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PAGINA<br />
7 .<br />
La Famiglia Rogazionista celebra il 150° anniversario della nascita del Fondatore<br />
L'anno del beato<br />
Annibale Maria Di Francia<br />
ANTONIO FIORENZA<br />
La Famiglia Rogazionista (i Rogazionisti,<br />
le Figlie del Divino Zelo, le Missionarie<br />
Rogazioniste, gli Ex-Allievi, le Associazioni<br />
e i Gruppi ecclesiali rogazionisti,<br />
gli Amici delle Opere di Padre Annibale,<br />
gli Educatori e i Benefattori) celebra<br />
il 150° anniversario della nascita del<br />
Fondatore, il beato Annibale Maria Di<br />
Francia (Messina, 5 luglio 1851-2001).<br />
L'evento assume particolare importanza<br />
perché ricorre a circa dieci anni dalla<br />
beatificazione (7 ottobre 1990) e nella<br />
prospettiva della canonizzazione.<br />
La ricorrenza è stata preparata dalla<br />
lettera circolare, Sulle Orme di Padre<br />
Annibale, indirizzata alla Famiglia Rogazionista<br />
dal Superiore Generale dei Rogazionisti,<br />
P. Giorgio Nalin, e dalla Superiora<br />
Generale delle Figlie del Divino<br />
Zelo, Madre M. Diodata Guerrera.<br />
La lettera testimonia l'amore che lega<br />
le due Famiglie religiose al comune Fondatore<br />
ed esprime la comunione spirituale<br />
tra loro e con quanti, consacrati e<br />
laici, condividono lo stesso carisma. In<br />
essa viene riproposta la via di santità<br />
percorsa da Annibale M. Di Francia,<br />
mosso e animato dalla comprensione<br />
ispirata, che egli ebbe fin da giovane,<br />
delle parole di Gesù: «La messe è molta<br />
gli operai sono pochi, pregate dunque il<br />
padrone della messe perché mandi operai<br />
nella sua messe» (Mt 9, 35-38).<br />
La riflessione della lettera circolare,<br />
infatti, verte essenzialmente sulla testimonianza<br />
di santità di Padre Annibale e<br />
vuole essere, nella linea del primato della<br />
vita spirituale, un richiamo alla riscoperta<br />
della santità come vocazione fondamentale<br />
e impegno prioritario nella<br />
specificità del carisma rogazionista.<br />
«L'anno 2001 sarà per noi l'“Anno di<br />
Padre Annibale” — scrivono P. Nalin e<br />
M. Diodata nell'introduzione alla loro<br />
lettera —: anno interamente dedicato alla<br />
lode al Signore per il dono del Beato<br />
Padre Fondatore, durante il quale siamo<br />
chiamati a rivisitare la storia, la figura e<br />
l'opera dell'apostolo della preghiera per<br />
le vocazioni e padre degli orfani e dei<br />
poveri; anno in cui siamo invitati ad accostarci<br />
alla persona di Padre Annibale<br />
per riscoprire il suo cammino di santità<br />
affinché la sua vita e le sue opere diventino<br />
sempre più stimolo e luce per il nostro<br />
impegno apostolico e la nostra crescita<br />
in Cristo».<br />
L'«Anno di Padre Annibale», si legge<br />
ancora nella circolare, «avrà inizio il 31<br />
gennaio 2001, per noi festa del Nome<br />
SS. Di Gesù, e si concluderà nella stessa<br />
data dell'anno successivo. La “grande<br />
supplica” che caratterizza questa festa<br />
— (preghiera di ringraziamento e di invocazione<br />
che si rivolge al Signore in<br />
questo giorno in tutte le Comunità delle<br />
Famiglie religiose di Padre Annibale) —<br />
ne costituirà l'atto di apertura e di chiusura».<br />
Per la Famiglia rogazionista il 2001,<br />
che segna l'inizio del terzo millennio, è<br />
dedicato a Padre Annibale Di Francia,<br />
per la Chiesa universale è «anno vocazionale».<br />
Nella lettera che accompagna<br />
il Messaggio del Papa per la XXXVIII<br />
