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A ROMA<br />
PAGINA<br />
INCIDENTI STRADALI Alla guida dell'autovettura un giovane neopatentato<br />
Bimbo di 12 anni travolto e ucciso<br />
mentre passeggiava sul marciapiede<br />
Era appena uscito da scuola e stava<br />
camminando sul marciapiedi insieme ad<br />
alcuni suoi compagni quando, improvvisamente,<br />
un'auto gli è finita addosso uccidendolo<br />
sul colpo. Il tragico episodio è<br />
avvenuto, martedì, in via Acquaroni.<br />
Per Daniele Buffa, 12 anni, non c'è stato<br />
nulla da fare. Alla guida dell'auto un<br />
neo patentato, Stefano Della Lucilla, 19<br />
anni. Il giovane è stato trovato in stato<br />
di choc a poca distanza dal luogo dell’incidente.<br />
L’auto, a quanto si è appreso<br />
dagli investigatori, stava percorrendo<br />
un rettilineo, il conducente ad un certo<br />
punto si è trovato di fronte una rotonda<br />
ed avrebbe all’ultimo momento deciso<br />
di girare a destra. Probabilmente, per la<br />
forte velocità, non è riuscito a tenere<br />
l’auto durante la curva, ha sbandato ed<br />
è salito sul muretto schiacciando il ragazzino<br />
tra l’auto ed il muro. All’altezza<br />
della curva, hanno riferito gli investigatori,<br />
non c’è traccia di frenata.<br />
«Un proiettile, quella macchina era un<br />
proiettile. Ho visto solo questo, poi sono<br />
riuscito a spostarmi in tempo. Daniele<br />
no, non ce l’ha fatta ed è rimasto lì». A<br />
raccontare la dinamica dell’incidente è<br />
Luigi, uno dei ragazzi che, assieme a<br />
Daniele, stavano tornando a casa.<br />
«Io sono riuscito a spostarmi — ha<br />
raccontato ancora Luigi — Andrea ha<br />
fatto in tempo a spingere a terra il fratello<br />
Emiliano e a togliersi di mezzo,<br />
Daniele non si è accorto di nulla».<br />
Era vivace e allegro Daniele. E sorrideva<br />
sempre, ai professori, agli amichetti,<br />
alle compagne di classe. Un sorriso<br />
che aveva anche martedì mattina in<br />
classe, quando la professoressa di lettere<br />
lo aveva lodato davanti a tutti per il<br />
comportamento esemplare tenuto durante<br />
la gita al Museo del Risorgimento.<br />
Quel sorriso Daniele lo ha lasciato su<br />
uno spigolo di marmo scuro, schiacciato<br />
da un’automobile impazzita.<br />
Nel punto in cui è morto Daniele sono<br />
accorsi subito i genitori: Aldo e Loredana.<br />
Entrambi non ce l’hanno fatta a<br />
vedere il figlio. L’uomo si è gettato per<br />
terra, abbracciando lo zainetto verde di<br />
Daniele; la donna, invece, in preda a<br />
Tre morti e sei feriti<br />
vicino a Veroli e a Vico<br />
COMUNE Necessarie altre 2 votazioni<br />
Primi sì all'istituzione<br />
delle 19 municipalità<br />
Primo sì, ma non definitivo, martedì<br />
sera del Consiglio comunale alla delibera<br />
che trasforma le attuali 19 circoscrizioni<br />
in altrettanti municipi, con tanto<br />
di «mini-sindaci». La delibera che istituisce<br />
i municipi, prevede una modifica<br />
dello Statuto comunale e per essere approvata<br />
in prima votazione deve ottenere<br />
la maggioranza qualificata dei due<br />
terzi, cioè 41 voti. Il provvedimento ha<br />
ottenuto invece 32 sì della maggioranza,<br />
10 no del Polo e 2 astensioni del Ccd.<br />
Si dovrà andare così, per l’approvazione<br />
definitiva ad altre due votazioni,<br />
senza discussione, nelle quali sarà necessaria<br />
la maggioranza semplice di 31 voti.<br />
Secondo il presidente del Consiglio comunale<br />
Luisa Laurelli la prima votazione<br />
si potrà tenere giovedì, mentre il sì<br />
definitivo potrà al massimo arrivare<br />
lunedì.<br />
Il provvedimento stabilisce che ciascun<br />
municipio «conserva la denominazione<br />
di Roma, alla quale si aggiunge<br />
