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A ROMA<br />

PAGINA<br />

NEGOZI Per alimentari e abbigliamento<br />

Riposo settimanale:<br />

nuovo regolamento<br />

I negozi di generi alimentari potranno<br />

rimanere aperti il giovedì pomeriggio,<br />

mentre quelli di abbigliamento non dovranno<br />

rispettare più l'obbligo della<br />

chiusura il lunedì mattina.<br />

Sono queste solo due delle principali<br />

novità contenute nell'ordinanza firmata<br />

dall'assessore capitolino al Commercio,<br />

Franco Cioffarelli, che regolamenta gli<br />

orari e le modalità di apertura degli<br />

esercizi commerciali fino al prossimo 31<br />

maggio.<br />

Un provvedimento che, tuttavia, non<br />

ha soddisfatto tutte le associazioni di categoria,<br />

soprattutto per quanto concerne<br />

le nuove norme in materia di chiusure<br />

domenicali.<br />

Nei giorni feriali, il Comune riconosce<br />

ai negozianti la libertà di decidere quando<br />

rimanere aperti, tra le ore 7 e le<br />

ore 22.<br />

«Ogni esercente — si legge nell'ordinanza<br />

— determina liberamente l'orario<br />

di apertura e chiusura del proprio esercizio<br />

non superando comunque il limite<br />

complessivo delle 13 ore di attività giornaliera».<br />

Chiaramente, tali orari dovranno essere<br />

annunciati alla clientela su dei cartelli<br />

esposti all'esterno del negozio. Gli esercizi<br />

commerciali, inoltre, non dovranno<br />

più rispettare l'obbligo della mezza giornata<br />

di riposo settimanale.<br />

Gli unici giorni nei quali tutti saranno<br />

costretti ad abbassare le saracinesche,<br />

sono il 15, il 16 e il 25 aprile e il 1° maggio.<br />

Marta Russo:<br />

la perizia balistica<br />

non rivela il luogo<br />

da dove partì lo sparo<br />

Ancora nessuna risposta certa dalla<br />

perizia balistica eseguita dal prof. Domenico<br />

Compagnini su incarico della<br />

Corte d’assise d’appello che sta giudicando<br />

Giovanni Scattone e Salvatore<br />

Ferraro per l’omicidio di Marta Russo.<br />

Il lavoro del perito è stato depositato<br />

giovedì e dalle circa 200 pagine divise in<br />

cinque parti non emergerebbero risultati<br />

certi circa la compatibilità dello sparo<br />

che uccise la studentessa con la finestra<br />

dell’aula 6, piuttosto che con quella del<br />

bagno disabili al pianoterra.<br />

Il perito, in relazione al quesito sulle<br />

ipotesi di compatibilità tra la finestra<br />

dell’aula 6 e quella del bagno disabili ed<br />

il colpo che uccise Marta Russo, ne ha<br />

rintracciate in tutto 27: 11 sono riferibili<br />

a entrambe le finestre, 10 sono riferibili<br />

esclusivamente all’aula 6 e sei solo al<br />

bagno disabili. Dunque, secondo la perizia,<br />

avrebbe una maggiore compatibilità<br />

la finestra dell’aula 6 anche se per uno<br />

scarto minimo.<br />

Da questa perizia, quindi, non arriva<br />

una risposta certa ad uno dei quesiti<br />

fondamentali di tutto il processo: da<br />

qualche finestra è partito il colpo che ferì<br />

mortalmente Marta.<br />

Secondo quanto si è appreso, Compagnini<br />

ha anche allargato l’angolo d’incidenza<br />