Giornata Mondiale per le Vocazioni si<br />
dice, infatti, che la Sede Apostolica ha<br />
accolto «la continua e pressante richiesta<br />
dei Centri Internazionali e Nazionali<br />
per le vocazioni di celebrare l'inizio del<br />
terzo millennio, come anno vocazionale»<br />
(cfr Congregazione per l'Educazione<br />
Cattolica, prot. 54/2001).<br />
La singolare coincidenza è provvidenziale.<br />
I figli e le figlie di Padre Annibale<br />
sono chiamati a riscoprire e ravvivare<br />
durante quest'anno il rapporto personale<br />
con il loro Fondatore per meglio conoscere<br />
e continuamente ripensare il<br />
suo messaggio, la sua testimonianza di<br />
santità vissuta nella dedizione incondizionata<br />
alla causa delle vocazioni e al<br />
servizio del prossimo più bisognoso (i<br />
piccoli e i poveri); trovano, pertanto,<br />
nell'anno vocazionale spinta e sostegno<br />
per approfondire e vivere il loro carisma<br />
che li vuole nella Chiesa testimoni di<br />
una pastorale vocazionale fondata sul<br />
primato della preghiera. A loro volta, i<br />
pensatori e gli operatori della pastorale<br />
vocazionale nella Chiesa potranno essere<br />
illuminati e orientati dalla testimonianza<br />
e dalla intraprendenza di Padre Annibale<br />
Di Francia che nella preghiera universale<br />
e incessante al Padrone della messe<br />
ha individuato l'«asse portante» e la «ragion<br />
d'essere» della pastorale vocazionale.<br />
Per la celebrazione dell'«Anno di Padre<br />
Annibale» è stato predisposto un<br />
programma di massima, comunicato nei<br />
giorni scorsi, nel quale si precisano innanzitutto<br />
gli obbiettivi: promuovere il<br />
culto del beato Annibale per rendere<br />
gloria a Dio e diffondere la conoscenza<br />
della sua vita, del suo carisma e della<br />
sua missione, sorgenti di promozione<br />
umana e strumenti efficaci per la nuova<br />
evangelizzazione; favorire lo studio, l'approfondimento<br />
e l'interiorizzazione della<br />
testimonianza di santità di Padre Annibale;<br />
suscitare un crescente amore verso<br />
la sua persona, fonte di rinnovamento<br />
spirituale e di fedeltà creativa al carisma<br />
di fondazione.<br />
Diversi sono gli impegni previsti dal<br />
programma generale che vuole essere<br />
soprattutto occasione di riflessione, di<br />
interiorizzazione, di cultura, di testimonianza<br />
evangelica, di carità, di riaffermazione<br />
e proposta di valori umani e<br />
sociali nella linea pedagogica dell'esperienza<br />
cristiana vissuta da Annibale M.<br />
Di Francia.<br />
Convegni di studi, corsi di esercizi<br />
spirituali, pubblicazioni di articoli e saggi<br />
storici riproporranno la figura umana,<br />
religiosa e sacerdotale del Di Francia<br />
per evidenziare la sua esperienza di Dio,<br />
la sua originale intelligenza delle pagine<br />
evangeliche che insegnano la preghiera<br />
per le vocazioni (cfr Mt 9, 35-38; Lc 10,<br />
2), la sua dedizione agli ultimi, il suo zelo<br />
sacerdotale, il suo attaccamento alla<br />
Chiesa, al Papa e ai Vescovi, la sua profonda<br />
spiritualità eucaristica e mariana.<br />
Inoltre, concrete iniziative di opere di<br />
carità, specialmente in terre di missione,<br />
segneranno il 2001 del suo spirito evangelico.<br />
Sono stati anche programmati concorsi<br />
storici, artistici e letterari con premi<br />
per alunni di scuole elementari, medie<br />
e superiori.<br />
Particolare significato assume anche il<br />
pellegrinaggio dell'insigne reliquia del<br />
Cuore di Padre Annibale durante quest'anno<br />
