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PAGINA<br />
6 .<br />
L'OSSERVATORE ROMANO Mercoledì 31 Gennaio 2001<br />
Pontificia Università Lateranense: convegno sul tema «Dignità del vivere e del morire»<br />
La Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani<br />
Rapporti fra Cattolici e Riformati<br />
durante l'Anno Giubilare 2000<br />
Le relazioni fra l'Alleanza Riformata<br />
Mondiale (ARM) e la Chiesa cattolica<br />
nel 2000 hanno rispecchiato in maniera<br />
significativa lo stato attuale dei rapporti<br />
fra le Chiese nate dalla Riforma del XVI<br />
secolo e la Chiesa cattolica. Nel contesto<br />
del movimento ecumenico moderno, ci<br />
sono stati buoni contatti fraterni, ma anche<br />
forti tensioni su questioni teologiche,<br />
che, dopo secoli, rimangono ancora<br />
irrisolte.<br />
Fra i contatti fraterni, ricordiamo l'invito<br />
esteso dall'Alleanza Riformata Mondiale<br />
al Pontificio Consiglio per la Promozione<br />
dell'Unità dei Cristiani ad inviare<br />
un osservatore all'incontro annuale<br />
del Comitato Esecutivo dell'ARM, che si<br />
è svolto nel mese di luglio 2000, a Bangalore,<br />
in India. Durante l'incontro, il<br />
Comitato ha riesaminato il programma<br />
completo di lavoro dell'ARM, le varie attività<br />
interne, i dialoghi teologici, ed ha<br />
elaborato piani di lavoro per il futuro, in<br />
particolare per il prossimo incontro del<br />
Consiglio Generale nel 2004.<br />
L'Alleanza ha anche invitato il Pontificio<br />
Consiglio per la Promozione dell'Unità<br />
dei Cristiani ad inviare un partecipante<br />
alla consultazione del febbraio<br />
2000, organizzata in collaborazione con<br />
la Conferenza Mennonita Mondiale e<br />
con la Federazione Luterana Mondiale,<br />
a Strasburgo, in Francia, per esaminare<br />
i rapporti fra la riforma magisteriale<br />
(Luterani e Riformati), la prima riforma<br />
(Valdesi, Hussiti) e la riforma radicale<br />
(Mennoniti, Quaccheri, Chiesa dei Fratelli<br />
[Brethren]). Lo scopo della consultazione<br />
era quello di comprendere se<br />
questi vari movimenti possano essere<br />
considerati come facenti parte di una<br />
sola riforma. I dibattiti hanno portato i<br />
partecipanti alla conclusione che i vari<br />
movimenti riformistici, che nel XVI secolo<br />
si opposero alla Chiesa costituita,<br />
erano così diversi gli uni dagli altri che<br />
è più corretto parlare di una pluralità di<br />
riforme piuttosto che di una sola riforma.<br />
Il rappresentante cattolico e gli altri<br />
cristiani invitati, oltre ai tre organismi<br />
promotori, hanno potuto apportare il loro<br />
contributo alle discussioni.<br />
Da parte sua, la Chiesa cattolica ha<br />
mantenuto fraterni contatti con l'Alleanza<br />
Riformata Mondiale durante l'Anno<br />
Giubilare invitandola, insieme ad altre<br />
comunioni cristiane mondiali, a due importanti<br />
servizi ecumenici.<br />
Il primo è stato il servizio ecumenico<br />
in occasione dell'apertura della Porta<br />
Santa nella Basilica di san Paolo fuori le<br />
Mura, il 18 gennaio 2000.<br />
L'Alleanza ha declinato l'invito per<br />
motivi che verranno esposti in seguito.<br />
Mileto: iniziative<br />
per il dialogo<br />
ecumenico<br />
Fra gli obiettivi prefissati dal Vescovo<br />
della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea,<br />
Mons. Domenico Cortese,<br />
per il Grande Giubileo è da porsi<br />
come primario l'intensificarsi della<br />