del proiettile, estendendo così una<br />

ipotetica compatibilità con la traiettoria<br />

del colpo anche a finestre mai entrate<br />

nell’inchiesta come quelle delle aule di<br />

diritto pubblico.<br />

Ora rimane un’altra, forse definitiva,<br />

perizia: quella che la Corte ha disposto<br />

sulla particella di fosforo-calcio-piombobario<br />

trovata per la prima volta all’interno<br />

della borsa di Ferraro.<br />

Fiumicino: Carabinieri<br />

in congedo vigileranno<br />

su scuole e parchi<br />

Da lunedì prossimo 15 Carabinieri in<br />

congedo sorveglieranno, a supporto dei<br />

Vigili urbani, l’ingresso degli studenti in<br />

otto scuole di Fiumicino e in una di Focene.<br />

In più controlleranno, comprese<br />

Fregene e Maccarese, aree pubbliche e<br />

dune costiere, segnalando la presenza di<br />

discariche abusive, fenomeno notevole<br />

sul territorio, o i responsabili degli<br />

abusi.<br />

L’iniziativa, presentata venerdì e attuata<br />

in via sperimentale sino a settembre,<br />

è nata da un accordo tra l’amministrazione<br />

comunale e la sezione locale<br />

dell’associazione nazionale Carabinieri<br />

«Vittorio Marandola».<br />

Muniti di tesserino di riconoscimento,<br />

palette segnaletiche, una casacca rosso<br />

blu, fasce distintive e trasmittenti, i volontari<br />

assicureranno la loro presenza<br />

quindici minuti prima e dopo l’inizio e il<br />

termine delle lezioni, faciliteranno gli<br />

alunni nell’attraversamento della strada,<br />

segnaleranno anomalie, compresa la<br />

prevenzione per episodi di spaccio di<br />

droga e pedofilia, avvisando le Forze<br />

dell'ordine.<br />

Il controllo preventivo ambientale, invece,<br />

verrà svolto in abiti civili.<br />

11 .<br />

Per quanto riguarda, invece, le chiusure<br />

domenicali, l'ordinanza introduce<br />

una serie di importanti novità rispetto<br />

agli anni passati. Nel 1999, infatti, esisteva<br />

la cosiddetta turnazione: ogni settimana,<br />

la facoltà dell'apertura domenicale<br />

veniva concessa a rotazione a due circoscrizioni.<br />

La nuova ordinanza, invece,<br />

fissa otto domeniche, da gennaio a maggio,<br />

in occasione delle quali, tutti i negozi<br />

della capitale potranno scegliere di<br />

lavorare. I giorni sono il 21 gennaio, l'8,<br />

il 22 e il 29 aprile, il 6, il 13, il 20 e il 27<br />

maggio.<br />

Regione: abolita<br />

l'imposta per bar<br />

alberghi e ristoranti<br />

È stata abolita, giovedì, la tassa<br />

regionale per bar, ristoranti ed alberghi.<br />

Il provvedimento è stato inserito<br />

nell’assestamento di bilancio e<br />

decorre dal 1° gennaio del 2001.<br />

«La tassa su questo tipo di attività<br />

— ha spiegato il presidente<br />

della IX commissione consiliare<br />

— era un balzello che determinava<br />

per le casse regionali un introito<br />

di circa 7 miliardi e mezzo. A<br />

conti fatti il costo amministrativo<br />

della tassa superava il gettito».<br />

Forte Trionfale:<br />

espulsi sessanta<br />

clandestini<br />

dopo un controllo<br />

in un residence<br />

COMUNE Il provvedimento riguarda undici zone<br />

All'esame del Consiglio<br />

