha detto sì alla stella che gli ha<br />
indicato il cammino da seguire, consacrando<br />
la sua vita ai fratelli — ha detto<br />
Monsignor Charrier all'omelia — diventando<br />
luce per gli altri, soprattutto nel<br />
solco di quella cultura dell'unità della famiglia<br />
e della convivenza fra giovani ed<br />
anziani».<br />
«Carissimo Paulo — ha detto ancora<br />
tenera età; collaborò in questo periodo con il<br />
vertice della Gf, da Carmela Rossi ad Alda Miceli,<br />
e con le fitte schiere di propagandiste e<br />
delegate, che si dedicavano in questi anni alla<br />
crescita della gioventù con un'attenzione specifica<br />
alle esigenze pedagogistiche dell'età evolutiva.<br />
Amava ricordare alcune figure care alla Gf,<br />
tra le delegate, Gabriella Sagheddu, della diocesi<br />
di Nuoro, proclamata beata da Giovanni<br />
Paolo II nel 1983, e tra le bambine, Nennolina<br />
Meo, della Diocesi di Roma, di cui è in corso<br />
il processo di beatificazione.<br />
Un lavoro nascosto ed umile, ma anche per<br />
questo prezioso, fu quello che coinvolse nel<br />
corso degli anni milioni di bambine.<br />
Durante un'intervista Mons. Crovella, con<br />
riferimento a questa azione educativa, ebbe<br />
modo di dire: «Se la goccia scava la pietra,<br />
queste idealità continuative proposte all'attenzione<br />
e alla meditazione delle ragazzine finivano<br />
per raggiungere in loro una certa assimilazione,<br />
e facevano di esse delle vere e piccole<br />
“donne” e delle vere cristiane».<br />
Dopo l'unificazione dei vari «rami» nel 1969,<br />
Mons. Crovella vive una nuova stagione di servizio.<br />
Diviene Assistente collaboratore della<br />
Presidenza Nazionale e quindi del Settore<br />
Adulti, con un nuovo e delicato incarico: seguire<br />
la Terza Età.<br />
Nel compimento di tale servizio, a cuisi è<br />
dedicato fino agli ultimi giorni, Mons. Crovella<br />
ha rivelato pienamente la sua sensibilità sacerdotale<br />
e pastorale e il suo amore all'Associazione.<br />
ERNESTO PREZIOSI<br />
quali partecipava il Bulgaro prima di vestire<br />
il saio francescano. Quelle notti di<br />
preghiera erano state inaugurate a Brescia<br />
nel 1886 dal beato Giuseppe Tovini.<br />
Domenica 28, vigilia dell'anniversario<br />
della nascita, il Vescovo di Brescia,<br />
il Vescovo di Alessandria — sarai chiamato<br />
ad accompagnare gli uomini a<br />
scoprire la verità, ad incoraggiare i credenti<br />
che hanno perso la stella che li<br />
guidava, attraverso la Parola di Dio e la<br />
carità».<br />
«Oggi sei un esempio per questa comunità,<br />
che ti ha accolto ed amato, e ti<br />
vede compiere il primo passo verso il<br />
sacerdozio».<br />
Al termine della Celebrazione Eucaristica,<br />
Paulo ha ringraziato i presenti che<br />
gremivano la chiesa del Suffragio — e<br />
fra essi vi erano presenze dell'Ecuador,<br />
della Nigeria, del Camerun, del Marocco,<br />
della Colombia e, naturalmente, di<br />
Samoa — invitandoli tutti alla sua ordinazione<br />
sacerdotale che avverrà nella<br />
sua terra di origine in Oceania.<br />
L'Arcidiocesi samoana, retta dal Cardinale<br />
Pio Taofinu'u coadiuvato da due<br />
vicari generali, conta 28 parrocchie per i<br />
42 mila cattolici su una popolazione di<br />
182 mila persone.<br />
Il clero residente è formato da 25 sacerdoti<br />
diocesani e 17 sacerdoti religiosi,<br />
cui vanno aggiunti 25 diaconi permanenti<br />
e 14 seminaristi maggiori.<br />
MARCO CARAMAGNA<br />
Mons. Giulio Sanguineti, presiederà nel<br />
pomeriggio la Santa Messa. Lunedì 29 è<br />
previsto un pellegrinaggio a Corticelle,<br />
presso il santuario della conversione di<br />
fra Giacomo.<br />
LUCIO CONDOLO<br />
come nella Santa Messa siano inscindibili<br />
la tavola della «Parola» e quella del «Sacramento».<br />
Inscindibile appare anche il<br />
nesso tra Eucaristia e Carità, vista nella<br />
sua luce teologale. Mons. Pierangelo Sequeri<br />
ha messo in rilievo come la celebrazione<br />
dell'Eucaristia sia la pratica cristiana<br />
per eccellenza; di qui anche la seria<br />
