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L'OSSERVATOREROMANO<br />

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ViadelPellegrino00120CITTÀDELVATICANO-Segreteria<br />

di Redazione 0669883461/0669884442 - fax 0669883675<br />

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SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - ROMA<br />

CONTO CORRENTE POSTALE N. 649004<br />

GIORNALE QUOTIDIANO<br />

UNICUIQUE SUUM<br />

POLITICO RELIGIOSO<br />

NON PRAEVALEBUNT<br />

ABBONAMENTI 2 Anni Annuo Semestre<br />

VATICANO E ITALIA<br />

Quotidiano . . . . . . . . . . L. 726.000 - : 374,44 L. 372.000 - : 191,09 L. 186.000 - : 95,54<br />

L'Osservatore della Domenica . — L. 87.000 - : 44,42 L. 43.500 - : 22,21<br />

Cumulativo . . . . . . . . . — L. 441.000 - : 228,27 L. 220.500 - : 114,14<br />

ESTERO (VIA ORDINARIA)<br />

Quotidiano . . . . . . . . . . — $ 366 —<br />

L'Osservatore della Domenica . — $ 81 —<br />

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Italia L. 3.000 - ; 1,55<br />

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Extra Europa L. 6.000 - US$ 4,00<br />

Anno CXLI - N. 19 (42.657) CITTÀ DEL VATICANO Giovedì 25 Gennaio 2001<br />

Di fronte all'impressionante incremento della violenza in Colombia la supplica di Giovanni Paolo II<br />

affinché cessino i sequestri di persona, gli atti di terrorismo e si promuova un dialogo effettivo e leale<br />