per tutte le Case delle Figlie del<br />
Divino Zelo e dei Rogazionisti in Italia e<br />
all'estero.<br />
Il centro delle celebrazioni resta però<br />
Messina, città natale di Padre Annibale<br />
e della sua Opera, luogo dove riposano<br />
le sue spoglie mortali, nel Tempio da lui<br />
edificato e denominato della «Rogazione<br />
Evangelica».<br />
Un fitto programma è stato previsto<br />
per la festa liturgica del beato, il 1° giugno,<br />
data scelta per la celebrazione ufficiale<br />
del 150° anniversario della nascita,<br />
che di per sé ricorre il 5 luglio.<br />
In quella occasione converranno a<br />
Messina pellegrini da ogni parte del<br />
mondo dove operano i Rogazionisti e le<br />
Figlie del Divino Zelo; le due Famiglie<br />
religiose, in concomitanza con la celebrazione<br />
del 1° giugno, terranno, sem-<br />
L'OSSERVATORE ROMANO Mercoledì 31 Gennaio 2001<br />
pre in Messina, le rispettive Conferenze<br />
dei Superiori Maggiori.<br />
I momenti principali della celebrazione<br />
sono previsti dal 31 maggio al 2 giugno.<br />
La sera del 31 una fiaccolata accompagnerà<br />
l'Urna contenente il Corpo<br />
di Padre Annibale che per la seconda<br />
volta (la prima volta avvenne in occasione<br />
della beatificazione nel 1990) dal<br />
Tempio della «Rogazione Evangelica» —<br />
Santuario s. Antonio — viene portato<br />
nel Duomo, dove avrà luogo una veglia<br />
di preghiera; il 1° giugno, sempre nel<br />
Duomo, è prevista nella prima metà della<br />
giornata una solenne Concelebrazione<br />
Eucaristica; di pomeriggio presso il Santuario<br />
della Madonna della Guardia, nell'omonima<br />
contrada in località Faro Superiore,<br />
luogo della morte di Padre Annibale,<br />
ci sarà il raduno della Gioventù<br />
rogazionista; concluderà la serata uno<br />
spettacolo musicale cittadino per far<br />
giungere il messaggio di Annibale Di<br />
Francia ad un più vasto e variegato pubblico;<br />
il 2 giugno, infine, avrà luogo il<br />
meeting della Famiglia rogazionista.<br />
Per le celebrazioni sono stati costituiti<br />
una commissione composta da Rogazionisti,<br />
Figlie del Divino Zelo e membri<br />
del laicato rogazionista, e un comitato<br />
d'onore cui hanno aderito esponenti del<br />
mondo della cultura, autorità religiose,<br />
civili e militari della città di Messina e<br />
della Regione Sicilia.<br />
L'Anno di Padre Annibale per la Famiglia<br />
Rogazionista vuole significare la<br />
piena accoglienza del messaggio di conversione<br />
e di rinnovamento del Grande<br />
Giubileo appena concluso; vuole esserne<br />
il prolungamento nell'impegno a percorrere<br />
il cammino di santità nella specificità<br />
del carisma rogazionista, nella testimonianza<br />
della carità e nell'intraprendenza<br />
per la nuova evangelizzazione.<br />
Nello stesso tempo, questo speciale anno<br />
rappresenta l'occasione propizia per<br />
riscoprire la figura e l'opera del Sacerdote<br />
messinese che, per il suo ardente<br />
zelo apostolico e la sua carità senza limiti,<br />
è divenuto «cittadino» di molti Paesi<br />
e «padre» per un numero di figli sempre<br />
crescente.<br />
Il Card. Sodano<br />
conferisce l'ordinazione<br />
episcopale<br />
a Mons. Badini<br />
Confalonieri,<br />
Vescovo di Susa<br />
Il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di<br />
Stato, conferirà l'ordinazione episcopale a<br />
Mons. Alfonso Badini Confalonieri, Vescovo<br />
eletto di Susa, mercoledì 31 gennaio, alle<br />
ore 17, nella Patriarcale Basilica di San<br />
Pietro.<br />