il recupero delle periferie<br />

Ha preso l'avvio, giovedì pomeriggio,<br />

in Consiglio comunale il dibattito sugli<br />

articoli 11, che riguardano provvedimenti<br />

di natura urbanistica, propedeutici al<br />

nuovo Piano regolatore, che serviranno<br />

a riqualificare 11 quartieri della periferia<br />

romana.<br />

Il dibattito è stato introdotto dalle relazione<br />

dell’assessore al Territorio, Domenico<br />

Cecchini, il quale ha parlato di<br />

una grande opera di miglioramento delle<br />

periferie con sistemi integrati di interventi,<br />

sogno di tanti illustri architetti ed<br />

urbanisti, da Cervellati a Piano, per un<br />

totale di 444 opere, 330 pubbliche e 114<br />

private. L’investimento complessivo è di<br />

3.234 miliardi, di cui 949 per le opere<br />

pubbliche.<br />

Gli undici quartieri destinatari degli<br />

interventi di recupero e riqualificazione<br />

sono: Acilia, Corviale, san Basilio, Fidene-Valmelaina,<br />

Labaro-Prima Porta, Magliana,<br />

Palmarola-Selva Candida, Tor<br />

Bella Monaca, Laurentino, Primavalle,<br />

Valle Aurelia.<br />

Di particolare rilievo gli interventi che<br />

riguarderanno Acilia, la zona di Coviale<br />

— diventata simbolo del degrado metropolitano<br />

— e san Basilio. Ad Acilia sarà,<br />

tra l’altro, realizzata una parte del parco<br />

del litorale e la Casa della Musica.<br />

A Corviale l’edificio dello Iacp lungo<br />

un chilometro, realizzato negli anni ’70<br />

dall’architetto Mario Fiorentino, sarà risistemato<br />

a cominciare dagli ingressi<br />

che saranno completamente rimessi a<br />

nuovo. Sarà anche valorizzato con un<br />

parco urbano, un lungo viale di eucalipti,<br />

mentre gli orti realizzati dagli abitanti<br />

della zona saranno risistemati.<br />

A san Basilio saranno eliminati gli<br />

esercizi commerciali abusivi, mentre<br />

lungo via Nomentana sarà edificato un<br />

nuovo centro civico con un centro commerciale<br />

e servizi di pubblica utilità che<br />

serviranno anche gli insediamenti di<br />

Torraccia e di Casal Monastero. Gli interventi<br />

in tutti gli undici quartieri riguarderanno<br />

poi il completamento di reti<br />

stradali con interventi che avranno la<br />

collaborazione di privati. La votazione<br />

del Consiglio comunale sul provvedimento<br />

è prevista per lunedì 8 gennaio, a<br />

partire dalle ore 19.<br />

Ambiente: sollecitato<br />

il risanamento<br />

della pineta di Fregene<br />

Non si può correre il rischio<br />

che si perdano i finanziamenti regionali<br />

per il risanamento della pineta<br />

monumentale di Fregene, da<br />

anni in stato di degrado e per larga<br />

parte recintata ed inaccessibile:<br />

questa la preoccupazione espressa<br />

dal comitato di protesta e dalla<br />

Pro Loco di Fregene, che ha chiesto<br />

un incontro urgente al sindaco<br />

di Fiumicino per conoscere quali<br />

siano le mosse dell’amministrazione.<br />

La Giunta regionale ha infatti<br />

assicurato un contributo se il Comune<br />

di Fiumicino si impegnerà<br />

nell'acquisizione dell'area.<br />

VIAGGIO NEI RIONI Nei nomi delle vie la testimonianza degli antichi mestieri<br />