quella caratteristica del proprio territorio.<br />
La denominazione e lo stemma del<br />
municipio sono deliberati dal Consiglio<br />
del Municipio sentita la Giunta comunale».<br />
In particolare, i Municipi gestiranno i<br />
servizi demografici, sociali, scolastici ed<br />
educativi, le attività e i servizi culturali,<br />
sportivi e ricreativi, quelli legati alla manutenzione<br />
urbana, alla gestione del patrimonio<br />
comunale e alla disciplina dell’edilizia<br />
privata, le iniziative per lo sviluppo<br />
economico nei settori dell’artigianato<br />
e del commercio (ma con esclusione<br />
della grande distribuzione), le funzioni<br />
di Polizia urbana.<br />
Pomezia: assalto<br />
ad un furgone portavalori<br />
Trecento milioni il bottino<br />
Un furgone portavalori della «Metrosecurity<br />
Express» è stato preso d'assalto,<br />
martedì, da 7 uomini, davanti all’ufficio<br />
postale di via Spoleto, a Pomezia.<br />
I banditi, a bordo di due furgoni, si<br />
sono appostati davanti alla porta posteriore<br />
dell’ufficio postale, dove solitamente<br />
avviene il carico e lo scarico del denaro<br />
dai furgoni della «Metrosecurity<br />
Express». Hanno lanciato un ordigno<br />
per stordire le guardie e poter così aprire<br />
il furgone portavalori. Hanno così<br />
preso un sacco contenente 300 milioni e<br />
sono fuggiti a bordo di un'auto che i carabinieri<br />
hanno ritrovato subito dopo.<br />
Due guardie giurate sono rimaste ferite<br />
e trasportate all'ospedale, le loro condizioni<br />
non destano preoccupazione.<br />
«Entrambi — ha detto un medico —<br />
presentano escoriazioni multiple dovute<br />
all’esplosione che ha infranto i vetri e<br />
danneggiato il mezzo. Non si tratta di<br />
ferite gravi, uno però accusa sensi di<br />
vertigine e difficoltà di udito. Per lui sono<br />
state disposte visite specialistiche».<br />
Sotto choc per l’accaduto gli impiegati<br />
dell’ufficio postale che sono anche stati<br />
presi come ostaggi dai malviventi,<br />
mentre razziavano le banconote.<br />
9 .<br />
una crisi nervosa, è stata caricata su<br />
un’ambulanza.<br />
«Qui, non c’è mai un vigile, un poliziotto<br />
— ha urlato una donna —. Non è<br />
la prima volta che accade. Queste persone<br />
è inutile metterle in galera tanto poi<br />
escono».<br />
Daniele frequentava la II E della scuola<br />
media «Via San Biagio Platani». Faceva<br />
parte di una sezione a tempo prolungato:<br />
tutti i giorni i ragazzi escono alle<br />
16.20, tranne il martedì, quando la campana<br />
suona alle 14. E quell'uscita anticipataèstata<br />
fatale per il piccolo Daniele.<br />
Tre persone sono morte e altre sei sono rimaste gravemente ferite in due<br />
differenti incidenti stradali avvenuti, tra martedì e mercoledì, vicino a Veroli e<br />
a Vico.<br />
Nel primo, sono morti Belindo Rotondi, di 26 anni, di Ceccano, e Sergio<br />
Cestra, di 29 anni, di Veroli, mentre sono rimasti feriti il conducente dell’auto,<br />
Maicol Di Veronica, di 23 anni, che è stato ricoverato in prognosi riservata,<br />
Daniele Straccamore, di 24 anni, ed Enrico Moriconi, 21 anni, invece, sono<br />
ricoverati per fratture varie. I cinque giovani viaggiavano a bordo di<br />
un’automobile che è uscita di strada schiantandosi contro un albero sulla via<br />
che collega Veroli alla località Giglio. Tutti e cinque tornavano a casa dopo<br />
essere stati alla festa di compleanno del datore di lavoro, titolare di una concessionaria<br />
di auto, di Straccamore e Moriconi.<br />
Nel secondo, è morto un uomo di 40 anni, Antonio Frate, in seguito alle ferite<br />
riportate nell'incidente avvenuto vicino a Vico. Altre tre persone sono rimaste<br />
ferite.<br />