Conconsacranti saranno l'Arcivescovo<br />
Agostino Cacciavillan, Presidente dell'Amministrazione<br />
del Patrimonio della Sede<br />
Apostolica, e l'Arcivescovo Francesco Monterisi,<br />
Segretario della Congregazione per i<br />
Vescovi.<br />
Pubblicati gli atti del seminario promosso nel '99 dal Pontificio Consiglio per i Laici<br />
I Movimenti ecclesiali<br />
nella sollecitudine dei Vescovi<br />
Chiesa» — fanno parte gli interventi di<br />
Mons. Stanisław Ryłko, Segretario del<br />
Pontificio Consiglio per i Laici, sul tema:<br />
«L'avvenimento del 30 maggio 1998 e le<br />
sue conseguenze ecclesiologiche e pastorali<br />
per la vita della Chiesa»; di Guzmán<br />
Carriquiry, Sotto-Segretario del medesimo<br />
Pontificio Consiglio, sul tema: «I<br />
movimenti ecclesiali nel contesto religioso<br />
e culturale di oggi»; di Padre Fidel<br />
González Fernández, professore di storia<br />
della Chiesa presso le Pontificie Università<br />
Urbaniana e Gregoriana, su: «Carismi<br />
e movimenti nella storia della<br />
Chiesa».<br />
«I movimenti nella vita delle Chiese<br />
locali» è il tema della seconda parte che<br />
raccoglie gli interventi della tavola ro-<br />
tonda e che si apre con l'introduzione<br />
del Cardinale Lucas Moreira Neves, allora<br />
Prefetto della Congregazione per i<br />
Vescovi. Fanno seguito le esperienze pastorali<br />
dei Vescovi: «I movimenti “sale<br />
della Chiesa”» del Card. Adrianus Johannes<br />
Simonis; «Lo Spirito oltrepassa le<br />
frontiere» del Card. Miloslav Vlk; «Il dono<br />
di Dio e il compito del Vescovo» del<br />
Card. Jean-Marie Lustiger; «Il soffio dello<br />
Spirito» di Mons. Robert Sarah; «Accompagnare<br />
i movimenti» di Mons.<br />
Theodore McCarrick; «I movimenti e la<br />
sfida nichilistica dell'Occidente» di<br />
Mons. Carlo Caffarra.<br />
Quindi, ecco le testimonianze di movimenti<br />
e comunità: Gérald Arbola (Comunità<br />
dell'Emmanuele); Chiara Lubich<br />
(Movimento dei Focolari); Mons. Luigi<br />
Giussani (Comunione e Liberazione); Kiko<br />
Arguello (Cammino Neocatecumenale);<br />
Andrea Riccardi (Comunità di Sant'Egidio);<br />
Salvatore Martinez (Rinnovamento<br />
nello Spirito Santo).<br />
La terza parte del volume ha per titolo:<br />
«Carisma e discernimento. Aspetti<br />
giuridici». Contiene la relazione di<br />
Mons. Lluís Martínez Sistach, Arcivescovo<br />
di Tarragona (Spagna), su: «La libertà<br />
di associazione nella Chiesa»; del gesuita<br />
Padre Gianfranco Ghirlanda, professore<br />
alla Pontificia Università Gregoriana,<br />
su: «Criteri di ecclesialità per il riconoscimento<br />
dei movimenti ecclesiali<br />
da parte del Vescovo diocesano»; di<br />
Giorgio Feliciani, professore all'Università<br />
Cattolica del Sacro Cuore di Milano,<br />
su: «I movimenti ecclesiali e i compiti<br />
del Vescovo diocesano».<br />
Anche solo sfogliando le pagine di<br />
questa preziosa documentazione si avverte<br />
la vivacità dell'esperienza ecclesiale<br />
dei movimenti che hanno saputo liberare<br />
in tanti fedeli laici di ogni età uno<br />
slancio missionario, condizione indispensabile<br />
alla Chiesa. Questo obiettivo —<br />
rammenta il Papa — si raggiunge solo<br />
laddove essi si inseriscono con umiltà<br />
nella vita delle Chiese locali e sono accolti<br />
cordialmente da Vescovi e sacerdoti<br />
nelle strutture diocesane e parrocchiali.<br />
L'attività dell'Istituto «Veritatis Splendor» di Bologna, frutto del Congresso Eucaristico Nazionale del 1997<br />
Un centro di cultura aperto ai giovani studiosi cattolici<br />