disciplina cristiana che esige di «sapere e<br />
pensare Chi si va a ricevere».<br />
Don Enrico Mazza ha invece illustrato i<br />
fini contemplativi ed escatologici dell'Eucaristia,<br />
evidenziando alcuni «prenotanda»<br />
del Messale. A questo riguardo ha sottolineato<br />
che esso non dev'essere «uno strumento<br />
di lavoro dove si impara a costruire<br />
nuove preghiere, ma testo da eseguire»;<br />
per questo le preghiere, frutto di una<br />
grandeelungatradizione,nonpossono essere<br />
modificatedalsacerdote celebrante.<br />
GIULIANO TEMPORELLI<br />
VICENZA Settimana di studio sui sacramenti dell'iniziazione<br />
Sostenere l'annuncio<br />
alle future generazioni<br />
TRIVENTO Il Congresso Eucaristico<br />
Il Giubileo ha lasciato<br />
molte tracce concrete<br />
In occasione della solenne Celebrazione<br />
Eucaristica per la conclusione del<br />
Grande Giubileo nella diocesi di Trivento,<br />
il VescovoAntonioSantuccihainvitatoitanti<br />
sacerdoti presenti e i moltissimi<br />
fedeli a spalancare ancora di più la porta<br />
del proprio cuore, per farvi entrare<br />
quella sublime potenza e quella misteriosa<br />
forza dello Spirito, che governa la<br />
realtà profonda della Chiesa di Cristo.<br />
Al termine della Santa Messa, il Presule<br />
triventino ha ricordato le celebrazioni<br />
più significative tenute in diocesi,<br />
ha illustrato i segni e le opere che resteranno<br />
a memoria di questo evento eccezionale<br />
e ha raccomandato di profondere<br />
tutto l'ardore possibile nell'impegnarsi<br />
a vivere il prossimo Congresso Eucaristico<br />
diocesano.<br />
Il Vescovo ha, inoltre, rivolto un vivo<br />
ringraziamento al Sommo Pontefice che<br />
ha permesso, a questa piccola e antichissima<br />
Chiesa locale, l'esperienza di<br />
una dimensione profetica per confessare<br />
apertamente e chiaramente la follia della<br />
croce e per testimoniare la sua vicinanza<br />
agli ultimi, in seno alla società laicistica<br />
e moderna.<br />
La decentrazione delle celebrazioni<br />
del Bimillenario della nascita di Cristo,<br />
infatti, anche in questa diocesi molisana,<br />
è stata quanto mai opportuna perché si<br />
operasse, in loco, quel giusto recupero<br />
della dimensione spirituale. Frutto di alcuni<br />
dibattiti, dei tanti incontri e delle<br />
diverse celebrazioni è stata una nuova<br />
presa di coscienza su problemi vitali,<br />
scaturita dall'opportunità che si è avuta<br />
di seminare e di riscoprire i giusti valori<br />
cristiani, in mezzo alla caotica cultura<br />
del nostro tempo, che tutto «frulla» in<br />
un pansincretismo sconcertante.<br />
Senza dir poi di quelle testimonianze<br />
che ci sono state quasi quotidianamente,<br />
nel silenzio e fuori d'ogni clamore, e<br />
che trasparivano dal volto dei pellegrini,<br />
i quali numerosi hanno visitato le nostre<br />
due mete giubilari, e stavano ad indicare<br />
un serio cammino di fede, una vera<br />
riconciliazione e un profondo senso di<br />
gioia.<br />
Le celebrazioni diocesane sono state<br />
numerose, affollate e soprattutto sentite.<br />
Ma il Giubileo lascia anche un segno<br />
profondo nelle diverse concretizzazioni<br />
reali che ne sono scaturite. La Caritas<br />
diocesana, a Castiglione M. Marino, ha<br />
inaugurato una modernissima Casa per<br />
l'assistenza agli anziani e, nel Kossovo,<br />
ha fatto costruire una strada che ha tolto<br />
dal secolare isolamento la cittadina di<br />
Peshter. La Pastorale giovanile ha deciso<br />
di istituzionalizzare, ogni primo sabato<br />
del mese, una veglia di preghiera «per la<br />
gioventù della notte». Presso il Santuario<br />
di Canneto sono stati inaugurati i<br />
quindici pannelli di bronzo raffiguranti i<br />
misteri del Rosario, per accompagnare<br />
la preghiera dei visitatori, ed è stata costruita<br />
una grande tenda, utile per i convegni<br />
e per le celebrazioni. Per il risanamento<br />
del debito pubblico dei Paesi<br />
della Guinea e dello Zambia, grazie alla<br />
sollecita e capillare sensibilizzazione della<br />