S. Eustachio: tra rovine nascoste<br />

e capolavori architettonici<br />

«Vengo a Messa nella chiesa di s. Luigi<br />

dei Francesi da quando avevo 9 anni,<br />

quando mia madre mi accompagnava.<br />

Oggi sono io che accompagno i miei figli,<br />

e spero che la “tradizione” prosegua<br />

nel tempo». Ci troviamo all'uscita della<br />

storica chiesa costruita nel 1518, che è<br />

tra le più preziose perle architettoniche<br />

della Capitale. In essa sono conservati<br />

tre capolavori del Caravaggio: s. Matteo<br />

e l'Angelo (al centro sull'altare), il Martirio<br />

di san Matteo, e la vocazione di s.<br />

Matteo.<br />

E questo splendore non stupisce se si<br />

considera che il rione s. Eustachio è ricchissimo<br />

di monumenti antichi, tanto<br />

che si può dire che si cammina sulle rovine<br />

nascoste delle terme di Agrippa, di<br />

quelle di Nerone e sul teatro di Pompeo.<br />

Indubbiamente un posto di particolare<br />

rilievo lo occupa palazzo Madama, che<br />

dal 1871 è sede del Senato prima del regno,<br />

poi della Repubblica e che deve il<br />

suo nome a madama Margherita d'Austria,<br />

vedova di Alessandro de' Medici.<br />

A volerne la costruzione nel 1503 fu Giovanni<br />

de' Medici.<br />

Notevole presenza architettonica è poi<br />

quella del palazzo della Sapienza, antica<br />

sede dell'università di Roma, al quale<br />

hanno lavorato diversi architetti di prestigio<br />

quali Guido Guidetti, Pirro Ligorio,<br />

Giacomo della Porta e Francesco<br />

Borromini, che lo modificò intorno al<br />

1630 erigendo la chiesa di sant'Ivo.<br />

Il rione, stretto tra Pigna e Parione,<br />

era anticamente parte della IX regione<br />

augustea, dove si trovavano il teatro di<br />

«La Sapienza»:<br />

aumento del 17%<br />

per le tasse<br />

universitarie<br />

Pompeo, le terme neroniane e lo Stagnum<br />

Agrippae. La popolazione è sempre<br />

stata numerosa, grazie alle importanti<br />

vie di comunicazione che la attraversavano:<br />

la via Papalis e la via Recta.<br />

Ai resti romani si sovrapposero le costruzioni<br />

successive e anche le torri medievali<br />

vennero poi assorbite dagli edifici<br />

rinascimentali e barocchi. Fino a quando,<br />

con l'apertura di corso Vittorio e<br />

corso Rinascimento, insieme con l'ampliamento<br />

di palazzo Madama, il rione<br />

ricevette un altro aspetto.<br />

Tuttavia, passeggiandovi lo si può facilmente<br />

constatare, tutt'oggi signoreggiano<br />

chiese grandiose e minori, chiuse<br />

queste ultime in vie non troppo larghe.<br />

Alzando di poco il capo, si potrà rimanere<br />

incantati dalle cupole, varie e<br />

fantasiose che svettano nel cielo, quasi a<br />

formare un affresco, tra le nubi bianche<br />

di gennaio poste ad intervallo del nitido<br />

blu del cielo.<br />

Ma, accompagnati dal dolce canto degli<br />

stormi, particolarmente vivo in questo<br />

rione forse per il piacevole silenzio<br />

delle vie interne, procediamo lungo le<br />

caratteristiche strade che hanno un nome<br />

che già parla di loro: via dei Pianellari,<br />

via dei Giubbonari, via dei Chiavari,<br />

via dei Canestrari, via dei Sediari, via<br />

dei Barbieri, via dei Chiodaroli, e via dei<br />

Falegnami.<br />

Esse sono la testimonianza più evidente<br />

di quella che è stata l'importanza<br />

del settore artigianale in epoca passata,<br />

ma non troppo lontana. «Era un mondo<br />

più a misura d'uomo — confida Armando<br />

Sisti, novantenne ex artigiano del rione<br />

—. Nella mia bottega si preparavano<br />

sedie e poltrone, ma la gente veniva da<br />

me soprattutto per chiacchierare. Ci si<br />

consolava degli acciacchi dell'età, o dell'allontanamento<br />

di un figlio per motivi<br />

di studio o militari, ci si guardava negli<br />

occhi, allora. Oggi sembra che si tema<br />

qualcosa, chissà forse proprio il sentimento.<br />

Così le mie sedie servivano più<br />

agli amici che venivano in bottega...,<br />

ma no..., vendevo, vendevo eccome».<br />

Qui, in questo rione, anche gli animali<br />

hanno lasciato un segno; il cervo di s.<br />

Eustachio, le api del Barberini a sant'Ivo,<br />

le cornacchie di Wolsey, la vaccarella<br />

e perfino l'elefante Annone.<br />

Lungo le vie più nuove, che sono largo<br />

Arenula, corso del Rinascimento e<br />

corso Vittorio Emanuele II, il passaggio<br />

di automobili non intimidisce il desiderio<br />

dei romani e degli stranieri di andare<br />

per vetrine e di ammirare le opere d'arte.<br />

«Uffici, tanti uffici — spiega la barista<br />

Rosanna di corso del Rinascimento<br />

—. Questo vuol dire lavoro anche per<br />

noi “tavole calde”, in quanto gli impiega-<br />

ARTIGIANATO Da quelli a percussione a quelli a fiato in una piccola bottega nei pressi di piazza Navona<br />