A Bologna si concludono il 23 febbraio<br />
2001 le lezioni della Scuola di Anagogia<br />
III che, a causa dei lavori di ristrutturazione<br />
che rendono inagibile la<br />
sede dell'Istituto «Veritatis Splendor» (in<br />
via Riva di Reno), si sono svolti in Seminario.<br />
Le lezioni hanno avuto inizio il 13<br />
ottobre, con la prolusione di Mons. Inos<br />
Biffi. Si sono poi tenute ogni venerdì.<br />
Le tre lezioni rimanenti saranno tenute<br />
dal Cardinale Giacomo Biffi, Arcivescovo<br />
di Bologna, nei giorni 9, 16 e appunto<br />
23 febbraio, dalle ore 18.30 alle ore<br />
19.45.<br />
Il corso è aperto a tutti gli interessati,<br />
perciò non richiede il possesso di titoli<br />
di studio precedenti, né si rilasciano titoli.<br />
È possibile frequentare come una<br />
vera e propria scuola o come semplici<br />
uditori; nel primo caso sono previste iniziative<br />
sussidiarie tra cui un ulteriore<br />
appuntamento settimanale in cui riprendere<br />
i temi esposti nelle lezioni per una<br />
migliore assimilazione.<br />
«Il termine anagogia letteralmente significa<br />
essere condotti in alto» spiega<br />
Don Santino Corsi, dell'Istituto «Veritatis<br />
Splendor». «La nostra scuola vuole<br />
essere un cammino che esige una guida<br />
e si propone di avviare al piacere razio-<br />
nale della scoperta di come il visibile<br />
trovi nell'invisibile sapienza di Dio la sua<br />
origine e il suo compimento. Oggi non<br />
si sa più cos'è l'anagogia, perché tende<br />
a prevalere la preoccupazione per i problemi<br />
immediati, ovvero per tutto ciò<br />
che si riferisce al quotidiano. Normalmente<br />
frequentiamo una scuola “catagogica”,<br />
cioè una scuola che ci porta in<br />
basso, per cui il nostro pensiero è totalmente<br />
ossessionato dai pensieri di ogni<br />
giorno. L'anagogia, invece, ci guida alla<br />
libertà, ovvero ci introduce alla conoscenza<br />
della verità. Anagogia, dunque,<br />
vuol dire salire in alto per contemplare<br />
il mistero a cui il Signore ci ha chiamato.<br />
Questo esige che disponiamo la nostra<br />
mente a compiere l'itinerario che la<br />
conduce dentro i misteri di Dio».<br />
Mons. Inos Biffi, dopo aver spiegato<br />
lo scorso anno come il Mistero, contemplato<br />
razionalmente dalla teologia, venga<br />
celebrato, reso presente e attingibile<br />
dalla liturgia, ha affrontato nelle lezioni<br />
il rapporto tra anagogia e vita cristiana.<br />
Il Mistero, infatti, è destinato a diventare<br />
vita, santità, in ogni credente.<br />
Chi ha seguito le lezioni degli anni<br />
scorsi ha avuto modo di verificare che<br />
questo modo di procedere non significa<br />
GIAMPAOLO MATTEI<br />
La maturità ecclesiale è una sfida,<br />
una via da percorrere e costituisce la<br />
«tappa nuova» da raggiungere per i movimenti<br />
e le nuove comunità. La loro<br />
novità inattesa, e talora persino dirompente,<br />
non ha mancato di suscitare interrogativi,<br />
disagi e tensioni. L'itinerario<br />
della maturità ecclesiale esige da parte<br />
dei movimenti una sempre più salda comunione<br />
con i Pastori e la condivisione,<br />
nell'ambito della comunione e missione<br />
delle Chiese locali, delle loro ricchezze<br />
carismatiche in modo umile e generoso.<br />
Il Pontificio Consiglio per i Laici ha<br />
pubblicato un volume che raccoglie gli<br />
atti del seminario promosso a Roma dal<br />
16 al 18 giugno 1999, in collaborazione<br />
con la Congregazione per i Vescovi e la<br />
Congregazione per la Dottrina della Fede,<br />
