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DAL MONDO<br />
MARIO AGNES<br />
Direttore responsabile<br />
TIPOGRAFIA VATICANA<br />
EDITRICE<br />
«L'OSSERVATORE ROMANO»<br />
Redazione:<br />
via del Pellegrino<br />
00120 Città del Vaticano<br />
Segreteria di Redazione:<br />
Tel. 06.698.83461/06.698.84442<br />
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de «L'Osservatore Romano»<br />
a cura di Arturo Mari<br />
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Atlante geopolitico<br />
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de «L'OSSERVATORE ROMANO»<br />
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2 .<br />
Stati Uniti: gli obiettivi<br />
dell'amministrazione<br />
di George W. Bush<br />
GIUSEPPE FIORENTINO<br />
G li<br />
Stati Uniti sono pronti per la<br />
cerimonia di insediamento di<br />
George W. Bush quale 43° Presidente.<br />
Il 20 gennaio a Washington,<br />
lasciatosi alle spalle il lungo contenzioso<br />
con il candidato democratico<br />
Gore circa il conteggio dei voti in Florida,<br />
Bush diventerà a tutti gli effetti<br />
il successore di Bill Clinton. Ma quale<br />
programma contraddistinguerà il lavoro<br />
del Presidente eletto durante gli<br />
anni della sua permanenza alla Casa<br />
Bianca?<br />
Il punto fondamentale della sua<br />
campagna elettorale è stato un piano<br />
di riduzione fiscale generalizzata.<br />
«L'ho fatto in Texas da Governatore<br />
— ha più volte ripetuto — e lo farò a<br />
Washington da Presidente». Bush è<br />
inoltre favorevole a interventi sui sistemi<br />
pensionistico e sanitario per ridurne<br />
il tendenziale aumento dei costi.<br />
Sulla previdenza, ha promesso di<br />
consentire l'investimento sul mercato<br />
finanziario di una parte dei versamenti<br />
obbligatori alla «social security».<br />
Altro tema caro al Presidente eletto<br />
è l'aumento della spesa militare.<br />
Pur appoggiando la maggior parte delle<br />
linee di politica estera dell'amministrazione<br />
Clinton (dall'intervento in<br />
Kosovo alla distensione nei confronti<br />
della Cina), Bush ha più volte denunciato<br />
l'indebolimento della potenza<br />
militare statunitense e promette di<br />
modernizzare l'esercito e aumentare<br />
la paga ai militari. Inoltre è aperto<br />
sostenitore del rilancio del programma<br />
di difesa missilistica, il cosiddetto<br />
«scudo stellare».<br />
Contrario all'aborto, ma forte assertore<br />
della pena di morte, Bush, su<br />
tutte le questioni sociali, e in particolare<br />
sull'istruzione, sostiene la necessità<br />
di ridurre il potere del Governo<br />
federale a vantaggio dell'iniziativa dei<br />
singoli Stati e delle comunità locali.<br />
Dopo otto anni di continua crescita<br />
economica, Bush ha ottenuto il consenso<br />
dell'elettorato Usa promettendo<br />
di restituire l'enorme surplus ai cittadini<br />
sotto forma di riduzione delle<br />
tasse. La politica di riforme liberiste<br />
prospettata da Bush riguarda, come<br />
detto, anche il sistema sanitario e della<br />
previdenza sociale dove è probabile<br />
l'introduzione di un sistema concorrenziale<br />
fra i privati nell'offerta di servizi,<br />
per evitare che il sistema pubblico<br />
vada verso una crisi finanziaria.<br />
Quest'ultima idea riecheggia la sua<br />
proposta di un «buono-scuola» alle famiglie<br />
per la scelta dell'istituto preferito,<br />
pubblico o privato.<br />
A pochi giorni dal suo insediamento<br />
alla Casa Bianca, è stato lo stesso<br />
Presidente eletto a tracciare il suo<br />
