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DAL MONDO<br />

PAGINA<br />

2 .<br />

JUGOSLAVIA Attentato in Montenegro<br />

Il Ministro degli esteri<br />

in missione alla Nato<br />

BRUXELLES, 9.<br />

Il Ministro degli esteri jugoslavo, Goran<br />

Svilanovic, compie domani una visita<br />

ufficiale al Quartier generale della Nato<br />

a Bruxelles. Lo ha annunciato ieri un<br />

comunicato dell’Alleanza atlantica secondo<br />

il quale Svilanovic avrà un incontro<br />

il Segretario generale della nato,<br />

George Robertson.<br />

Dal canto suo, la Russia resta preoccupata<br />

per la situazione in Kosovo, ma<br />

non vuole ritirarsi dalla Forza di pace<br />

internazionale «Kfor» e, soprattutto, intende<br />

continuare a collaborare con la<br />

Pechino finanzierà<br />

una linea ferroviaria<br />

tra Turchia e Georgia<br />

ANKARA, 9.<br />

La Cina si è detta ieri pronta a<br />

finanziare la linea ferroviaria fra<br />

Kars (Turchia orientale) e Tbilisi<br />

(capitale della Repubblica ex sovietica<br />

della Georgia), l’anello<br />

mancante per la costruzione della<br />

nuova «Via della Seta» che collegherà<br />

Pechino a Londra attraverso<br />

l’Asia Centrale, l’Iran e Istanbul.<br />

La disponibilità cinese è stata<br />

annunciata dal Ministro degli esteri<br />

turco, Ismail Cem, e dal suo<br />

collega, Tang Jaxuan, che hanno<br />

firmato ad Ankara un «piano di<br />

azione» per lo sviluppo delle relazioni<br />

bilaterali.<br />

Il tratto Kars-Tbilisi si collegherà<br />

a Baku (capitale dell'Azerbaigian)<br />

e da qui al tratto Teheran<br />

(capitale dell'Iran)-Mashad-Tezden<br />

(Turkmenistan), inaugurato dal<br />

Presidente iraniano, Hashemi Rafsanjani,<br />

nel 1996. Ciò completerebbe<br />

il vecchio collegamento con<br />

l’Asia Centrale per proseguire<br />

quindi fino a Pechino, avvicinando<br />

Iran e Cina all’Occidente.<br />

Dopo essere arrivata ad Istanbul,<br />

la ferrovia raggiungerà Bulgaria,<br />

Jugoslavia, Bosnia ed Erzegovina,<br />

Albania e quindi Italia, Spagna,<br />

Francia e Inghilterra. Ankara<br />

vede nella riapertura della «Via<br />

della Seta», il leggendario collegamento<br />

commerciale fra Est e Ovest,<br />

uno strumento per espandersi<br />

verso i ricchi mercati orientali ma<br />

soprattutto per rafforzare la propria<br />

influenza in Asia Centrale liberando<br />

le ex Repubbliche sovietiche<br />

dal monopolio politico ed<br />

economico con Mosca ma anche<br />

dalla minaccia dell’estremismo<br />

islamico.<br />

Il Capo della diplomazia di Pechino<br />

ha detto, citato dall’agenzia<br />

«Anadolu» che «Turchia e Cina<br />

costruiranno la «Via della Seta»<br />

del XXI secolo e questa sarà più<br />

«luminosa» di quella che fu. Tang<br />

è stato ricevuto dal Presidente della<br />

Turchia, Ahmet Necdet Sezer,<br />

e successivamente si è incontrato<br />

con il Premier, Bulent Ecevit.<br />

MARIO AGNES<br />

Direttore responsabile<br />

TIPOGRAFIA VATICANA<br />

EDITRICE<br />

«L'OSSERVATORE ROMANO»<br />

Redazione:<br />

via del Pellegrino<br />

00120 Città del Vaticano<br />

Segreteria di Redazione:<br />

Tel. 06.698.83461/06.698.84442<br />

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Servizi fotografici<br />

de «L'Osservatore Romano»<br />

a cura di Arturo Mari<br />

Le foto dell'attività della Santa Sede<br />

sono del SERVIZIO FOTOGRAFICO<br />

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Redazione<br />

de «L'OSSERVATORE ROMANO»<br />

Tel. 06.698.83461 - Fax 06.698.83675<br />

missione civile dell’Onu per affrontare i<br />

