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L'OSSERVATOREROMANO<br />
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CONTO CORRENTE POSTALE N. 649004<br />
GIORNALE QUOTIDIANO<br />
UNICUIQUE SUUM<br />
POLITICO RELIGIOSO<br />
NON PRAEVALEBUNT<br />
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Anno CXLI - N. 2 (42.640) CITTÀ DEL VATICANO Giovedì 4 Gennaio 2001<br />
All'udienza generale Giovanni Paolo II esorta a contemplare nel Presepe il Dio fatto uomo per noi<br />
Immersi nella «gioia santa» del Natale<br />
Ex Zaire: arrestato<br />
il Vescovo<br />
Ausiliare di Boma<br />
mons. Mbuka<br />
KINSHASA, 3.<br />
Il Vescovo Cyprien Mbuka, Ausiliare<br />
della diocesi di Boma nella<br />
regione sud-occidentale della Repubblica<br />
Democratica del Congo<br />
(Rdc, ex Zaire), è stato tratto in<br />
arresto il 28 dicembre scorso.<br />
Lo ha annunciato ieri la Misna,<br />
Agenzia internazionale delle congregazioni<br />
missionarie. Il Presule<br />
è attualmente detenuto nelle carceri<br />
del Demiap (servizio investigativo<br />
militare sulle attività antipatriottiche)<br />
nella località di Kinshasa-Kitambo.<br />
L'accusa rivolta al<br />
Vescovo — riferisce la fonte citata<br />
— è di avere istigato i fedeli e la<br />
popolazione della diocesi contro le<br />
autorità governative nel corso delle<br />
omelie e mediante non meglio<br />
precisati mezzi di comunicazione.<br />
Al riguardo, si è appreso che le<br />
forze di sicurezza hanno sequestrato<br />
a mons. Mbuka un impianto<br />
radiofonico satellitare, per il<br />
quale disponeva di regolare autorizzazione.<br />
MEDIO ORIENTE Barak paventa il rischio di un'espansione del conflitto<br />
Conclusi senza esito i colloqui<br />
a Washington tra Clinton e Arafat<br />
Nuovi scontri tra israeliani e palestinesi<br />
in Cisgiordania e nella «Striscia di Gaza»<br />
TEL AVIV, 3.<br />
Mentre erano in corso a Washington i colloqui tra il Presidente<br />
degli Stati Uniti, Bill Clinton, e il leader dell'Autorità Palestinese<br />
(Ap), Yasser Arafat, violenti combattimenti tra israeliani<br />
e palestinesi sono scoppiati a Ramallah, in Cisgiordania,<br />
e nella «Striscia di Gaza».<br />
Secondo fonti palestinesi, carri armati israeliani hanno lanciato<br />
pesanti attacchi a Ramallah contro una base di «Forza<br />
17», i reparti scelti dell'Ap che garantiscono la sicurezza personale<br />
di Arafat. Gli scontri sono stati confermati da fonti militari<br />
israeliane, che hanno però specificato di avere risposto<br />
ad attacchi di agenti palestinesi. Altri combattimenti si sono<br />
registrati nella notte nella «Striscia di Gaza». Secondo la Radio<br />
israeliana, l’insediamento ebraico di Netzarim è stato teatro di<br />
scambi di artiglieria di tale intensità che i coloni sono corsi<br />
nei rifugi per la prima volta negli ultimi tre mesi.<br />
Secondo l'agenzia di stampa «Ansa», inoltre, nelle ultime<br />
settimane i servizi segreti di Israele e dell'Ap stanno mettendo<br />
in essere azioni mirate all'eliminazione di leader di spicco. I<br />
palestinesi, continua la fonte, intendono reagire all’uccisione<br />
di Capi locali della rivolta, attribuita ad agenti israeliani, con<br />
la costituzione di un’unità speciale per uccidere personalità<br />
politiche e militari della controparte. L’unità, precisa l'«Ansa»,<br />
sarebbe stata costituita da Tanzim, il braccio armato di Al Fatah,<br />
la corrente maggioritaria all'interno dell'Organizzazione<br />
per la Liberazione della Palestina (Olp). L'iniziativa, conclude<br />
l'agenzia di stampa, sarebbe stata assunta dai dirigenti palestinesi<br />
dopo l’uccisione, il 9 novembre scorso vicino a Betlemme,<br />
di Hussein Abayat, leader locale la cui automobile fu distrutta<br />
da un razzo sparato da un elicottero israeliano.<br />
L'incontro tra Clinton e Arafat alla Casa Bianca<br />
«La liturgia ci invita oggi a restare immersi nella “gioia santa” del Natale.<br />
All'inizio di un nuovo anno, questa esortazione ci orienta a viverlo interamente<br />
nella luce di Cristo, la cui salvezza è apparsa nel mondo per tutti gli uomini».<br />
È stata un'esortazione a continuare a contemplare nel Presepe il Dio fatto<br />
uomo per noi quella che Giovanni Paolo II ha rivolto alle decine di migliaia di<br />
pellegrini presenti in Piazza San Pietro mercoledì mattina, 3 gennaio, per partecipare<br />