Piani urbanistici:<br />
stanziato<br />
un miliardo e mezzo<br />
La Giunta regionale ha approvato,<br />
martedì, la delibera che autorizza<br />
i finanziamenti ai Comuni<br />
per la realizzazione dei piani urbanistici.<br />
Presentato dall’assessore<br />
all’Urbanistica, Armando Dionisi,<br />
il provvedimento stanzia un miliardo<br />
e 585 milioni destinati alla<br />
formazione degli strumenti urbanistici.<br />
«L’obiettivo — ha spiegato Dionisi<br />
— è favorire la redazione, al<br />
più presto, dei piani regolatori generali,<br />
normalizzando la situazione<br />
dei Comuni che ancora non<br />
hanno provveduto e le varianti a<br />
quelli già esistenti. Visto il numero<br />
delle domande pervenute per il<br />
finanziamento dello studio dei Prg<br />
e delle varianti e considerata la<br />
scarsità dei fondi disponibili, non<br />
si potrà però procedere all’accoglimento<br />
di altre richieste».<br />
Nella delibera sono indicati i<br />
Comuni da finanziare e gli importi<br />
relativi. Riguardo allo studio dei<br />
Prg, la Giunta ha concesso 170<br />
milioni per i Comuni in provincia<br />
di Roma; 265 per quelli di Frosinone;<br />
60 per Latina; 100 per Viterbo<br />
e 135 per Rieti.<br />
Sanità: sì ai farmaci<br />
generici per ridurre<br />
la spesa<br />
Anticipando le norme della finanziaria<br />
2001 sui farmaci generici la Regione dà<br />
un taglio alla spesa farmaceutica. Martedì,<br />
infatti, è stato firmato un accordo<br />
con Fimmg, Federfarma e Farmindustria<br />
per favorire la diffusione di medicinali<br />
che, non essendo coperti da brevetto,<br />
costano meno degli altri a parità di<br />
capacità terapeutica.<br />
Il protocollo d’intesa coinvolge medici<br />
di base, farmacisti ed industriali per attivare<br />
con una serie di iniziative un circuito<br />
virtuoso. Fimmg, Federfarma e<br />
Farmindustria daranno a breve il via ad<br />
una campagna d’informazione sull’efficacia<br />
terapeutica dei farmaci generici;<br />
alla Fimmg spetterà il compito di promuovere<br />
la prescrizione dei farmaci generici<br />
mentre Federfarma e Farmindustria<br />
si impegnano a garantire la rete di<br />
distribuzione.<br />
Come ha sottolineato l'assessore regionale<br />
alla Sanità, Saraceni, nel Lazio<br />
la spesa farmaceutica lievita sempre più<br />
e nel 2000 ha raggiunto i 1800 miliardi<br />
contro i 1500 dell’anno scorso. «Per questo<br />
— ha aggiunto — bisogna diffondere<br />
la cultura del farmaco generico, che costa<br />
il 20% in meno degli originari, e favorirne<br />
la distribuzione permetterà alla<br />
Regione di risparmiare 50 miliardi».<br />
L'OSSERVATORE ROMANO Giovedì 18 Gennaio 2001<br />
VIAGGIO NEI RIONI Un'area ricca di monumenti e di suggestioni<br />
Sant'Angelo: quando il pesce<br />
si comprava al Portico d'Ottavia<br />
Ognuno dei rioni che stiamo perlustrando,<br />
con il favore, fin qui, di un<br />
tempo atmosferico propizio al passeggio<br />
interessato e curioso, ci fa venire in<br />
mente un paese. Quindi il cuore di Roma<br />
è la risultante di agglomerati dai<br />
confini storici che al viandante non<br />
giungono, a meno che egli alzi gli occhi<br />
alle targhe stradali dove le varie identificazioni<br />
sono incise, persino scolpite, nel<br />
marmo.<br />
Si prenda il Rione Undecimo, intitolato<br />
Sant'Angelo. Poco più di centotrentamila<br />
metri quadrati, con una popolazione<br />
di circa seimila residenti, un terzo in<br />
meno rispetto al maggiore affollamento<br />
di fine Ottocento, quando l'Urbe aveva<br />
una maggiore concentrazione edilizia e<br />
tra il suburbio e l'attuale periferia correvano<br />
chilometri di spazi verdi, macchiati<br />
di greggi e armenti accuditi dai pastori.<br />
