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L'OSSERVATOREROMANO<br />
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GIORNALE QUOTIDIANO<br />
UNICUIQUE SUUM<br />
POLITICO RELIGIOSO<br />
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Anno CXLI - N. 18 (42.656) CITTÀ DEL VATICANO Mercoledì 24 Gennaio 2001<br />
MEDIO ORIENTE Per valutare l'andamento delle trattative con i palestinesi<br />
Primi contatti tra Israele<br />
e la nuova Amministrazione Usa<br />
TEL AVIV, 23.<br />
Le prospettive dei negoziati tra Israele<br />
e Autorità Palestinese (Ap) in corso a<br />
Taba sono state al centro del primo colloquio<br />
telefonico tra il Premier di Tel<br />
Aviv, Ehud Barak, e il nuovo Segretario<br />
di Stato degli Usa, Colin Powell.<br />
Durante la conversazione Barak ha ribadito<br />
le posizioni già espresse in passato:<br />
Israele non ha intenzione di accettare<br />
un ritorno in massa di profughi palestinesi<br />
sul proprio territorio, non trasferirà<br />
all'Ap la sovranità sulla Spianata<br />
delle Moschee a Gerusalemme e garantirà<br />
ad almeno l’80 per cento dei coloni<br />
ebrei la possibilità di restare negli insediamenti<br />
in Cisgiordania e nella Striscia<br />
di Gaza. Barak e Powell, che hanno entrambi<br />
alle spalle una lunga carriera militare<br />
e si conoscono da tempo, hanno<br />
concordato di tornare a sentirsi periodicamente.<br />
Da parte sua il Presidente dell'Ap,<br />
Yasser Arafat, è partito per l’Arabia<br />
Saudita per una serie di incontri. Al momento<br />
non si hanno notizie sul contenuto<br />
dei colloqui.<br />
Intanto prosegue la maratona negoziale<br />
in corso a Taba, sulla sponda egiziana<br />
del Mar Rosso. Lo scopo delle delegazioni<br />
è quello di raggiungere un accordo<br />
prima delle elezioni per il Premier<br />
in Israele, in programma per il 6 febbraio.<br />
Ieri un leggero allentamento della<br />
tensione si è registrato dopo la decisione<br />
EX ZAIRE In margine ai solenni funerali di Kabila<br />
Il capo della diplomazia belga<br />
avvia consultazioni a Kinshasa<br />
KINSHASA, 23.<br />
Saranno celebrati<br />
oggi a Kinshasa i funerali<br />
di stato di Laurent-Désiré<br />
Kabila, il<br />
Presidente della Repubblica<br />
Democratica<br />
del Congo (Rdc, ex<br />
Zaire) assassinato la<br />
settimana scorsa in un<br />
oscuro complotto. Subito<br />
dopo la solenne<br />
cerimonia, il generale<br />
Joseph Kabila, figlio<br />
della vittima, dovrebbe<br />
prestare giuramento<br />
come nuovo Capo<br />
dello Stato. La capitale<br />
è fortemente presidiata<br />
dalle forze del-<br />
l'ordine congolesi ma<br />
anche dalle truppe alleate angolane.<br />
L'Unione Europea (Ue) ha condannato<br />
ieri il delitto e ha lanciato un appello a<br />
tutti le parti belligeranti affinché concludano<br />
una pace negoziata. I Quindici<br />
hanno anche ventilato l'imposizione di<br />
un embargo sulle vendite di armi ai Paesi<br />
africani impegnati militarmente nell'ex<br />
Zaire. Com'è noto, nel conflitto, in<br />
corso dal 1998, sono coinvolti Angola,<br />
Namibia e Zimbabwe, alleati del Governo<br />
di Kinshasa, e Rwanda e Uganda che<br />
sostengono invece i movimenti ribelli<br />
congolesi.<br />
Il Ministro degli esteri belga, Louis<br />
Michel, parteciperà oggi ai funerali di<br />
Kabila, e subito dopo visiterà altri quattro<br />
Paesi belligeranti — Angola, Zimbab-<br />
di Tel Aviv di alleggerire il blocco imposto<br />
ai Territori palestinesi consentendo a<br />
sedicimila pendolari palestinesi di tornare<br />
al lavoro in Israele.<br />
I negoziatori sembrano però ancora<br />
