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L'OSSERVATOREROMANO<br />

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ViadelPellegrino00120CITTÀDELVATICANO-Segreteria<br />

di Redazione 0669883461/0669884442 - fax 0669883675<br />

Servizio fotografico 0669884797 - Marketing e Diffusione<br />

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SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - ROMA<br />

CONTO CORRENTE POSTALE N. 649004<br />

GIORNALE QUOTIDIANO<br />

UNICUIQUE SUUM<br />

POLITICO RELIGIOSO<br />

NON PRAEVALEBUNT<br />

ABBONAMENTI 2 Anni Annuo Semestre<br />

VATICANO E ITALIA<br />

Quotidiano . . . . . . . . . . L. 726.000 - : 374,44 L. 372.000 - : 191,09 L. 186.000 - : 95,54<br />

L'Osservatore della Domenica . — L. 87.000 - : 44,42 L. 43.500 - : 22,21<br />

Cumulativo . . . . . . . . . — L. 441.000 - : 228,27 L. 220.500 - : 114,14<br />

ESTERO (VIA ORDINARIA)<br />

Quotidiano . . . . . . . . . . — $ 366 —<br />

L'Osservatore della Domenica . — $ 81 —<br />

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Italia L. 3.000 - ; 1,55<br />

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Extra Europa L. 6.000 - US$ 4,00<br />

Anno CXLI - N. 3 (42.641) CITTÀ DEL VATICANO Venerdì 5 Gennaio 2001<br />

La consegna di Giovanni Paolo II ai Legionari di Cristo ed ai membri del Movimento «Regnum Christi» nel 60° della fondazione<br />

Amate appassionatamente la Chiesa<br />

«La fede nella persona di Gesù Cristo vi conduca ad amare<br />

appassionatamente la Chiesa, sacramento universale di salvezza,<br />

continuatrice della sua opera attraverso la storia». Lo ha<br />

detto Giovanni Paolo II ai Legionari di Cristo ed ai membri<br />

del Movimento «Regnum Christi», ricevuti in udienza nella<br />

mattina di giovedì 4 gennaio, in Piazza San Pietro, in occasione<br />

del 60° anniversario della fondazione. «Voi provenite da diverse<br />

Nazioni del mondo — ha detto il Papa rivolgendosi ai<br />

numerosi presenti —: saluto tutti e ciascuno, auspicando che<br />

questa ricorrenza costituisca un saldo e forte sostegno per la<br />

vostra fede nel Signore Gesù e per la vostra decisione di testimoniarlo<br />

di fronte ai fratelli». «Saluto con particolare affetto<br />

— ha proseguito — il vostro carissimo Fondatore, il Padre<br />

Marcial Maciel, al quale porgo vive felicitazioni per questo significativo<br />

appuntamento, ringraziandolo cordialmente per le<br />

parole che, a nome di tutti, ha voluto rivolgermi. Ho apprezzato,<br />

in particolare, la conferma da lui espressa della fedeltà<br />

al Successore di Pietro che vi caratterizza. Attraverso la comunione<br />

col Papa si attesta il vostro pieno inserimento nel mistero<br />

dell'unità della Chiesa». «Desiderate alimentare il vostro<br />

carisma spirituale e apostolico — ha continuato — di quella<br />

grande linfa vitale che scorre nel suo Corpo, vivendo uno spirito<br />

speciale di comunione ecclesiale con il Successore di Pietro<br />

e con gli altri Pastori delle Chiese particolari. Continuate a<br />

diffondere, come avete fatto finora, e perfino con rinnovato<br />

zelo, il Magistero e la dottrina della Chiesa». «Uno dei più importanti<br />

tratti spirituali del vostro servizio nella Chiesa — ha<br />

ricordato ancora il Santo Padre — è l'impegno allo spirito di<br />

autentica carità evangelica... Avete voluto affrontare la sfida<br />

evangelica, ponendo particolare enfasi sul calore fraterno dei<br />

vostri rapporti interpersonali e promuovendo lo spirito di carità<br />

nel pensiero e nelle opere, passando sotto silenzio gli errori<br />

degli altri e evidenziando solo le loro azioni positive e utili».<br />

«Aprite le porte della vostra anima con generosità — ha concluso<br />

—. La Vergine Santissima, ripiena di Spirito Santo e<br />

pellegrina nella fede, vi aiuti a realizzare i vostri propositi. Ritornando<br />

