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PAGINA<br />
4 .<br />
L'OSSERVATORE ROMANO Venerdì 12 Gennaio 2001<br />
SAN SEVERO Pubblicati gli Atti di un convegno sulla figura del frate (1563-1616)<br />
P. Matteo d'Agnone: testimone<br />
umile e dotto del suo tempo<br />
Cosa ha da dire ai cristiani del terzo<br />
Millennio la figura e l'insegnamento di<br />
un francescano vissuto dal 1563 al 1616?<br />
Che senso ha proporre la vita di Matteo<br />
d'Agnone, dell'Ordine dei Frati Minori<br />
Cappuccini, all'uomo del 2000 cui preme<br />
il cammino della santità? Sono gli<br />
interrogativi posti alla base della pubblicazione<br />
degli Atti della «Settimana di<br />
studi sulla spiritualità del Servo di Dio<br />
Padre Matteo da Agnone».<br />
Una iniziativa voluta dal Vescovo di<br />
San Severo, Mons. Michele Seccia, celebratasi<br />
dal 26 al 31 ottobre del 1998 nella<br />
Cattedrale di San Severo e che oggi<br />
vede la raccolta degli interventi di Vescovi,<br />
studiosi, biblisti, teologi e storici<br />
sulla figura del Cappuccino d'Agnone.<br />
Come allora anche oggi il Pastore della<br />
Chiesa locale ha voluto che la presentazione<br />
ufficiale degli atti avvenisse nella<br />
Chiesa cattedrale: non una casualità ma<br />
una scelta «strategica» ed un segno preciso<br />
che Mons. Seccia così spiega nella<br />
sua introduzione: «Negli anni passati il<br />
ricordo di Padre Matteo si è svolto tra<br />
Agnone e Serracapriola, ma mi sono<br />
detto: se è un segno di questa Diocesi,<br />
di questa terra, è tutta la Comunità che<br />
deve partecipare. Ecco la scelta della<br />
Cattedrale. Non tanto per dare solennità<br />
all'evento, quanto per spiegarne meglio<br />
il significato: tutta la Chiesa particolare<br />
si mette in ascolto dell'insegnamento<br />
che viene dalla vita spirituale, dalla riflessione<br />
teologica, dalla testimonianza<br />
di umiltà e forza di un semplice e dotto<br />
frate cappuccino. Il significato di una<br />
settimana di studio consiste nel riscoprire<br />
una particolare espressione di santità<br />
che deve essere conosciuta e proposta a<br />
tutti». Finalità che scaturisce dall'invito<br />
giubilare fatto da Giovanni Paolo II alle<br />
Chiese particolari a riscoprire e proporre<br />
modelli di santità possibili anche per<br />
l'umanità odierna (cfr Tertio Millennio<br />
adveniente, n. 37).<br />
Aver riproposto questo «gigante della<br />
fede», di cui è in corso la fase diocesana<br />
della Causa di Beatificazione e Canonizzazione,<br />
dice anche lo sforzo della Comunità<br />
cristiana locale di attualizzare e<br />
vivere le indicazioni pastorali tracciate<br />
dal proprio Pastore nella lettera programmatica:<br />
Giubileo: anelito di santità?<br />
Il Vescovo estrapola dal complesso e<br />
ricco insegnamento di Padre Matteo due<br />
aspetti propri della tensione verso la<br />
santità della Chiesa: la santità come imitatio<br />
Dei, cioè come imitazione e riscoperta<br />
della presenza del Dio-Amore nella<br />
storia dell'uomo e la santità alimentata<br />
continuamente dalla preghiera, dalla penitenza<br />
e dalla sofferenza.<br />
Il cammino di santità, difatti, deve essere<br />
continuamente verificato, «lubrificato»,<br />
irrobustito, non siamo dinanzi ad<br />
