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DAL MONDO<br />

MARIO AGNES<br />

Direttore responsabile<br />

TIPOGRAFIA VATICANA<br />

EDITRICE<br />

«L'OSSERVATORE ROMANO»<br />

Redazione:<br />

via del Pellegrino<br />

00120 Città del Vaticano<br />

Segreteria di Redazione:<br />

Tel. 06.698.83461/06.698.84442<br />

Fax 06.698.83675<br />

Servizi fotografici<br />

de «L'Osservatore Romano»<br />

a cura di Arturo Mari<br />

Le foto dell'attività della Santa Sede<br />

sono del SERVIZIO FOTOGRAFICO<br />

de «L'Osservatore Romano»<br />

Tel. 06.698.84797 - Fax 06.698.84998<br />

E-mail: photo@ossrom.va<br />

.<br />

PUBBLICITÀ:<br />

PUBBLIETICA s.r.l.<br />

PAGINA<br />

Atlante geopolitico<br />

Atlante geopolitico<br />

20121 Milano - Piazza Cavour, 3<br />

Tel. 02.62.61.91 - Fax 02.29.00.89.24<br />

00193 Roma - Via G. G. Belli, 122<br />

Tel. 06.32.81.32.00 - Fax 06.32.81.32.01<br />

pubblietica@gruppore.it<br />

NECROLOGIE:<br />

Redazione<br />

de «L'OSSERVATORE ROMANO»<br />

Tel. 06.698.83461 - Fax 06.698.83675<br />

2 .<br />

Stati Uniti: gli obiettivi<br />

dell'amministrazione<br />

di George W. Bush<br />

GIUSEPPE FIORENTINO<br />

G li<br />

Stati Uniti sono pronti per la<br />

cerimonia di insediamento di<br />

George W. Bush quale 43° Presidente.<br />

Il 20 gennaio a Washington,<br />

lasciatosi alle spalle il lungo contenzioso<br />

con il candidato democratico<br />

Gore circa il conteggio dei voti in Florida,<br />

Bush diventerà a tutti gli effetti<br />

il successore di Bill Clinton. Ma quale<br />

programma contraddistinguerà il lavoro<br />

del Presidente eletto durante gli<br />

anni della sua permanenza alla Casa<br />

Bianca?<br />

Il punto fondamentale della sua<br />

campagna elettorale è stato un piano<br />

di riduzione fiscale generalizzata.<br />

«L'ho fatto in Texas da Governatore<br />

— ha più volte ripetuto — e lo farò a<br />

Washington da Presidente». Bush è<br />

inoltre favorevole a interventi sui sistemi<br />

pensionistico e sanitario per ridurne<br />

il tendenziale aumento dei costi.<br />

Sulla previdenza, ha promesso di<br />

consentire l'investimento sul mercato<br />

finanziario di una parte dei versamenti<br />

obbligatori alla «social security».<br />

Altro tema caro al Presidente eletto<br />

è l'aumento della spesa militare.<br />

Pur appoggiando la maggior parte delle<br />

linee di politica estera dell'amministrazione<br />

Clinton (dall'intervento in<br />

Kosovo alla distensione nei confronti<br />

della Cina), Bush ha più volte denunciato<br />

l'indebolimento della potenza<br />

militare statunitense e promette di<br />

modernizzare l'esercito e aumentare<br />

la paga ai militari. Inoltre è aperto<br />

sostenitore del rilancio del programma<br />

di difesa missilistica, il cosiddetto<br />

«scudo stellare».<br />

Contrario all'aborto, ma forte assertore<br />

della pena di morte, Bush, su<br />

tutte le questioni sociali, e in particolare<br />

sull'istruzione, sostiene la necessità<br />

di ridurre il potere del Governo<br />

federale a vantaggio dell'iniziativa dei<br />

singoli Stati e delle comunità locali.<br />

Dopo otto anni di continua crescita<br />

economica, Bush ha ottenuto il consenso<br />

dell'elettorato Usa promettendo<br />

di restituire l'enorme surplus ai cittadini<br />

sotto forma di riduzione delle<br />

tasse. La politica di riforme liberiste<br />

prospettata da Bush riguarda, come<br />

detto, anche il sistema sanitario e della<br />

previdenza sociale dove è probabile<br />

l'introduzione di un sistema concorrenziale<br />

fra i privati nell'offerta di servizi,<br />

per evitare che il sistema pubblico<br />

vada verso una crisi finanziaria.<br />

Quest'ultima idea riecheggia la sua<br />

proposta di un «buono-scuola» alle famiglie<br />

per la scelta dell'istituto preferito,<br />

pubblico o privato.<br />

A pochi giorni dal suo insediamento<br />

alla Casa Bianca, è stato lo stesso<br />

Presidente eletto a tracciare il suo<br />

programma di Governo e a lanciare<br />

un appello all'unità alla popolazione<br />

degli Stati Uniti. «Al Gore — ha sostenuto<br />

Bush in un’intervista rilasciata<br />

ad alcuni organi di stampa — ha fatto<br />

un’ottima campagna nella comunità<br />

afro-americana, ed è difficile convincere<br />

certa gente che sono una persona<br />

aperta e che sono buono. Tuttavia,<br />

ciò non mi impedirà di essere il<br />

Presidente di tutti e di continuare a<br />