nelle vostre case alle quotidiane occupazioni, sappiate<br />

che il Papa vi è accanto e prega per voi, affinché siate fedeli<br />

alla vostra vocazione cristiana e al vostro specifico carisma.<br />

Lo Spirito Santo dilati i vostri cuori, facendovi coraggiosi<br />

messaggeri del Vangelo e testimoni del Cristo Risorto, Redentore<br />

e Salvatore del mondo».<br />

MEDIO ORIENTE Arafat accetta con riserva il piano di pace statunitense<br />

Dialogo: si apre uno spiraglio<br />

ma le posizioni restano lontane<br />

TEL AVIV, 4.<br />

Con il «sì» condizionato del leader<br />

dell'Autorità Palestinese (Ap), Yasser<br />

Arafat, alle proposte di pace del Presidente<br />

degli Stati Uniti, Bill Clinton, e<br />

con l’invio di un emissario israeliano a<br />

Washington per ottenere chiarimenti, ieri<br />

si è aperto uno spiraglio per il dialogo<br />

in Medio Oriente. Il portavoce della Casa<br />

Bianca, Jake Siewert, non ha rilasciato<br />

dichiarazioni, mentre Arafat si è limitato<br />

a dire che «è importante far procedere<br />

il processo di pace», ribadendo il<br />

suo impegno in questo senso. Oggi il<br />

leader dell'Ap si è recato al Cairo per incontrare<br />

i Ministri degli esteri arabi e<br />

concordare una posizione definitiva.<br />

I punti essenziali del piano americano<br />

in discussione in Egitto prevedono uno<br />

scambio che risolverebbe le due questioni<br />

più ostiche: i palestinesi otterrebbero<br />

la sovranità su una parte di Gerusalemme<br />

in cambio della rinuncia a far rientrare<br />

i circa 3,7 milioni di profughi del<br />

1948. Secondo il progetto Usa i rifugiati<br />

possono restare dove si trovano al momento<br />

e ricevere risarcimenti, trasferirsi<br />

nel futuro Stato palestinese, emigrare altrove<br />

o chiedere la cittadinanza israeliana,<br />

ma Tel Aviv avrebbe la possibilità di<br />

negargliela.<br />

Arafat, che ha sempre insistito sul «diritto<br />

al ritorno», ha avanzato delle riserve<br />

su questo punto. Inoltre l'Ap chiede<br />

che Israele lasci del tutto non solo la<br />

«Striscia di Gaza», come previsto dal<br />

piano Clinton, ma anche la Cisgiordania,<br />

dove sorgono decine di colonie<br />

ebraiche, l’ottanta per cento delle quali<br />

dovrebbe secondo il piano restare sotto<br />

sovranità israeliana. Nonostante il piccolo<br />

passo in avanti una svolta verso un<br />

accordo resta per Tel Aviv ancora lontana.<br />

Dopo aver ascoltato il resoconto di<br />

Clinton, sui colloqui avuti con Arafat,<br />

PONTIFICIA ACCADEMIA<br />

PER LA VITA<br />

Cellule staminali<br />

umane autologhe<br />

e trasferimento<br />

di nucleo<br />

Aspetti scientifici<br />

ed etici<br />

di JUAN DE DIOS<br />

VIAL CORREA<br />

e di ELIO SGRECCIA<br />

Pagina 6<br />

Pagina 5<br />

Barak ha riunito in tarda serata il «Gabinetto<br />

di pace». I Ministri hanno deciso<br />

di inviare a Washington un inviato per<br />

ottenere maggiori dettagli sulla risposta<br />

di Arafat a Clinton.<br />

Il Gabinetto ha inoltre annunciato la<br />

formazione di un Comitato tripartito tra<br />

Israele, Ap e Stati Uniti per «prevenire il<br />

terrorismo e ridurre il livello di violenza».<br />

Una delegazione palestinese dovrebbe<br />

recarsi a Washington la settimana<br />

prossima per colloqui separati con l’Amministrazione<br />

Usa al fine di «ridurre le<br />

divergenze». Al momento non sono previste<br />

trattative dirette tra le due parti.<br />

I dubbi del Premier israeliano sulle<br />

reali intenzioni di Arafat non sono tuttavia<br />

ancora fugati. Dopo una lunga conversazione<br />

telefonica tra Clinton e Barak,<br />

ieri una fonte governativa israeliana<br />

ha detto alla Radio statale che il quadro<br />

negativo della situazione non è sostanzialmente<br />

mutato, in quanto nei colloqui<br />

di Arafat con Clinton è «emersa una<br />

adesione palestinese che è però fortemente<br />

condizionata».<br />

Da Stoccolma dove si trova in visita,<br />

il Ministro degli esteri israeliano, Shlomo<br />

Ben Ami, ha sottolineato che prima<br />

Nuovi scontri nella Striscia di Gaza tra militari israeliani e dimostranti palestinesi<br />