un «automatismo mistico» ma ad una libera<br />
e convinta scelta dell'uomo che decide<br />
di accettare o rifiutare il dono divino<br />
della possibilità di diventare santo,<br />
una santità, quindi, all'insegna della libertà<br />
tipica dei figli di Dio. In questo il<br />
frate esorcista di Agnone è sicuramente<br />
una «bussola» cui guardare e da cui lasciarsi<br />
guidare. Ed è proprio in quest'ultimo<br />
aspetto che va inserita sia la stessa<br />
settimana di studi che la pubblicazione<br />
degli Atti.<br />
Studiosi ed esperti del calibro di Costanzo<br />
Cargnoni, Benigno Papa, Antonio<br />
Pitta e Luigi Gambero hanno scandaglia-<br />
schede - schede - schede<br />
Gabriella Anodale, Caterina da<br />
Siena Patrona d'Europa, Edizioni<br />
Piemme, Casale Monferrato 2000,<br />
pp. 223, L. 25.000, E. 12,91. Non è<br />
una nuova biografia sulla santa senese,<br />
proclamata patrona d'Europa<br />
da Giovanni Paolo II, questa di G.<br />
Anodale. È piuttosto una «costruzione»,<br />
fondata sui documenti e<br />
scritti personali della santa per evi-<br />
a cura di GINO CONCETTI<br />
denziarne le grandi linee sapienziali<br />
che l'hanno guidata a conformarsi<br />
a Cristo. Quattro sono le parti: la<br />
prima descrive Caterina sulle orme<br />
di san Domenico; la seconda il suo<br />
apostolato per la pace in Europa e<br />
in Italia; la terza espone le grandi<br />
illuminazioni di Caterina sulla Chiesa;<br />
la quarta ed ultima può considerarsi<br />
il suo «testamento».<br />
Angela Ales Bello, Edith Stein Patrona d'Europa, Edizioni Piemme, Casale<br />
Monferrato 2000, E. 10,33. Profonda studiosa di Edith Stein, l'Autrice<br />
è docente e responsabile della Facoltà di filosofia della Pontificia Università<br />
Lateranense. Anche questo libro più che una agiografia in senso classico<br />
è l'esposizione dell'itinerario dottrinale di Edith Stein, proclamata patrona<br />
d'Europa, con santa Caterina e santa Brigida di Svezia. È destinato<br />
a persone di cultura, in modo più specifico ai versati in filosofia. Oltre ai<br />
pensatori tedeschi di cui la Stein fu seguace viene messo in luce il rapporto<br />
della stessa con san Tommaso d'Aquino e per suo tramite con la più rilevante<br />
filosofia cristiana.<br />
Marc Girard, Il Vangelo di Luca,<br />
Editrice Elledici, Leumann 2000,<br />
pp. 269, L. 30.000, E. 15,49. Tra i<br />
sinottici, il Vangelo di Luca è il più<br />
accurato. Inoltre lo ha dedicato a<br />
Teofilo, nella cui figura sono tutti i<br />
credenti. Marc Girard è un sacerdote<br />
biblista, formatosi al Pontificio<br />
Istituto Biblico dei Padri Gesuiti.<br />
Nella sua opera esegetica e teologi-<br />
ca Girard segue lo schema del Vangelo,<br />
prendendo come base di riflessione<br />
i punti nodali, con estensione<br />
applicativa alle esigenze della<br />
cultura dei credenti d'oggi. Nella<br />
presentazione il Card. C.M. Martini<br />
evidenzia lo scopo di «aprire a un<br />
duplice orientamento di rilettura<br />
del testo evangelico: quello personale<br />
e quello comunitario».<br />
Antonio Gaspari, Nascosti in convento. Incredibili storie di ebrei salvati<br />
dalla deportazione (Italia 1943-45), Ancora Editrice, Milano 2000, pp.<br />
139, L. 20.000. Le indagini storiche condotte da persone attendibili e su<br />