E c'è un sostanziale equilibrio, in Sant'Angelo,<br />
nella classica ripartizione delle<br />
età tra adolescenti, adulti, vecchi.<br />
Può darsi, ci viene il sospetto, che a<br />
taluno il termine «vecchio» dispiaccia,<br />
ma lo riteniamo preferibile al suo sinonimo<br />
«anziano», per la maggiore forza<br />
che ogni vecchiezza esprime rispetto alle<br />
tremebonde anzianità.<br />
Ognuno la pensi come vuole, veniamo<br />
ai fatti, partendo dalla realtà di un antico<br />
sovraffollamento di quest'area: stipati<br />
al pari di sardine dovevano stare le persone<br />
se, come ricorda Mauro Quercioli,<br />
«nel 1526, un anno prima, quindi, della<br />
famosa invasione dei Lanzichenecchi,<br />
TRASPORTI A breve i lavori dei tratti iniziali<br />
Metrò C: dalla Pisana via libera<br />
all'accordo di programma<br />
Con una delibera approvata martedì<br />
pomeriggio, la Giunta regionale autorizza<br />
il presidente, Francesco Storace, a<br />
sottoscrivere l’accordo di programma<br />
per la localizzazione delle tratte s. Giovanni-Malatesta-Alessandrino<br />
della Linea<br />
C della metropolitana.<br />
La linea C era stata prevista dal programma<br />
di interventi per «Roma Capitale»<br />
nel 1990 e l’intero progetto si snoda<br />
per una lunghezza di trenta chilometri<br />
tra Vigna Clara e Pantano; un’articolazione<br />
in sette tratte con 34 stazioni.<br />
In particolare sono state ritenute prioritarie<br />
le tratte numero 4 (s. Giovanni-<br />
Malatesta) e 5 (Malatesta-Alessandrino)<br />
che si connettono con il sistema dei trasporti<br />
cittadino congiungendosi con la<br />
fermata s. Giovanni della linea A.<br />
La localizzazione di queste stazioni<br />
comporta delle varianti alle destinazioni<br />
al Piano regolatore generale con varianti<br />
urbanistiche.<br />
Per realizzare il progetto — viene<br />
spiegato in una nota fatta circolare dalla<br />
Giunta, che riveste un’importanza fondamentale<br />
per la mobilità romana —, la<br />
regione Lazio ha così accettato di sottoscrivere<br />
con il Comune un accordo di<br />
programma visti i nullaosta degli uffici<br />
regionali competenti.<br />
«Per il bene della città — ha dichiarato<br />
l'assessore alla Mobilità, Walter Tocci<br />
— ci fa molto piacere la notizia che finalmente<br />
la Giunta regionale ha dato il<br />
via libera all'accordo di programma per<br />
il metrò C. Ora, dopo 322 giorni, è finalmente<br />
possibile avviare le prime gare<br />
per affidare i lavori relativi ai due tratti<br />
finanziati dal Governo a marzo scorso».<br />
18 GENNAIO 2001<br />
Giovedì della II settimana del tempo ordinario<br />
Feria (verde)<br />
Messa a scelta<br />
Lezionario: Eb 7, 25-8, 6; Salmo 39; Mc 3, 7-12<br />
Liturgia delle Ore: Giov. II sett.<br />
Ufficio della Feria<br />
Inizia la settimana di preghiera per l'Unità dei<br />
Cristiani<br />
Deraglia il treno<br />
sulla Roma-Pantano:<br />
forse è sabotaggio<br />
Momenti di panico mercoledì<br />
mattina per il deragliamento di un<br />
trenino della linea Roma-Pantano,<br />
all’altezza di via di Centocelle.<br />
Erano le 7.45 ed il convoglio<br />
era pieno di studenti e lavoratori<br />
diretti nella Capitale. Fortunatamente<br />
non ci sono stati feriti.<br />
L’incidente potrebbe essere avvenuto<br />
per un possibile guasto<br />
tecnico o da un'avaria anche se il<br />
ritrovamento da parte del personale<br />
della scientifica di un pezzo<br />
di ferro sui binari, probabilmente<br />
la testa di un martello, potrebbe<br />
indurre gli investigatori ad avvalorare<br />
la tesi del sabotaggio.<br />
Per favorire il trasporto dei passeggeri,<br />
poco dopo l'incidente sono<br />
stati messi a disposizione alcuni<br />