rivolgermi anche alle persone che non<br />

mi hanno votato per vedere se possiamo<br />

lavorare insieme su temi come la<br />

pubblica istruzione». Bush ha anche<br />

illustrato i suoi progetti più immediati.<br />

«Un buon piano sull’istruzione.<br />

Una politica pubblica che abbia<br />

un’influenza positiva sulla vita della<br />

gente. Sono convinto — ha dichiarato<br />

— che il piano di riduzione delle imposte,<br />

proprio perché tocca coloro che<br />

si trovano al livello più basso della piramide<br />

economica, sarà buono per gli<br />

afro-americani che lottano per entrare<br />

nella classe media». «La nostra amministrazione<br />

— ha aggiunto — avrà<br />

successo rendendo il mondo più pacifico,<br />

costruendo alleanze, rafforzando<br />

i legami con i nostri amici quando<br />

non abbiamo bisogno gli uni degli altri,<br />

riducendo la minaccia delle armi<br />

di distruzione di massa, proteggendo<br />

noi stessi e i nostri alleati. La gente<br />

che vorrà trovare lavoro, troverà lavoro».<br />

Più volte, nell'arco della campagna<br />

elettorale, gli analisti hanno sottolineato<br />

che un'eventuale vittoria di Bush<br />

avrebbe significato un seppur parziale<br />

disimpegno militare statunitense<br />

da alcune zone «calde» del pianeta.<br />

Ma il Presidente eletto ha smentito<br />

questa ipotesi, sottolineando, ad<br />

esempio, che non verranno ritirate le<br />

truppe Usa di stanza in Kosovo e in<br />

Bosnia ed Erzegovina, ma ribadendo<br />

comunque che in futuro saranno gli<br />

alleati europei a dover garantire le<br />

operazioni di «peacekeeping» in quella<br />

regione. «A un certo momento della<br />

campagna elettorale ho sentito dire<br />

che avrei ordinato un ritiro precipitoso<br />

ma non è affatto così, ci stiamo<br />

consultando con i nostri alleati nella<br />

regione e questi sono perfettamente al<br />

corrente delle nostre intenzioni», ha<br />

dichiarato Bush. «Non ho in mente<br />

nessuna scadenza specifica — ha aggiunto<br />

— e onoreremo tutti gli impegni<br />

presi dal Presidente e dal Paese».<br />

Gli Stati Uniti — va ricordato — forniscono<br />

attualmente circa il 20 per<br />

cento degli uomini impegnati nella<br />

«Sfor», la forza di pace per la Bosnia<br />

ed Erzegovina, e nella «Kfor», il contingente<br />

internazionale dislocato in<br />

Kosovo.<br />

Parziale sorpresa ha destato anche<br />

la formazione del futuro Gabinetto.<br />

Bush, dopo aver scelto Dick Cheney<br />

quale vice Presidente, ha formato una<br />

«squadra» multietnica, dove spiccano<br />

i nomi di Colin Powell e di Condoleezza<br />

Rice (entrambi di colore), che ricopriranno<br />

rispettivamente le cariche di<br />

Segretario di Stato e di Consigliere per<br />

la sicurezza nazionale. Questi gli altri<br />

membri del nuovo Governo Usa (le<br />

cui nomine dovranno essere approvate<br />

dal Senato). Agricoltura: Ann Veneman,<br />

ex direttore delle risorse agricole<br />

in California; edilizia popolare: Mel<br />

Martinez, ex funzionario della contea<br />

di Orange, in Florida; commercio:<br />

Don Evans, ex Presidente della campagna<br />

presidenziale di Bush; difesa:<br />

Donald Rumsfeld, già alla guida del<br />

Pentagono durante l'amministrazione<br />

di Gerald Ford; istruzione: Rod Paige,<br />

ex responsabile del distretto scolastico<br />

di Houston, Texas; energia: Spencer<br />

Abraham, ex senatore del Michigan;<br />

giustizia: John Ashcroft, ex Senatore<br />

del Missouri; interni: Gale Norton, ex<br />

procuratore distrettuale del Colorado;<br />

sanità: Tommy Thompson, Governatore<br />

del Wisconsin; trasporti: Norman<br />

Mineta, attuale ministro del Commercio<br />

dell’amministrazione Clinton; tesoro:<br />

Paul O'Neill; reduci: Anthony<br />

Principi, ex sottosegretario nello stesso<br />

dicastero; commercio internazionale:<br />

Robert Zoellick, già funzionario<br />

del Dipartimento di Stato nell’amministrazione<br />

di George Bush; lavoro:<br />

Elaine Chao, ex direttrice dei Peace<br />

Corps (volontari della cooperazione<br />

internazionale), che ha sostituito Linda<br />

Chavez, in un primo tempo designata<br />

da George W. Bush, ma che ha<br />

rinunciato all'incarico per una sua<br />

presunta violazione della legge contro<br />

l'immigrazione clandestina.<br />

L'OSSERVATORE ROMANO Sabato 20 Gennaio 2001<br />

Ue: il Parlamento di Strasburgo chiede la ratifica dello statuto della Corte Penale Internazionale permanente<br />