problemi della regione. Lo ha detto ieri<br />

il Ministro degli esteri russo, Igor Ivanov,<br />

citato dall’agenzia «Interfax».<br />

Ivanov ne ha parlato a margine di un<br />

incontro con il nuovo Capo della missioneOnu<br />

in Kosovo, il danese Hens Haekkerup,<br />

giunto in visita a Mosca a pochi<br />

giorni dal suo insediamento, il 15 gennaio<br />

prossimo, in sostituzione del francese<br />

Bernard Kouchner, con il quale<br />

Mosca ha avuto rapporti non sempre facili.<br />

Il Capo della diplomazia russa ha<br />

sottolineato in particolare come Mosca<br />

consideri fondamentale il rispetto della<br />

risoluzione 1244 del Consiglio di sicurezza<br />

dell’Onu, che garantisce l’integrità<br />

territoriale della Jugoslavia e in teoria<br />

chiude la porta all’ipotesi di indipendenza<br />

del Kosovo. La Russia schiera attualmente<br />

3.000 paracadutisti all’interno<br />

della Kfor. Tuttavia negli ultimi mesi<br />

non ha mancato di criticare l’atteggiamento<br />

dei contingenti alleati occidentali,<br />

lamentando la mancata difesa delle comunità<br />

serbe minacciate dalle milizie indipendentiste<br />

albanesi.<br />

Nel frattempo, Darko Raspopovic, alto<br />

funzionario dei servizi di sicurezza<br />

del Montenegro, è stato ucciso ieri pomeriggio<br />

nel centro di Podgorica da alcuni<br />

sicari, due secondo testimoni locali.<br />

Fonti della polizia hanno detto all’agenzia<br />

«Ansa» che Raspopovic era già stato<br />

due anni fa nel mirino dei killer, che<br />

avevano messo una bomba sulla sua automobile.<br />

Non è chiaro al momento se<br />

dietro l’attentato vi siano motivi politici<br />

o la mano della criminalità organizzata.<br />

L'OSSERVATORE ROMANO Mercoledì 10 Gennaio 2001<br />

BUJUMBURA — Con una corsa ciclistica,<br />

organizzata il giorno dell'Epifania nei<br />

quartieri settentrionali di Bujumbura, si<br />

sono concluse — riferisce la Misna (agenzia<br />

internazionale delle congregazioni<br />

missionarie) — le attività promosse dal<br />

«Centre jeunes Kamenge» (Cjk) in occasione<br />

delle feste di Natale e di fine anno.<br />

La gara è stata disputata da 83 ragazzi e<br />

seguita da moltissimi fra appassionati e<br />

curiosi. I primi trenta classificati sono stati<br />

tutti premiati grazie ai trofei messi in pa-<br />

Tempesta<br />

di neve<br />

nel Nord<br />

della Cina<br />

Burundi: attività sportive e spettacoli per la pace<br />

lio dalla Nunziatura Apostolica in Burundi<br />

e dal Cjk. Per le recenti festività, il Centre<br />

aveva organizzato molteplici attività di<br />

animazione, ma anche di promozione della<br />

pace e della riconciliazione nazionale<br />

in un Paese straziato dalla guerra civile.<br />

nelle diverse manifestazioni sono state<br />

coinvolte circa trentamila persone. Tra le<br />

altre attività è stata allestita la «Ronde de<br />

paix», uno spettacolo tenuto in cinque di-<br />

verse zone della capitale burundese. Ci<br />

sono state anche due mattinate di raccolta<br />

del sangue per la Croce Rossa e una veglia<br />

di preghiera interconfessionale per la<br />

pace, alla quale hanno partecipato cristiani<br />

e musulmani.<br />

Il Cjk, organizzatore del programma, è<br />

stato fondato dai Missionari Saveriani e<br />

porta avanti un'azione educativa orientata<br />

ai valori del Vangelo. Il «Centre» è aperto<br />

UE Incontro ad Hannover tra Persson e Schroeder<br />

Prime iniziative<br />

della presidenza svedese<br />

Bielorussia:<br />

domata una rivolta<br />

in carcere minorile<br />

MUCCA PAZZA I manifestanti chiedono sgravi fiscali per le enormi perdite subite<br />