scettici sulla possibilità di giungere ad<br />
un'intesa significativa. «Le possibilità di<br />
arrivare a un ampio accordo sono molto<br />
scarse, direi perfino minime», ha detto<br />
Barak. «Ciò che ci possiamo aspettare è<br />
un contributo ad abbassare il livello della<br />
violenza e alcune intese sui punti di<br />
accordo e disaccordo per proseguire i<br />
colloqui dopo le elezioni», ha aggiunto.<br />
I colloqui, ha reso noto l'Ufficio del<br />
Premier, si basano sulle proposte avanzate<br />
dall’ex Presidente degli Stati Uniti,<br />
Bill Clinton. Il piano prevede la rinuncia<br />
palestinese al diritto al ritorno in Israele<br />
dei profughi del '48 in cambio del ritiro<br />
israeliano dalla quasi totalità dei Territori<br />
e da alcune zone di Gerusalemme. Le<br />
trattative sono al momento condotte da<br />
due commissioni: la prima si occupa<br />
della questione dei rifugiati del 1948, la<br />
seconda dei confini, di Gerusalemme e<br />
della sicurezza.<br />
Saeb Erekat, uno dei principali negoziatori<br />
dell'Ap, ha sottolineato che «le<br />
trattative sono destinate a fallire prima<br />
ancora di cominciare» a causa dei limiti<br />
imposti da Barak. Il Premier non intende<br />
infatti andare oltre le proposte di<br />
Clinton, mentre i palestinesi sostengono<br />
che il piano dell'ex Presidente pur con-<br />
La folla in attesa di visitare la camera ardente di Kabila<br />
we, Rwanda e Uganda — e due Stati,<br />
Gabon e Zambia, impegnati nelle iniziative<br />
di pace. Il Belgio, ex potenza coloniale<br />
in Congo, ritiene che si sia aperta<br />
una fase propizia per avviare un tentativo<br />
di mediazione.<br />
Domenica scorsa, in un vertice a<br />
Luanda, i Governi di Angola, Namibia e<br />
Zimbabwe hanno annunciato che manterranno<br />
le loro truppe nell'ex Zaire, ma<br />
al tempo stesso hanno auspicato l'avvio<br />
di un dialogo per porre fine al conflitto.<br />
Anche l'Uganda, in una lettera inviata al<br />
Consiglio di sicurezza dell'Onu per<br />
smentire qualsiasi implicazione nella<br />
morte di Kabila, si dice pronta a lavorare<br />
con i nuovi dirigenti congolesi per ristabilire<br />
la pace.<br />
tenendo «idee utili» implica una inaccettabile<br />
deviazione dalle risoluzioni dell’Onu.<br />
Anche il Presidente del Consiglio legislativo<br />
palestinese, Ahmed Qrei, ha dichiarato<br />
che le trattative si devono basare<br />
sul diritto al ritorno dei profughi e<br />
sul ritiro di Israele nei confini antecedenti<br />
il conflitto del 1967.<br />
Per riavvicinare le posizioni, che al<br />
momento appaiono inconciliabili, l’inviato<br />
speciale dell’Unione Europea (Ue) per<br />
il Medio Oriente, Miguel Moratinos, si è<br />
recato ieri sera nella regione. Frattanto,<br />
da Bruxelles, l’Ue ha espresso «pieno<br />
appoggio» ai negoziati. In una dichiarazione<br />
congiunta, i Ministri degli esteri<br />
dei Quindici hanno incoraggiato le due<br />
parti «a fare tutti gli sforzi possibili per<br />
giungere ad un accordo». L’Ue ha chiesto<br />
inoltre al Governo israeliano di «porre<br />
fine immediatamente alla sospensione<br />
dei pagamenti fiscali dovuti all’Amministrazione<br />
palestinese». Una misura, ha<br />
sottolineato l’Ue, «che ha avuto effetti<br />
devastanti sull’economia palestinese e<br />
sulla stabilità politica».<br />
Sul terreno intanto si registrano nuove<br />
violenze. Un soldato israeliano è stato<br />
ferito in modo grave nell’esplosione di<br />
una bomba telecomandata nella Striscia<br />
di Gaza. L’attentato è stato rivendicato<br />
dal gruppo Ezz el-Din Al-Qassam, braccio<br />
armato del movimento fondamentalista<br />