Strumenti musicali realizzati con pazienza ed abilità<br />

Roma con il suo fascino e la sua bellezza continua a<br />

stupire milioni di persone e spesso ci riserva una sorpresa<br />

dopo l'altra. Sì, perché è stata proprio una sorpresa<br />

trovare in una stradina nei pressi di piazza Navona,<br />

in via del Teatro Pace, un tipo di artigianato veramente<br />

inconsueto.<br />

Sulla porta, posato per terra, un biglietto «Torno subito».<br />

Occhieggiando attraverso la vetrata vediamo gli<br />

oggetti più strani, alcuni vagamente somiglianti a strumenti<br />

musicali; sulla porta un'insegna «Jacaranda».<br />

Tanto per attivare la nostra curiosità. Anche se non<br />

fosse tornato subito avremmo aspettato ugualmente.<br />

Ma il giovane artigiano non si è fatto attendere. Sergio<br />

Chiesua è un giovane sulla trentina, serio ma cordiale<br />

al tempo stesso. Per prima cosa gli domandiamo<br />

che cosa lo ha condotto a questo genere di attività.<br />

«L'amore per la musica». È stata la prima risposta.<br />

«E poi il gusto di lavorare materiali “vivi” come il legno».<br />

E avere manualità, pensiamo. Poi, ci ha spiegato<br />

il suo interesse per la musica «primitiva». L'aggettivo<br />

primitivo non è venuto da lui ma forse un po' dalla nostra<br />

intuizione. Perché i suoi strumenti, quelli che lui<br />

costruisce con abilità e pazienza, traggono la loro origine<br />

dall'Africa, dall'Australia, dall'India, dalla Cina, da<br />

Paesi dell'America Latina. E quasi tutti hanno origine<br />

antica e primitiva. Da quelli a percussione, che quasi<br />

certamente sono stati i primi strumenti usati dall'uomo<br />

— pensiamo al tam tam — a quelli a fiato, a corde.<br />

L'esserci soffermati a curiosare dietro a quella vetrata<br />

ha avuto un premio, proprio per questa opportunità<br />

L'OSSERVATORE ROMANO Sabato 6 Gennaio 2001<br />

7 GENNAIO 2001<br />

Battesimo del Signore - Festa (bianco) -<br />

Messa propria, Gloria, Credo - Lezionario:<br />

1) Is 40, 1-5.9-11: Si rivelerà la<br />

gloria del Signore e ogni uomo la vedrà<br />

- Salmo 103: Benedetto il Signore che<br />

dona la vita; 2) Tt 2, 11-14; 3, 4-7: Il Signore<br />

ci ha salvato mediante il lavacro<br />

di rigenerazione nello Spirito Santo -<br />

Vangelo: Lc 3, 15-16.21-22: Mentre Gesù,<br />

Ancora una storia di miseria e degrado<br />

legata all'immigrazione clandestina e<br />

allo sfruttamento da parte di proprietari<br />

di immobili. Uno scenario ignobile e<br />

vergognoso, per una città come Roma,<br />

quello che giovedì si è presentato davanti<br />

agli occhi degli agenti della squadra<br />

mobile: decine e decine di extracomunitari<br />

di varia nazionalità — romeni, filippini<br />

e indiani — ammassati come bestie<br />

nelle stanze di un residence in via Pieve<br />

di Cadore, a Forte Trionfale, in condizioni<br />

igieniche fatiscenti e circondati da<br />

ammassi di rifiuti e sporcizia.<br />

Gli agenti hanno fatto irruzione nel<br />

residence all'alba con il supporto delle<br />

unità cinofile. Gli immigrati, un centinaio<br />

circa, vivevano in condizioni disperate<br />

in piccole stanze di circa nove metri<br />

quadrati l'una. Dopo un controllo dei<br />

documenti, una sessantina di questi è risultata<br />

senza permesso di soggiorno e<br />

ha ricevuto l'intimazione di lasciare il<br />

Paese entro 15 giorni. Altri tre, invece,<br />

sono stati direttamente accompagnati<br />

nel centro di accoglienza di Ponte Galeria.<br />

Anche per loro è prevista l'espulsione<br />