programma di Governo e a lanciare<br />
un appello all'unità alla popolazione<br />
degli Stati Uniti. «Al Gore — ha sostenuto<br />
Bush in un’intervista rilasciata<br />
ad alcuni organi di stampa — ha fatto<br />
un’ottima campagna nella comunità<br />
afro-americana, ed è difficile convincere<br />
certa gente che sono una persona<br />
aperta e che sono buono. Tuttavia,<br />
ciò non mi impedirà di essere il<br />
Presidente di tutti e di continuare a<br />
rivolgermi anche alle persone che non<br />
mi hanno votato per vedere se possiamo<br />
lavorare insieme su temi come la<br />
pubblica istruzione». Bush ha anche<br />
illustrato i suoi progetti più immediati.<br />
«Un buon piano sull’istruzione.<br />
Una politica pubblica che abbia<br />
un’influenza positiva sulla vita della<br />
gente. Sono convinto — ha dichiarato<br />
— che il piano di riduzione delle imposte,<br />
proprio perché tocca coloro che<br />
si trovano al livello più basso della piramide<br />
economica, sarà buono per gli<br />
afro-americani che lottano per entrare<br />
nella classe media». «La nostra amministrazione<br />
— ha aggiunto — avrà<br />
successo rendendo il mondo più pacifico,<br />
costruendo alleanze, rafforzando<br />
i legami con i nostri amici quando<br />
non abbiamo bisogno gli uni degli altri,<br />
riducendo la minaccia delle armi<br />
di distruzione di massa, proteggendo<br />
noi stessi e i nostri alleati. La gente<br />
che vorrà trovare lavoro, troverà lavoro».<br />
Più volte, nell'arco della campagna<br />
elettorale, gli analisti hanno sottolineato<br />
che un'eventuale vittoria di Bush<br />
avrebbe significato un seppur parziale<br />
disimpegno militare statunitense<br />
da alcune zone «calde» del pianeta.<br />
Ma il Presidente eletto ha smentito<br />
questa ipotesi, sottolineando, ad<br />
esempio, che non verranno ritirate le<br />
truppe Usa di stanza in Kosovo e in<br />
Bosnia ed Erzegovina, ma ribadendo<br />
comunque che in futuro saranno gli<br />
alleati europei a dover garantire le<br />
operazioni di «peacekeeping» in quella<br />
regione. «A un certo momento della<br />
campagna elettorale ho sentito dire<br />
che avrei ordinato un ritiro precipitoso<br />
ma non è affatto così, ci stiamo<br />
consultando con i nostri alleati nella<br />
regione e questi sono perfettamente al<br />
corrente delle nostre intenzioni», ha<br />
dichiarato Bush. «Non ho in mente<br />
nessuna scadenza specifica — ha aggiunto<br />
— e onoreremo tutti gli impegni<br />
presi dal Presidente e dal Paese».<br />
Gli Stati Uniti — va ricordato — forniscono<br />
attualmente circa il 20 per<br />
cento degli uomini impegnati nella<br />
«Sfor», la forza di pace per la Bosnia<br />
ed Erzegovina, e nella «Kfor», il contingente<br />
internazionale dislocato in<br />
Kosovo.<br />
Parziale sorpresa ha destato anche<br />
la formazione del futuro Gabinetto.<br />
Bush, dopo aver scelto Dick Cheney<br />
quale vice Presidente, ha formato una<br />
«squadra» multietnica, dove spiccano<br />
i nomi di Colin Powell e di Condoleezza<br />
Rice (entrambi di colore), che ricopriranno<br />
rispettivamente le cariche di<br />
Segretario di Stato e di Consigliere per<br />
la sicurezza nazionale. Questi gli altri<br />
membri del nuovo Governo Usa (le<br />
cui nomine dovranno essere approvate<br />
dal Senato). Agricoltura: Ann Veneman,<br />
ex direttore delle risorse agricole<br />
in California; edilizia popolare: Mel<br />
Martinez, ex funzionario della contea<br />
di Orange, in Florida; commercio:<br />
Don Evans, ex Presidente della campagna<br />