islamico Hamas.<br />
STATI UNITI I finanziamenti giungevano a organizzazioni internazionali<br />
Il Presidente Bush taglia<br />
i fondi federali per l'aborto<br />
JUGOSLAVIA Tra forze di sicurezza serbe e guerriglieri albanesi dell'«uçpmb»<br />
Altri scontri nella fascia smilitarizzata<br />
nel Sud della Serbia a ridosso del Kosovo<br />
BELGRADO, 23.<br />
È tornata a degenerare nelle ultime<br />
ore in cruenti scontri tra gruppi armati<br />
di guerriglieri di etnia albanese e forze<br />
di sicurezza serbe la tensione che da<br />
molti mesi si registra nella valle di Presevo,<br />
nella Serbia meridionale a ridosso<br />
del Kosovo. Nella zona è attivo un sedicente<br />
««esercito di liberazione di Presevo,<br />
Medvedja, Bujanovac» (uçpmb), dal<br />
nome delle tre città dove c'è una significativa<br />
presenza etnica albanese, un'organizzazione<br />
che dichiara la propria autonomia,<br />
ma che i responsabili delle<br />
missioni internazionali non nascondono<br />
di ritenere un'emanazione diretta dell'«esercito<br />
di liberazione del Kosovo»<br />
(uçk), l'organizzazione guerrigliera dei<br />
kosovari albanesi oggi formalmente disciolta.<br />
Secondo fonti locali, in scontri<br />
ieri intorno al villaggio di Serfe almeno<br />
tre serbi sarebbero rimasti uccisi e alcuni<br />
feriti, mentre ci sarebbero state vittime<br />
anche tra gli albanesi dell’«uçpmb».<br />
Sul piano più propriamente politico,<br />
intanto, il Presidente serbo Milan Milutinovic<br />
ha inviato al Parlamento serbo, insediatosi<br />
ieri dopo le elezioni di dicembre,<br />
una lettera per ufficializzare la nomina<br />
a Primo Ministro di Zoran Djindjic,<br />
la cui candidatura era stata decisa<br />
dall'«Opposizione democratica serba»<br />
(Dos), la coalizione che ha vinto anche<br />
le elezioni in Serbia dopo aver ottenuto<br />
la maggioranza in quelle federali del settembre<br />
scorso che hanno portato Vojslav<br />
Kostunica alla Presidenza della Repubblica<br />
Federale di Jugoslavia (Serbia e<br />
Montenegro). Si tratta di un atto formale<br />
necessario: in base alla costituzione è<br />
il Presidente serbo a proporre il Pre-<br />
ECUADOR Risorse straordinarie per contrastare la «marea nera» fuoriuscita dalla petroliera naufragata<br />
Galapagos: stato d'emergenza per la catastrofe ambientale<br />
QUITO, 23.<br />
Il Governo dell’Ecuador ha decretato<br />
ieri sera, in una riunione presieduta dal<br />
Presidente Gustavo Noboa, lo stato di<br />
emergenza per la provincia delle isole<br />
Galapagos minacciate da una catastrofe<br />
ambientale di grandi proporzioni in seguito<br />
al versamento in mare di 700.000<br />
litri di carburante dalla petroliera «Jessica»,<br />
arenatasi la settimana scorsa al largo<br />
dell'isola di San Cristobal. Il portavoce<br />
presidenziale, Gustavo Negrete, ha<br />
spiegato che l’emergenza permetterà di<br />
liberare risorse straordinarie per le operazioni<br />
di soccorso.<br />
I primi soccorsi ad arrivare sono stati<br />
quelli della «Strike Force» della guardia<br />
costiera degli Stati Uniti, una struttura<br />
specializzata in disastri ambientali. I tecnici<br />
statunitensi sono impegnati nel<br />
pompaggio del carburante dalle stive<br />
della «Jessica» e stanno lottando contro<br />
il tempo perché nelle prossime ore è annunciato<br />
un drastico peggioramento delle<br />
condizioni atmosferiche, con l'arrivo<br />
di una tempesta tropicale che potrebbe<br />
spezzare o affondare la nave, ora inclinata<br />
su un fianco e adagiata su una secca.<br />
Si è appreso che nei serbatoi della<br />
«Jessica» sono restati ormai soltanto<br />