Riscoprire il supremo valore della vita<br />

«Le notizie provenienti dalla<br />

Colombia, che parlano di un impressionante<br />

incremento di violenza,<br />

non possono che indurre<br />

a chiedere a tutti di riscoprire il<br />

supremo valore della vita: “Non<br />

si può parlare di pace quando<br />

manca la difesa di questo valore<br />

fondamentale” (Messaggio per la<br />

Giornata Mondiale della Pace<br />

del 2001, n. 19).<br />

Vorrei anche invitare tutte le<br />

parti a promuovere un effettivo e<br />

leale dialogo, mentre supplico<br />

che cessino i sequestri di persona,<br />

gli atti di terrorismo, gli attentati<br />

alla vita, come la piaga<br />

del narcotraffico. È ora di ritornare<br />

al Signore della Vita, affinché<br />

muova il cuore di tutti i colombiani<br />

e faccia loro comprendere<br />

che sono una sola grande<br />

famiglia». (Giovanni Paolo II,<br />

udienza generale del 24 gennaio)<br />

Jugoslavia: persistono<br />

le divergenze<br />

tra Kostunica<br />

e il Tribunale penale<br />

internazionale dell'Aja<br />

BELGRADO, 24.<br />

Il colloquio di ieri non ha riavvicinato<br />

le posizioni del Presidente<br />

della Repubblica federale di Jugoslavo<br />

(Serbia e Montenegro), Vojislav<br />

Kostunica, e del Procuratore<br />

generale del Tribunale penale internazionale<br />

(Tpi) dell'Aja per i<br />

crimini di guerra nella ex Jugoslavia,<br />

Carla Del Ponte. Lo ha reso<br />

noto un comunicato dell’ufficio<br />

presidenziale precisando che tra i<br />

due c'è stato «franco scambio di<br />

opinioni».<br />

Secondo il documento, Kostunica<br />

ha sottolineato che perché si<br />

avvii una collaborazione tra Belgrado<br />

e il Tpi «deve esistere una<br />

normativa coordinata con le leggi<br />

jugoslave». Del Ponte, aggiunge la<br />

fonte, non ritiene necessario un<br />

tale accordo preventivo.<br />

La presidenza jugoslava ha<br />

avanzato forti obiezioni sulla procedura<br />

giuridica, sull’esistenza di<br />

incriminazioni tenute segrete e su<br />

quello che ha definito il «lavoro<br />

politicizzato del Tribunale dell’Aja»,<br />

sottolineando «il pericolo di<br />

una giustizia selettiva che comporta<br />

una violazione dei principi<br />

giuridici basilari». «Esiste il pericolo<br />

che le tante accuse contro<br />

gran parte dei politici e dei militari<br />

serbi — si legge nel documento<br />

— si trasformino in una accusa<br />

collettiva a un intero popolo».<br />

Da parte sua Del Ponte ha manifestato<br />

disappunto per il colloquio<br />

attraverso le parole della<br />

portavoce Florence Hartmann. Il<br />

Procuratore sembra ora puntare<br />

sul dialogo che avrà oggi con altri<br />

rappresentanti politici jugoslavi.<br />

L’incontro con Kostunica, ha detto<br />

Hartmann, «non è stato né facile<br />

né difficile». «Al Presidente —<br />

ha aggiunto — non sono stati<br />

consegnati documenti relativi alle<br />

incriminazioni segrete». Il materiale,<br />

ha continuato il portavoce,<br />

verrà consegnato al Ministro della<br />

giustizia, Momcilo Grubac.<br />

Intanto all’Aja il Tpi ha nuovamente<br />

inviato a Belgrado un ordine<br />

di cattura per l’ex Presidente<br />

Slobodan Milosevic, del quale ha<br />

chiesto anche il sequestro dei beni,<br />

e per altri quattro latitanti eccellenti,<br />

il Presidente serbo Milan<br />

Milutinovic, l’ex Ministro della difesa<br />

jugoslava Dragoljub Ojdanic,<br />