comunione fraterna, anche con i<br />
fratelli di altre confessioni. Diverse<br />
sono state le iniziative per favorire<br />
il dialogo, a livello personale e comunitario<br />
con i Pastori e i fedeli di<br />
confessioni cristiane, con incontri<br />
di studi e di preghiera. Si sono intensificate<br />
le iniziative promosse dal<br />
settore diocesano per l'Ecumenismo<br />
e Dialogo in collaborazione<br />
con il settore Missioni con una celebrazione<br />
particolare, oltre che nelle<br />
parrocchie, anche nelle cinque sedi<br />
delle zone pastorali, nella cattedrale<br />
di Mileto e nelle concattedrali di<br />
Nicotera e Tropea.<br />
La conclusione della settimana si<br />
è svolta presso la Chiesa del Purgatorio<br />
di Tropea, con la partecipazione<br />
di diversi sacerdoti, religiosi e<br />
fedeli. Durante la settimana si sono<br />
avvicendati diversi presbiteri, fra i<br />
quali l'incaricato diocesano per l'Ecumenismo<br />
e il Dialogo don Pasquale<br />
Russo, P. Severino dei Frati<br />
Minori Rettore della Chiesa del Purgatorio,<br />
Mons. Domenico Pantano,<br />
Vicario Episcopale per la Cultura, e<br />
Don Ignazio Toraldo di Francia,<br />
Parroco della concattedrale.<br />
La concelebrazione conclusiva è<br />
stata presieduta da Mons. Domenico<br />
Monteleone, Vicario Generale<br />
della diocesi, che ha messo in risalto<br />
il lungo cammino che con pazienza<br />
e tenacia sta portando avanti<br />
il Santo Padre. Fra i segni nuovi,<br />
che alimentano la speranza, ha detto<br />
Mons. Monteleone, è da ricordare<br />
l'apertura della Porta Santa della<br />
Basilica di san Paolo, in cui per la<br />
prima volta nella storia dei Giubilei<br />
abbiamo visto Giovanni Paolo II,<br />
con Rappresentanti di varie Chiese<br />
e comunità ecclesiali, aprire la porta<br />
e pregare insieme. La preghiera<br />
sacerdotale di Gesù, l'unione intima<br />
con Lui e con il Padre non riguarda<br />
solo i discepoli, ma ogni credente.<br />
DOMENICO PANTANO<br />
Per il secondo evento giubilare ecumenico,<br />
la Commemorazione ecumenica<br />
dei Testimoni della Fede del secolo XX,<br />
l'Alleanza ha inizialmente accettato l'invito,<br />
esprimendo il forte desiderio di essere<br />
presente. In seguito tuttavia, a causa<br />
di altri impegni che venivano a coincidere<br />
con l'evento ecumenico, essa si è<br />
trovata, con rincrescimento, nell'impossibilità<br />
di inviare un rappresentante. In<br />
un'altra occasione, i membri del Dialogo<br />
Internazionale tra cattolici e riformati,<br />
riunitisi dal 13 al 19 settembre 2000 nei<br />
pressi di Roma, sono stati ricevuti cordialmente<br />
da Papa Giovanni Paolo II. In<br />
conclusione, gli inviti reciproci, scambiati<br />
nell'anno appena trascorso come<br />
espressione della volontà di far partecipare<br />
gli uni alla vita degli altri, testimoniano<br />
l'esistenza di rapporti cordiali fra<br />
cattolici e riformati, nonostante la rottura<br />
provocata dalla Riforma 450 anni fa.<br />
Ciò non toglie, tuttavia, che ci siano<br />
state anche tensioni dovute a problemi<br />
irrisolti che risalgono all'epoca di questa<br />
stessa Riforma. A titolo di esempio,<br />
quando l'Alleanza Riformata Mondiale<br />
ha declinato l'invito per l'evento del 18<br />
gennaio, essa ha arrecato come motivazione<br />
il problema delle indulgenze associate<br />
all'Anno Giubilare.<br />
Per i cattolici, le indulgenze sono<br />
un'espressione della misericordia di Dio<br />