documenti inoppugnabili rivelano il sacrificio e il lavoro rischioso ma<br />
estremamente carico di carità svolto durante l'ultimo conflitto mondiale<br />
dai cattolici e dagli ecclesiastici per sottrarre alla deportazione e alla morte<br />
i «fratelli» di religione ebraica. In tutta Italia la Chiesa fece risuonare<br />
l'appello di Pio XII con abnegazione e sincera dedizione. Antonio Gaspari<br />
rievoca una porzione di quella tragica storia che tutti dovrebbero conoscere<br />
prima di pronunciare giudizi affrettati e superficiali su Pio XII.<br />
Paola Moschetti, L'Ordo Virginum<br />
Germoglio di vita cristiana,<br />
Edizioni Cantagalli, Siena 2000,<br />
pp. 221, L. 25.000, E. 12,91. A riscoprirlo<br />
come realtà autonoma<br />
nella vita della Chiesa, non dalla<br />
Chiesa, è stato il Vaticano II. Nei<br />
primi secoli è stato in grande onore.<br />
Ma anche dopo la promulgazione<br />
del Codice di diritto canonico e<br />
l'esortazione postsinodale Vita consecrata,<br />
l'Ordo virginum sta conoscendo<br />
un nuovo splendore, avendo<br />
ramificazioni estese, non solo in<br />
Italia. Paola Moschetti ha scritto un<br />
trattato per illustrarne il carisma e<br />
per configurarne il progetto di realizzazione<br />
in un cammino personale<br />
che, dal fondamento biblico, si sviluppa<br />
nella Chiesa locale.<br />
Pierre Davignau, Madre Marie-Alphonsine e la Congregazione del Rosario,<br />
Patriarcato Latino, Gerusalemme 1999, pp. 253 (s.i.p.). Nata a Gerusalemme<br />
il 4 ottobre 1843 e morta il 25 marzo 1924, fu chiamata Sultaneth.<br />
Dalla famiglia profondamente cristiana fu avviata ai sacramenti dell'iniziazione.<br />
Formata ai valori del Vangelo, visse sulle stesse orme di Gesù.<br />
Preghiera e contemplazione furono le pratiche preferite. Decisa di conformarsi<br />
a Cristo scelse la Congregazione del Rosario come luogo per la sua<br />
consacrazione. Nei santuari cristiani consolidò la sua unione con Cristo,<br />
divenendo un «modello» per le consorelle. Fu privilegiata dallo Spirito con<br />
abbondanza di grazie e di particolari carismi. Ha lasciato alcuni scritti.<br />
Sandro Ferraroli, Quale educazione<br />
nella scuola dell'autonomia,<br />
Editrice Elledici, Leumann 2000,<br />
pp. 128, L. 16.000, E. 8,26. La<br />
scuola non è solo luogo d'istruzione<br />
o di culturalizzazione: è palestra in<br />
cui l'alunno, dalle prime classi di<br />
alfabetizzazione, impara a convivere<br />
con i coetanei, a dialogare con<br />
gli insegnanti e a crescere in uma-<br />
nità. Nella proposta cristiana è anche<br />
luogoincui si cresce nella fede.<br />
Questi requisiti devono essere rispettati<br />
sia nella scuola pubblica<br />
che in quella privata. Con il sistema<br />
dell'autonomia si accresce la responsabilità<br />
dei docenti e degli<br />
alunni.L'Autore prospetta alcune lineediorientamentosulla<br />
base della<br />
esposizioneeducativadiDonBosco.<br />
Natale Colafati, L'uomo e il suo mondo, Rubbettino Editore, Soveria<br />
Mannelli (Catanzaro) 2000, pp. 187, L. 20.000, E. 10,33. L'uomo non cessa<br />
d'interrogarsi sulla sua origine e sulla sua collocazione nell'universo.<br />
La socializzazione lo spinge ad aprirsi agli altri, a costruire e organizzare<br />