presidenziale di Bush; difesa:<br />
Donald Rumsfeld, già alla guida del<br />
Pentagono durante l'amministrazione<br />
di Gerald Ford; istruzione: Rod Paige,<br />
ex responsabile del distretto scolastico<br />
di Houston, Texas; energia: Spencer<br />
Abraham, ex senatore del Michigan;<br />
giustizia: John Ashcroft, ex Senatore<br />
del Missouri; interni: Gale Norton, ex<br />
procuratore distrettuale del Colorado;<br />
sanità: Tommy Thompson, Governatore<br />
del Wisconsin; trasporti: Norman<br />
Mineta, attuale ministro del Commercio<br />
dell’amministrazione Clinton; tesoro:<br />
Paul O'Neill; reduci: Anthony<br />
Principi, ex sottosegretario nello stesso<br />
dicastero; commercio internazionale:<br />
Robert Zoellick, già funzionario<br />
del Dipartimento di Stato nell’amministrazione<br />
di George Bush; lavoro:<br />
Elaine Chao, ex direttrice dei Peace<br />
Corps (volontari della cooperazione<br />
internazionale), che ha sostituito Linda<br />
Chavez, in un primo tempo designata<br />
da George W. Bush, ma che ha<br />
rinunciato all'incarico per una sua<br />
presunta violazione della legge contro<br />
l'immigrazione clandestina.<br />
L'OSSERVATORE ROMANO Sabato 20 Gennaio 2001<br />
Ue: il Parlamento di Strasburgo chiede la ratifica dello statuto della Corte Penale Internazionale permanente<br />
STRASBURGO — Il Parlamento europeo<br />
di Strasburgo ha approvato giovedì una risoluzione,<br />
presentata e sottoscritta dai<br />
principali gruppi parlamentari e nella quale<br />
si chiede a tutti i Paesi dell'Unione Europea<br />
e alla comunità internazionale in<br />
generale di ratificare al più presto il Trattato<br />
di Roma adottato dalle Nazioni Unite<br />
nel luglio del 1998 e che istituisce la nuova<br />
Corte Penale Internazionale permanen-<br />
te. La risoluzione del Parlamento europeo<br />
ricorda e valuta negativamente che per<br />
ora solo 27 Stati, otto dei quali dell'Unione<br />
Europea, hanno ratificato il trattato di<br />
Roma. Perché la nuova Corte possa costituirsi,<br />
sono necessarie almeno sessanta<br />
ratifiche.<br />
Il documento del Parlamento di Strasburgo<br />
chiede che tale obiettivo delle sessanta<br />
ratifiche venga raggiunto entro la fi-<br />
MEDIO ORIENTE Barak annuncia concessioni<br />
Negoziati ad oltranza<br />
tra israeliani e palestinesi<br />
sul piano degli Usa<br />
TEL AVIV, 19.<br />
Incontri ad oltranza fra negoziatori di<br />
Israele e dell'Autorità Palestinese (Ap) si<br />
svolgeranno a Taba, sul Mar Rosso, a<br />
partire da domenica. Lo ha annunciato<br />
il Presidente del Consiglio legislativo palestinese,<br />
Ahmed Qrei, precisando che<br />
l’obiettivo è quello di raggiungere un accordo-quadro<br />
prima delle elezioni israeliane<br />
del 6 febbraio.<br />
Allo scopo di fare il punto sullo stato<br />
dei negoziati e preparare una strategia<br />
da seguire negli imminenti colloqui di<br />
pace, il Primo Ministro israeliano, Ehud<br />
Barak, ha convocato per domani il Gabinetto<br />
ristretto. In un discorso televisivo,<br />
il Premier ha affermato che «dolorose<br />
concessioni» saranno necessarie per<br />
porre fine al conflitto con i palestinesi.<br />
Le posizioni delle parti appaiono però<br />
ancora lontane. Al termine di una riunione<br />
tra negoziatori che si è conclusa<br />
nella serata di ieri, il Capo della delegazione<br />
dell'Ap, Saeb Erekat, ha detto che<br />
non sono stati fatti progressi. Ad ogni<br />
modo, ha aggiunto, le discussioni sono<br />
state «serie e approfondite, ed hanno riguardato<br />
tutte le questioni all’ordine del<br />