trasmessa mediante la Chiesa ai peccatori<br />
pentiti. Molti protestanti, invece, ritengono<br />
che proprio le indulgenze del<br />
XVI secolo siano la causa della Riforma<br />
ed associano ancora oggi il concetto di<br />
indulgenza agli abusi di quel periodo. In<br />
realtà, il conflitto relativo alle indulgenze<br />
è sintomatico di questioni più profonde.<br />
Oggi cattolici e riformati concordano<br />
sulla necessità di evitare abusi nel caso<br />
delle indulgenze e abusi di qualsiasi<br />
altro genere nella vita della Chiesa. Tuttavia,<br />
le indulgenze sollevano questioni<br />
specifiche sulla natura della Chiesa e<br />
sulla sua autorità; questioni sulle quali<br />
le due parti divergono. Mentre i cattolici<br />
credono che l'autorità della Chiesa di<br />
concedere indulgenze provenga da Dio,<br />
i protestanti hanno una concezione opposta.<br />
Su questo e su altri aspetti dell'ecclesiologia<br />
i cattolici, i riformati e altri<br />
protestanti sono in disaccordo dal<br />
tempo della Riforma. La disputa sulle<br />
indulgenze è servita a richiamare l'attenzione<br />
ancora una volta sull'importante<br />
dialogo relativo alla natura della Chiesa.<br />
Oggi questioni riguardanti la Chiesa<br />
sono divenute il fulcro di numerosi dialoghi<br />
bilaterali e multilaterali, tra cui<br />
quello internazionale tra cattolici e riformati.<br />
La seconda fase del dialogo cattolico-riformato<br />
(1984-1990) ha prodotto<br />
un documento intitolato Towards a<br />
Common Understanding of the Church<br />
(verso una comprensione comune della<br />
Chiesa) (1990). Questo documento, esaminando<br />
il modo in cui ogni parte comprende<br />
le questioni ecclesiologiche al<br />
centro dei conflitti del XVI secolo, ha<br />
sottolineato gli aspetti della fede apostolica<br />
condivisa oggi da entrambe le parti<br />
e le convergenze raggiunte su diversi<br />
punti, ha illustrato differenze e divergenze<br />
circa la comprensione della natura<br />
della Chiesa, che esorta a un dialogo<br />
costante, ed ha suggerito passi che potrebbero<br />
essere utili agli uni e agli altri<br />
nel pellegrinaggio ecumenico ancora da<br />
fare. Anche la fase attuale, che è la terza,<br />
cominciata nel 1998, si occupa di ecclesiologia.<br />
Il suo tema generale è:<br />
«Chiesa come comunità di testimonianza<br />
comune del Regno di Dio». Ci auguriamo<br />
che lo studio congiunto sulla no-<br />
«Dignità del vivere e del morire:<br />
“...nostra sorella morte...”». Questo è il<br />
tema del convegno svoltosi il 27 gennaio<br />
nell'Aula Paolo VI della Pontificia<br />
Università Lateranense. L'incontro è<br />
stato promosso dal Centro della Pastorale<br />
Sanitaria della Diocesi di Roma<br />
e dal Forum Regionale delle Associazioni<br />
Sanitarie Cattoliche del Lazio.<br />
zione biblica di Regno di Dio ci aiuti a<br />
trovare una comprensione comune della<br />
Chiesa. Tra gli argomenti esposti negli<br />
interventi su tale tema durante la recente<br />
sessione di questa fase figurava la ricerca<br />
biblica sulla nozione di Regno di<br />
Dio e il suo rapporto con la Chiesa, così<br />
come una riflessione sistematica sulla<br />
Chiesa quale segno e strumento del Regno.<br />
La terza fase esamina anche alcune<br />
delle convergenze sull'ecclesiologia che<br />
sono già state individuate, nella speranza<br />
di approfondirle. In particolare, la seconda<br />
fase ha sostenuto che è possibile<br />