Circolazione bloccata intorno a Parigi<br />

per la protesta degli allevatori di bovini<br />

PARIGI, 9.<br />

Gravissimi disagi per la circolazione si<br />

sono registrati ieri intorno a Parigi e in<br />

altre città francesi per i blocchi stradali<br />

organizzati da centinaia di allevatori che<br />

protestano per il mancato aiuto del Governo<br />

dopo le perdite registrate a seguito<br />

dell'allarme «mucca pazza». I dimostranti<br />

chiedono la sospensione per sei<br />

mesi dagli oneri sociali e dalle imposte<br />

professionali per industriali e commercianti<br />

del settore.<br />

Per tutta la mattinata centinaia di camion<br />

hanno bloccato la circolazione attorno<br />

alla capitale, nella regione del Rodano,<br />

sulla autostrada A6 che porta al<br />

Sud e in Italia, e in Gironda, nei pressi<br />

di Bordeaux. Soltanto per dimostrare il<br />

proprio «senso di responsabilità», i sindacati<br />

hanno deciso nel pomeriggio di<br />

togliere i blocchi. Lo abbiamo fatto<br />

«perché gli automobilisti non diventino<br />

ostaggio dell’immobilismo dei pubblici<br />

poteri», hanno spiegato gli organizzatori<br />

soddisfatti per l’adesione dei lavoratori<br />

alla protesta.<br />

A manifestare c’erano industriali,<br />

commercianti, responsabili della vendita<br />

di carni all’ingrosso, tutti uniti per un<br />

«ultimo avvertimento» prima della ventilata<br />

chiusura di tutti i mattatoi di Francia.<br />

È la prima volta che tutte le realtà<br />

del settore scendono in piazza una a<br />

fianco dell’altra per una manifestazione<br />

di questa portata. Sono stati quasi seicento<br />

i camion e oltre un migliaio le<br />

persone che si sono schierate sulle autostrade<br />

impedendo la circolazione.<br />

Oltre agli sgravi fiscali i manifestanti,<br />

«G-10» Gli esperti riuniti a Basilea hanno però affermato che non c'è nessun timore di recessione<br />