forme di vita sempre più perfette. Il dialogo è il mezzo più efficace per conoscersi,<br />
per amare e per progredire. Natale Colafati lo dimostra in questo<br />
saggio che penetra nel profondo dell'essere umano. Egli scruta i segni dei<br />
tempi nel quadro della religione cristiana avendo come riferimento il Giubileo<br />
che si è appena concluso. Nella terza ed ultima parte sono esaminate<br />
le questioni cruciali tra cui quelle di bioetica, la pena di morte etc.<br />
Il Cardinale Pietro Palazzini, conosciuta la storia del bambino torinese (1967-'79), suggerì l'apertura della causa di Canonizzazione<br />
Silvio Dissegna morì a dodici anni offrendo le sue sofferenze a Cristo Crocifisso<br />
Gli uomini più grandi normalmente si<br />
distinguono per il loro interesse e amore<br />
per i più piccoli e i più umili. È sempre<br />
stato così nella storia della Chiesa, dal<br />
suo divin Fondatore Gesù («Lasciate che<br />
i fanciulli vengano a me, perché di loro<br />
è il regno dei cieli» Mt 19,14), ad oggi.<br />
Non abbiamo dimenticato il servo di<br />
Dio Pio XII che pochi mesi prima di<br />
iscrivere il quindicenne Domenico Savio<br />
(1842-1857) tra i santi, il 30 dicembre<br />
1953, citando un testo di s. Tommaso<br />
(Summa Theologiae, III, Q. 72 ad 8 in<br />
corp. et ad 2um), aveva affermato:<br />
«Non dovete credere che l'età minore<br />
sia un ostacolo al cammino verso la perfezione<br />
anche consumata, la santità. “Vi<br />
saranno santi tra i bambini”, esclamò il<br />
nostro santo Predecessore Pio X, quando<br />
aprì i Tabernacoli eucaristici. Egli sapeva<br />
che “l'età corporale non pregiudica<br />
l'anima, onde l'uomo anche nell'età<br />
puerile può conseguire la perfezione<br />
dell'età spirituale”» (Acta Ap. Sedis,<br />
XLVI, n. 2, 16 febbr. 1954, p. 44).<br />
Sappiamo che P. Garrigou-Lagrange<br />
(†1964), occupato in profondi temi di filosofia-teologia,<br />
ascetica e mistica, solito<br />
a dibattere con i più prestigiosi nomi del<br />
pensiero, indugiava a scrivere le biografie<br />
di «bambini santi», dopo aver chiarito<br />
con competenza di esperto delle cose<br />
umane e delle realtà divine quali criteri<br />
to la storia, la teologia, la mistica, la<br />
dottrina, la figura, la spiritualità e le virtù<br />
del Cappuccino preoccupati non solo<br />
di una rilettura storica ma anche di una<br />
attualizzazione nel cammino di fede dei<br />
credenti di questo tempo. Il Ministro<br />
«devono ponderarsi per le cause dei fanciulli<br />
deceduti in concetto di santità»<br />
(Garrigou-Lagrange, Le virtù eroiche<br />
nei bambini, Firenze, 1943, p. 27).<br />
La biografia<br />
Su questa linea, il Card. Pietro Palazzini,<br />
ritornato a Dio l'11 ottobre 2000,<br />
per lunghi anni Prefetto della Congregazione<br />
per le cause dei santi — che dunque<br />
ben si intendeva di santità e che<br />
scrisse di suo pugno molte opere sui<br />
santi, come per citarne uno, la ponderosa<br />
biografia dell'Abate Francesco Faà di<br />
Bruno (1825-1888), beatificato da Giovanni<br />
Paolo II il 25 settembre 1988 — si<br />
chinò con premurosa e commovente attenzione<br />
a studiare i più piccoli, pur essi<br />
chiamati da Dio alla più alta santità, affinché<br />
le loro virtù potessero essere conosciute<br />
e additate a modello per tutta<br />