in breve tempo.<br />

Dopo l'agghiacciante ritrovamento degli<br />

immigrati, la questura ha immediatamente<br />

aperto un'inchiesta, avviando alcuni<br />

indagini per risalire ai legittimi proprietari<br />

degli appartamenti e procedere<br />

nei loro confronti. Soprattutto questi dovranno<br />

chiarire quanto chiedevano a<br />

quelle persone per vivere in quelle condizioni.<br />

di conoscere una così ricca gamma di strumenti originari<br />

di ogni parte del mondo.<br />

Vedere poi che un giovane, documentandosi, studiando<br />

la storia e l'origine dei vari strumenti e i materiali<br />

necessari, riesca a riprodurli e anche a suonarli<br />

con tanta esattezza e perizia, non può che suscitare<br />

ammirazione ed entusiasmo.<br />

Quasi al centro della sua bottega, ad esempio, c'è<br />

tutta una serie di «didjeridoo» che si presentano, all'apparenza,<br />

come grossi randelli.<br />

«È lo strumento più antico del mondo — ci spiega il<br />

giovane — lo suonano da oltre quarantamila anni, gli<br />

aborigeni australiani che rappresentano la più antica<br />

cultura del mondo tuttora esistente».<br />

Il «didjeridoo» è ricavato da un grosso e lungo ramo<br />

di eucalipto divorato all'interno dalle termiti e quindi<br />

vuoto (in alcuni casi può essere vuotato con appositi<br />

utensili). Si suona a fiato modulando e facendo vibrare<br />

le labbra senza staccarle dallo strumento, con una respirazione<br />

circolare o continua. Il suono che se ne trae<br />

è a note basse, ma di grande impatto emotivo. E questo<br />

potrebbe anche spiegare perché viene considerato<br />

strumento sacro.<br />

Avevamo prima parlato di strumenti a percussione,<br />

e ce ne sono veramente tanti. Tamburi di ogni tipo e<br />

origine che presuppongono, per la costruzione, anche<br />

una ricerca sui materiali e sul tipo e sullo spessore della<br />

pelle usata per ottenere sonorità diverse.<br />

Dalla cultura iraniana provengono il tamburo «duff»<br />

— in legno curvato con decorazioni a mosaico e pelli<br />

ricevuto il battesimo, stava in preghiera,<br />

il cielo si aprì - Liturgia delle Ore: Ufficio<br />

della Festa<br />

8 GENNAIO 2001<br />

Lunedì della I settimana del tempo ordinario<br />

- Feria (verde) - Messa a scelta -<br />

Lezionario: Eb 1, 1-6 - Salmo 96; Mc 1,<br />

14-20 - Liturgia delle Ore (Volume III):<br />

Lun. I sett. - Ufficio della Feria<br />

Aumentano le tasse universitarie per<br />

«La Sapienza». Dal prossimo anno, infatti,<br />

gli studenti dovranno pagare di più<br />

per poter accedere ai corsi di Laurea.<br />

L'aumento previsto, stabilito nel bilancio<br />

di previsione approvato prima di Natale<br />

dal consiglio di amministrazione, è<br />

del 17 per cento — e non del 40 o addirittura<br />

del 70 per cento come hanno riportato<br />

alcuni organi di stampa — e, secondo<br />

l'ateneo, «è stato necessario per<br />

riequilibrare il rapporto tra entrate derivanti<br />

dalle tasse studentesche e contributi<br />

pubblici».<br />

Secondo il consiglio di amministrazione<br />

de «La Sapienza», l’aumento avvicina<br />

l’importo richiesto a quanto si paga nelle<br />

altre grandi università italiane e si inserisce<br />

in una serie di misure che puntano<br />

ad incentivare le carriere regolari e a<br />

sanare gradualmente il fenomeno dei<br />

fuori corso. «D’altro canto — fanno sapere<br />

ancora — le situazioni di reale disagio<br />

economico saranno oggetto di particolare<br />

attenzione attraverso misure mirate».<br />