bus navetta. Poi, a metà mattinata,<br />
le corse sulla linea Roma-<br />
Pantano sono riprese.<br />
Il traffico nella zona, già intenso<br />
per via della pioggia caduta<br />
sulla città sin dalla notte, ne ha<br />
comunque risentito. Lunghe code<br />
si sono formate in via di Centocelle,<br />
dove è avvenuto il deragliamento:<br />
gli agenti della Polizia municipale<br />
sono intervenuti per cercare<br />
di districare il traffico.<br />
Anziana scippata: cade e si rompe il femore<br />
Mercoledì era uscita di buon’ora per andare a ritirare la pensione nell’ufficio<br />
postale vicino casa in via Tarvisio, nel quartiere Salario. Ha infilato nella<br />
borsetta il milione e settecentomila lire e poi è uscita per avviarsi a casa.<br />
Ma è stata scippata proprio davanti all’ufficio postale. La donna, Elvira<br />
S., 77 anni, è caduta in terra. Ora si trova ricoverata al Policlinico Umberto<br />
I per la frattura del femore: i medici l’hanno giudicata guaribile in quaranta<br />
giorni.<br />
Carte di credito duplicate: arrestato un malese<br />
La Guardia di finanza, mercoledì, ha sequestrato all’aeroporto Leonardo da<br />
Vinci carte di credito duplicate e arrestato un malese, di 39 anni. L’uomo,<br />
appena giunto allo scalo romano dalla Malesia via Singapore, è riuscito a<br />
superare indenne i controlli di frontiera ai varchi doganali, per dirigersi verso<br />
la Capitale. Fermato successivamente dai Finanzieri per un controllo, il<br />
malese, rappresentante informatico, è apparso stupito. I militari, notando<br />
che uno dei due passaporti esibiti era contraffatto, hanno allora voluto vederci<br />
chiaro sull’autenticità di 11 carte di credito dei circuiti internazionali,<br />
scoprendo che si trattava di duplicati.<br />
Cassiere nel Frusinate mette in fuga rapinatori<br />
La reazione del cassiere ha fatto fallire, martedì, una rapina che due giovani,<br />
forse alle prime esperienze, intendevano compiere all’interno della filiale<br />
di Piedimonte San Germano della banca della Ciociaria. I due, a volto<br />
scoperto e armati di taglierino, sono entrati in banca intimando agli impiegati<br />
di consegnare i soldi. Il cassiere, accortosi della loro incertezza, ha<br />
preso da un cassetto anziché i soldi, un pesante mazzo di chiavi e lo ha<br />
scagliato contro uno dei rapinatori. I due colti di sorpresa sono fuggiti.<br />
In manette un ladro d'albergo a Tivoli<br />
È stato arrestato, mercoledì, dai Carabinieri il ladro, un cileno, che negli ultimi<br />
tempi aveva messo a segno diversi colpi in un lussuoso albergo di Tivoli.<br />
Pablo Leiva, 20 anni, che più volte era entrato nell’albergo fingendo di<br />
far parte di comitive di clienti, è stato sorpreso, mentre tentava di svaligiare<br />
la suite dell’hotel. Recentemente dalle stanze erano spariti computer portatili,<br />
cellulari, soldi, borselli.<br />
Fede<br />
ben 3.600 bocche s'accalcavano in soli<br />
605 vani. Ed ancora non era stato istituito<br />
il ghetto, che esasperò una situazione<br />
già così precaria».<br />
Due secoli dopo se ne rielaborarono i<br />
confini, e sarebbe tutta da riferire la minuziosa<br />
sinuosità dei camminamenti per<br />
delimitare l'area, il cui stemma era ed è<br />
un angelo in campo rosso, con la spada<br />
nella mano destra e una bilancia nell'altra.<br />
Non si creda che la bilancia simboleggiasse<br />
la giustizia: assai più praticamente<br />
essa alludeva alla pesatura del pesce<br />
nel suo florido mercato, sistemato nel<br />
Portico d'Ottavia.<br />
Nuovo riassetto in epoche più prossime<br />
a noi, idealmente configurabile nello<br />
snodo e negli incroci dal ponte Fabricio<br />
(o Quattro Capi, a causa delle enormi<br />