l’ex Vicepremier Nikola Sainovic<br />

e l’ex Ministro degli interni della<br />

Serbia, Vlajko Stojiljkovic.<br />

MEDIO ORIENTE Dopo la brutale uccisione di due ebrei nei Territori<br />

Sospese le trattative di pace a Taba<br />

tra Israele e Autorità Palestinese<br />

TEL AVIV, 24.<br />

I colloqui tra Israele e Autorità Palestinese<br />

(Ap), in corso da giorni a Taba,<br />

sono stati sospesi ieri dopo l'uccisione di<br />

due israeliani. Al momento non è stato<br />

ancora accertato se gli omicidi abbiano<br />

una matrice politica o se si tratti di una<br />

faida criminale.<br />

Nelle ultime ore Hamas ha rivendicato<br />

la paternità dell'operazione che, si<br />

legge in un comunicato, è stata portata<br />

a termine per eliminare «due agenti dello<br />

Shin Bet», il servizio di sicurezza<br />

israeliano. Gli inquirenti seguono però<br />

anche la pista dell'omicidio di matrice<br />

malavitosa. L’area di Tulkarem, a ridosso<br />

del territorio israeliano, è infatti secondo<br />

gli esperti teatro di intensi traffici<br />

di merci rubate.<br />

Le due vittime, ha riferito il Governatore<br />

palestinese di Tulkarem, sono state<br />

uccise nel villaggio cisgiordano di Bal’a.<br />

Secondo le emittenti televisive e radiofoniche<br />

locali, i due sarebbero stati convinti<br />

da un connazionale arabo ad andare<br />

in Cisgiordania per comprare vasi di<br />

terracotta. Mentre pranzavano in un ristorante<br />

sarebbero stati rapiti da alcune<br />

Un momento dei disordini a Ramallah<br />

La catechesi del Santo Padre all'udienza generale<br />

L'impegno per un futuro<br />

degno dell'uomo<br />

«In un orizzonte spesso segnato dallo<br />

scoraggiamento, dal pessimismo, da<br />

scelte di morte, da inerzia e superficialità,<br />

il cristiano deve aprirsi alla speranza<br />

che sboccia dalla fede». È quanto ha<br />

detto Giovanni Paolo II ai pellegrini convenuti<br />

da diverse parti del mondo nell'Aula<br />

Paolo VI per partecipare all'udienza<br />

generale di mercoledì 24 gennaio.<br />

Questi i punti nodali della catechesi<br />

del Santo Padre:<br />

» «Se gettiamo lo sguardo sul mondo e<br />

sulla sua storia, a prima vista sembra<br />

dominare il vessillo della guerra, della<br />

violenza, dell'oppressione, dell'ingiustizia,<br />

del degrado morale. Ci sembra, come<br />

nella visione del capitolo 6 dell'Apocalisse,<br />

che per le lande desolate della<br />

terra corrano i cavalieri che reggono<br />

ora la corona del potere trionfatore,<br />

ora la spada della violenza, ora la bilancia<br />

della povertà e della fame, ora<br />

la falce affilata della morte»;<br />

» «Di fronte alle tragedie della storia e<br />

all'immoralità dilagante, viene da ripetere<br />

la domanda che il profeta Geremia<br />

rivolge a Dio dando voce a tanti sofferenti<br />

e oppressi»;<br />

» «A differenza di Mosè che dall'alto<br />

del monte Nebo contempla la terra promessa,<br />

noi ci affacciamo su un mondo<br />

travagliato, nel quale il Regno di Dio<br />

fatica a farsi strada»;<br />

» «È necessario un continuo sforzo di<br />

conversione che raddrizzi la rotta dell'umanità,<br />

perché liberamente scelga di<br />

seguire l'“arte di Dio”, cioè il suo disegno<br />

di pace e di amore, di verità e di<br />

giustizia»;<br />

» «Con la fede lo Spirito Santo depone<br />

nel cuore dell'uomo anche il seme della<br />

speranza»;<br />