L'università ha previsto nel bilancio di<br />

previsione per il 2001 borse di studio<br />

per il valore di 2 miliardi (concepite come<br />

un bonus di un milione a testa) e la<br />

restituzione delle tasse dell’ultimo anno<br />

a favore di chi si laurea in corso. «Gli<br />

aumenti — aggiunge l’ateneo — giustificano<br />

alcuni miglioramenti strutturali e<br />

dei servizi per studenti come nuove aule,<br />

il prolungamento dell’orario di apertura<br />

delle biblioteche, la ristrutturazione<br />

del sistema informatico e i prestiti di<br />

onore per l’acquisto del computer».<br />

Fede<br />

La chiesa di sant'Ivo alla Sapienza<br />

Il guaio dell'uomo di<br />

oggi non è quello di<br />

non credere, ma di credere<br />

a tutto.<br />

(Chesterton)<br />

a cura di p. Leonardo Sapienza, R.C.I.<br />

di capra — e il ligneo «dairé» con cornici di diverse dimensioni<br />

e, all'interno, catene con anelli tintinnanti.<br />

Non è molto grande la bottega-laboratorio del giovane<br />

Sergio, ma gli strumenti esposti sono tanti che non si<br />

fa a tempo ad osservarne uno e ad ascoltarne le risonanze<br />

che già veniamo attirati da un altro.<br />

La cultura africana, si sa, è ricca di strumenti costruiti<br />

con i mezzi più primitivi, benissimo riprodotti,<br />

per altro in questo laboratorio. Come i vari «djambé», i<br />

«tama» e i tamburi ad acqua con varie zucche,<br />

riempite con acqua per modulare i suoni che se ne<br />

ricavano.<br />

Interessanti certi strumenti in acciaio dei Caraibi.<br />

Strumenti nati intorno agli anni '30 utilizzando vecchi<br />

bidoni. Battuti, forgiati, spesso forati e accordati. Si<br />

suonano con bacchette, solitamente in orchestra (esistono<br />

complessi di 20, 30 elementi).<br />

Abbiamo segnalato soltanto una parte dei moltissimi<br />

strumenti visti. Ci piace, infine, parlare di un altro<br />

strumento che non è nato in questo laboratorio, ma<br />

viene utilizzato per certe esibizioni. Si tratta di una<br />

mascella d'asino, completa di denti, che vibrando, producono<br />

una sonorità.<br />

Le vie di Roma, nascondono anche queste curiosità.<br />

Ma la musica di questi strumenti ha anche un altro potere:<br />

viene usata come musicoterapia. Ed è veramente<br />

importante.<br />

MARIELLA LOMBARDO<br />

ti nella pausa caffè o nella pausa pranzo,<br />

non avendo spesso il tempo per rientrare<br />

a casa, consumano qui. Stranieri?<br />

Tanti anche loro. E fanno piacere: sono<br />

meno preoccupati dei romani, in fondo<br />

lavorare non dovrebbe togliere l'ilarità e<br />

la serenità degli animi!».<br />

Il rione, che è tra i meno grandi, ha<br />

oggi una popolazione di 4.970 abitanti,<br />

di cui 1.900 fino a 40 anni, 1.060 dai 40<br />

anni ai 60 anni, e 1.960 dai 60 in su. Gli<br />

stranieri residenti, con un incremento<br />

del 99% rispetto al 1991 sono invece<br />

816, mentre delle antiche botteghe ne rimangono<br />

107.<br />

Il nome di questo rione ha origine<br />

dalla vicenda del centurione romano<br />

Placido, vissuto ai tempi dell'imperatore<br />

Traiano intorno all'anno 100. La tradizione<br />

vuole che durante una battuta di<br />

caccia ebbe un'apparizione: un cervo<br />

con una croce tra le corna, e udì una<br />

voce che lo invitava a convertirsi al cristianesimo.<br />

Così fece, ma, per non aver<br />

rinnegato la nuova fede, si ritrovò faccia<br />

a faccia con i leoni nel circo insieme a<br />

moglie e figli. Le belve però li risparmiarono.<br />