giorno».<br />
Il negoziato si svolge in un clima di<br />
estrema tensione per i continui episodi<br />
di violenza che continuano ad insanguinare<br />
i Territori. Dal 28 settembre scorso,<br />
quando ha avuto inizio la nuova «Intifada»,<br />
i morti sono non meno di trecentonovanta,<br />
in maggioranza arabi.<br />
Due giorni fa a Gaza è stato ucciso il di-<br />
Camerun:<br />
discorso di Chirac<br />
al vertice<br />
franco-africano<br />
YAOUNDÉ, 19.<br />
È in corso da ieri, nella capitale del<br />
Camerun, il XXI vertice franco-africano<br />
sul tema dell'integrazione dell'Africa nel<br />
processo di globalizzazione economica.<br />
Nel discorso di apertura, il Presidente<br />
camerunese, Paul Biya, si è fatto interprete<br />
delle inquietudini e delle speranze<br />
che la mondializzazione suscita in Africa.<br />
Essa presenta delle «opportunità interessanti»,<br />
ma al tempo stesso può mettere<br />
in pericolo le già fragili economie<br />
del continente. Si pone, pertanto, il problema<br />
di protezione, almeno nella fase<br />
iniziale di adattamento.<br />
Nel successivo intervento il Presidente<br />
francese Chirac ha rilevato che l'Africa<br />
«è già nel processo di mondializzazione,<br />
ma in modo troppo parcellizzato perché<br />
possa beneficiare dell'espansione degli<br />
scambi». È auspicabile una più attiva<br />
presenza africana nell'Organizzazione<br />
mondiale del commercio (Wto).<br />
Il vertice si è aperto nello sgomento<br />
per l'assassinio del Presidente congolese<br />
Kabila. Al riguardo, Chirac ha detto che<br />
la visione francese dell'Africa non è «un<br />
atteggiamento compiacente che trascenda<br />
i valori ai quali aderiamo». Parigi<br />
«condanna, qui come in ogni altra parte<br />
del mondo, gli attentati alla vita, il ricorso<br />
alla violenza, la presa del potere con<br />
la forza, la violazione delle frontiere e le<br />
azioni di guerra».<br />
In margine ai dibattiti sulla globalizzazione,<br />
la conferenza di Yaoundé costituisce<br />
una occasione preziosa per consultazioni<br />
dirette tra le parti interessate sulle<br />
diverse crisi politico-militari che scuotono<br />
l'Africa.<br />
rettore della radiotelevisione palestinese,<br />
Hisham Mekki. L'omicidio è stato rivendicato<br />
da un gruppo palestinese estremista<br />
noto per attentati contro gli ebrei.<br />
Ieri, inoltre, in Cisgiordania è stato assassinato<br />
un ragazzo israeliano che si recava<br />
a trovare un'amica palestinese.<br />
Verificata l'impossibilità di trovare<br />
un'intesa prima della fine del mandato<br />
del Presidente degli Stati Uniti, Bill Clinton,<br />
che lascerà domani la Casa Bianca<br />
a George W. Bush, l'obiettivo è ora<br />
quello di raggiungere un accordo prima<br />
delle elezioni israeliane per la nomina<br />
del nuovo Primo Ministro. Un'eventuale<br />
elezione del leader della Likud e della<br />
destra, Ariel Sharon, potrebbe infatti<br />
cambiare completamente la situazione.<br />
Sharon ha più volte escluso nuove concessioni<br />
territoriali ai palestinesi, proponendo<br />
una serie di accordi temporanei<br />
di lungo periodo prima di arrivare a un<br />
trattato di pace vero e proprio.<br />
Il Presidente dell’Ap, Yasser Arafat,<br />
che ha recentemente incontrato al Cairo<br />
il Ministro degli esteri israeliano, Shlomo<br />
Ben Ami, pur ammettendo che<br />
neanche l'ultimo colloquio è stato coronato<br />
da successo, ha confermato che le<br />
parti continueranno a negoziare. «Abbiamo<br />
bisogno dell’aiuto della comunità internazionale<br />