STRASBURGO — Il Parlamento europeo<br />

di Strasburgo ha approvato giovedì una risoluzione,<br />

presentata e sottoscritta dai<br />

principali gruppi parlamentari e nella quale<br />

si chiede a tutti i Paesi dell'Unione Europea<br />

e alla comunità internazionale in<br />

generale di ratificare al più presto il Trattato<br />

di Roma adottato dalle Nazioni Unite<br />

nel luglio del 1998 e che istituisce la nuova<br />

Corte Penale Internazionale permanen-<br />

te. La risoluzione del Parlamento europeo<br />

ricorda e valuta negativamente che per<br />

ora solo 27 Stati, otto dei quali dell'Unione<br />

Europea, hanno ratificato il trattato di<br />

Roma. Perché la nuova Corte possa costituirsi,<br />

sono necessarie almeno sessanta<br />

ratifiche.<br />

Il documento del Parlamento di Strasburgo<br />

chiede che tale obiettivo delle sessanta<br />

ratifiche venga raggiunto entro la fi-<br />

MEDIO ORIENTE Barak annuncia concessioni<br />

Negoziati ad oltranza<br />

tra israeliani e palestinesi<br />

sul piano degli Usa<br />

TEL AVIV, 19.<br />

Incontri ad oltranza fra negoziatori di<br />

Israele e dell'Autorità Palestinese (Ap) si<br />

svolgeranno a Taba, sul Mar Rosso, a<br />

partire da domenica. Lo ha annunciato<br />

il Presidente del Consiglio legislativo palestinese,<br />

Ahmed Qrei, precisando che<br />

l’obiettivo è quello di raggiungere un accordo-quadro<br />

prima delle elezioni israeliane<br />

del 6 febbraio.<br />

Allo scopo di fare il punto sullo stato<br />

dei negoziati e preparare una strategia<br />

da seguire negli imminenti colloqui di<br />

pace, il Primo Ministro israeliano, Ehud<br />

Barak, ha convocato per domani il Gabinetto<br />

ristretto. In un discorso televisivo,<br />

il Premier ha affermato che «dolorose<br />

concessioni» saranno necessarie per<br />

porre fine al conflitto con i palestinesi.<br />

Le posizioni delle parti appaiono però<br />

ancora lontane. Al termine di una riunione<br />

tra negoziatori che si è conclusa<br />

nella serata di ieri, il Capo della delegazione<br />

dell'Ap, Saeb Erekat, ha detto che<br />

non sono stati fatti progressi. Ad ogni<br />

modo, ha aggiunto, le discussioni sono<br />

state «serie e approfondite, ed hanno riguardato<br />

tutte le questioni all’ordine del<br />

giorno».<br />

Il negoziato si svolge in un clima di<br />

estrema tensione per i continui episodi<br />

di violenza che continuano ad insanguinare<br />

i Territori. Dal 28 settembre scorso,<br />

quando ha avuto inizio la nuova «Intifada»,<br />

i morti sono non meno di trecentonovanta,<br />

in maggioranza arabi.<br />

Due giorni fa a Gaza è stato ucciso il di-<br />

Camerun:<br />

discorso di Chirac<br />

al vertice<br />

franco-africano<br />

YAOUNDÉ, 19.<br />

È in corso da ieri, nella capitale del<br />

Camerun, il XXI vertice franco-africano<br />

sul tema dell'integrazione dell'Africa nel<br />

processo di globalizzazione economica.<br />

Nel discorso di apertura, il Presidente<br />

camerunese, Paul Biya, si è fatto interprete<br />

delle inquietudini e delle speranze<br />

che la mondializzazione suscita in Africa.<br />

Essa presenta delle «opportunità interessanti»,<br />

ma al tempo stesso può mettere<br />

in pericolo le già fragili economie<br />