la Chiesa.<br />
È noto che egli si occupò dei pastorelli<br />
di Fatima, Francesco e Giacinta Marto,<br />
in modo che il loro iter verso gli altari<br />
proseguisse fino alla beatificazione,<br />
come poi sarebbe avvenuto, con sua<br />
grande gioia, il 13 maggio 2000, per<br />
opera di Giovanni Paolo II.<br />
Un po' meno noto è un episodio accaduto<br />
nel novembre 1984. Il Card. Palazzini<br />
lesse un libro dal titolo «Morire di<br />
cancro a 12 anni», scritto dal sacerdote<br />
Padre Cipriano de Meo, è un ulteriore e<br />
valido documento che il Tribunale diocesano<br />
e la Commissione storica sapranno<br />
adeguatamente valorizzare.<br />
FRANCESCO ARMENTI<br />
P. Giorgio Paleari, del Pime: da Milano al Brasile<br />
L'animazione missionaria:<br />
dono di Dio e cammino di fede<br />
Venticinque anni di missione, di cui la<br />
maggior parte trascorsi in Brasile: il 25°<br />
anniversario di sacerdozio e di missione<br />
è stato celebrato nella parrocchia d'origine<br />
di Paderno Dugnano, nel milanese,<br />
da Padre Giorgio Paleari del Pime (Pontificio<br />
istituto missioni estere), che attualmente<br />
è Segretario del Consiglio<br />
missionario nazionale della Chiesa Brasiliana.<br />
Padre Paleari è tornato fra gli amici e<br />
i conoscenti, cogliendo anche l'occasione<br />
per festeggiare il 25° di professione<br />
religiosa di sua sorella Giancarla, suora<br />
di clausura a Biella. Nella parrocchia<br />
dei santi Nazaro e Celso ha celebrato la<br />
Santa Messa e portato la propria testimonianza<br />
fra i giovani dell'oratorio. Le<br />
sue parole hanno lasciato un segno nei<br />
suoi ascoltatori, sia gli amici che ricordano<br />
ancora la sua partenza in quel dicembre<br />
1975, sia i più giovani che lo vedevano<br />
per la prima volta.<br />
Fra i molti annunciatori del Vangelo<br />
ad gentes partiti dall'arcidiocesi di Milano,<br />
abbiamo incontrato chi si occupa<br />
dell'animazione missionaria nel più<br />
grande Paese dell'America Latina.<br />
Dopo anni di missione diretta con la<br />
gente, i poveri, le culture, Padre Paleari<br />
è stato chiamato ad un incarico all'interno<br />
del Consiglio Missionario Nazionale.<br />
«Dobbiamo lavorare — dice — perché<br />
la Chiesa Brasiliana si apra alla missione<br />
universale, aldilà delle proprie frontiere,<br />
Provinciale dei Cappuccini<br />
di Foggia, Paolo Maria<br />
Cuvino, evidenzia la<br />
ricchezza della pubblicazione<br />
degli atti ricorrendo<br />
ad una definizione<br />
dello storico dell'Ordine<br />
dei francescani Cappuccini,<br />
Padre Costanzo<br />
Cargnoni, che così scrisse:<br />
«Con il materiale raccolto<br />
si apre un capitolo<br />
interessante sulla vita di<br />
questo “cappuccino inutile”<br />
come egli si definisce<br />
e si apre un orizzonte<br />
che svela altri orizzonti,<br />
innalza su una<br />
vetta che riporta ad altre<br />
vette più alte... e permette,<br />
quindi, di continuare<br />
un cammino che<br />
fuori dubbio ci porterà<br />
alla rivelazione e manifestazione<br />
ecclesiale della<br />
sua santità che ancora<br />
può essere eloquente».<br />
Il nuovo testo che dà<br />
maggiore consistenza al<br />
lavoro immane del Vice<br />
postulatore della causa,<br />
all'Africa e all'Asia, dopo aver ricevuto<br />