sul tema: «Movimenti ecclesiali e<br />
nuove comunità nella sollecitudine pastorale<br />
dei Vescovi».<br />
Il libro fa parte di «Laici oggi», collana<br />
di studi a cura del Pontificio Consiglio<br />
per i Laici (Libreria Editrice Vaticana,<br />
2000 - pagine 258, Lire 20.000). È<br />
edito in italiano, in francese, in inglese e<br />
in spagnolo.<br />
La pubblicazione intende proporsi come<br />
un aiuto prezioso ai Vescovi, e a<br />
quanti hanno responsabilità pastorali nei<br />
confronti dei movimenti, per orientarsi<br />
nell'esercizio del loro delicato compito.<br />
Si inserisce, dunque, in un progetto<br />
apostolico che ha ricevuto un impulso<br />
straordinario dallo storico incontro del<br />
Papa con i movimenti e le nuove comunità,<br />
il 30 maggio 1998 in Piazza San<br />
Pietro. In quella occasione Giovanni<br />
Paolo II parlò di «una nuova Pentecoste»,<br />
riconoscendo nello sviluppo dei<br />
movimenti e delle nuove comunità un<br />
motivo di speranza per l'azione missionaria<br />
della Chiesa.<br />
Al seminario del 1999 hanno partecipato<br />
i Vescovi diocesani e i Capi di diversi<br />
Dicasteri della Curia Romana invitati<br />
dal Pontificio Consiglio per i Laici.<br />
Oltre cento Cardinali e Vescovi di ogni<br />
parte del mondo si sono così ritrovati<br />
per tre giorni di lavoro e di preghiera<br />
nella sede del Pontificio Ateneo «Regina<br />
Apostolorum».<br />
Accanto alle relazioni, il programma<br />
prevedeva un ampio spazio dedicato alla<br />
discussione. In questi momenti si è avuto<br />
uno scambio assai intenso e proficuo<br />
tra i partecipanti. Nel volume, ad esempio,<br />
è stato pubblicato il coinvolgente<br />
dialogo su «i movimenti, la Chiesa, il<br />
mondo» che il Cardinale Joseph Ratzinger,<br />
Prefetto della Congregazione per la<br />
Dottrina della Fede, ha avuto con i Vescovi<br />
partecipanti al seminario.<br />
La prefazione del volume è stata curata<br />
dal Cardinale James Francis Stafford,<br />
Presidente del Pontificio Consiglio<br />
per i Laici, che mette in risalto come<br />
nella Chiesa la dimensione carismatica e<br />
la dimensione istituzionale siano complementari.<br />
Appoggiandosi al Magistero<br />
di Giovanni Paolo II, ricorda come la<br />
Chiesa abbia nella sua essenza un profilo<br />
mariano e un profilo petrino. «Vi è<br />
però — scrive il Card. Stafford — una<br />
stretta analogia tra il profilo marianopaolino<br />
della Chiesa e la sua dimensione<br />
carismatica, da una parte, e tra il profilo<br />
petrino-apostolico e la sua dimensione<br />
istituzionale, dall'altra».<br />
Il Messaggio inviato da Giovanni Paolo<br />
II ai partecipanti al seminario apre significativamente<br />
questa ricca documentazione.<br />
Le parole del Papa illuminano<br />
ed incoraggiano.<br />
Le relazioni tenute al seminario sono<br />
divise nel volume in tre parti. Della prima<br />
— «La realtà dei movimenti nella<br />
prenderla troppo alla lontana ma, al<br />
contrario, collocarsi nella posizione in<br />
cui la panoramica è migliore, perché tra<br />
tutti i punti di vista possibili sceglie<br />
quello di Colui che di tutte le cose è autore<br />
e redentore.<br />
A quanti l'hanno già percorso, l'itinerario<br />
«anagogico», superata una certa<br />
vertigine iniziale, ha offerto la possibilità<br />
di gustare conoscitivamente le risposte<br />
esaltanti offerte dalla parola rivelata alle<br />
domande essenziali che l'uomo si pone<br />
su di sé, sul suo destino, sul mondo di<br />
cui fa parte.<br />
Esse sono tutte esplicitazioni di un'unica<br />