individuare una convergenza fra la nozione<br />
di Chiesa dei riformati come<br />
«creatura verbi» e quella dei cattolici come<br />
«sacramento di grazia». Ci sono dunque<br />
stati interventi da parte cattolica<br />
volti ad analizzare temi quali «la Chiesa<br />
come creatura verbi e sacramentum<br />
gratiae nella teologia patristica» e la «riflessione<br />
sistematica sulla Chiesa come<br />
creatura verbi e sacramentum gratiae».<br />
Da parte riformata, gli interventi hanno<br />
affrontato il tema «sacramentalità e strumentalità:<br />
una rilettura di Towards a<br />
Common Understanding of the Church<br />
numero 13». Questo studio sarà ulteriormente<br />
approfondito.<br />
Ricevendo i membri della Commissione<br />
di dialogo il 18 settembre 2000, Papa<br />
Giovanni Paolo II ne ha lodato lo studio<br />
incentrato su questioni relative alla<br />
Chiesa ed al Regno di Dio, con queste<br />
parole di incoraggiamento:<br />
«Nella storia recente abbiamo assistito<br />
all'agonia causata da ideologie che hanno<br />
cercato di eliminare Dio e il suo Regno.<br />
Quant'è importante, all'inizio del<br />
nuovo millennio, per tutti i cristiani, a<br />
lungo separati gli uni dagli altri, sentirsi<br />
profondamente sfidati dall'esortazione<br />
del Signore: “Il tempo è compiuto e il<br />
regno di Dio è vicino; convertitevi e credete<br />
al Vangelo!” (Mc 1, 15). Che il vostro<br />
dialogo incarni lo spirito di amore e<br />
stima fraterni necessari ad abbracciare<br />
queste parole del nostro Salvatore!».<br />
Riaperta la biblioteca del convento di s. Matteo, situato vicino a S. Giovanni Rotondo<br />
Nucleo fondamentale dell'attività culturale<br />
punto di incontro per gli studiosi<br />
A pochi chilometri da S. Giovanni Rotondo,<br />
sull'antica Via dei romei che salivano<br />
al Monte dell'Arcangelo (a Sante<br />
Mechele), alto, solenne, maestosamente<br />
immerso nel verde che preannuncia la<br />
Difesa (nel cuore del Parco Nazionale<br />
del Gargano) si erge il Convento di s.<br />
Matteo.<br />
Sovrasta, il Santuario, l'antica valle di<br />
Giano e l'odierno abitato di S. Marco in<br />
Lamis, là dove anticamente sta(ba)t ara<br />
dedicata al mitico dio bifronte: Janua<br />
(porta di pace e di cielo) e dove oggi<br />
esiste e resiste il mistico culto per l'apostolo<br />
di Cafarnao, scrittore del Vangelo<br />
di Cristo: Levi il pagano gabelliere, scriba<br />
raffinato.<br />
Così il messaggio che parte da questo<br />
sacro luogo è rivolto, oggi, essenzialmente<br />
agli intellettuali, ai docenti, agli<br />
studenti, a ogni persona che intenda acquisire<br />
varie conoscenze e il convento è<br />
diventato, nel tempo, un centro (oltre<br />
che liturgico e di pellegrinaggio) «completo<br />
e particolarmente adatto allo studio<br />
e alla riflessione».<br />
Convegni<br />
e pubblicazioni<br />
Condizione, quest'ultima, testimoniata<br />
dalla recente riapertura della biblioteca:<br />
nucleo fondamentale dell'attività culturale<br />
del santuario, «punto di incontro<br />
per gli studiosi insieme ai quali i frati vivono<br />
un'intensa esperienza» anche attraverso<br />
convegni e pubblicazioni.<br />
Nella sala dove si è svolta la cerimonia<br />
di riapertura, la «modernità degli<br />
impianti fa splendido contrappunto alla<br />
suggestione delle antiche architetture»,<br />
le pietre dell'antico lanificio, dove i frati<br />
provvedevano al loro sostentamento (ridisegnato<br />