per marciare verso la pace<br />
e per difenderla», ha aggiunto. L'Ap ha<br />
chiesto in particolare la partecipazione<br />
attiva dell’Unione Europea al negoziato,<br />
per affiancare gli Stati Uniti nella difficile<br />
mediazione.<br />
ne del 2001. Secondo gli eurodeputati, il<br />
raggiungimento di tale obiettivo deve essere<br />
una delle priorità della politica estera<br />
dell'Unione Europea appunto nei prossimi<br />
mesi.<br />
La risoluzione di Strasburgo indica come<br />
un segnale incoraggiante in questo<br />
senso, la decisione del Presidente degli<br />
Stati Uniti Bill Clinton di firmare il Trattato<br />
il 31 dicembre scorso. Anche se gli Usa<br />
Guinea-Liberia:<br />
in crisi i rapporti<br />
diplomatici<br />
MONROVIA, 19.<br />
La Liberia ha ritirato il proprio<br />
ambasciatore da Conakry in segno<br />
di protesta per asseriti atti di<br />
aggressione da parte del Governo<br />
della Guinea. Il quale, invece, denuncia<br />
dal settembre scorso incursioni<br />
nel Sud di bande armate irregolari<br />
provenienti dalla Liberia<br />
e dalla Sierra Leone. La Comunità<br />
economica degli Stati dell'Africa<br />
Occidentale (Ecowas) ha deciso di<br />
inviare una forza di interposizione<br />
alle frontiere fra i tre Paesi.<br />
JUGOSLAVIA Mutata la posizione del Presidente<br />
Kostunica riceverà<br />
il Procuratore del Tpi<br />
BELGRADO, 19.<br />
Il Presidente federale jugoslavo Vojislav<br />
Kostunica ha annunciato ieri, mutando<br />
la propria precedente posizione,<br />
che riceverà il Procuratore generale del<br />
Tribunale penale internazionale dell'Aja<br />
per i crimini di guerra e contro l'umanità<br />
nell'ex Jugoslavia, la svizzera Carla<br />
Del Ponte, attesa il 23 gennaio a Belgrado.<br />
«Avevo deciso di non vederla perché<br />
ritenevo che persone più competenti di<br />
me dovessero farlo, ma ho cambiato<br />
idea per molte ragioni», ha detto Kostunica<br />
in una conferenza stampa tenuta<br />
ieri. Nei giorni scorsi, i suoi stretti collaboratori<br />
avevano parlato di un calendario<br />
«sovraccarico» per spiegare il diniego<br />
del Presidente, che più volte in passato<br />
ha definito il Tribunale dell'Aja «troppo<br />
politicizzato».<br />
Kostunica ha spiegato che uno dei<br />
motivi che lo hanno indotto a mutare<br />
posizione è la promessa della signora<br />
Del Ponte di consegnargli l’elenco delle<br />
persone sulle quali il tribunale dell’Aja<br />
ha aperto un fascicolo segreto: «È vergognoso<br />
che esistano incriminazioni tenute<br />
segrete: farò conoscere la lista agli<br />
interessati, al Parlamento, al Governo<br />
federale e all’opinione pubblica, che deve<br />
essere informata». Altri elementi che<br />
hanno convinto il Presidente jugoslavo a<br />
confrontarsi con il Procuratore dell'Aja<br />
sono il desiderio di discutere dell’utilizzo<br />
da parte della Nato di proiettili all’uranio<br />
cosiddetto «impoverito» durante i<br />
raid della primavera 1999, un fatto che<br />
potrebbe spingere il Tribunale ad aprire<br />
una inchiesta sull’Alleanza atlantica, e i<br />
dubbi sollevati dalla stampa tedesca sulla<br />
strage nel villaggio kosovaro di Racak,<br />
dove morirono quaranta kosovari<br />
di etnia albanese: tale strage costituì la<br />
scintilla che fece scattare l’intervento internazionale<br />
contro la Jugoslavia.<br />
Sul piano internazionale, Kostunica<br />
sta conducendo intanto oggi a Sarajevo,<br />
dove si era già recato in forma privata<br />
nei mesi scorsi, la prima visita ufficiale<br />