risposta che è Gesù Cristo. Certo è<br />
una risposta sorprendente e che, infatti,<br />
rimane spesso incompresa. È una risposta<br />
sconcertante perché si presenta, a<br />
prima vista, come una domanda.<br />
Nelle scorse lezioni dedicate a definire<br />
l'identikit del «Festeggiato» il Cardinale<br />
Biffi ha portato a rivivere, attraverso le<br />
testimonianze evangeliche, l'impatto<br />
sconvolgente e affascinante con Gesù di<br />
Nazareth. Egli è stato per gli uomini<br />
della sua generazione e rimane per gli<br />
uomini di tutti i tempi un interrogativo.<br />
«Chi è costui? Da dove viene?», si chiede<br />
la gente ed egli stesso si informa a ri-<br />
Lo storico incontro del Papa<br />
con i Movimenti ecclesiali<br />
in Piazza San Pietro (30 maggio 1998)<br />
guardo: «La gente chi dice che io sia?»,<br />
«E voi chi dite che io sia?».<br />
Per chi non sfugge questa divina provocazione<br />
e concorda con Pietro, riconoscendo<br />
che Egli è il Cristo, il Figlio<br />
del Dio vivente, Gesù, da personaggio irriducibile<br />
a ogni schema di comprensione<br />
usuale, da caso a cui non si riesce a<br />
dare una spiegazione adeguata, da «domanda»<br />
insolubile, diventa «risposta» a<br />
tutte le nostre altrettanto insolubili questioni,<br />
compreso l'enigma del male, in<br />
tutte le sue forme, e della morte.<br />
Nel ciclo di lezioni è stata offerta l'occasione<br />
di approfondire ulteriormente<br />
questa dimensione del Cristo, cioè i suoi<br />
legami oggettivi con l'universalità delle<br />
cose, secondo la prospettiva del cristocentrismo.<br />
Poiché il suo essere Signore<br />
del mondo e della storia è legato agli<br />
eventi che seguono la conclusione della<br />
sua vicenda terrena visibile, e che sono<br />
enunciati nei simboli apostolici negli articoli<br />
riguardanti la discesa agli inferi,<br />
l'ascensione al cielo e l'intronizzazione<br />
alla destra del Padre, sono stati in specifico<br />
considerati questi tre momenti dell'«avventura<br />
cosmica del Figlio di Dio».<br />
L'Istituto «Veritatis Splendor per la ricerca<br />
e la formazione culturale cattoli-<br />
ca» nasce come emanazione della «Fondazione<br />
Card. Giacomo Lercaro», in spirito<br />
di fedeltà alla sollecitudine pastorale<br />
e all'attenzione al mondo dei giovani e<br />
alla cultura che fu propria del grande<br />
Arcivescovo di Bologna.<br />
Esso è uno dei frutti più preziosi del<br />
23° Congresso Eucaristico Nazionale.<br />
Voluto dall'Arcivescovo di Bologna, Cardinale<br />
Giacomo Biffi, l'Istituto ha sede a<br />
Bologna — con due residenze, una per i<br />
ragazzi e l'altra per le ragazze — e si rivolge<br />
alla «giovane» intelligenza cattolica<br />
italiana (principalmente a studenti universitari<br />
e neolaureati) per offrirle un itinerario<br />
formativo coerente con la fede e<br />
la dottrina cattolica e avviarla alla ricerca<br />
sotto la guida della intelligenza «matura».<br />
Due sono le caratteristiche originali<br />
dell'Istituto «Veritatis Splendor»:<br />
primo, esso non vuole essere solo un<br />
pensionato universitario cattolico, ma<br />
un vero centro di cultura, in cui i giovani<br />
sono formati e avviati alla ricerca<br />
scientifica; secondo, punto di riferimento<br />
dell'attività culturale dell'Istituto è la<br />
cattedra episcopale in quanto tale che,<br />
nella Chiesa Cattolica, è cattedra di verità.<br />
L'Istituto si situa nel contesto del<br />
«progetto culturale» della Chiesa italiana<br />
al quale intende contribuire.