come aula magna), parlano e<br />
ripetono gli interventi e fanno riecheggiare<br />
le parole di soddisfazione che i relatori<br />
hanno voluto porgere al folto e<br />
qualificato pubblico presente in sala.<br />
Il primo indirizzo di saluto è stato del<br />
padre A. Marracino il quale dopo aver<br />
giustificato i due anni di forzata chiusu-<br />
Il saluto ai convegnisti è stato rivolto<br />
dal Presidente Coordinatore del Forum<br />
Regionale, Antonino Bagnato. I lavori<br />
sono stati introdotti dal Cardinale Vicario<br />
Camillo Ruini. Le conclusioni sono<br />
state illustrate da Mons. Armando<br />
Brambilla, Vescovo ausiliare delegato<br />
per la Pastorale Sanitaria della Diocesi<br />
di Roma.<br />
Sono intervenuti, tra gli altri, Biju<br />
Giovanni Paolo II riceve in udienza i membri della Commissione mista internazionale di dialogo<br />
tra cattolici e «World Alliance of Reformed Churches» (18-9-2000)<br />
ra, a nome di tutta la comunità conventuale,<br />
ha espresso apprezzamento per il<br />
lavoro svolto dai tanti collaboratori di P.<br />
Mario Villani bibliotecario e anima della<br />
rinnovata struttura che si riapre.<br />
Un prezioso tesoro<br />
di volumi<br />
Poi si è soffermato sul rapporto: antica<br />
biblioteca — moderna realtà virtuale.<br />
Il Sindaco di S. Marco in Lamis, on. M.<br />
Galante, riconoscendo al Convento di s.<br />
Matteo il ruolo di «presidio culturale imprescindibile<br />
per la Capitanata» ha sostenuto<br />
che la nuova biblioteca, forte di oltre<br />
70.000 volumi, può essere punto di<br />
riferimento per l'intero Meridione.<br />
Importante, ben articolato e completo,<br />
ci è sembrato, poi, l'intervento del<br />
Padre Provinciale: Donato Sardella, il<br />
quale partendo dalle 162 Costituzioni<br />
Generali dell'Ordine e citando s. Francesco,<br />
là dove invita i frati a dedicarsi allo<br />
studio per rispondere alle esigenze culturali<br />
del proprio tempo nell'annuncio<br />
del Vangelo, ha fatto un lungo excursus<br />
storico dell'impegno dei frati nell'ambito<br />
dell'azione culturale: «Tutti i frati — ha<br />
detto — dal Sarteano al Pacioni, dal Capestrano<br />
a Manicone, dal 1200 a oggi,<br />
nelle biblioteche (luoghi di approfondimento)<br />
hanno spinto a studiare il passato<br />
per progettare il presente. Da luogo<br />
per recuperare una dimensione totale —<br />
ha aggiunto —, la biblioteca francescana,<br />
da quella di S. Giovanni dei Gelsi in<br />
Campobasso a quella della Madonna<br />
della Vetrana in Castellana Grotte, e in<br />
special modo quella del Convento di s.<br />
Matteo, si deve trasformare in una rete<br />
di opportunità (rapporti, interessi, intrecci)<br />
ad integrazione dei servizi del<br />
territorio».<br />
La suggestiva presenza<br />
degli ex voto<br />
L'editore P. Malagrinò ribadendo, invece,<br />
l'unicità di questa biblioteca, che<br />
conserva anche importanti ex voto e al-<br />
Duval, docente dell'Istituto Teologico<br />
Pastorale «Redemptor Hominis» della<br />
Pontificia Università Lateranense; Maurizio<br />
Calipari, Officiale della Pontificia<br />
Accademia per la Vita.<br />
Nell'ambito del convegno si è svolta<br />
una tavola rotonda dedicata al tema:<br />
«Quale dignità possibile per chi muore,<br />
oggi?».<br />
Durante i lavori sono stati trattati di-<br />
La morte di suor Anna Torazza, Figlia di Maria Ausiliatrice<br />
Una vita spesa<br />
nella fedeltà a Cristo<br />