L'economia mondiale rallenterà nel 2001<br />

BASILEA, 9.<br />

Nessun timore di recessione per gli<br />

Stati Uniti, né per il resto del mondo e<br />

tanto meno per Eurolandia. L’economia<br />

mondiale, in particolare quella Usa, sta<br />

certamente rallentando, ma non è «niente<br />

di tragico» e si tratterà di una fase<br />

temporanea, destinata a durare solo nella<br />

prima metà di quest’anno per poi ricomporsi<br />

in una crescita moderata ma<br />

«più sostenibile». Quello elaborato ieri a<br />

Basilea dai Governatori del «G-10» con il<br />

Direttore generale del Fondo Monetario<br />

Internazionale (Fmi), Horst Koelher<br />

(che partecipa alle riunioni del «G-10»<br />

ogni 6 mesi) è un quadro della congiuntura<br />

internazionale che non nasconde i<br />

problemi, ma che certo sembra ridimensionare<br />

l’inquietudine sulle prospettive<br />

dell’economia globale anche alla luce<br />

del reale stato di salute degli Stati Uniti.<br />

Se però la situazione dovesse peggiorare,<br />

forti anche del raffreddamento dei<br />

prezzi del petrolio e dei mercati finanziari,<br />

ci può essere, secondo il «G-10»,<br />

«spazio di manovra» per intervenire.<br />

Grande protagonista del meeting di ieri,<br />

l’America. «Anche se ci sono preoccupazioni<br />

per gli effetti del rallentamento<br />

dell’economia Usa nel breve periodo<br />

— ha spiegato Eddie George, Governa-<br />

PECHINO, 9.<br />

Una devastante tempesta di neve e<br />

sabbia ha colpito il Nord della Cina, uccidendo<br />

23 persone e isolando migliaia<br />

di persone che rischiano di morire di fame.<br />

Lo hanno detto ieri le autorità cinesi,<br />

aggiungendo che si contano anche<br />

quattro dispersi e che il numero delle<br />

vittime è sicuramente destinato a salire.<br />

La perturbazione ha investito la regione<br />

già nei primi giorni di gennaio, con<br />

forti nevicate che ieri hanno anche semiparalizzato<br />

l’aeroporto di Pechino. La<br />

penuria di carburante ha inoltre reso<br />

difficili le comunicazioni e gli approvvigionamenti<br />

in molte zone, prima di tutto<br />

in Mongolia e particolare in una larga<br />

fascia a Nord-Ovest di Pechino, Xinlin<br />

Gol Meng — dove 120.000 dei 900.000<br />

abitanti avevano bisogno di cibo.<br />

Le autorità della città di Chifeng hanno<br />

detto — come riferisce l'agenzia internazionale<br />

«Reuter» — che la nevicata,<br />

un misto di sabbia e ghiaccio, è la<br />

peggiore degli ultimi 20 anni. La visibilità<br />

è scarsissima. La televisione cinese ha<br />

mostrato file di macchine fuori carreggiata<br />

in Mongolia, mentre i bulldozer<br />

cercavano di liberare la strada dalla neve.<br />

Una casa era totalmente seppellita<br />

sotto il manto bianco, e si accedeva alla<br />

porta d’ingresso attraverso una galleria<br />

scavata dagli abitanti stessi. Soltanto le<br />

strade nazionali sono state rese praticabili<br />

in queste ore dai mezzi messi a disposizione<br />

dalle autorità, quelle provinciali<br />

sono chiuse al traffico.<br />

che rappresentano circa 3.000 imprese,<br />

chiedono anche deroghe all’applicazione<br />