sino ad ora molti missionari. La missione<br />
universale — prosegue — non è conseguenza<br />
della maturità di una Chiesa,<br />
ma ne è la sua propria condizione. Abbiamo<br />
già più di duemila missionari brasiliani<br />
fuori dai confini del Paese e vorremmo<br />
che sia una Chiesa ancor più<br />
missionaria».<br />
Dono, missione, cammino: sono queste<br />
le parole-chiave dei venticinque anni<br />
di sacerdozio del Padre Paleari: «Questi<br />
anni sono prima di tutto un grande dono<br />
di Dio — prosegue — un tempo di<br />
Grazia, davanti al quale mi sento di ringraziare<br />
il Signore, anche per tutte le<br />
persone che ho incontrato. La missione<br />
è stata e continua ad essere la passione<br />
e il sogno della mia vita. È come se fosse<br />
una idea fissa che mi riempie di stupore.<br />
La mia vita non avrebbe senso<br />
senza questo ideale. La terza parola è<br />
cammino, un lungo cammino di entusiasmi<br />
e difficoltà, ma soprattutto di incontro<br />
con il Signore e di incontri con popoli<br />
e culture».<br />
La testimonianza del missionario del<br />
Pime, Padre Paleari, altro non è che un<br />
dono di comunione ai fratelli e alle sorelle<br />
dell'Arcidiocesi di Milano, impegnati<br />
in molti territori di missione, con altri<br />
missionari, nell'annuncio del Vangelo alle<br />
generazioni di oggi.<br />
ALBERTO MANZONI<br />
Antonio Bellezza-Prinsi, dell'Arcidiocesi<br />
di Torino (Bigliardi, Chieri, 1980). Il libro<br />
narra la vicenda di un ragazzo di 12<br />
anni, Silvio Dissegna, nato a Moncalieri<br />
il 1° luglio 1967 e residente a Poirino<br />
(Torino). Egli ricevette dai genitori e dai<br />
sacerdoti della parrocchia un'ottima<br />
Seminario<br />
annuale di studi<br />
per la formazione<br />
di religiosi<br />
Avrà inizio sabato 27 gennaio, presso<br />
la sede della Curia Generalizia dei Fratelli<br />
delle Scuole Cristiane (Via Aurelia<br />
n. 476, Roma), la programmazione annuale<br />
per il 2001 del Seminario intercongregazionale<br />
sulla Formazione, promosso<br />
dall'Associazione dei Membri delle<br />
Curie Generalizie (AMCG). Esso ha lo<br />
scopo di favorire la riflessione e l'interscambio<br />
di esperienze e iniziative attorno<br />
alle Costituzioni degli Istituti di Vita<br />
Consacrata e dei segni attuali nella Chiesa<br />
e nel mondo.<br />
Si tratta — spiegano gli organizzatori<br />
— di ravvivare la fiamma del proprio<br />
carisma in funzione delle vocazioni, la<br />
formazione e l'impegno apostolico. L'Associazione<br />
sorse nel 1971, presso la sede<br />
del Movimento Mondo Migliore in Rocca<br />
di Papa (Roma). Sono ora trent'anni<br />
di cammino e l'AMCG continua ad essere<br />
un segno di comunione fra gli Istituti<br />
di Vita Consacrata.<br />
Il Comitato direttivo è composto di<br />
dodici membri — sei religiosi e sei religiose<br />
— rappresentanti della vita consacrata<br />
nei diversi Continenti.<br />
Il primo incontro del 2001, che avrà<br />
per tema «Identità, appartenenza e comunione<br />
(effettiva ed affettiva), nel dono<br />
dello Spirito: nuova famiglia nella sequela<br />
di Gesù alla luce del Mistero Trinitario<br />
di Dio. Sfide e conseguenze pratiche<br />
per la missione», sarà animato da P.<br />
Amedeo Cencini, fdcc.<br />