» «L'amore per l'umanità, per il suo<br />

benessere materiale e spirituale, per un<br />

progresso autentico, deve animare tutti<br />

i credenti. Ogni atto compiuto per creare<br />

un futuro migliore, una terra più<br />

abitabile e una società più fraterna<br />

partecipa, anche se in modo indiretto,<br />

all'edificazione del Regno di Dio»;<br />

» «Su questa via siamo chiamati innanzitutto<br />

a cancellare la paura del futuro».<br />

Messaggio del Papa per la 35ª Giornata Mondiale<br />

delle Comunicazioni Sociali<br />

«“Predicatelo dai tetti”: il Vangelo<br />

Pagina 4 e 5<br />

nell'Era della Comunicazione Globale»<br />

«Oggi, festa di san Francesco di Sales,<br />

Patrono della stampa, ho firmato il Messaggio<br />

per la trentacinquesima Giornata<br />

Mondiale delle Comunicazioni Sociali,<br />

dal titolo: “Predicatelo dai tetti”: il Vangelo<br />

nell'Era della Comunicazione Globale».<br />

Lo ha detto Giovanni Paolo II durante<br />

l'udienza generale di mercoledì 24<br />

gennaio. Il Papa ha invitato a pregare<br />

«perché gli operatori della comunicazione<br />

sociale utilizzino questi strumenti per<br />

una sempre più concreta opportunità di<br />

conoscenza, di dialogo, di ricerca del<br />

senso della vita e di incontro con la Verità<br />

del Vangelo».<br />

La 35ª Giornata Mondiale delle Comunicazioni<br />

Sociali si celebrerà domenica<br />

27 maggio 2001. Il tema della Giornata<br />

riprende le parole di Gesù ai suoi discepoli<br />

(Mt 10, 27). «Non potrebbe essere<br />

altrimenti — scrive il Papa — perché<br />

noi predichiamo Cristo soltanto». Predicare<br />

dai tetti oggi significa — si legge<br />

nel Messaggio — proclamare la Parola<br />

di Gesù nel mondo dinamico delle comunicazioni<br />

sociali e attraverso di esso.<br />

«La Chiesa non può non impegnarsi<br />

sempre più profondamente nel mutevole<br />

mondo delle comunicazioni sociali —<br />

prosegue —. Il mondo dei mezzi di comunicazione<br />

sociale può a volte sembra-<br />

re indifferente e persino ostile alla fede<br />

e alla morale cristiana. Questo è dovuto<br />

in parte al fatto che la cultura dei mezzi<br />

di comunicazione sociale è così profondamente<br />

imbevuta di un senso tipicamente<br />

postmoderno che la sola verità<br />

assoluta è che non esistano verità assolute...<br />

Se qualcosa è degno di essere divulgato<br />

o fonte di intrattenimento, la<br />

tentazione di accantonare le considerazioni<br />

sulla sua veridicità diventa quasi<br />

irresistibile... Di conseguenza il mondo<br />

dei mezzi di comunicazione sociale a<br />

volte appare come un ambiente ancor<br />

più ostile all'evangelizzazione di quello<br />

pagano in cui agivano gli apostoli».<br />

«Tuttavia — si legge nel Messaggio<br />

—, per quanto il mondo dei mezzi di<br />

comunicazione sociale possa a volte<br />

sembrare in contrasto con il messaggio<br />

cristiano, offre anche opportunità uniche<br />

per proclamare la verità salvifica di<br />

Cristo... Consideriamo, ad esempio, le<br />

trasmissioni satellitari di cerimonie religiose<br />

che spesso raggiungono un pubblico<br />

mondiale, o alla capacità positiva di<br />

internet di trasmettere informazioni e<br />

insegnamenti di carattere religioso oltre<br />

le barriere e le frontiere».<br />

EX ZAIRE Celebrati a Kinshasa i funerali di Kabila — Il Ministro degli esteri belga Louis Michel sollecita segnali di apertura politica<br />