Caritas diocesana e dell'Ufficio missionario,<br />
è stata raccolta una discreta<br />
somma.<br />
MIMÌ FAZIOLI<br />
PADOVA lI XIII anno della scuola di formazione all'impegno sociale e politico<br />
L'educazione delle coscienze alla solidarietà<br />
La politica occupa sempre più i primi<br />
posti nella vetrina delle notizie, mentre<br />
cresce la disaffezione dei cittadini. Una<br />
sorta di scoramento diffuso, alimentato<br />
dalla convinzione che il teatro politico<br />
non può che assecondare, attraverso le<br />
sue rappresentazioni, gli interessi dei poteri<br />
forti. Sullo scenario sono apparsi<br />
movimenti nuovi e nuove leggi elettorali<br />
hanno mutato il paesaggio politico del<br />
paese. Ma chi forma i politici, chi ne<br />
cura la preparazione etica e professionale?<br />
Oggi, paradossalmente, sembra che<br />
solo la Chiesa si interessi del problema.<br />
Perché nella formazione del laico cristiano<br />
ritiene fondamentale l'educazione alla<br />
dimensione sociopolitica.<br />
Per questo in Italia vi sono una sessantina<br />
di scuole di formazione all'impegno<br />
sociale e politico. A Padova questa<br />
scuola è già al suo tredicesimo anno di<br />
attività ed è accompagnata da un interesse<br />
sempre crescente.<br />
La scuola avviata in diocesi di Padova<br />
è una delle più in vista a livello nazionale,<br />
grazie alla costante revisione del metodo<br />
di lavoro che integra i contenuti<br />
teorici della Dottrina sociale della Chiesa<br />
e della cultura politica con l'analisi del<br />
territorio e dei bilanci comunali. Un suc-<br />
Per dare concretezza di scelte operative al cammino<br />
triennale già fatto dai presbiteri della diocesi<br />
di Vicenza nei corsi residenziali sul medesimo<br />
argomento, da lunedì 8 gennaio a venerdì 12 si è<br />
svolta a Villa San Carlo di Costabissara (VI), la<br />
settimana semi-residenziale per sacerdoti diocesani<br />
e religiosi sul tema dell'iniziazione cristiana.<br />
La proposta della Commissione per la formazione<br />
permanente del clero, voleva dare continuità<br />
e maggior concretezza al cammino triennale<br />
fatto nei corsi residenziali dei sacerdoti, nei quali<br />
siè riflettuto sulla realtà dell'iniziazione cristiana.<br />
L'appuntamento quindi ha rappresentato una<br />
tappa importante, anche per la presenza del Vescovo<br />
insieme con una notevole e costante partecipazione<br />
dei presbiteri, nel cammino di ricerca<br />
che adesso deve proseguire insieme con i laici a<br />
livello vicariale e diocesano.<br />
Il primo giorno don Chino Biscontin, della diocesi<br />
di Concordia-Pordenone, ha richiamato le linee<br />
di fondo relative all'iniziazione cristiana.<br />
Negli altri giorni si sono succeduti relatori che<br />
si sono fatti portavoce di alcune innovazioni pastorali<br />
introdotte nelle loro diocesi (Alessandria,<br />
Milano e Verona) e parrocchie (s. Rita a Mestre),<br />
riguardo l'iniziazione cristiana dei fanciulli, dei<br />
giovani e degli adulti.<br />
Tra i presenti c'è stato chi ha manifestato apprezzamento<br />
per la scelta dei relatori, tutti impegnati<br />
pastoralmente come parroci nella non facile<br />
mediazione tra principi teorici e applicazioni pratiche.<br />
La difficoltà è emersa, in modo particolare, nei<br />
pomeriggi dedicati ai gruppi di lavoro, col metodo<br />
dei «laboratori».<br />
Alcuni «punti-fermi» emersi nell'incontro sembra<br />
che possano ispirare il rinnovamento della vita<br />
di fede delle comunità cristiane e sostenere<br />
l'annuncio cristiano alle future generazioni.<br />
cesso dovuto anche all'innesto costruttivo<br />
con la vita pastorale delle associazioni<br />
presenti in diocesi nello sforzo di suscitare<br />
e sostenere vocazioni all'impegno<br />
sociale e politico.<br />
La scuola, biennale, è gestita dall'Ufficio<br />
della Pastorale Sociale e del Lavoro,<br />
in collaborazione con le Acli, l'Azione<br />
Cattolica, la Caritas e la Commissione<br />
Centri Parrocchiali presso Casa Pio X.<br />
Nell'incontro di apertura, il demografo<br />
Giampietro dalla Zuanna ha tenuto<br />