I successivi incontri avranno luogo<br />
sempre nel terzo sabato del mese — da<br />
febbraio a giugno; da ottobre a dicembre<br />
— secondo il seguente calendario:<br />
17 Febbraio - Le Costituzioni dell'Istituto<br />
come verbalizzazione del proprio<br />
carisma: progetto ecclesiale di libertà<br />
nella sequela di Gesù. L'iter di un impegno<br />
totale di vita consacrata.<br />
17 Marzo - L'Esortazione Apostolica<br />
«Vita consecrata» a cinque anni dalla<br />
sua pubblicazione. Quale influsso nelle<br />
Costituzioni degli Istituti e nella vita dei<br />
consacrati e consacrate?<br />
21 Aprile - Lo Spirito del Signore agisce<br />
in ogni tempo e con dei nuovi doni:<br />
i movimenti ecclesiali e tutti i nostri Istituti<br />
sono nati come segni di una nuova<br />
Pentecoste. Insieme nella causa del Regno.<br />
19 Maggio - Il «proprium» del carisma<br />
dell'Istituto nelle dimensioni personali<br />
e comunitarie: in quanto alla consacrazione,<br />
al vivere i voti, alla vita fraterna<br />
in comunità, alla preghiera, all'impegno<br />
apostolico, all'amministrazione dei<br />
beni, al servizio di governo, all'apertura<br />
ai laici e alla Chiesa locale e universale.<br />
Una sequela di Gesù con luce propria.<br />
16 Giugno - Il carisma: dono da donare<br />
e da vivere insieme religiosi, religiose<br />
e laici. Le famiglie spirituali: segni<br />
di vitalità. Esperienze e testimonianze<br />
attuali. Prospettive di futuro.<br />
20 Ottobre - Quale accompagnamento<br />
e discernimento per una vocazione alla<br />
vita consacrata nel tuo Istituto?. Criteri,<br />
dinamiche ed esperienze pratiche.<br />
16 Novembre - 1. La persona del religioso<br />
e della religiosa alla luce dei documenti<br />
della Chiesa e delle Costituzioni<br />
dei propri Istituti. 2. Comunità formative<br />
interculturali.<br />
17 Novembre - 1. La persona del formatore<br />
alla luce dei documenti della<br />
Chiesa e della propria legislazione. 2. I<br />
chiamati a presiedere e guidare le comunità:<br />
maestri di dialogo.<br />
15 Dicembre - La globalizzazione della<br />
formazione e il «proprium» di ciascun<br />
carisma nella fedeltà creativa. I poveri e<br />
gli esclusi come luogo d'incontro e presenza<br />
formativa di Gesù per ogni consacrato<br />
e consacrata.<br />
educazione cristiana, intessuta di intenso<br />
amore a Gesù e a Maria, di preghiera<br />
quotidiana, di Confessione e di Comunione<br />
eucaristica frequenti e regolari, di<br />
fedeltà ai Comandamenti di Dio e al<br />
Vangelo. Poco più che decenne, seppe<br />
accettare la terribile malattia di un cancro<br />
alle ossa e trasformarla in un'offerta-olocausto<br />
di adorazione a Dio, in<br />
espiazione dei peccati dell'umanità, a<br />
impetrazione di grazie «per la Chiesa,<br />
per il Papa, per i sacerdoti e i missionari,<br />
per la conversione dei peccatori»,<br />
strettamente unito a Gesù Crocifisso, irradiando<br />
attorno a sé con un perenne<br />
sorriso, nonostante le sofferenze atroci,<br />
serenità, pace, fede e senso cristiano<br />
della vita, a un numero grandissimo di<br />
fratelli. Silvio Dissegna, vissuti 20 mesi<br />
come vittima sacrificale, come Gesù sulla<br />
Croce, andò incontro a Dio il 24 settembre<br />
1979.<br />
Un giudizio autorevole<br />