della legge sulle «35 ore» e un sostegno<br />

finanziario per compensare il costo dei<br />

test per individuare l’Encefalopatia<br />

spongiforme bovina (Bse). Finora, su un<br />

costo totale di cinquecento franchi,<br />

quattrocento restano a carico dei mattatoi<br />

e cento sono rimborsati dall’Unione<br />

europea. «Chiediamo alla Francia di assumersi<br />

la responsabilità dei suoi impegni<br />

in materia di sicurezza alimentare,<br />

perché la sicurezza ha un costo», ha<br />

detto Nicolas Douzain, direttore della<br />

Federazione nazionale dell’industria e<br />

tore della Banca d’Inghilterra e Presidente<br />

di turno del “G-10” — il consenso<br />

al tavolo è che sia eccessivo parlare di<br />

recessione»: se la situazione dovesse<br />

peggiorare, ha assicurato però, «ci sono<br />

spazi di manovra».<br />

George ha sottolineato che il recente<br />

taglio dei tassi da parte della Federal<br />

Reserve (Fed), e la «sua politica monetaria<br />

aggressiva è stata ben accolta» da<br />

tutti i Governatori che l’hanno ritenuta<br />

una mossa appropriata. Per gli Stati<br />

Uniti c’è un evidente rallentamento, ma<br />

si tratta comunque di una decelerazione<br />

da livelli che, attorno al 5,5-6 per cento,<br />

«erano chiaramente insostenibili».<br />

Ora, secondo George, è importante<br />

distinguere tra il breve periodo (primo e<br />

secondo trimestre di quest’anno), che<br />

potrà essere caratterizzato da «scossoni»,<br />

ed il medio termine durante il quale<br />

invece l’economia statunitense raggiungerà<br />

tassi di crescita più sostenibili rispetto<br />

al passato. Il «G-10» prevede per<br />

gli Usa nel 2001, una crescita fra il 2 ed<br />

il 3 per cento: «un rallentamento, certo,<br />

ma — ha precisato George — non è un<br />

disastro e non è appropriato definirla recessione».<br />

L’atterraggio quindi, potrà<br />

«passare attraverso turbolenze prima»,<br />

BERLINO, 9.<br />

Il Cancelliere tedesco Gerhard<br />

Schroeder e il Primo Ministro svedese,<br />

Goeran Persson, si sono incontrati ieri<br />

ad Hannover per discutere della politica<br />

che Stoccolma ha intenzione di portare<br />

avanti nel suo semestre di presidenza<br />

dell'Unione Europa, cominciato il 1°<br />

gennaio.<br />

«Riponiamo grandi speranze nella presidenza<br />

svedese e siamo pienamente<br />

d’accordo con il programma che essa si<br />

è data», ha dichiarato Schroeder dopo il<br />

colloquio con Persson. Entrambi i Paesi,<br />

ha sottolineato il Cancelliere, vogliono<br />

MOSCA, 9.<br />

I reparti speciali della polizia<br />

bielorussa sono riusciti a domare<br />

ieri, dopo 12 ore di disordini,<br />

la rivolta scoppiata nella notte<br />

nel carcere minorile di Vitebsk,<br />

una delle maggiori città della Repubblica<br />

ex sovietica della Bielorussia.<br />

Ne dà notizia l’agenzia di stampa<br />

russa «Interfax», precisando<br />

che durante gli scontri alcuni poliziotti<br />

sono stati feriti e quattro di<br />

loro sono finiti in ospedale.<br />

Una delle strade che conduce a Parigi bloccata dalla protesta degli allevatori<br />