Fu dunque scelto per loro un nuovo<br />

genere di martirio: furono rinchiusi<br />

in un toro di bronzo infuocato. Eustachio<br />

è il nome che Placido prese una<br />

volta battezzato e a sant'Eustachio fu<br />

dedicata la chiesa sorta dove una volta<br />

si trovava la casa del martire.<br />

Il rione fu particolarmente usato per i<br />

festeggiamenti più vari: fino al 1872 vi si<br />

tenne la festa della Befana, mentre il 29<br />

gennaio di ogni anno il magistrato romano<br />

donava alla chiesa, in onore del<br />

titolare, un pallio di velluto rosso, a ricordo<br />

del giorno del 1598 in cui, regnando<br />

Papa Clemente VIII, lo Stato<br />

della Chiesa aveva recuperato Ferrara. Il<br />

20 settembre, inoltre, il popolo romano<br />

offriva solennemente alla Chiesa un calice<br />

e quattro torce in occasione della festa<br />

del Santo protettore del rione.<br />

Da non perdere, certamente, tra corso<br />

Emanuele e via di santa Chiara, le<br />

più antiche terme pubbliche di Roma,<br />

costruite da Agrippa, intorno al 25 a.C.,<br />

e che sono alimentate dall'Acquedotto<br />

Vergine. Adriano le restaurò dopo l'incendio<br />

dell'80 d.C., mentre Costanzo,<br />

nel 345 d.C. le ampliò notevolmente.<br />

E, dopo un'ultima visita alla chiesa di<br />

sant'Agostino, che racchiude tesori come<br />

la Madonna dei Pellegrini del Caravaggio,<br />

Isaia Profeta di Raffaello e la<br />

Madonna del Prato di Jacopo Sansovino,<br />

eccoci arrivati al saluto. Un saluto al<br />

rione, che ci ha parlato di sé. Perché tra<br />

poco sarà la volta del prossimo.<br />

LAURA PICCINELLI<br />

RADIO<br />

VATICANA<br />

OM: 1530 kHz - 196 metri<br />

(Per la zona di Roma<br />

anche Onda Media 527 kHz<br />

e FM 93.3 e 105 MHz)<br />

OC: nelle bande 49, 31, 25 e 19 metri<br />

DOMENICA 7 GENNAIO<br />

00.10: Studio A<br />

7.20-15.30-17.30-23-24: Orizzonti Cristiani<br />

7.30: Santa Messa in latino<br />

8.15-10.15: Dalla Cappella dell'Annunciazione:<br />

Liturgia orientale in rito<br />

bizantino-ucraino<br />

9.50: Dalla Cappella Sistina, Santa<br />

Messa con amministrazione del<br />

Battesimo celebrata da Sua Santità<br />

Giovanni Paolo II<br />

11.55: Angelus del Santo Padre<br />

14-15-16-18-21-23.30: Radiogiornale<br />

16.30: Festa Barocca di P. Morelli<br />

17: Liturgia delle Ore: Celebrazione<br />

dei Vespri in latino<br />

20.20: Programma tedesco: Sie<br />

schreiben – wir antworten<br />

20.40: Recita del Santo Rosario in<br />

latino<br />

21.20: Programma esperanto<br />

21.30: Programma francese: L'invité<br />

du dimanche<br />

21.50: Programma inglese: Celebration<br />

– Saints Alive<br />

22.10: Programma spagnolo: La voz<br />

del Papa/Misiones y misioneros ed<br />

Radio Vaticano<br />

LUNEDÌ 8 GENNAIO<br />

00.10: Studio A (stereo): Con voi<br />

nella notte<br />

7.20-15.30-17.30-23-24: Orizzonti Cristiani<br />

7.30: Santa Messa in latino<br />

8-12-14-15-16-18-21-23.30: Radiogiornale<br />

16.30: Giuseppe Verdi (II)<br />

17: Liturgia delle Ore, celebrazione<br />

dei Vespri in latino<br />

20.20: Programma tedesco: Weltkirchen-Magazin<br />

20.40: Recita del Santo Rosario in<br />

latino<br />

21.30: Programma francese: La Rome<br />

chrétienne: le culte chrétien<br />

dans la Rome impériale<br />

21.50: Programma inglese: Angelus<br />

/ Rights or wrong / An extraordinary<br />

year / Ask the abbot<br />

22.10: Programma spagnolo: El Papa<br />

y el Gran Jubileo del Dos Mil

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