una relazione sul tema «Famiglia e ente<br />
locale: politiche amichevoli verso le nascite».<br />
Il professor Giovanni Ponchio, direttore<br />
della scuola, e don Livio Destro,<br />
delegato diocesano per la pastorale sociale<br />
e del lavoro, hanno presentato il<br />
nuovo corso e consegnato i diplomi ai<br />
20 allievi che hanno terminato l'iter formativo<br />
del biennio 1998-2000. Altri 20<br />
diplomati che vanno ad aggiungersi agli<br />
oltre 600 che in questi anni si sono diplomati.<br />
L'itinerario didattico prevede<br />
lezioni sulla Dottrina Sociale della Chiesa,<br />
la storia del movimento cattolico, le<br />
istituzioni pubbliche (dall'Onu all'ente<br />
locale) e le tematiche economiche e sociali<br />
più importanti. Ma anche lavori di<br />
gruppo, attraverso cui imparare a conoscere<br />
un territorio, leggerne i bisogni ed<br />
È stato ribadito il ruolo insostituibile della famiglia<br />
nell'educazione alla fede. Inoltre occorre accettare<br />
— come Chiesa — cordialmente di essere<br />
minoranza. È convinzione comune che bisogna<br />
dare il primato all'annuncio della Parola di Dio,<br />
che nella pastorale ordinaria vanno privilegiate le<br />
relazioni personali sulle attività organizzative, che<br />
il ministero del prete deve essere «spirituale», vale<br />
a dire intessuto di spirito di preghiera, capace di<br />
promuovere la formazione dei laici con un «linguaggio<br />
da iniziati» cioè in grado di far entrare il<br />
Vangelonella«profanità»dell'esistenzaeviceversa.<br />
Nessuno possiede ricette sicure.<br />
Si tratta di una sfida se si pensa che non si può<br />
procedere con dei semplici «aggiustamenti».<br />
La pastorale futura ha bisogno — citando il<br />
Cardinale Martini — non di «riformare» ma di<br />
«ri-fondare» l'edificio cristiano.<br />
Per realizzare in parte tale obbiettivo è urgente<br />
come diocesi promuovere, in alcune zone pastorali,<br />
delle sperimentazioni, il più possibile condivise,<br />
in modo da avviare con coraggio quella fase<br />
che il Papa da tempo chiama di una «nuova evangelizzazione».<br />
Tra i suggerimenti operativi perché le parrocchie<br />
cessino di essere «stazioni di servizio» e riprendano<br />
ad essere il luogo dove risuona l'annuncio<br />
di Gesù Cristo morto e risorto, merita attenzione<br />
quello relativo alla riduzione del numero<br />
delle messe e la proposta di un giorno settimanale<br />
nel quale la celebrazione della Parola di Dio sia<br />
sostitutiva dell'Eucaristia quotidiana. La paura di<br />
perdere il consenso e quella legata ad ogni cambiamento<br />
strutturale, la resistenza a modificare la<br />
mentalità e la prassi pastorale consolidate sono<br />
solo alcuni degli ostacoli sul cammino.<br />
DAMIANO MEDA<br />
elaborare progetti realistici per risolverne<br />
i problemi. «Obiettivo della scuola di<br />
formazione socio-politica — spiegano i<br />
promotori — è la formazione dell'uomo<br />
e del cristiano, la ricerca di punti di riferimento,<br />
l'educazione delle coscienze e<br />
dei comportamenti: educazione alla libertà,<br />
alla responsabilità, alla solidarietà.<br />
La scuola si colloca tra l'esperienza<br />
concreta di chi vive lo spirito di servizio<br />
proprio della comunità cristiana e la responsabilità<br />
diretta di quanti testimoniano<br />
la loro fede, anche attraverso l'attività<br />
di pubblici amministratori».<br />
Strutturata in due anni e articolata in<br />
quattro ricorrenti unità tematiche che<br />
prevedono anche le realizzazioni di lavori<br />
di gruppo, la scuola quest'anno si occupa<br />
di «Democrazia e stato sociale. Il<br />
futuro della cittadinanza». Il corso è<br />
suddiviso in due parti: «Politica: persona,<br />
famiglia e società» e «Politica e istituzioni».<br />
A far da filo conduttore del<br />
programma saranno alcune domande<br />
sostanziali sulla democrazia. Anche quest'anno<br />
gli incontri della scuola, tenuti<br />
da docenti universitari, magistrati,<br />
esperti in varie discipline, si svolgono il<br />
sabato pomeriggio.<br />
CLAUDIO ZERBETTO