del commercio all’ingrosso di carni.<br />

«Nelle imprese più grandi — ha aggiunto<br />

— il 10 per cento del personale è in<br />

cassa integrazione perché l’attività è calata<br />

fra il 20 e l’80 per cento».<br />

Intanto altri due casi di Bse sono stati<br />

rilevati in Germania, dove sale così a<br />

nove in totale il numero dei bovini colpiti<br />

dalla sindrome. I due animali malati<br />

erano sotto osservazione in Baviera, nel<br />

Sud, e in Schleswig-Holstein, nel Nord.<br />

Analisi sono in corso su altri tre bovini<br />

sospettati anch’essi di essere infetti e<br />

provenienti da allevamenti di Baviera,<br />

Bassa Sassonia e Meclemburgo.<br />

ma poi, ha assicurato, «dopo il secondo<br />

trimestre sarà morbido».<br />

E se comunque il ridimensionamento<br />

dovesse «durare più a lungo ed essere<br />

più forte», ha assicurato il Governatore<br />

della Banca d'Inghilterra, «c’è spazio di<br />

manovra per contrastarlo», anche a<br />

fronte delle minori pressioni inflazionistiche.<br />

Posizione, questa, sulla quale si è<br />

dimostrato più cauto il Governatore della<br />

Banca d’Italia, Antonio Fazio, secondo<br />

il quale per poter fare una valutazione<br />

in questo senso «bisogna attendere le<br />

previsioni del Fondo Monetario».<br />

Al sicuro sembra anche Eurolandia.<br />

Neanche il «pool» dei 12 sarà infatti indenne<br />

dal raffreddamento dell’economia<br />

ma, ha assicurato George, si tratterà di<br />

un «rallentamento contenuto e di breve<br />

periodo, mentre se si guarda oltre la prima<br />

metà di quest’anno, si arriverà ad<br />

una crescita moderata e sostenibile nel<br />

medio termine». La prospettiva per Eurolandia,<br />

ha sottolineato il Direttore della<br />

Banca d'Inghilterra, è quindi di una<br />

crescita di circa il 3 per cento nel 2001 a<br />

fronte del 3,25-3,50 per cento lo scorso<br />

anno. E sempre quanto all’Eurozona,<br />

George ha assicurato che ha una «esposizione<br />

relativamente limitata all’economia<br />

statunitense» e gode di «sviluppi fa-<br />

rapidamente attuare il processo di allargamento<br />

dell’Unione e dare nuovo impulso<br />

alla «strategia verso la Russia dell’Ue».<br />

Fra gli obbiettivi menzionati figurano<br />

anche quello di portare l’Europa<br />

«al comando» nel settore informazione,<br />

comunicazione e biotecnologie, e quello<br />

della lotta alla disoccupazione ha aggiunto<br />

Schroeder, sottolineando che<br />

Berlino appoggia anche il proposito della<br />

presidenza svedese di porre l’accento<br />

sulle questioni ecologiche.<br />

Da parte sua Persson ha dichiarato di<br />

essere stato messo al corrente da<br />

Schroeder dei risultati del suo incontro<br />

lo scorso fine settimana a Mosca con il<br />

Presidente russo, Vladimir Putin, e di<br />

avere discusso degli sviluppi della situazione<br />

in Medio Oriente.<br />

La Svezia, ha aggiunto l’Ambasciatore<br />

in Italia, Goran Berg, intende favorire<br />

«misure attive» per assicurare che l’introduzione<br />

della nuova moneta europea<br />

avvenga senza ritardi. Pur non prendendo<br />

parte alla moneta unica e non prevedendo<br />

per ora un ingresso, ha aggiunto<br />

Berg, Stoccolma ha come suo obbiettivo<br />

quello di «servire gli interessi dell’Unione<br />

Europea nel suo insieme» e ritiene<br />

«vitale» per la Svezia stessa e per la crescita<br />

dell’intera Ue un successo pieno<br />

dell’euro. «Tre aree rivestono per la presidenza<br />

svedese un'importanza prioritaria:<br />

l’allargamento, l’occupazione e<br />

l’ambiente», ha sottolineato ancora<br />

Berg. «Questo non significa che noi non<br />

perseguiremo altri obbiettivi — ha aggiunto<br />

— ma vogliamo che quei tre temi<br />

caratterizzino la nostra presidenza».<br />

Francia: allarme<br />

per l'aumento<br />

della criminalità<br />

a Nizza<br />

PARIGI, 9.<br />

Allarme criminalità a Nizza: scippi,<br />

furti e rapine imperversano a tutto spiano.<br />

La capitale della Costa Azzurra è diventata<br />

una delle più insicure città di<br />

Francia. Il 2000 è stato per Nizza un anno<br />

nero: secondo statistiche appena rese<br />

note i casi di «piccola e media delinquenza»<br />