del continente. Si pone, pertanto, il problema<br />

di protezione, almeno nella fase<br />

iniziale di adattamento.<br />

Nel successivo intervento il Presidente<br />

francese Chirac ha rilevato che l'Africa<br />

«è già nel processo di mondializzazione,<br />

ma in modo troppo parcellizzato perché<br />

possa beneficiare dell'espansione degli<br />

scambi». È auspicabile una più attiva<br />

presenza africana nell'Organizzazione<br />

mondiale del commercio (Wto).<br />

Il vertice si è aperto nello sgomento<br />

per l'assassinio del Presidente congolese<br />

Kabila. Al riguardo, Chirac ha detto che<br />

la visione francese dell'Africa non è «un<br />

atteggiamento compiacente che trascenda<br />

i valori ai quali aderiamo». Parigi<br />

«condanna, qui come in ogni altra parte<br />

del mondo, gli attentati alla vita, il ricorso<br />

alla violenza, la presa del potere con<br />

la forza, la violazione delle frontiere e le<br />

azioni di guerra».<br />

In margine ai dibattiti sulla globalizzazione,<br />

la conferenza di Yaoundé costituisce<br />

una occasione preziosa per consultazioni<br />

dirette tra le parti interessate sulle<br />

diverse crisi politico-militari che scuotono<br />

l'Africa.<br />

rettore della radiotelevisione palestinese,<br />

Hisham Mekki. L'omicidio è stato rivendicato<br />

da un gruppo palestinese estremista<br />

noto per attentati contro gli ebrei.<br />

Ieri, inoltre, in Cisgiordania è stato assassinato<br />

un ragazzo israeliano che si recava<br />

a trovare un'amica palestinese.<br />

Verificata l'impossibilità di trovare<br />

un'intesa prima della fine del mandato<br />

del Presidente degli Stati Uniti, Bill Clinton,<br />

che lascerà domani la Casa Bianca<br />

a George W. Bush, l'obiettivo è ora<br />

quello di raggiungere un accordo prima<br />

delle elezioni israeliane per la nomina<br />

del nuovo Primo Ministro. Un'eventuale<br />

elezione del leader della Likud e della<br />

destra, Ariel Sharon, potrebbe infatti<br />

cambiare completamente la situazione.<br />

Sharon ha più volte escluso nuove concessioni<br />

territoriali ai palestinesi, proponendo<br />

una serie di accordi temporanei<br />

di lungo periodo prima di arrivare a un<br />

trattato di pace vero e proprio.<br />

Il Presidente dell’Ap, Yasser Arafat,<br />

che ha recentemente incontrato al Cairo<br />

il Ministro degli esteri israeliano, Shlomo<br />

Ben Ami, pur ammettendo che<br />

neanche l'ultimo colloquio è stato coronato<br />

da successo, ha confermato che le<br />

parti continueranno a negoziare. «Abbiamo<br />

bisogno dell’aiuto della comunità internazionale<br />

per marciare verso la pace<br />

e per difenderla», ha aggiunto. L'Ap ha<br />

chiesto in particolare la partecipazione<br />

attiva dell’Unione Europea al negoziato,<br />

per affiancare gli Stati Uniti nella difficile<br />

mediazione.<br />

ne del 2001. Secondo gli eurodeputati, il<br />

raggiungimento di tale obiettivo deve essere<br />

una delle priorità della politica estera<br />

dell'Unione Europea appunto nei prossimi<br />

mesi.<br />

La risoluzione di Strasburgo indica come<br />

un segnale incoraggiante in questo<br />

senso, la decisione del Presidente degli<br />

Stati Uniti Bill Clinton di firmare il Trattato<br />