Non si placano le violenze nei Territori<br />

Un posto di blocco palestinese nei pressi di Netzarim<br />

di tornare al tavolo delle trattative Tel<br />

Aviv intende constatare l’effettivo impegno<br />

dei palestinesi contro il terrorismo.<br />

«Yasser Arafat ha assicurato sforzi in<br />

questo senso e noi vogliamo vedere come<br />

ciò si traduca nella realtà», ha aggiunto.<br />

«Il Governo — ha proseguito —<br />

ha optato per un regolamento politico a<br />

partire dalla sua costituzione: siamo impegnati<br />

moralmente a fare il massimo<br />

per evitare una nuova guerra in Medio<br />

Oriente». Le posizioni appaiono dunque<br />

ancora lontane. Arafat, secondo l'agenzia<br />

di stampa «Ansa», avrebbe dato il<br />

suo assenso a dodici giorni di trattative<br />

per un nuovo sforzo negoziale, ma<br />

Israele in questa fase non intende riprendere<br />

negoziati politici, bensì solamente<br />

colloqui per porre fine gli attacchi<br />

contro gli abitanti degli insediamenti<br />

e i soldati di stanza nei Territori.<br />

Gli sforzi degli Usa in queste ultime<br />

ore sono sostenuti anche dalla Russia.<br />

Nel tentativo «di riavvicinare le posizioni<br />

israeliane e palestinesi» Mosca ha annunciato<br />

lo sviluppo di nuove iniziative<br />

diplomatiche. Lo ha detto ieri il Viceministro<br />

degli esteri, Aleksandr Avdeiev,<br />

dopo un incontro con una delegazione<br />

israeliana inviata da Barak.<br />

STATI UNITI Dopo la mossa a sorpresa decisa dalla Federal Reserve<br />

George W. Bush soddisfatto<br />

per il taglio dei tassi di interesse<br />

NEW YORK, 4.<br />

«Sono soddisfatto per la decisione<br />

presa oggi (ieri, ndr.) dalla Federal Reserve,<br />

credo che in questo momento fosse<br />

necessaria per stimolare l’economia<br />

americana». Così il Presidente eletto degli<br />

Stati Uniti, George W. Bush, ha<br />

commentato il taglio dei tassi di interesse<br />

deciso ieri dal team di Governatori<br />

della Banca centrale guidato da Alan<br />

Greenspan. Secondo il Presidente eletto,<br />

il taglio dello 0,50 per cento potrebbe<br />

non essere sufficiente a superare l’attuale<br />

impasse dell’economia statunitense e<br />

la Federal Reserve potrebbe essere costretta<br />

a intervenire nuovamente nel<br />

prossimo futuro.<br />

Bush che ieri ha incontrato una trentina<br />

di Presidenti delle maggiori compagnie<br />

americane, ha detto di aver ricevuto<br />

nelle ultime settimane diversi avvertimenti<br />

sullo stato dell’economia statunitense.<br />

A chi gli chiedeva se la riduzione<br />

del tasso di interesse rende ora meno<br />

fattibile il megataglio alle tasse tante volte<br />

promesso durante la campagna elettorale,<br />

Bush ha risposto che al contrario<br />

anche questa mossa potrebbe contribuire<br />

a ridare velocità alla locomotiva Usa.<br />

TEL AVIV, 4.<br />

Nuovi disordini si sono registrati oggi nei Territori palestinesi,<br />

mentre è in corso una mediazione internazionale per tentare<br />

di sanare il conflitto tra palestinesi e israeliani.<br />

Centinaia di coloni dell’insediamento ebraico di Beit El,<br />

presso Ramallah in Cisgiordania, si sono radunati stamani per<br />

stabilire «un accampamento di sicurezza» nelle vicinanze di<br />

una strada della zona. Secondo testimoni oculari i coloni sono<br />

giunti sul posto armati e hanno spianato con un bulldozer un<br />

terreno non lontano dal luogo nel quale domenica scorsa è<br />

stato ucciso il figlio del rabbino Kahane.<br />