Il 2 gennaio 2001, nell'Ospedale «S.<br />
Giovanni Battista» di Torino, è morta<br />
suor Anna Torazza, nata a Torino il 15<br />
settembre 1945. Professa a Pessione (Torino)<br />
il 5 agosto 1967, apparteneva all'Ispettoria<br />
Piemontese «Maria Ausiliatrice».<br />
«L'avventura di essere innamorata di<br />
Gesù è il dono più grande e più bello<br />
che mi è stato dato e la certezza di incontrarlo<br />
presto faccia a faccia, per vivere<br />
persa in Lui per l'eternità, mi riempie<br />
di gioia e mi fa felice». Queste parole,<br />
scritte da suor Anna nell'aprile del<br />
'97, mentre da anni sta combattendo<br />
contro il male che la mina, esprimono<br />
l'orientamento costante della sua esistenza:<br />
un amore appassionato a Gesù<br />
e, in Lui, alla vita.<br />
Si sono «incontrati» molto presto suor<br />
Anna e Gesù. Prima di tutto in casa, dove<br />
mamma e papà pregano con i loro<br />
quattro figli e, in nome di Gesù, esercitano<br />
la carità. In parrocchia, dove Anna<br />
riceve la Prima Comunione e la Cresima<br />
quando non ha ancora sei anni. A scuola,<br />
in piazza Maria Ausiliatrice 27, dove<br />
la cappella custodisce i segreti più intimi<br />
dei «sì» d'amore detti da suor Anna a<br />
Gesù, a cominciare dalla prima chiamata<br />
avvenuta in quinta elementare: «Alla<br />
fine dell'anno scolastico ho sentito fortemente<br />
in cuore la chiamata a seguire<br />
Gesù. Sapevo di essere piccola, non mi<br />
pareva ancora tempo di manifestare<br />
quanto sentivo ad alcuno. Allora sono<br />
andata in cappella ed inginocchiata alla<br />
balaustra ho detto a Gesù: “Se tu mi<br />
chiami io ti voglio seguire e voglio essere<br />
tutta tua già fin da ora, ma guarda<br />
come sono piccola, se proprio mi vuoi<br />
per te, chiamami quando avrò l'età di<br />
quindici o sedici anni”». Gesù ha accolto<br />
questa preghiera. A diciassette anni,<br />
questa volta nella Basilica di Maria Ausiliatrice,<br />
Anna avverte che la Madonna le<br />
dice con forza: «Tu sarai Figlia di Maria<br />
Ausiliatrice». Nel silenzio di quella sera<br />
Anna pronuncia il suo «sì» definitivo.<br />
L'anno successivo entra come aspirante<br />
nell'Istituto, dove da qualche anno l'ha<br />
preceduta la sorella, suor Bianca.<br />
In noviziato Anna trova la parola che<br />
l'accompagnerà per tutta la vita: «Ti benedico<br />
padre». In questa frase suor Anna<br />
sente espresso il suo fascino per gli<br />
atteggiamenti di Gesù verso il Padre. Un<br />
fascino che a partire dagli entusiasmi di<br />
novizia, ancora vivi nella memoria delle<br />
sue compagne, si traduce in ricerca<br />
quotidiana di Gesù riconosciuto e amato<br />
negli altri; in fiducia sempre più totale<br />
in Lui; in abbandono: «È Gesù che piano<br />
piano mi ha condotta a non appoggiarmi<br />
sulle creature, ad essere solida<br />
interiormente, a non spaventarmi della<br />
la quale sono annessi un antiquarium,<br />
un lapidarium medievale e una raccolta<br />
di paramenti, ha chiesto che possa diventare<br />
più intensa l'attività di raccordo<br />
col mondo dei laici e col mondo universitario<br />
(ivi compresa l'organizzazione di<br />
stage per studenti).<br />
A P. Mario Villani, infaticabile operatore<br />
culturale, studioso di storia sacra e<br />
vero motore della operatività di questo<br />
centro librario, è toccata la parte del padrone<br />
di casa, di colui che ha fatto e<br />
che fa la storia di questa prestigiosa biblioteca,<br />