di un Capo di Stato jugoslavo dopo la<br />
secessione bosniaca dall'ex Jugoslavia e<br />
la guerra del 1992-1995. In merito, gli<br />
ambienti politici bosniaci sottolineano<br />
l’apertura di una «nuova pagina» nei<br />
rapporti bilaterali.<br />
RUSSIA A New York convalidato fino al 25 gennaio l'arresto di Pavel Borodin<br />
Cecenia: Putin vara un Governo provvisorio<br />
MOSCA, 19.<br />
Il Presidente russo, Vladimir Putin, ha<br />
varato oggi per decreto la nascita di un<br />
Governo provvisorio che dovrebbe occuparsi<br />
del ripristino della vita civile in Cecenia.<br />
Nella Repubblica federata caucasica,<br />
frattanto, proseguono sparatorie<br />
sporadiche e attentati da parte della<br />
guerriglia separatista islamica. In un agguato,<br />
riferisce stamani l’agenzia «Interfax»,<br />
sono stati uccisi due militari delle<br />
Forze federali russe che stavano facendo<br />
compere nel mercato di Shali, nel Sud<br />
della Cecenia. Sempre nel Sud della Repubblica<br />
federata caucasica, le Forze di<br />
Mosca hanno condotto negli ultimi giorni<br />
una vasta operazione di rastrellamento<br />
— accompagnata da raid di elicotteri<br />
contro i rifugi della guerriglia — durante<br />
la quale sono state sequestrate numerose<br />
armi, nonché esplosivi.<br />
Putin, ieri sera, ha comunque ordinato<br />
allo stato maggiore di pianificare un<br />
graduale taglio del contingente militare<br />
schierato in Cecenia, i cui effettivi, secondo<br />
Mosca, sono stati già in parte ridotti<br />
negli ultimi mesi. Accanto a questo<br />
provvedimento, Putin, nel tentativo di<br />
normalizzare la situazione e avviare una<br />
ricostruzione delle strutture distrutte du-<br />
Bosnia ed Erzegovina:<br />
ingenti sequestri<br />
di armi illegali<br />
SARAJEVO, 19.<br />
La Sfor, la forza multinazionale<br />
in Bosnia ed Erzegovina, ha scoperto<br />
e sequestrato una grossa<br />
quantità di armi nascosta nel villaggio<br />
di Pantici, nei pressi di<br />
Zvornik. Una portavoce della Sfor<br />
ha detto ieri che il ritrovamento è<br />
avvenuto il 14 gennaio e che tutto<br />
il materiale bellico verrà distrutto.<br />
La settimana scorsa la Sfor aveva<br />
scoperto un altro deposito illegale<br />
di armi in una vecchia galleria<br />
ferroviaria presso Pale, a Est di<br />
Sarajevo. Anche queste armi saranno<br />
distrutte.<br />
rante la guerra, ha deciso la costituzione<br />
di un Governo provvisorio. L’Esecutivo,<br />
che lavorerà in collaborazione con<br />
l’autorità cecena filo-russa presieduta<br />
dall’ex muftì Akhmed Kadyrov, sarà<br />
guidato da un Premier russo: l’ex Governatore<br />
di Stavropol (Sud della Russia),<br />
Sviatoslav Iliasov.<br />
Ieri sera Putin, durante una riunione<br />
avuta con il Presidente e il vice Presidente<br />
della Duma di Stato (la Camera<br />
bassa del parlamento russo) — stando a<br />
quanto riferisce oggi l'agenzia «Interfax»<br />
—, ha ripetuto che la Russia intende<br />
rimborsare solo in parte le scadenze del<br />
debito ereditate dall'Urss. Il Presidente<br />
russo ha anche espresso un parziale dissenso<br />
con il suo Consigliere economico,<br />
Andrei Illarionov, che siedeva al suo<br />
fianco e che nei giorni scorsi si era pronunciato<br />
a favore del pieno rispetto da<br />
parte russa degli impegni con il «Club di<br />
Parigi», organismo che raccoglie gli Stati<br />
creditori. Per Putin i debiti vanno pagati,<br />
«ma fino a un certo punto» e che<br />
Mosca ha il diritto di chiedere al «Club<br />
di Parigi» una ristrutturazione del pesante<br />