sono aumentati del 18 per cento.<br />

Il rischio malvivenza è cresciuto soprattutto<br />

al centro e nelle periferie Est e<br />

Ovest. «C’è di che inquietarsi — ha<br />

commentato il sindaco della città, il senatore<br />

gollista Jacques Peyrat — davanti<br />

ad un’esplosione di delinquenza da parte<br />

di una gioventù senza più punti di riferimento.<br />

I poliziotti, a cui si chiedono<br />

compiti sempre maggiori e più difficili,<br />

sono in numero notoriamente insufficiente.<br />

I teppisti arrestati vengono rilasciati<br />

dopo poche ore perché il carcere<br />

è cronicamente sovraffollato».<br />

Sempre più presi di mira anche i tanti<br />

anziani che si sono trasferiti a Nizza e<br />

sul resto della Costa Azzurra attratti dal<br />

bel clima. Durante lo scorso fine settimana<br />

un uomo di 87 anni è morto a<br />

Cannes quando due malfattori gli sono<br />

piombati in casa nel cuore della notte e<br />

hanno legato, insultato e picchiato lui e<br />

la moglie ottantenne scappando poi con<br />

un magro bottino. Rispondendo alla crescente<br />

paura della gente un deputato<br />

gollista di Nizza ha preannunciato un’interpellanza<br />

in Parlamento: vuole sapere<br />

che cosa il Governo socialista di Lionel<br />

Jospin intenda fare, se non pensi che<br />

nella capitale della Costa Azzurra l’azione<br />

della polizia e della giustizia vada rafforzata<br />

e meglio coordinata.<br />

vorevoli sul mercato del lavoro, con<br />

un’accelerazione del calo della disoccupazione,<br />

senza pressioni sul fronte dei<br />

profitti e dei salari».<br />

Il Governatore della Banca d’Inghilterra<br />

ha poi definito «positiva» l’evoluzione<br />

del mercato dei cambi: l’euro finora<br />

era infatti una divisa ingiustificatamente<br />

deprezzata. «I cambi si muovevano<br />

nella direzione sbagliata e l’euro, in<br />

termini di fondamentali, era molto sottovalutato».<br />

Favorevole anche il ridimensionamento<br />

dei mercati azionari e<br />

della «bolla speculativa» che si era creata<br />

attorno ai titoli della «New Economy»,<br />

le cui stime di profitti erano state<br />

«esagerate». Per i Governatori del «G-<br />

10», infine, quella di ieri è stata poi, come<br />

di consueto, l’occasione per fare il<br />

punto non solo su Usa ed Europa, ma<br />

sull’economia mondiale in generale, la<br />

cui crescita per quest’anno è prevista «al<br />

3,5 per cento o — ha detto George —<br />

qualcosa in più». In particolare, sia per<br />

il Sud America che per la Russia ed il<br />

Sud Africa è stata tracciata una foto<br />

«piuttosto incoraggiante». Quanto all’Asia,<br />

siamo di fronte ad un «rallentamento<br />

ma ad un tasso più sostenibile e questo<br />

è un fatto positivo».<br />

ai giovani tra i 16 e i 30 anni, appartenenti<br />

a tutte le etnie, di qualsiasi classe e religione,<br />

abitanti in diversi quartieri di Bujumbura.<br />

Attualmente è frequentato da oltre<br />

sedicimila ragazzi dei due sessi.<br />

La guerra civile, in corso in Burundi dal<br />

1993, ha provocato oltre 200 mila morti.<br />

Essa oppone il Governo e l'esercito, dominati<br />

dalla minoranza Tutsi, ai gruppi di<br />

resistenza armata dell'etnia rivale degli<br />

Hutu, che rappresentano circa l'85 per<br />

cento della popolazione.<br />

Indonesia: la tregua<br />

non sarà prolungata<br />

nella provincia di Aceh<br />

JAKARTA — L’Indonesia ha escluso<br />

categoricamente un prolungamento<br />

della tregua con i ribelli<br />

della provincia dell’Aceh, visto il<br />

fallimento dei negoziati. Il Ministro<br />

della difesa, Mahfud M.D., ha detto<br />

martedì che la tregua, chiamata<br />

pausa umanitaria, non ha prodotto<br />

risultati, nonostante due incontri<br />

negoziali in Svizzera e dal 15 gennaio,<br />

quando essa scadrà, i separatisti<br />

potranno essere arrestati.<br />

Intanto, si prepara a Jakarta una<br />

imponente manifestazione in favore<br />

del Presidente musulmano (moderato),<br />

Abdurrahman Wahid, chiamato<br />

a rispondere in una inchiesta<br />

parlamentare sulla corruzione. La<br />

polizia sta mobilitando circa 40.000<br />

agenti che dovranno affrontare i<br />

cosiddetti «Banser», membri della<br />