il 31 dicembre scorso. Anche se gli Usa<br />

Guinea-Liberia:<br />

in crisi i rapporti<br />

diplomatici<br />

MONROVIA, 19.<br />

La Liberia ha ritirato il proprio<br />

ambasciatore da Conakry in segno<br />

di protesta per asseriti atti di<br />

aggressione da parte del Governo<br />

della Guinea. Il quale, invece, denuncia<br />

dal settembre scorso incursioni<br />

nel Sud di bande armate irregolari<br />

provenienti dalla Liberia<br />

e dalla Sierra Leone. La Comunità<br />

economica degli Stati dell'Africa<br />

Occidentale (Ecowas) ha deciso di<br />

inviare una forza di interposizione<br />

alle frontiere fra i tre Paesi.<br />

JUGOSLAVIA Mutata la posizione del Presidente<br />

Kostunica riceverà<br />

il Procuratore del Tpi<br />

BELGRADO, 19.<br />

Il Presidente federale jugoslavo Vojislav<br />

Kostunica ha annunciato ieri, mutando<br />

la propria precedente posizione,<br />

che riceverà il Procuratore generale del<br />

Tribunale penale internazionale dell'Aja<br />

per i crimini di guerra e contro l'umanità<br />

nell'ex Jugoslavia, la svizzera Carla<br />

Del Ponte, attesa il 23 gennaio a Belgrado.<br />

«Avevo deciso di non vederla perché<br />

ritenevo che persone più competenti di<br />

me dovessero farlo, ma ho cambiato<br />

idea per molte ragioni», ha detto Kostunica<br />

in una conferenza stampa tenuta<br />

ieri. Nei giorni scorsi, i suoi stretti collaboratori<br />

avevano parlato di un calendario<br />

«sovraccarico» per spiegare il diniego<br />

del Presidente, che più volte in passato<br />

ha definito il Tribunale dell'Aja «troppo<br />

politicizzato».<br />

Kostunica ha spiegato che uno dei<br />

motivi che lo hanno indotto a mutare<br />

posizione è la promessa della signora<br />

Del Ponte di consegnargli l’elenco delle<br />

persone sulle quali il tribunale dell’Aja<br />

ha aperto un fascicolo segreto: «È vergognoso<br />

che esistano incriminazioni tenute<br />

segrete: farò conoscere la lista agli<br />

interessati, al Parlamento, al Governo<br />

federale e all’opinione pubblica, che deve<br />

essere informata». Altri elementi che<br />

hanno convinto il Presidente jugoslavo a<br />

confrontarsi con il Procuratore dell'Aja<br />

sono il desiderio di discutere dell’utilizzo<br />

da parte della Nato di proiettili all’uranio<br />

cosiddetto «impoverito» durante i<br />

raid della primavera 1999, un fatto che<br />

potrebbe spingere il Tribunale ad aprire<br />

una inchiesta sull’Alleanza atlantica, e i<br />

dubbi sollevati dalla stampa tedesca sulla<br />

strage nel villaggio kosovaro di Racak,<br />

dove morirono quaranta kosovari<br />

di etnia albanese: tale strage costituì la<br />

scintilla che fece scattare l’intervento internazionale<br />

contro la Jugoslavia.<br />

Sul piano internazionale, Kostunica<br />

sta conducendo intanto oggi a Sarajevo,<br />

dove si era già recato in forma privata<br />

nei mesi scorsi, la prima visita ufficiale<br />

di un Capo di Stato jugoslavo dopo la<br />

secessione bosniaca dall'ex Jugoslavia e<br />

la guerra del 1992-1995. In merito, gli<br />

ambienti politici bosniaci sottolineano<br />

l’apertura di una «nuova pagina» nei<br />

rapporti bilaterali.<br />

RUSSIA A New York convalidato fino al 25 gennaio l'arresto di Pavel Borodin<br />