Nel Nord della Cisgiordania, presso Nablus, sono inoltre segnalati<br />

scambi di colpi d’arma da fuoco tra dimostranti palestinesi<br />

e militari israeliani. per il momento non si ha notizia di<br />

feriti. Altri attacchi armati, che hanno provocato gravi danni<br />

materiali, sono stati compiuti da sconosciuti nel Sud della<br />

Striscia di Gaza, a Nevè Dekalim, Gush Katif e Gane Tal.<br />

Ieri, inoltre, un israeliano è stato ferito mentre transitava a<br />

breve distanza dall’ aeroporto di Atarot, tra Gerusalemme e<br />

Ramallah. Lo ha riferito la radio militare, precisando che le<br />

sue condizioni sono gravi. Resta in pericolo di vita anche un<br />

altro israeliano, colpito da una pallottola la notte tra martedì<br />

e mercoledì mentre percorreva la strada che collega Gerusalemme<br />

a Tel Aviv. All’altezza del villaggio palestinese di Bitunya<br />

la sua auto è caduta in un imboscata tesa da palestinesi.<br />

Soldati israeliani, che erano nelle vicinanze, sono intervenuti<br />

rispondendo al fuoco. Nello scontro che ne è seguito i militari<br />

hanno brevemente occupato una stazione della polizia dell'Ap,<br />

abbandonandola poche ore dopo.<br />

Dal Portone di Bronzo<br />

alla Porta Santa,<br />

ancora un fiume di pellegrini<br />

All’incontro con Bush era presente tra<br />

gli altri Jack Welch, il manager più celebre<br />

d’America alla guida da anni del colosso<br />

«General Electric». Welch ha confermato<br />

da parte sua di aver intravisto<br />

chiari segnali di un forte rallentamento<br />

dell’economia lasciando intendere di essere<br />

soddisfatto per la notizia proveniente<br />

dalla Federal Reserve.<br />

La mossa a sorpresa della Federal Reserve,<br />

che ha lasciato intravedere la possibilità<br />

di un’ulteriore riduzione del costo<br />

del denaro, rappresenta un tentativo<br />

di impedire un eccessivo rallentamento<br />

dell’economia statunitense. La decisione,<br />

che giunge a quattro settimane dalla<br />

prima riunione in programma nel 2001<br />

del Federal Open Market Committee, ha<br />

abbassato il cruciale tasso di interesse<br />

interbancario, i Fed Funds, al 6 per cento.<br />

Si tratta del primo taglio di mezzo<br />

punto dalla metà del 1992.<br />

Per sottolineare la sua decisione di<br />

impedire una recessione dell’economia<br />

americana, la Fed ha anche tagliato il<br />

tasso di sconto sui prestiti federali alle<br />

banche di un quarto di punto a quota<br />

5,75 per cento. La Federal Reserve ha<br />

inoltre aggiunto di essere pronta a ridur-<br />

«Saluto e benedico anche tutti i pellegrini qui presenti.<br />

Buon anno a tutti!». Non dalla finestra del suo studio,<br />

quella dell'Angelus, ma dalla Cattedra, posta al centro del<br />

sagrato, Giovanni Paolo II guardava ancora una volta stamane,<br />

giovedì 4 gennaio, l'immenso fiume di anime che<br />

dal colonnato di sinistra di Piazza San Pietro raggiungeva<br />

il Portone di Bronzo per toccare e attraversare la Porta<br />

Santa. In silenzio, alcuni con la corona in mano, altri con<br />

il libretto delle preghiere, camminavano ordinatamente<br />

verso quella Porta per ricevere grazia e perdono. La fila<br />

era iniziata sin dalle 7 del mattino. La Piazza era «occupata»<br />

per l'udienza ai Legionari di Cristo e al Movimento<br />

«Regnum Christi» nel 60° di fondazione. Pellegrini tra i<br />

pellegrini; fratelli tra i fratelli, con un unico intento: quello<br />

di rinnovare, con la preghiera e con il canto, la gioia<br />