guardia civile della «Nhadlatul Ulama»,<br />

Organizzazione islamica di<br />

massa che rivendica 40 milioni di<br />

seguaci e della quale Wahid è stato<br />

Presidente.<br />

Affonda un mercantile<br />

in Giappone: morti<br />

otto marinai<br />

TOKYO — Otto marinai, di cui sei<br />

filippini, sono morti nell’affondamento<br />

del loro mercantile — il<br />

«White Koowa», battente bandiera<br />

panamense — nell’Oceano Pacifico,<br />

a Sud-Ovest del Giappone. Lo<br />

si è appreso martedì dalla Guardia<br />

costiera. Altri cinque membri dell’equipaggio,<br />

tutti filippini, sono<br />

stati tratti in salvo lunedì. Continuano<br />

intanto le operazioni di soccorso<br />

— che impegnano 110 persone,<br />

a bordo di quattro navi e alcuni<br />

elicotteri — per ritrovare un<br />

marinaio disperso. Tra gli otto corpi<br />

recuperati, quello del comandante<br />

della nave, un giapponese.<br />

La «White Koowa» — 3.561 tonnellate,<br />

dell’armatore giapponese Hakuyo<br />

Line — è affondata nella notte<br />

tra domenica e lunedì al largo<br />

di capo Muroto, 600 chilometri a<br />

Sud-Ovest di Tokyo, in condizioni<br />

meteorologiche avverse. Proveniva<br />

dall’Indonesia e trasportava un carico<br />

di nichel.<br />

Onu: riprenderanno<br />

in febbraio i contatti<br />

per le ispezioni in Iraq<br />

NEW YORK — Riprenderanno al<br />

più presto, forse in febbraio, le<br />

consultazioni ad alto livello fra le<br />

Nazioni Unite e Baghdad per riprendere<br />

le ispezioni agli armamenti<br />

iracheni. Lo ha detto lunedì<br />

sera al Palazzo di Vetro di New<br />

York il Segretario generale dell’Onu,<br />

Kofi Annan, il quale aveva sollecitato<br />

all’Iraq l’invio di una delegazione<br />

in grado di negoziare la<br />

ripresa delle ispezioni, che Baghdad<br />

subordina alla revoca delle<br />

sanzioni imposte dalla Comunità<br />

internazionale al regime di Saddam<br />

Hussein dopo l’invasione del<br />

Kuwait nel 1990.<br />

Germania: esplosione<br />

in una centrale<br />

elettrica a Duisburg<br />

BERLINO — Una violenta esplosione,<br />

che ha sviluppato fiamme alte<br />

fino a oltre 70 metri, è avvenuta<br />

lunedì sera in una centrale elettrica<br />

della «Thyssen Krupp» nei<br />

pressi di Duisburg, nell’Ovest della<br />

Germania. Secondo le prime informazioni<br />

diffuse dai vigili del fuoco<br />

accorsi in forze dopo l’incidente, la<br />

deflagrazione — di origine ancora<br />

da accertare — non avrebbe avuto<br />

conseguenze serie sulle persone,<br />

ma avrebbe provocato solo notevoli<br />

danni materiali. Testimoni<br />

hanno riferito che nel raggio di<br />

molte centinaia di metri sono andati<br />

in frantumi i vetri di interi edifici,<br />

e la potente esplosione si è<br />

sentita a chilometri di distanza.<br />

Perú: ammutinamento<br />

inunaprigioneprovoca<br />

nonmenodiseivittime<br />

LIMA — Non meno di sei reclusi<br />

sono morti lunedì durante una rivolta<br />

nel carcere peruviano «Sarita<br />

Colonia», non lontano da Lima. Il<br />

bilancio è stato fornito da familiari<br />

dei detenuti secondo cui la protesta,<br />

che la polizia sta cercando di<br />

soffocare, ha per obiettivo il miglioramento<br />

delle condizioni di vita<br />

in carcere. Negli ultimi giorni in<br />

varie prigioni peruviane sono avvenute<br />

rivolte che il Ministro della<br />

giustizia, Diego Garcia Sayan, ha<br />

definito «sospette» perché potrebbero<br />

essere orchestrate da sostenitori<br />

dell’ex Capo dei servizi segreti<br />

Vladimiro Montesinos.<br />

Brasile: gruppo armato<br />

assalta una caserma<br />

a Rio de Janeiro<br />

RIO DE JANEIRO — Un gruppo armato<br />

ha attaccato lunedì a Rio de<br />

Janeiro una caserma dell’ottavo<br />

Gruppo paracadutista di artiglieria<br />

da campagna. L’assalto, che ha<br />

causato il ferimento di una sentinella,<br />

è il secondo in meno di una<br />

settimana in questa città contro un<br />

obiettivo militare. Giovedì della<br />

scorsa settimana, infatti, un altro<br />

commando aveva attaccato la zona<br />

residenziale «Getulio Vargas», abitata<br />

da ufficiali dell’esercito.

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