Il compianto Cardinale Palazzini, conosciuta<br />
la storia di Silvio attraverso la<br />
citata biografia, sentì il dovere di scrivere,<br />
in data 14 novembre 1984, ai genitori<br />
del ragazzo: «Silvio è il tesoro che Dio<br />
benedetto vi ha affidato e che voi avete<br />
saputo custodire gelosamente e offrire a<br />
Lui, chini ai suoi imperscrutabili disegni,<br />
anche se con il cuore spezzato dal<br />
dolore. Silvio vi aveva dato l'esempio<br />
del come bisogna abbracciare la croce e<br />
portarla per amore di Dio e per il bene<br />
dei fratelli. La sua missione non si è<br />
estinta nel tempo e nel breve arco della<br />
sua vita, ma continua, anzi si allarga<br />
ogni giorno di più, ora che egli, liberato<br />
dai vincoli della carne, vive presso<br />
Dio».<br />
Ma quel giorno, il Cardinale, abituato<br />
a trattare con «i grandi» della terra e del<br />
Cielo, non si sentì ancora soddisfatto e<br />
prese ancora una volta la penna per<br />
scrivere a chi gli aveva inviato il libro,<br />
non solo per ringraziare per umana cortesia,<br />
ma per esprimere con l'autorevolezza<br />
di Prefetto delle «Cause dei santi»,<br />
il suo giudizio: «Tempo fa si è qui discusso<br />
se i fanciulli siano capaci dell'esercizio<br />
eroico delle virtù cristiane e lo<br />
si possa provare per la canonizzazione.<br />
L'esempio di Silvio è, a questo proposito,<br />
illuminante».<br />
Del piccolo e sconosciuto Silvio Dissegna,<br />
12 anni appena, lui, l'esperto Uomo<br />
di Chiesa, aveva intuito tutto, lo stile<br />
cristiano e ardente di vita, la missione,<br />
vissuta sulla terra e che continua in<br />
Paradiso, di indicare come si porta la<br />
croce di Gesù per la gloria di Dio e con<br />
intenso apostolico e missionario, e infine<br />
le virtù cristiane a livello eroico, possibili<br />
anche in un fanciullo, che quindi può<br />
essere degno di canonizzazione.<br />
Del resto, l'invocato, discusso traguardo<br />
dell'eroicità giovanile nell'ambito delle<br />
virtù cristiane era stato ufficialmente<br />
raggiunto nella «Congregazione plenaria»<br />
dei Cardinali, Vescovi e Prelati della<br />
Congregazione per le cause dei santi, tenuta<br />
a Roma dal 31 marzo al 2 aprile<br />
1981, cui il Card. Palazzini aveva fatto<br />
seguire sull'Osservatore Romano del 10<br />
aprile 1981, p. 7 una «Meditata risposta<br />
agli interrogativi», scrivendo: «L'eroismo<br />
non implica compimento della totalità<br />
delle virtù, ma unicamente esercizio<br />
delle virtù teologali, di quelle cioè vincolate<br />
con il proprio stato; e disponibilità<br />
sicura rispetto alle occasioni che importino<br />
esercizio di particolari virtù».<br />
E ancora: «La grazia divina può spingere<br />
l'uomo, anche nell'età della fanciullezza,<br />
verso ideali che sorpassano le possibilità<br />
naturali, offrendo mezzi soprannaturali<br />
efficaci per il suo raggiungimento».<br />
Proprio grazie a questo «giudizio» del<br />
Cardinale Palazzini del 14 novembre<br />
1984 espresso nella lettera a chi gli aveva<br />
fatto dono della biografia del ragazzo,<br />
il Cardinale Giovanni Saldarini, allora<br />
Arcivescovo di Torino, l'8 febbraio<br />
1995, poté avviare l'inchiesta diocesana<br />
per la canonizzazione del Servo di Dio<br />
Silvio Dissegna.<br />
PAOLO RISSO