di appartenere a Cristo e di servire la Chiesa.<br />

Con il suo sguardo Giovanni Paolo II — che aveva precedentemente<br />

attraversato la Piazza nella jeep bianca —<br />

fissava i volti dei pellegrini giubilari che gli stavano accanto,<br />

ma non dimenticava quella fila interminabile, che,<br />

come un fiume in piena, si dirige verso al Porta che salva.<br />

«Siamo venuti dal Messico per rivivere non soltanto<br />

un forte momento di fede ma anche per testimoniare la<br />

nostra appartenenza alla Chiesa universale — dicevano<br />

alcuni giovani giunti per celebrare insieme ad altri giovani<br />

il Giubileo —. Ancora una volta abbiamo visto il Papa<br />

da vicino come proprio due anni fa, nel gennaio del 1999.<br />

Grande è la nostra gioia».<br />

Dal giorno del Natale del Grande Giubileo ad oggi, migliaia<br />

e migliaia di anime si sono poste in cammino verso<br />

la Porta Santa. Continua il prodigio nei cuori di quanti si<br />

sentono attratti da Cristo, nato a Betlemme. (g.g.)<br />

lo ulteriormente fino a quota 5,50 per<br />

cento. È la prima volta dall’autunno del<br />

1998 che la Federal Reserve taglia i tassi<br />

di interesse al di fuori di un incontro<br />

«regolare». La volta precedente, la crisi<br />

asiatica e il timore di una crisi economica<br />

globale avevano convinto Alan Greenspan<br />

a ridurre i tassi di interesse di un<br />

quarto di punto percentuale.<br />

«La nostra decisione viene alla luce di<br />

ulteriori segnali che dimostrano rallentamenti<br />

nelle vendite e nella produzione<br />

— si legge nel comunicato della Fed —<br />

e in un contesto caratterizzato da una<br />

diminuzione della fiducia dei consumatori,<br />

dalla contrazione del mercato finanziario<br />

e dal permanere di alti costi<br />

per i prodotti energetici che incidono<br />

sui conti dei privati e delle aziende».<br />

Secondo gli analisti, sulla decisione di<br />

Greenspan ha pesato particolarmente il<br />

dato pubblicato martedì dall’Associazione<br />

Nazionale dei responsabili per gli acquisti<br />

che ha messo in luce una riduzione<br />

della produzione ben superiore alle<br />

attese. Se il dato (era il quinto della serie)<br />

rimane per sei volte di fila sotto<br />

quota 50, si è tecnicamente in una fase<br />

di recessione e la Federal Reserve ha<br />

preferito non aspettare altro tempo.<br />

NOSTRE<br />

INFORMAZIONI<br />

Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza Sua Eccellenza<br />

il Signor Adalberto Rodriguez Giavarini, Ministro degli Esteri, del<br />

Commercio Internazionale, e del Culto della Repubblica di Argentina,<br />

con la Consorte, e Seguito.<br />

. .<br />

Il Santo Padre ha nominato Suoi Legati per la chiusura delle Porte<br />

Sante delle Basiliche Patriarcali:<br />

— di san Giovanni in Laterano, Sua Eminenza il Signor Cardinale<br />

Camillo Ruini;<br />

— di san Paolo fuori le Mura, Sua Eminenza il Signor Cardinale<br />

Roger Etchegaray;<br />

— di Santa Maria Maggiore, Sua Eminenza il Signor Cardinale<br />

Carlo Furno.<br />

. .<br />

Il Santo Padre ha nominato l'Eminentissimo Signor Cardinale Roger<br />

Etchegaray, Presidente del Comitato del Grande Giubileo dell'Anno<br />

2000, Suo Inviato Speciale alle celebrazioni conclusive del centenario<br />

dell'evangelizzazione del Rwanda, in programma a Kigali giovedì<br />

8 febbraio 2001.<br />

Nella pagina dedicata ai pellegrini<br />

del 2000 i racconti e le testimonianze<br />

dei romei.<br />

Pagina 4

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