alla prima udienza generale del 2001. Provenienti da ogni parte del<br />
mondo, hanno voluto stringersi al Papa per intraprendere con lui un nuovo<br />
cammino all'inizio dell'anno. Questi sono i punti nodali della catechesi pronunciata<br />
da Giovanni Paolo II:<br />
» «Il tempo natalizio ripropone all'attenzione dei cristiani il mistero di Gesù<br />
e la sua opera di salvezza. Dinanzi al presepe la Chiesa adora l'augusto<br />
mistero dell'Incarnazione: il Bimbo che vagisce tra le braccia di Maria è il<br />
Verbo eterno che si è inserito nel tempo ed ha assunto la natura umana ferita<br />
dal peccato, per incorporarla a sé e redimerla. Ogni realtà umana, ogni<br />
vicenda temporale assume così risonanze eterne: nella persona del Verbo incarnatola<br />
creazione viene meravigliosamente sublimata»;<br />
» «Nella grotta di Betlemme si esprime con disarmante semplicità l'amore<br />
infinito che Dio ha per ogni essere umano... San Francesco d'Assisi ebbe l'idea<br />
di riproporre questo messaggio attraverso il presepe vivente a Greccio, il<br />
25 dicembre del 1223. Narra il suo biografo, Tommaso da Celano, che egli<br />
era raggiante di letizia, perché in quella scena commovente risplendeva la<br />
semplicità evangelica, si lodava la povertà e si raccomandava l'umiltà»;<br />
» «L'intuizione di Francesco è sorprendente: il Presepe non solo è una nuova<br />
Betlemme, perché ne rievoca l'evento storico e ne attualizza il messaggio,<br />
ma è anche un'occasione di consolazione e di gioia: è il giorno della letizia,<br />
il tempo dell'esultanza»;<br />
» «Nel Presepe si celebra l'alleanza tra Dio e l'uomo, tra la terra e il cielo.<br />
Betlemme, luogo della gioia, diventa anche scuola di bontà, perché lì si manifestano<br />
la misericordia e l'amore che legano Dio ai suoi figli. Lì si attesta<br />
visibilmente la fraternità che deve vincolare quanti nella fede sono fratelli,<br />
perché figli dell'unico Padre celeste. In questo spazio di comunione, Betlemme<br />
risplende come la casa ove tutti possono trovare nutrimento — etimologicamente<br />
il nome significa casa del pane —, e si annuncia già il mistero<br />
pasquale dell'Eucaristia»;<br />
» «Nella grotta di Betlemme contempliamo Maria, che ha dato alla luce il<br />
Figlio di Dio per opera dello Spirito Santo».<br />
Un posto di controllo israeliano nella città cisgiordana di Hebron<br />
Pagine 8 e 9<br />
WASHINGTON, 3.<br />
Due incontri ieri a Washington tra il<br />
Presidente degli Stati Uniti, Bill Clinton<br />
e il leader dell'Autorità Palestinese (Ap),<br />
Yasser Arafat, non sono bastati a rilanciare<br />
il processo di pace in Medio Oriente.<br />
Al termine dei colloqui il portavoce<br />
della Casa Bianca, Jake Sievert, ha detto<br />
che le discussioni non hanno portato ad<br />
alcuna svolta nel complesso negoziato.<br />
Arafat, ha aggiunto, si è comunque impegnato<br />
con Clinton ad intensificare gli<br />
sforzi per ridurre la violenza nella regione<br />
e a riprendere la cooperazione sulle<br />
misure di sicurezza «per combattere il<br />
terrorismo».<br />
Il piano di pace messo a punto dagli<br />
Usa non ha dunque trovato l'approvazione<br />
delle parti. Israele lo ha accettato<br />
solamente come «base di discussione»,<br />
mentre l'Ap ha avanzato molti dubbi.<br />
Nei giorni scorsi Arafat ha chiesto chiarimenti<br />
su venticinque punti tra i quali il<br />
ritorno di oltre tre milioni di profughi,<br />
lo status di Gerusalemme e il futuro degli<br />
insediamenti.<br />
Israeliani e palestinesi hanno escluso<br />
la possibilità di raggiungere un accordo<br />
prima della fine del mandato di Clinton,<br />
il 20 gennaio prossimo. Secondo il Ministro<br />
della cooperazione internazionale<br />
palestinese, Nabil Shaath, «manca il<br />
tempo» per la firma di un'intesa entro<br />
quella data. Al termine di un incontro<br />
avuto ieri al Cairo con il Ministro degli<br />
esteri egiziano, Amr Mussa, Shaath ha<br />
aggiunto che sarebbe comunque «assai<br />
positivo che reali progressi siano realizzati<br />
al tavolo negoziale prima che Clinton<br />
lasci» la Casa Bianca. «Arafat — ha<br />
aggiunto — non è andato a Washington<br />
per accettare o respingere le proposte<br />
americane, ma per ascoltare Clinton e<br />
informarlo sulle obiezioni e i punti di<br />