Vertice tra il Governo congolese e i tre Paesi alleati<br />

KINSHASA, 24.<br />

Sono stati celebrati ieri a Kinshasa i<br />

funerali di Stato del Presidente della Repubblica<br />

Democratica del Congo (Rdc,<br />

ex Zaire), Laurent-Désiré Kabila, assassinato<br />

la settimana scorsa in un oscuro<br />

complotto. Fonti ufficiali hanno annunciato<br />

che oggi la Corte suprema terrà<br />

una «udienza solenne» e si riunirà anche<br />

l'Assemblea costituente e legislativa<br />

(Parlamento di transizione non elettivo).<br />

A quanto è dato di sapere, le due istanze<br />

dovrebbero insediare alla Presidenza<br />

il generale Joseph Kabila, il quale, subito<br />

dopo l'uccisione del padre, ha assunto<br />

la guida del Governo.<br />

Ai funerali, celebrati nel Palazzo del<br />

popolo, hanno partecipato i Presidenti<br />

dell'Angola, José Eduardo dos Santos,<br />

della Namibia Sam Nujoma, dello Zimbabwe,<br />

Robert Mugabe, del Malawi, Bakili<br />

Muluzi, del Sudan, Omar el Bashir,<br />

dello Zambia, Frederick Chiluba. Com'è<br />

noto, i primi tre Paesi sono alleati del<br />

Governo di Kinshasa nella guerra che<br />

esso combatte dal 1998 contro movimenti<br />

ribelli dell'Est appoggiati militarmente<br />

dal Rwanda e dall'Uganda. Nel<br />

corso della cerimonia funebre, l'unico<br />

discorso è stato pronunciato dal Mini-<br />

persone con il volto coperto e poi uccisi<br />

in un luogo non lontano. Al momento la<br />

situazione è molto tesa nella zona. Re-<br />

Una immagine dei funerali del Presidente assassinato<br />

stro degli interni congolese, Gaetan Kakudji,<br />

ha invitato il Paese all'unità, a<br />

porre fine a sterili contese, a consolidare<br />

le istituzioni e ha respingere al di la del-<br />

parti dell’esercito israeliano hanno chiuso<br />

tutte le vie di accesso a Tulkarem e<br />

pattugliano l'area alla ricerca degli assassini,<br />

mentre a Ramallah si sono verificati<br />

nuovi disordini.<br />

I nuovi omicidi, che si aggiungono a<br />

quello del giovane Ofir Rahum caduto<br />

in una trappola la scorsa settimana, rischiano<br />

di far fallire le trattative di Taba.<br />

I negoziatori hanno infatti a disposizione<br />

poco tempo per giungere ad<br />

un'intesa. Entrambe le delegazioni hanno<br />

intenzione di arrivare ad un accordoquadro<br />

prima delle elezioni per il nuovo<br />

Premier in Israele, che si terranno il 6<br />

febbraio prossimo.<br />

Proprio quando il dialogo stava toccando<br />

punti delicati il Primo Ministro,<br />

Ehud Barak, ha richiamato la delegazione<br />

israeliana per urgenti consultazioni.<br />

Il Viceministro della difesa, Efraim<br />

Sneh, ha comunque sottolineato che i<br />

negoziati riprenderanno «molto presto».<br />

«Non c’è ragione di fermare il dialogo<br />

— ha detto — adesso che c’è un bagliore<br />

di speranza».<br />

«È impossibile — ha continuato —<br />

che pochi terroristi facciano saltare l’intero<br />

processo» di pace.<br />

le frontiere gli eserciti aggressori. Ha<br />

poi assicurato che le autorità condurranno<br />

un'inchiesta completa e trasparente<br />

sull'uccisione del Presidente.<br />

In serata, dopo l'inumazione delle<br />

spoglie di Kabila nel Palazzo delle Nazioni,<br />

si è tenuto una riunione tra il Governo<br />

congolese e i Presidenti dei tre<br />

Paesi alleati. Sulle decisioni adottate durante<br />

il vertice non sono state fornite informazioni<br />

ufficiali, ma già nei giorni<br />

scorsi l'Angola, la Namibia e lo Zimbabwe<br />

avevano annunciato che avrebbero<br />

mantenuto le rispettive forze nell'ex Zaire.<br />

Al tempo stesso, avevano lanciato un<br />

appello a tutte le parti belligeranti per<br />

l'avvio di un dialogo di pace e invitato<br />

la coalizione nemica a non effettuare<br />

movimenti di truppe che alterino l'attuale<br />

equilibrio militare.<br />

Ai funerali di Kabila ha partecipato<br />

anche il Ministro degli esteri belga, Louis<br />

Michel, che ha dato inizio a Kinshasa<br />

a un giro di visite nei Paesi coinvolti<br />

nel conflitto congolese. Il Belgio è l'antica<br />

potenza coloniale nella regione del<br />

Congo e, senza parlare di una mediazione<br />

ufficiale, ha attivato la propria influenza<br />

per propiziare una soluzione di<br />

pace. Prima della cerimonia funebre,<br />

Michel ha avuto un incontro con Joseph<br />

Kabila al quale ha prospettato «la necessità<br />

di un processo di legittimazione politica,<br />

di riprendere il processo di pace<br />

Provvista di Chiesa<br />

Pagina 6<br />

di Lusaka senza pregiudiziali e di dare<br />

segni di apertura». A Lusaka, capitale<br />

dello Zambia, tutte le parti belligeranti<br />

— il Governo di Kinshasa, i tre Paesi alleati<br />

e i movimenti ribelli con il Rwanda<br />

e l'Uganda — firmarono nell'estate del<br />

1999 un accordo di cessate-il-fuoco, rimasto<br />

però lettera morta. Il conflitto armato<br />

è infatti proseguito, e le due coalizioni<br />

nemiche si sono accusate a vicenda<br />

del mancato rispetto della tregua.<br />

NOSTRE<br />

INFORMAZIONI<br />

Il Santo Padre ha nominato<br />

Vescovo di Townsville (Australia)<br />

Sua Eccellenza Reverendissima<br />

Monsignor Michael<br />

Ernest Putney, finora Vescovo<br />

titolare di Mizigi ed Ausiliare<br />

di Brisbane.

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