WASHINGTON, 23.<br />
«Abbiamo un grande obiettivo verso<br />
cui lavorare: far nascere il giorno in cui<br />
ogni bambino sarà benvenuto alla vita e<br />
protetto dalla legge». Con questa frase il<br />
Presidente degli Stati Uniti, George W.<br />
Bush, ha commentato la propria decisione<br />
di tagliare i fondi federali in precedenza<br />
concessi alle organizzazioni internazionali<br />
che all'estero promuovono l’aborto<br />
come metodo di pianificazione fa-<br />
Colin Powell annuncia «una certa<br />
continuità» nella politica estera<br />
WASHINGTON, 23.<br />
La politica estera della nuova amministrazione Bush sarà all’insegna di una<br />
«certa continuità» per alcune questioni, ma porterà a termine anche dei sostanziali<br />
cambiamenti. Lo ha affermato ieri il nuovo Segretario di Stato Usa<br />
nel suo discorso di insediamento. Powell — secondo quanto segnala l'agenzia<br />
«Ansa» — comincerà già questa settimana a incontrarsi con i colleghi stranieri.<br />
Giovedì riceverà il Ministro degli esteri canadese, John Manley, e venerdì<br />
quello giapponese, Yohei Kono, entrambi a Washington. Lo ha annunciato il<br />
portavoce Richard Boucher, aggiungendo di prevedere anche una visita entro<br />
breve tempo da parte del Ministro degli esteri britannico, Robin Cook. Quanto<br />
ai viaggi, l’unico per il momento in agenda è quello che Powell effettuerà<br />
in Messico, dove accompagnerà il 16 febbraio prossimo il presidente George<br />
W. Bush. Powell, secondo fonti del Dipartimento di Stato, ha avuto anche<br />
una conversazione telefonica con il Ministro degli esteri svedese, Anna Lindh,<br />
Presidente di turno del Consiglio dei ministri dell’Unione europea.<br />
mier. Milutinovic, il cui mandato scade<br />
a dicembre, è l’unico esponente istituzionale<br />
rimasto al suo posto dopo le<br />
sconfitte elettorali registrate dall'ex dirigenza<br />
di Belgrado guidata da Slobodan<br />
Milosevic, e ha accettato un ruolo puramente<br />
notarile nella gestione delle istituzioni<br />
serbe.<br />
Nel frattempo, i Ministri degli esteri<br />
dei quindici Paesi dell'Unione Europea<br />
hanno deciso ieri a Bruxelles l'invio a<br />
Belgrado di una missione formata dal<br />
Ministro degli esteri svedese, Anna Lindh,<br />
presidente di turno dell’Ue, da quel-<br />
Montenegro: fissate per il 22 aprile<br />
elezioni politiche anticipate<br />
BELGRADO, 23.<br />
In Montenegro, che con la Serbia forma la Repubblica Federale di Jugoslavia,<br />
si terranno elezioni politiche anticipate il 22 aprile, dopo la crisi che ha<br />
investito la coalizione di maggioranza a causa della piattaforma sui rapporti<br />
con la Serbia. Rimane invece in sospeso la proposta del Presidente Milo Djukanovic,<br />
di convocare un referendum sull’indipendenza dalla Jugoslavia il 30<br />
giugno. I partiti montenegrini sono divisi sulla ridefinizione delle relazioni con<br />
la Serbia, che la dirigenza di Belgrado vuole su base federale e Djukanovic<br />
come unione fra Stati indipendenti. Proprio ieri, i Ministri degli esteri dell’Unione<br />
Europea hanno chiesto alle parti di raggiungere un nuovo accordo costituzionale<br />
in un «processo democratico ed aperto», ammonendo che non ci<br />
deve essere «un’azione unilaterale». Serbia e Montenegro, secondo il Ministro<br />
svedese Anna Lindh, presidente di turno dell'Ue, devono «cercare i modi di<br />
continuare a lavorare insieme all’interno del sistema». Dal Montenegro è arrivata<br />
una prima, cauta reazione di apertura del presidente del Parlamento<br />
Svetoslav Marovic, secondo il quale «dobbiamo tenere in considerazione i<br />