teste che lo connotano) a piazza delle<br />
Cinque Scole, da lungotevere Cenci a<br />
piazza Campitelli, da via del Teatro di<br />
Marcello a piazza Paganica a via Margana.<br />
Ma grande fascino al rione viene aggiunto<br />
da certa toponomastica sempre<br />
in uso, a memoria di attività artigiane:<br />
calcerari in via Florida, fabbri e calderai<br />
nei pressi del Teatro Marcello, e poi funari,<br />
cardatori a San Valentino, setaroli<br />
e merciai a San Sebastiano all'Olmo.<br />
Quindi, a getto ininterrotto, berrettari,<br />
cappellari, guantari, droghieri, conciatori,<br />
profumieri, ma anche rigattieri e<br />
straccivendoli: perché ognuno si adoperava<br />
a sbarcare il lunario, traendo dall'estro,<br />
dalla fantasia, dalla tradizione i<br />
proventi per una sopravvivenza non<br />
sempre risicata.<br />
Siamo dunque in un'area di cospicua<br />
rilevanza storico-sentimentale. Se vogliamo<br />
particolareggiarne i confini, li indicheremo<br />
fra il Tevere (sorta di gran padre<br />
di tutti i fiumi), via Santa Maria del<br />
Pianto, via dei Falegnami, largo Arenula,<br />
Botteghe Oscure, Aracoeli, Teatro di<br />
Marcello, Foro Olitorio, Monte Savello<br />
fino a lambire l'isola Tiberina. Un comprensorio<br />
ricco di monumenti artistici,<br />
di chiese storiche e trionfali d'un barocco<br />
raffinato come Santa Maria in Campitelli,<br />
Sant'Angelo in Pescheria, santa<br />
Caterina de' Funari, sant'Ambrogio alla<br />
Massima, san Stanislao dei Polacchi, san<br />
Nicola in Carcere, san Gregorio della<br />
Pietà Divina e santa Rita. Altri templi si<br />
sono sacrificati alle modificazioni edilizie,<br />
fra essi san Niccolò degli Orsini, che<br />
verosimilmente sorgeva nei pressi del<br />
Teatro di Marcello quand'esso divenne<br />
abitazione e fortezza della nobile famiglia.<br />
«A volte mi capita di immaginare,<br />
persino di sognare come doveva scorrere<br />
qui la vita romana — dice la merciaia<br />
prospiciente via delle Botteghe Oscure<br />
— con un'operosità priva di frenesia e<br />
scommetto più produttiva, per certi versi,<br />
rispetto al gran correre di oggi».<br />
Concorda il non più giovane banconista<br />
d'un bar attorno a via Florida. «Perché<br />
vuole sapere il mio nome? Potrei<br />
buttargliene lì uno qualsiasi. Io vivo qui<br />
da 40 anni e se dovessi cambiare rione<br />
mi sembrerebbe di emigrare. Ci conosciamo<br />
tutti o quasi, compresi i circa ottocento<br />
stranieri che sono venuti a stabilirsi<br />
qui, rapidi a integrarsi nelle nostre<br />
abitudini. Dicono che i romani sono sfaticati?<br />
Alle sei del mattino, serrande su.<br />
Certo le ruote delle botticelle e gli zoccoli<br />
dei cavalli erano una bella compagnia<br />
mattutina. Certo, egoisticamente, e<br />
prendendo solo il meglio del passato, allora<br />
si viveva meglio. Ma bisogna seguire<br />
i tempi, belli e brutti come tutti i<br />
tempi. Forse, se ce la prendessimo un<br />
po' più con calma...».<br />
Calma regna, ma una calma realizzatrice,<br />
nelle centoventi botteghe artigiane<br />
rimaste nel rione, «e non è mica vero<br />
che diminuiscono — sostiene un corniciaio<br />
che sta trattando con un cliente —<br />
in due anni, nello spazio di poche centinaia<br />
di metri, sono spuntati due nuovi<br />
concorrenti».<br />
Acceleriamo i passi. Ecco la romantica<br />
Osteria di Goethe al vicolo della<br />
Campana. Non c'è più, è risaputo, sepolta<br />
e travolta dalle demolizioni degli<br />
Non bisogna essere impazienti, né voler<br />
realizzare l'unità a troppo buon prezzo.<br />
Ciò non significherebbe altro che ottenere<br />
un'unità avvilità, perfino sotto le apparenze<br />
della carità umana.<br />
(Henri de Lubac)<br />