debito ex sovietico. La richiesta di ristrutturazione<br />
del debito ereditato dal-<br />
devono ancora procedere alla ratifica del<br />
trattato di Roma, tale adesione costituisce<br />
infatti uno sviluppo importante e una svolta<br />
significativa. Gli Usa, nella conferenza<br />
dell'Onu a Roma del 1998 e nei numerosi<br />
incontri preparatori, si erano infatti opposti<br />
alla costituzione di un Tribunale permanente<br />
che avesse giurisdizione anche<br />
sulle truppe statunitensi impegnate in missioni<br />
internazionali.<br />
EX ZAIRE Martedì i funerali di Kabila a Kinshasa<br />
Kofi Annan lancia<br />
un appello per la pace<br />
KINSHASA, 19.<br />
Il Governo della Repubblica Democratica<br />
del Congo (Rdc, ex Zaire) ha confermato<br />
ieri sera ufficialmente la morte<br />
del Presidente Laurent-Désiré Kabila per<br />
le ferite riportate nell'attentato di martedì<br />
scorso. Il Ministro delle comunicazioni<br />
e portavoce governativo, Dominque<br />
Sakombi, ha letto alla televisione un comunicato<br />
in cui si sostiene che il decesso<br />
è avvenuto ieri mattina. È stato decretato<br />
un lutto di trenta giorni. I funerali<br />
di Stato saranno celebrati martedì<br />
prossimo a Kinshasa, ma domani a Lu-<br />
l'Urss è stata comunque finora respinta<br />
dal «Club di Parigi».<br />
Intanto, Putin sta studiando la situazione<br />
creatasi in seguito all'arresto a<br />
New York dell'ex tesoriere del Cremlino,<br />
Pavel Borodin, che ieri è comparso<br />
davanti al giudice Viktor Pohroleski, della<br />
Corte distrettuale di Brooklin dove<br />
l'arresto, in un'udienza di un quarto<br />
d'ora di carattere procedurale, è stato<br />
convalidato fino al 25 gennaio. «Il Presidente<br />
russo — a quanto ha detto ieri sera<br />
alla televisione russa “Ntv” la deputata<br />
Irina Khakhamada, vice capo gruppo<br />
dell'Unione forze di destra (liberali) —<br />
ritiene che si tratti puramente di una<br />
procedura giudiziaria e che le dichiarazioni<br />
diplomatiche non possano risolvere<br />
il problema». Borodin è stato arrestato<br />
su mandato di cattura internazionale<br />
emesso dalla magistratura svizzera che<br />
lo accusa di aver riciclato denaro «sporco».<br />
Il suo arresto è legato al fatto che<br />
Borodin, Segretario di Stato dell'Unione<br />
russo-bielorussa, giunto negli Stati Uniti<br />
per l'insediamento di George W. Bush,<br />
non ha fatto in tempo a ottenere il visto<br />
sul suo passaporto diplomatico (utilizzando<br />
il quale sarebbe stato con ogni<br />
probabilità immune dalle manette).<br />
bumbashi, capoluogo della regione natale<br />
del Katanga (sud-est), si terrà una cerimonia<br />
funebre privata. Una delegazione<br />
di autorità e di familiari si trova nello<br />
Zimbabwe per riportare in patria la salma<br />
di Kabila che, subito dopo il ferimento,<br />
era stato trasportato in un ospedale<br />
specializzato di Harare.<br />
Il portavoce governativo non ha fornito<br />
indicazioni sui responsabili e le circostanze<br />
del mortale attentato. Secondo<br />
fonti non ufficiali, a sparare contro il<br />
Presidente congolese sarebbe stato il capo<br />
delle sue guardie del corpo, poi abbattuto<br />
dai commilitoni. Il Ministro Sakombi<br />
ha invece reso pubblico un testamento<br />
politico del defunto Presidente in<br />
cui si esortano le forze armate e di polizia<br />
a mantenere la disciplina, a rispettare<br />
e proteggere la popolazione, a preservare<br />
l'integrità territoriale del Paese e a<br />
respingere oltrefrontiera gli «aggressori»<br />