suggerimenti e le preoccupazioni della comunità internazionale».<br />
40.000 litri di «bunker», il più pericoloso<br />
dei carburanti a bordo, dato che galleggia<br />
solo per qualche ora e poi affonda,<br />
provocando gravissimi danni all'ambiente<br />
marino.<br />
Da parte sua, Eliacer Cruz, il direttore<br />
del Parco nazionale delle Galapagos<br />
dichiarato a suo tempo dall'Unesco patrimonio<br />
dell'umanità, ha indicato che<br />
dopo giorni di sforzi, i tecnici statunitensi<br />
ed ecuadoriani impegnati attorno alla<br />
petroliera sono riusciti a bloccare le perdite<br />
in mare. «Questa è una buona notizia<br />
— ha spiegato — ma ormai l’inquinamento<br />
c’è e ce lo porteremo dietro<br />
per anni». Le chiazze di «marea nera»<br />
fuoriuscite dalle stive della «Jessica»<br />
hanno già raggiunto alcune coste dell'arcipelago,<br />
in particolare nelle isole di San<br />
Cristobal e di Santa Fe, e minacciano<br />
quelle di Plaza e di Espanola. Diversi<br />
esemplari delle numerose specie animali<br />
delle Galapagos, leoni marini, albatros,<br />
pellicani, sule dai piedi blu, uccelli tipici<br />
dell'arcipelago, hanno già subito gli effetti<br />
dell'inquinamento. La «marea nera»<br />
non ha invece raggiunto, almeno per<br />
ora, le spiagge dove vivono e si riproducono<br />
le testuggini marine giganti che<br />
danno il nome all'arcipelago.<br />
miliare. La decisione di Bush ha coinciso<br />
con il 28° anniversario della controversa<br />
sentenza della Corte Suprema che<br />
nel 1973 legalizzò l’aborto, la cosiddetta<br />
«Roe contro Wade». Ma ha segnato anche<br />
una netta cesura con gli otto anni di<br />
amministrazione democratica: il ripristino<br />
dei fondi, bloccati da Ronald Reagan<br />
nel 1984, era stato, nel gennaio 1993, il<br />
primo atto ufficiale di Bill Clinton Presidente.<br />
lo belga Louis Michel, che gli succederà<br />
in luglio, dal rappresentante europeo<br />
per la politica estera e la sicurezza, Javier<br />
Solana, e da Chris Patten, responsabile<br />
della Commissione esecutiva dell'Ue<br />
per le relazioni esterne. La Missione, secondo<br />
fonti ufficiali di Bruxelles, sarà<br />
«un ulteriore segno» di sostegno alla democratizzazione<br />
avviata da Kostunica,<br />
ma anche un modo per rinnovargli la richiesta<br />
di «piena collaborazione» con il<br />
Tribunale penale internazionale dell’Aja<br />
per l'ex Jugoslavia e di assicurare «rispetto<br />
e protezione alle minoranze».<br />
L'OSSERVATORE<br />
LIBRI<br />
Oggi la pagina settimanale di<br />
articoli, schede e segnalazioni<br />
dedicata alle novità editoriali<br />
«Le ombre sull'Europa.<br />
Democrazie e totalitarismi<br />
nel XX secolo»<br />
di Mark Mazower<br />
edito da Garzanti<br />
Il fallimento<br />
delle varie<br />
ideologie<br />
nel tentativo<br />
di costruire<br />
un mondo<br />
migliore<br />
di DANILO VENERUSO<br />
Pagina 7<br />
Il portavoce di Bush, Ari Fleischer, ha<br />
confermato la decisione: «Il Presidente è<br />
convinto che i soldi dei contribuenti non<br />
debbano essere usati per procurare<br />
aborti». La decisione del Presidente è<br />
stata presa mentre migliaia di manifestanti<br />
confluivano su Washington per<br />
protestare contro l'aborto e contro la<br />
«Ru-486», la cosiddetta «pillola del giorno<br />
dopo». Il Capo di Gabinetto di Bush,<br />
Andrew Card, ha confermato ieri che<br />
l’amministrazione è pronta a riesaminare<br />
l’autorizzazione al commercio della<br />
«Ru-486», mentre il Segretario di Stato<br />
alla sanità designato, Tommy Thompson,<br />
ha espresso seri dubbi «sulla sua<br />
sicurezza».<br />