Cecenia: Putin vara un Governo provvisorio<br />

MOSCA, 19.<br />

Il Presidente russo, Vladimir Putin, ha<br />

varato oggi per decreto la nascita di un<br />

Governo provvisorio che dovrebbe occuparsi<br />

del ripristino della vita civile in Cecenia.<br />

Nella Repubblica federata caucasica,<br />

frattanto, proseguono sparatorie<br />

sporadiche e attentati da parte della<br />

guerriglia separatista islamica. In un agguato,<br />

riferisce stamani l’agenzia «Interfax»,<br />

sono stati uccisi due militari delle<br />

Forze federali russe che stavano facendo<br />

compere nel mercato di Shali, nel Sud<br />

della Cecenia. Sempre nel Sud della Repubblica<br />

federata caucasica, le Forze di<br />

Mosca hanno condotto negli ultimi giorni<br />

una vasta operazione di rastrellamento<br />

— accompagnata da raid di elicotteri<br />

contro i rifugi della guerriglia — durante<br />

la quale sono state sequestrate numerose<br />

armi, nonché esplosivi.<br />

Putin, ieri sera, ha comunque ordinato<br />

allo stato maggiore di pianificare un<br />

graduale taglio del contingente militare<br />

schierato in Cecenia, i cui effettivi, secondo<br />

Mosca, sono stati già in parte ridotti<br />

negli ultimi mesi. Accanto a questo<br />

provvedimento, Putin, nel tentativo di<br />

normalizzare la situazione e avviare una<br />

ricostruzione delle strutture distrutte du-<br />

Bosnia ed Erzegovina:<br />

ingenti sequestri<br />

di armi illegali<br />

SARAJEVO, 19.<br />

La Sfor, la forza multinazionale<br />

in Bosnia ed Erzegovina, ha scoperto<br />

e sequestrato una grossa<br />

quantità di armi nascosta nel villaggio<br />

di Pantici, nei pressi di<br />

Zvornik. Una portavoce della Sfor<br />

ha detto ieri che il ritrovamento è<br />

avvenuto il 14 gennaio e che tutto<br />

il materiale bellico verrà distrutto.<br />

La settimana scorsa la Sfor aveva<br />

scoperto un altro deposito illegale<br />

di armi in una vecchia galleria<br />

ferroviaria presso Pale, a Est di<br />

Sarajevo. Anche queste armi saranno<br />

distrutte.<br />

rante la guerra, ha deciso la costituzione<br />

di un Governo provvisorio. L’Esecutivo,<br />

che lavorerà in collaborazione con<br />

l’autorità cecena filo-russa presieduta<br />

dall’ex muftì Akhmed Kadyrov, sarà<br />

guidato da un Premier russo: l’ex Governatore<br />

di Stavropol (Sud della Russia),<br />

Sviatoslav Iliasov.<br />

Ieri sera Putin, durante una riunione<br />

avuta con il Presidente e il vice Presidente<br />

della Duma di Stato (la Camera<br />

bassa del parlamento russo) — stando a<br />

quanto riferisce oggi l'agenzia «Interfax»<br />

—, ha ripetuto che la Russia intende<br />

rimborsare solo in parte le scadenze del<br />

debito ereditate dall'Urss. Il Presidente<br />

russo ha anche espresso un parziale dissenso<br />

con il suo Consigliere economico,<br />

Andrei Illarionov, che siedeva al suo<br />

fianco e che nei giorni scorsi si era pronunciato<br />

a favore del pieno rispetto da<br />

parte russa degli impegni con il «Club di<br />

Parigi», organismo che raccoglie gli Stati<br />

creditori. Per Putin i debiti vanno pagati,<br />

«ma fino a un certo punto» e che<br />

Mosca ha il diritto di chiedere al «Club<br />

di Parigi» una ristrutturazione del pesante<br />

debito ex sovietico. La richiesta di ristrutturazione<br />

del debito ereditato dal-<br />

devono ancora procedere alla ratifica del<br />

trattato di Roma, tale adesione costituisce<br />

infatti uno sviluppo importante e una svolta<br />