a cura di p. Leonardo Sapienza, R.C.I.<br />
La Sinagoga e la fontana delle Tartarughe in due fotografie del 1908<br />
anni Trenta del Novecento, assieme allo<br />
stesso vicolo, ma ci sforziamo di individuarla,<br />
d'immaginare come doveva essere<br />
quando a uno dei suoi tavoli il letterato<br />
tedesco, alla fine del Settecento, incontrò<br />
la bella popolana Faustina, innamorandosene<br />
e facendola comprotagonista<br />
delle sue «Elegie».<br />
Così immaginiamo la vecchia pescheria<br />
del Portico d'Ottavia, come la vediamo<br />
effigiata in una stampa ottocentesca<br />
esposta in una vetrina di rigattiere, sapete,<br />
una di quelle vetrine con l'anta inchiavardata<br />
per proteggerla di notte. Ed<br />
ecco balzare alla memoria le Cinque<br />
Scole giudaiche con funzione di sinagoga<br />
e di aggregazione fra gente di egual<br />
fede religiosa, in parte devastate da incendi<br />
e in parte deliberatamente abbattute<br />
per far posto, appunto, a un'unica,<br />
grande sinagoga, con la demolizione del<br />
ghetto.<br />
Ora sostiamo dinanzi al purtroppo<br />
malandato tempietto del Carmelo, poi a<br />
palazzo Costaguti sulla piazza omonima,<br />
e ancora alla Fontana delle Tartarughe,<br />
in piazza Mattei, costruita in una sola<br />
notte.<br />
Si racconta che il duca al quale è intitolata<br />
la piazza, avendo perduto al gioco<br />
il proprio intero patrimonio, cosa che<br />
ne comprometteva le nozze imminenti<br />
con una ricchissima fanciulla, riuscì a<br />
realizzare questo prodigio di bellezza artistica<br />
e tempestività, convincendo il<br />
riottoso, futuro suocero a concedergli la<br />
mano della figliola: potenza dell'amore,<br />
dell'aristocrazia, del denaro.<br />
Ci richiamiamo l'odore, tra d'umido e<br />
d'antico, di vicoli e stradette spazzate<br />
via o mozzate dalle bonifiche umbertine<br />
di fine Ottocento.<br />
E intrecciandosi, qualunque itinerario<br />
si compia, un rione nell'altro, ci è facile<br />
collegare il doppio isolamento attuato,<br />
con demolizioni di edifici anche pregevoli<br />
e opinabili innovazioni estetiche, del<br />
Campidoglio da un lato, e della via del<br />
Teatro di Marcello dall'altro, in un rifacimento<br />
e in nuove aperture di spazi<br />
che, del resto, i tempi nuovi impongono.<br />
Basti ricordare che piazza Calcerara<br />
si chiamava così perché vi si sminuzzavano<br />
fino alla calce i marmi e le pietre<br />
su cui poggiavano le statue dell'antichità,<br />
statue comprese. Perciò, nulla di<br />
nuovo sotto il sole. E ogni qualvolta viene<br />
da dire «Una volta sì...», gli si può<br />
ben opporre un «Ma guarda adesso che<br />
bell'effetto che fa».<br />
LAURA PICCINELLI<br />
RADIO<br />
VATICANA<br />
OM: 1530 kHz - 196 metri<br />
(Per la zona di Roma<br />
anche Onda Media 527 kHz<br />
e FM 93.3 e 105 MHz)<br />
OC: nelle bande 49, 31, 25 e 19 metri<br />
GIOVEDÌ 18 GENNAIO<br />
00.10: Studio A (stereo): Con voi<br />
nella notte<br />
7.20-15.30-17.30-23-24: Orizzonti cristiani<br />
7.30: Santa Messa in latino<br />
8-12-14-15-16-18-21-23.30: Radiogiornale<br />
in italiano, spagnolo, portoghese,<br />
francese, inglese, tedesco e polacco<br />
16.30: «Avanti adagio: musica contro<br />
lo stress» di M. Guadagnini<br />
17: Liturgia delle Ore, celebrazione<br />
dei Vespri in latino<br />
20.20: Programma tedesco: Kreuzfeuer<br />
– Kirche wo es kritisch wird<br />
20.40: Recita del Santo Rosario in<br />
latino<br />
21.30: Programma francese: La semaine<br />
de prière pour l'unité<br />
21.50: Programma inglese: Matters<br />
of fact / Against the floor / Where<br />
do we go from here<br />
22.10: Programma spagnolo: Al Hilo<br />
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