(vale a dire rwandesi e ugandesi alleati<br />
dei movimenti ribelli congolesi, ndr.).<br />
Da Yaoundé (Camerun), dove partecipa<br />
al XXI vertice franco-africano, il Segretario<br />
generale dell'Onu, Kofi Annan,<br />
ha lanciato ieri un appello a tutte le parti<br />
belligeranti nell'ex Zaire affinché raggiungano<br />
un accordo di pace.<br />
A Bunia, località del Nord-Est al confine<br />
con l'Uganda, un aereo governativo<br />
ha bombardato ieri una posizione dei ribelli<br />
del «fronte di liberazione del Congo»<br />
(Flc). Nella stessa zona sono in corso<br />
oggi sanguinosi combattimenti tra comunità<br />
rivali di agricoltori e di allevatori<br />
di bestiame. La regione è sotto il controllo<br />
del Flc e di truppe ugandesi.<br />
.<br />
Scarseggia ancora<br />
l'elettricitàinCalifornia<br />
WASHINGTON — Si protrae e si<br />
aggrava la crisi energetica in California,<br />
dove giovedì per il secondo<br />
giorno consecutivo si sono verificate<br />
interruzioni dell'erogazione di<br />
elettricità in diverse città. Oltre un<br />
milione di persone sono rimaste a<br />
turno senza energia elettrica per<br />
periodi che sono variati da un'ora<br />
a un'ora e trenta minuti. In California,<br />
dove rimane in vigore lo stato<br />
d’emergenza energetica decretato<br />
mercoledì scorso dal Governatore<br />
Gray Davis, da tempo non si costruiscono<br />
nuovi impianti e l'erogazione<br />
di elettricità dipende dall’importazione<br />
dagli Stati vicini.<br />
Questi dalla fine degli anni '90<br />
hanno registrato un aumento dei<br />
consumi interni e una conseguente<br />
riduzione di eccedenze da vendere<br />
alla confinante California.<br />
Francia: riprendono<br />
i voli del Concorde<br />
PARIGI — Un aereo supersonico<br />
Concorde dell'Air France ha effettuato<br />
giovedì il primo volo di prova<br />
dopo il ritiro deciso sei mesi fa in<br />
seguito al tragico incidente nel<br />
quale morirono centotredici persone<br />
subito dopo il decollo da Parigi.<br />
Il velivolo, con a bordo solo l’equipaggio,<br />
ha volato dall'aeroporto<br />
Charles De Gaulle di Parigi alla<br />
base aerea di Istres, vicino a Marsiglia,<br />
nel Sud della Francia meridionale.<br />
L’aereo supersonico sarà<br />
sottoposto per due settimane a rigorosi<br />
test. Le cisterne dei Concorde<br />
sono ricoperte di un materiale<br />
studiato per impedire che eventuali<br />
ostacoli sulla pista possano causare<br />
danni alla carlinga.<br />
Yemen: liberato<br />
iltecnicotedescorapito<br />
SAN'A — È stato liberato giovedì<br />
sera il tecnico petrolifero tedesco<br />
rapito nello Yemen. Lo ha reso noto<br />
la polizia a San'a, aggiungendo<br />
che il rilascio è avvenuto «senza<br />
spargimenti di sangue». Luther<br />
Sellenberg, capo delle operazioni<br />
di una ditta che opera nella regione,<br />
era stato sequestrato da circa<br />
venticinque uomini armati della tribù<br />
Al-Karbi, che intendevano esercitare<br />
pressioni sul Governo yemenita<br />
e sulla stessa impresa affinché<br />
assumesse persone appartenenti<br />
a quel gruppo etnico, ha dichiarato<br />
un portavoce della ditta<br />
tedesca.<br />
W<br />
La SEGRETERIA di STATO comunica<br />
che è deceduto il<br />
Signor<br />
CANDIDUS STOCKER<br />
padre di Mons. Stephan Stocker, Segretario<br />
della Nunziatura Apostolica in Camerun.<br />
I Superiori ed i Colleghi partecipano<br />
al dolore di Mons. Stocker e dei suoi<br />
Familiari, assicurando la vicinanza nell'amicizia<br />
e nella preghiera per il caro<br />
defunto, che affidano al Signore risorto.<br />
.