significativa. Gli Usa, nella conferenza<br />

dell'Onu a Roma del 1998 e nei numerosi<br />

incontri preparatori, si erano infatti opposti<br />

alla costituzione di un Tribunale permanente<br />

che avesse giurisdizione anche<br />

sulle truppe statunitensi impegnate in missioni<br />

internazionali.<br />

EX ZAIRE Martedì i funerali di Kabila a Kinshasa<br />

Kofi Annan lancia<br />

un appello per la pace<br />

KINSHASA, 19.<br />

Il Governo della Repubblica Democratica<br />

del Congo (Rdc, ex Zaire) ha confermato<br />

ieri sera ufficialmente la morte<br />

del Presidente Laurent-Désiré Kabila per<br />

le ferite riportate nell'attentato di martedì<br />

scorso. Il Ministro delle comunicazioni<br />

e portavoce governativo, Dominque<br />

Sakombi, ha letto alla televisione un comunicato<br />

in cui si sostiene che il decesso<br />

è avvenuto ieri mattina. È stato decretato<br />

un lutto di trenta giorni. I funerali<br />

di Stato saranno celebrati martedì<br />

prossimo a Kinshasa, ma domani a Lu-<br />

l'Urss è stata comunque finora respinta<br />

dal «Club di Parigi».<br />

Intanto, Putin sta studiando la situazione<br />

creatasi in seguito all'arresto a<br />

New York dell'ex tesoriere del Cremlino,<br />

Pavel Borodin, che ieri è comparso<br />

davanti al giudice Viktor Pohroleski, della<br />

Corte distrettuale di Brooklin dove<br />

l'arresto, in un'udienza di un quarto<br />

d'ora di carattere procedurale, è stato<br />

convalidato fino al 25 gennaio. «Il Presidente<br />

russo — a quanto ha detto ieri sera<br />

alla televisione russa “Ntv” la deputata<br />

Irina Khakhamada, vice capo gruppo<br />

dell'Unione forze di destra (liberali) —<br />

ritiene che si tratti puramente di una<br />

procedura giudiziaria e che le dichiarazioni<br />

diplomatiche non possano risolvere<br />

il problema». Borodin è stato arrestato<br />

su mandato di cattura internazionale<br />

emesso dalla magistratura svizzera che<br />

lo accusa di aver riciclato denaro «sporco».<br />

Il suo arresto è legato al fatto che<br />

Borodin, Segretario di Stato dell'Unione<br />

russo-bielorussa, giunto negli Stati Uniti<br />

per l'insediamento di George W. Bush,<br />

non ha fatto in tempo a ottenere il visto<br />

sul suo passaporto diplomatico (utilizzando<br />

il quale sarebbe stato con ogni<br />

probabilità immune dalle manette).<br />

bumbashi, capoluogo della regione natale<br />

del Katanga (sud-est), si terrà una cerimonia<br />

funebre privata. Una delegazione<br />

di autorità e di familiari si trova nello<br />

Zimbabwe per riportare in patria la salma<br />

di Kabila che, subito dopo il ferimento,<br />

era stato trasportato in un ospedale<br />

specializzato di Harare.<br />

Il portavoce governativo non ha fornito<br />

indicazioni sui responsabili e le circostanze<br />

del mortale attentato. Secondo<br />

fonti non ufficiali, a sparare contro il<br />

Presidente congolese sarebbe stato il capo<br />

delle sue guardie del corpo, poi abbattuto<br />

dai commilitoni. Il Ministro Sakombi<br />

ha invece reso pubblico un testamento<br />

politico del defunto Presidente in<br />

cui si esortano le forze armate e di polizia<br />

a mantenere la disciplina, a rispettare<br />

e proteggere la popolazione, a preservare<br />

l'integrità territoriale del Paese e a<br />

respingere oltrefrontiera gli «aggressori»<br />

(vale a dire rwandesi e ugandesi alleati<br />

dei movimenti ribelli congolesi, ndr.).<br />

Da Yaoundé (Camerun), dove partecipa<br />

al XXI vertice franco-africano, il Segretario<br />