accordo e disaccordo palestinesi». Per la<br />
dirigenza dell'Ap, ha spiegato Shaath, le<br />
idee americane sono ancora «vaghe»,<br />
anche se senza dubbio «costituiscono un<br />
buon contesto per dare impulso al processo<br />
di pace».<br />
Da parte sua il Primo Ministro israeliano,<br />
Ehud Barak, si è mostrato sempre<br />
più scettico su eventuali negoziati con i<br />
palestinesi, e ha sostenuto che esiste invece<br />
il rischio di un nuovo confronto armato<br />
generalizzato. «Sono molto scarse<br />
le probabilità che nelle prossime due o<br />
tre settimane si raggiunga un’intesa», ha<br />
detto il Premier, aggiungendo che in assenza<br />
di un accordo «aumenta la probabilità<br />
di una degenerazione della situazione».<br />
Il Premier ha menzionato in particolare<br />
la tensione al confine con il Libano,<br />
dove secondo la stampa di Beirut<br />
i guerriglieri Hezbollah hanno ammassato<br />
razzi capaci di colpire Haifa.<br />
Messaggio del Papa nel 50° anniversario dell'Alto<br />
Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati<br />
Tutela dei rifugiati, difesa<br />
e promozione della loro dignità<br />
«La tutela dei rifugiati, la difesa e<br />
la promozione della loro dignità sono<br />
anche al centro della missione della<br />
Santa Sede». È quanto sottolinea<br />
Giovanni Paolo II nel Messaggio indirizzato<br />
all'Alto Commissariato delle<br />
Nazioni Unite per i Rifugiati<br />
(ACNUR), in occasione delle celebrazioni<br />
per il 50 o anniversario dell'approvazione<br />
dello Statuto. Nel documento<br />
il Santo Padre si rivolge alla<br />
Signora Sadako Ogata, Alto Commissario<br />
delle Nazioni Unite per i Rifugiati,<br />
che, com'è noto, ha lasciato il<br />
suo incarico il 31 dicembre scorso (le<br />
è succeduto l'olandese Rudolphus<br />
Lubbers). «L'Anniversario — scrive il<br />
Papa — coincide con il Grande Giubileo<br />
celebrato dai cattolici e da altri<br />
cristiani in tutte le parti del mondo.<br />
Le radici bibliche del Giubileo ricordano<br />
“un anno di grazia del Signore”<br />
proclamato da Gesù quando annun-<br />
Pellegrini del Duemila<br />
ciò la Buona Novella ai poveri non<br />
solo con le parole, ma prima di tutto<br />
con le sue opere. Fra i membri più<br />
poveri della famiglia umana dobbiamo<br />
annoverare oggi i rifugiati e altre<br />
persone costrette a vivere lontano<br />
dalle proprie case; la Chiesa e l'AC-<br />
NUR sono entrambi impegnati senza<br />
sosta al loro servizio». «Alcuni anni<br />
fa — aggiunge Giovanni Paolo II —<br />
definii la piaga dei rifugiati nel mondo<br />
“una ferita vergognosa dei nostri<br />
tempi”. Da allora purtroppo il loro<br />
numero è aumentato e la loro situazione<br />
è divenuta più tragica. L'alba<br />
di un nuovo millennio chiama tutti<br />
gli uomini e tutte le donne responsabili<br />
a compiere sforzi nuovi al fine di<br />
realizzare il grande ideale umanitario<br />
che è al centro della missione dell'ACNUR».<br />
Pagina 10<br />
Pagine 4, 5 e 6<br />
NOSTRE<br />
INFORMAZIONI<br />
Il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della<br />
Diocesi di Cruzeiro do Sul (Brasile), presentata da Sua Eccellenza Reverendissima<br />
Monsignor Luís Herbst, C.S.Sp., in conformità al can.<br />
401 § 1 del Codice di Diritto Canonico.<br />
Gli succede Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Mosé João<br />
Pontelo, C.S.Sp., finora Vescovo Coadiutore della medesima Diocesi.<br />
. .<br />
Provviste di Chiese<br />
Il Santo Padre ha nominato Ausiliari dell'Arcidiocesi di São Paulo<br />
(Brasile):<br />
— il Reverendo Sacerdote Pedro Luiz Stringhini, del clero della<br />
medesima Arcidiocesi, Professore di S. Scrittura e Vice-Rettore della<br />
Facoltà teologica «Nossa Senhora da Assunção» in São Paulo, assegnandogli<br />
la sede titolare vescovile di Ita;<br />
— il Reverendo Sacerdote Manuel Parrado Carral, del clero della<br />
Diocesi di Santo André, Rettore del Seminario Teologico della medesima<br />
Diocesi, assegnandogli la sede titolare vescovile di Giunca di Bizacena.<br />
. .<br />
Nomina di Coadiutore<br />
Il Santo Padre ha nominato Vescovo Coadiutore di Dourados (Brasile)<br />
il Reverendo Padre Redovino Rizzardo, C.S., attualmente Direttore<br />
del Centro Scalabriniano di Spiritualità a Guaporé, nella Diocesi<br />
di Passo Fundo.