George W. Bush ha anche inviato un<br />
messaggio ai manifestanti confluiti nella<br />
capitale federale. «Ciò che ci unisce —<br />
ha sottolineato il Presidente — è il desiderio<br />
di edificare una cultura della vita<br />
che rispetti e protegga la persona in<br />
ogni momento e in ogni fase della sua<br />
esistenza. Le promesse contenute nella<br />
nostra Dichiarazione d'indipendenza<br />
non sono rivolte solo ai forti. Esse riguardano<br />
tutti, compresi i bambini non<br />
ancora nati». «Con la decisione di Bush<br />
— ha rilevato Douglas Johnson, Direttore<br />
del Comitato nazionale per il diritto<br />
alla vita — i soldi dei contribuenti Usa<br />
non saranno più spesi per cercare di legalizzare<br />
l'aborto in Paesi dell'America<br />
Latina e dell'Africa dove la popolazione<br />
è strenuamente contraria all'aborto».<br />
California: si discutono<br />
ulteriori misure<br />
per fronteggiare<br />
la crisi energetica<br />
WASHINGTON, 23.<br />
Dopo una settimana di ripetute interruzioni<br />
nell'erogazione in California dell'energia<br />
elettrica, il Parlamento dello<br />
Stato ha avviato ieri la discussione circa<br />
la possibilità di risolvere la crisi del settore<br />
energetico con un aumento delle<br />
tariffe e con l’acquisizione delle centrali<br />
idroelettriche da parte dello stato. A giudizio<br />
di alcuni commentatori, il passaggio<br />
della proprietà delle centrali ne garantirebbe<br />
il funzionamento al di là di<br />
ritorni di mercato immediati. Un eventuale<br />
passaggio della proprietà farebbe<br />
dello Stato della California una delle<br />
maggiori imprese idroelettriche degli<br />
Stati Uniti. Da parte loro, le aziende del<br />
settore, da mesi sull'orlo della bancarotta,<br />
chiedono alle autorità di poter aumentare<br />
le tariffe, bloccate in base alla<br />
legge del 1996 che consentì la «deregulation»<br />
nel settore, sollecitata peraltro proprio<br />
dalle aziende. Lo sblocco delle tariffe<br />
consentirebbe a queste ultime di scaricare<br />
sugli utenti il peso dell’aumento<br />
dei costi e del debito accumulato.<br />
Per far fronte al fabbisogno dello Stato,<br />
contando anche su uno stanziamento<br />
d’emergenza approvato dal Parlamento<br />
la settimana scorsa, le aziende continuano<br />
ad acquistare energia dagli Stati vicini,<br />
ma le scorte restano comunque sotto<br />
il limite di guardia. Ieri, l’«Independent<br />
System Operator», l'ente che controlla<br />
la distribuzione energetica nello Stato,<br />
ha decretato per il settimo giorno consecutivo<br />
un'allerta di terzo grado, il massimo,<br />
lo stesso livello che per un paio di<br />
giorni la settimana scorsa ha costretto a<br />
tagli dell’erogazione che hanno interessato<br />
un milione e mezzo di utenti.<br />
NOSTRE<br />
INFORMAZIONI<br />
Il Santo Padre ha ricevuto in<br />
udienza questa mattina Sua Eminenza<br />
Reverendissima il Signor Cardinale<br />
Jozef Tomko, Prefetto della<br />
Congregazione per l'Evangelizzazione<br />
dei Popoli.<br />
. .<br />
Provviste di Chiese<br />
Il Santo Padre ha nominato Vescovo<br />
di Bridgeport (U.S.A.) Sua<br />
Eccellenza Reverendissima Monsignor<br />
William Edward Lori, finora<br />
Vescovo titolare di Bulla ed Ausiliare<br />
di Washington.<br />
. .<br />
Il Santo Padre ha nominato Ausiliare<br />
dell'Arcidiocesi di Denver<br />
(U.S.A.) il Reverendo Sacerdote José<br />
H. Gomez, del clero della Prelatura<br />
dell'«Opus Dei», finora Vicario<br />
Delegato per la Prelatura dell'«Opus<br />
Dei» nello Stato del Texas, assegnandogli<br />
la sede titolare vescovile<br />
di Belali.