generale dell'Onu, Kofi Annan,<br />

ha lanciato ieri un appello a tutte le parti<br />

belligeranti nell'ex Zaire affinché raggiungano<br />

un accordo di pace.<br />

A Bunia, località del Nord-Est al confine<br />

con l'Uganda, un aereo governativo<br />

ha bombardato ieri una posizione dei ribelli<br />

del «fronte di liberazione del Congo»<br />

(Flc). Nella stessa zona sono in corso<br />

oggi sanguinosi combattimenti tra comunità<br />

rivali di agricoltori e di allevatori<br />

di bestiame. La regione è sotto il controllo<br />

del Flc e di truppe ugandesi.<br />

.<br />

Scarseggia ancora<br />

l'elettricitàinCalifornia<br />

WASHINGTON — Si protrae e si<br />

aggrava la crisi energetica in California,<br />

dove giovedì per il secondo<br />

giorno consecutivo si sono verificate<br />

interruzioni dell'erogazione di<br />

elettricità in diverse città. Oltre un<br />

milione di persone sono rimaste a<br />

turno senza energia elettrica per<br />

periodi che sono variati da un'ora<br />

a un'ora e trenta minuti. In California,<br />

dove rimane in vigore lo stato<br />

d’emergenza energetica decretato<br />

mercoledì scorso dal Governatore<br />

Gray Davis, da tempo non si costruiscono<br />

nuovi impianti e l'erogazione<br />

di elettricità dipende dall’importazione<br />

dagli Stati vicini.<br />

Questi dalla fine degli anni '90<br />

hanno registrato un aumento dei<br />

consumi interni e una conseguente<br />

riduzione di eccedenze da vendere<br />

alla confinante California.<br />

Francia: riprendono<br />

i voli del Concorde<br />

PARIGI — Un aereo supersonico<br />

Concorde dell'Air France ha effettuato<br />

giovedì il primo volo di prova<br />

dopo il ritiro deciso sei mesi fa in<br />

seguito al tragico incidente nel<br />

quale morirono centotredici persone<br />

subito dopo il decollo da Parigi.<br />

Il velivolo, con a bordo solo l’equipaggio,<br />

ha volato dall'aeroporto<br />

Charles De Gaulle di Parigi alla<br />

base aerea di Istres, vicino a Marsiglia,<br />

nel Sud della Francia meridionale.<br />

L’aereo supersonico sarà<br />

sottoposto per due settimane a rigorosi<br />

test. Le cisterne dei Concorde<br />

sono ricoperte di un materiale<br />

studiato per impedire che eventuali<br />

ostacoli sulla pista possano causare<br />

danni alla carlinga.<br />

Yemen: liberato<br />

iltecnicotedescorapito<br />

SAN'A — È stato liberato giovedì<br />

sera il tecnico petrolifero tedesco<br />

rapito nello Yemen. Lo ha reso noto<br />

la polizia a San'a, aggiungendo<br />

che il rilascio è avvenuto «senza<br />

spargimenti di sangue». Luther<br />

Sellenberg, capo delle operazioni<br />

di una ditta che opera nella regione,<br />

era stato sequestrato da circa<br />

venticinque uomini armati della tribù<br />

Al-Karbi, che intendevano esercitare<br />

pressioni sul Governo yemenita<br />

e sulla stessa impresa affinché<br />

assumesse persone appartenenti<br />

a quel gruppo etnico, ha dichiarato<br />

un portavoce della ditta<br />

tedesca.<br />

W<br />

La SEGRETERIA di STATO comunica<br />

che è deceduto il<br />

Signor<br />

CANDIDUS STOCKER<br />

padre di Mons. Stephan Stocker, Segretario<br />

della Nunziatura Apostolica in Camerun.<br />

I Superiori ed i Colleghi partecipano<br />

al dolore di Mons. Stocker e dei suoi<br />

Familiari, assicurando la vicinanza nell'amicizia<br />

e nella preghiera per il caro<br />

defunto, che affidano al Signore risorto.<br />

.

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