coadiuvato ultimamente dal dr.<br />
M. Starace e da E. Corcelli che insieme<br />
a tanti ha voluto ringraziare.<br />
Come pure altri ringraziamenti, alla<br />
Comunità francescana di s. Matteo, sono<br />
stati rivolti in quella sede dal dr. Zelante<br />
(per la Cassa Rurale), dal dr. Fusilli<br />
(Presidente del P.N.G.) e dal dr. Mercurio<br />
(in rappresentanza della Provincia<br />
di Foggia).<br />
Una felice sintesi<br />
dei diversi saperi<br />
Tutti hanno avuto modo di sottolineare<br />
l'importanza di una biblioteca viva<br />
che diventa un Centro-studi che possa<br />
coniugare religiosità e ambiente — etica<br />
ed economia, che, in rete, possa far superare<br />
la solitudine comunicativa dell'odierna<br />
tecnologia telematica per avvicinare<br />
le persone allo studio, all'approfondimento,<br />
al piacere di scorrere i fogli<br />
dei 10 incunaboli, delle 200 cinquecentine,<br />
delle circa 1.000 seicentine per capire<br />
come e cosa scrivevano quelli che,<br />
prima e dopo Gutemberg, hanno rivoluzionato<br />
il mondo, sconfiggendo l'ignoranza<br />
e l'analfabetismo (internet a parte)<br />
per capire se il mondo di oggi può<br />
accettare la sfida del futuro rimanendo<br />
ancorato comunque al cuore antico del<br />
sapere.<br />
MATTEO COCO<br />
versi argomenti. Tra questo: «La malattia<br />
e la morte nella società del benessere<br />
e dei desideri»; «Verso la conclusione<br />
della vita: le responsabilità etiche<br />
dell'intervento socio-sanitario».<br />
Alcuni interventi hanno focalizzato i<br />
diversi aspetti legati al tema di fondo:<br />
gli aspetti spirituali, clinico-assistenziali,<br />
psicologici, legislativi, della comunicazione<br />
di massa.<br />
novità, a non aver timore degli insuccessi;<br />
perché so per esperienza che con Lui<br />
“sono più che vincitrice”».<br />
I primi venti anni della sua vita religiosa<br />
sono donati con gioia alle ragazze<br />
e alle sorelle come maestra elementare e<br />
assistente, poi come Vicaria e Direttrice.<br />
Intanto suor Anna custodisce e matura<br />
in cuore il desiderio della vita missionaria.<br />
Anche a questa chiamata sente il bisogno<br />
di rispondere il suo «eccomi» presentando<br />
all'ispettrice la domanda che è<br />
«espressione di un lungo cammino». La<br />
volontà di Dio, invece, le indica come<br />
campo della sua missione l'economato<br />
ispettoriale. Per lunghi anni si dedica a<br />
questo servizio con intelligenza, dedizione<br />
e grande attenzione alle persone. I<br />
nuovi progetti, le ristrutturazioni delle<br />
case devono essere fatti per poter vivere<br />
meglio la vita di sorelle e per adeguare<br />
gli ambienti alle urgenze dell'oggi, alle<br />
esigenze dei giovani, dei bambini, perché<br />
anche loro possano trovarsi di casa,<br />
e in una bella casa! I laici che collaborano<br />
con lei sentono il rispetto per le loro<br />
competenze, la stima e anche l'incitamento<br />
a fare sempre meglio. Uno di loro<br />
scrive: suor Anna «fu non solo punto<br />
di riferimento ed un'interlocutrice irreprensibile<br />
nel lavoro, ma anche e soprattutto<br />
un esempio per tutti noi di rettitudine<br />
e serena dedizione civile e religiosa,<br />
nonché fonte e veicolo di energia».<br />
Vive con lo stesso impegno e passione<br />
il cammino di unificazione delle Ispettorie<br />
del Piemonte dando il suo apporto<br />
equilibrato e saggio: prima di tutto occorre<br />
dare possibilità di vita a tutti nelle<br />
nostre comunità locali e ispettorali, aprire<br />
opportunità d'incontri veri tra le persone,<br />
di approfondimento spirituale, di<br />
scambio autentico. La logica dei piccoli<br />
passi, assunta nel Capitolo XX, è stata<br />
la sua prospettiva.<br />
Dopo qualche anno, giunge per suor<br />
Anna la più grande chiamata missionaria:<br />
Gesù le chiede di associarsi alla sua<br />
«missione» redentrice accogliendo la malattia.<br />
Per circa dieci anni suor Anna<br />
continuerà il suo servizio all'Ispettoria<br />
(IPM e poi IMA), accettando il male dalle<br />
mani di Dio, ma nello stesso tempo,<br />
senza mai arrendersi nella lotta contro<br />
di esso, sempre sorretta dalla fiducia in<br />
Gesù e da quell'amore alla vita che l'accompagnerà<br />
fino agli ultimi giorni. «Tutta<br />
la lotta contro la malattia (carcinoma)<br />
l'ho fatta e sostenuta nella certezza<br />
che sono sulla roccia che è Gesù, che<br />
sono preziosa ai suoi occhi, che per Lui<br />
valgo e sono da Lui profondamente<br />
amata».<br />
Nel suo «ultimo Avvento» vissuto all'ospedale,<br />
a suor Bianca che le è particolarmente<br />
vicina, ai fratelli Cristina e<br />
Bartolomeo, alle sorelle dell'Ispettoria<br />
che l'assistono o la vanno a trovare, comunica<br />
le sue riflessioni sulla vita guardata<br />
dal punto di vista del Calvario dove<br />
sente di essere salita insieme a Gesù e a<br />
Maria. Di lì è pronta a salire al Padre<br />
con Gesù, pur mantenendo viva la speranza<br />
di poter ridiscendere, con Maria,<br />
per annunciare la Pasqua.<br />
«Maria Aiuto dei Cristiani» è l'ultima<br />
invocazione ripetuta da suor Anna nella<br />
notte del 2 gennaio, quando la Madonna<br />
viene a prenderla e la trova con la lampada<br />
accesa, ben alimentata dall'olio di<br />
una vita vissuta in attesa dello Sposo.<br />
Sono passati pochi giorni da quando<br />
suor Anna aveva detto a suor Gemma:<br />
«Sta' tranquilla! Quando ritornerò avrò<br />
già visto la Madonna e allora diventerà<br />
tutto più semplice, tutto più facile».<br />
Queste parole, un po' misteriose, a<br />
noi suonano come una promessa: suor<br />
Anna, ora che hai visto la Madonna,<br />
sappiamo che sei tornata tra noi, nella<br />
tua comunità, nella tua Ispettoria, nella<br />
tua famiglia. Guarda Maria per noi, e<br />
facci sentire che con Lei tutto è più facile,<br />
tutto si semplifica nell'unica ricerca<br />
di Gesù! (c.c.)<br />
Pellegrinaggio<br />
nella chiesa di Nazareth<br />
a Barletta<br />
L'Arcivescovo di Trani-Barletta-<br />
Bisceglie, Mons. Giovanni Battista<br />
Pichierri, ha guidato nei giorni<br />
scorsi un pellegrinaggio nella chiesa<br />
dedicata alla Vergine di Nazareth,<br />
a Barletta. La chiesa è Sede<br />
vescovile e nella successione ha<br />
annoverato i Cardinali Maffeo<br />
Barberini — futuro Papa Urbano<br />
VIII — Michele Angelo Tonti, Domenico<br />
Rivarola e Angelo Piazza.<br />
Ancora oggi, Roma ricorda questa<br />
storia con la presenza del «Collegio<br />
nazareno», fondato dal Cardinale<br />
Tonti — già Arcivescovo Nazareno<br />
in Barletta — con san Giuseppe<br />
Calasanzio. Nel 1982 Giovanni<br />
Paolo II ne ha rievocato il<br />
350° di fondazione. In occasione<br />
del pellegrinaggio Mons. Pichierri<br />
ha sottolineato i legami dell'arcidiocesi<br />
del Nord barese con la Casa<br />
di Nazareth e ai grandi personaggi<br />
che «hanno fatto la storia di<br />
tutti i tempi». (c.l.)