01.06.2013 Views

RIPARTIRE

RIPARTIRE

RIPARTIRE

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

.<br />

PAGINA<br />

9 .<br />

L'OSSERVATORE ROMANO Giovedì 11 Gennaio 2001<br />

Lettera pastorale dei Vescovi cattolici dell'Ucraina ai sacerdoti<br />

e ai fedeli al termine del Grande Giubileo dell'Anno 2000<br />

Giovanni Paolo II, apostolo della verità e dell'amore di Cristo<br />

porta dappertutto la pace e la speranza, insegna a vincere il male con il bene<br />

e a camminare sulla via della concordia e della riconciliazione<br />

Giovanni Paolo II, apostolo della verità<br />

e dell'amore di Cristo, porta dappertutto<br />

la pace e la speranza, insegna<br />

a vincere il male con il bene e a camminare<br />

sulla vita della concordia e della<br />

riconciliazione. È quanto scrivono i<br />

Vescovi cattolici dell'Ucraina, della Tradizione<br />

Orientale ed Occidentale, nella<br />

Lettera Pastorale inviata, il 13 dicembre<br />

2000, ai sacerdoti ed ai fedeli al termine<br />

del Grande Giubileo dell'Anno<br />

2000 dalla nascita di Cristo.<br />

Ecco il testo della Lettera in una traduzione<br />

italiana:<br />

1. Alle soglie<br />

del Terzo Millennio<br />

Ci troviamo alle soglie del Terzo Millennio<br />

e alla fine del Grande Giubileo<br />

dell'Anno 2000 dalla Nascita di Cristo. Il<br />

Santo Padre, chiudendo la «Porta Santa»<br />

della Basilica di S. Pietro il 6 gennaio<br />

2001, celebrerà la chiusura de<br />

«l'Anno di grazia del Signore» (Lc 4, 19).<br />

In questo periodo noi, Vescovi cattolici<br />

dell'Ucraina di ambedue le tradizioni, ci<br />

rivolgiamo a voi, cari Fratelli e Sorelle,<br />

in occasione della conclusione del Grande<br />

Giubileo.<br />

L'Anno Santo è stato rilevante per la<br />

nostra riconciliazione con Dio e con i<br />

fratelli. Il Figlio di Dio attraverso la sua<br />

venuta nel mondo si è unito in modo<br />

particolare ad ogni uomo, ha assunto la<br />

sorte umana per restituirci la partecipazione<br />

perduta alla vita divina. L'umanità<br />

creata da Dio Padre è stata redenta dal<br />

Figlio Redentore e santificata dallo Spirito<br />

Santo.<br />

2. Verso il futuro<br />

«Alzati e cammina» — ha detto Gesù<br />

al paralitico. Queste parole hanno confermato<br />

il suo potere di rimettere i peccati.<br />

In quell'episodio si possono intravedere<br />

i frutti della grazia dell'Anno Santo.<br />

Dio, attraverso il ministero della<br />

Chiesa, ci ha dato la possibilità di rialzarci<br />

e di sperimentare l'amore misericordioso<br />

del Padre, rivelato nella nostra<br />

liberazione in Gesù Cristo dalla schiavitù<br />

del peccato, nonché nel rinnovamento<br />

della vita nello Spirito Santo.<br />

Le parole «alzati e cammina» esprimono<br />

una sfida di cui il Santo Padre<br />

Giovanni Paolo II ha detto: «Tutto dovrà<br />

mirare all'obiettivo prioritario del Giubileo<br />

che è il rinvigorimento della fede e<br />

della testimonianza dei cristiani. È necessario,<br />

pertanto, suscitare in ogni fedele<br />

un vero anelito alla santità, un desiderio<br />

forte di conversione e di rinnovamento<br />

personale in un clima di sempre<br />

più intensa preghiera e di solidale accoglienza<br />

del prossimo, specialmente quello<br />

più bisognoso» (Tertio Millennio adveniente<br />

42).<br />

«Si rinfranchi, dunque, la fede, cresca<br />

la speranza, diventi sempre più operosa<br />

la carità, in vista di un rinnovato impegno<br />

di testimonianza cristiana nel mondo<br />

del prossimo millennio» (Incarnationis<br />

mysterium 11 ).<br />

Avendo davanti agli occhi l'episodio<br />

evangelico della guarigione del paralitico<br />

edaccogliendoilmessaggiodel Santo Padre,<br />

dobbiamo camminare «portando a<br />

compimento la nostra santificazione» (2<br />

Cor 7, 1 ).S.Paolocigarantisce che «coluichehainiziatoin<br />

voi quest'opera buona,<br />

la porterà a compimento» (Fil 1, 6).<br />

Preghiera in preparazione<br />

alla visita del Santo Padre<br />

O Signore, Dio Onnipotente, Ti lodiamo e Ti rendiamo grazie per il fatto<br />

che attraverso il Battesimo noi apparteniamo alla Tua Chiesa e siamo fieri di<br />

portare il nome di Cristiani. Fa' che diventiamo un popolo santo, unito nell'unione<br />

del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.<br />

O Dio, Pastore delle anime, Tu hai scelto il tuo Servo Giovanni Paolo II, affinché<br />

presieda come Successore dell'Apostolo Pietro a tutta la Chiesa. Difendilo,<br />

assistilo con la Tua costante protezione, concedigli la forza, perché possa<br />

visitare anche il Tuo popolo che vive in Ucraina, e rafforzare la fede del Tuo<br />

popolo, l'amore fraterno e l'unità della Chiesa.<br />

Ascolta le nostre preghiere e fa' che il tempo dell'attesa del Pellegrinaggio<br />

Apostolico del Santo Padre contribuisca al rinnovamento religioso dei Cristiani<br />

nelle parrocchie, nelle famiglie, nelle comunità; che favorisca una più profonda<br />

conoscenza della verità e una crescita in santità.<br />

O Signore Dio che doni ogni bene, il Tuo Spirito d'amore ci accompagni<br />

sempre perché noi possiamo renderti testimonianza.<br />

Ti preghiamo: venga lo Spirito Santo in nostro aiuto, pervada i nostri cuori,<br />

li fecondi con la rugiada della tua grazia, purifichi i nostri pensieri e ci doni<br />

lo zelo apostolico, affinché diventiamo testimoni della vita nella verità e<br />

nell'amore di Cristo.<br />

Lo chiediamo a Te, o Padre, nello Spirito Santo, per Cristo nostro Signore.<br />

Amen.<br />

3. Nell'attesa<br />

della Visita Apostolica<br />

del Santo Padre<br />

Giovanni Paolo II<br />

L'anno che sta per cominciare sarà<br />

assai particolare per la storia della Chiesa<br />

Cattolica in Ucraina. In giugno 2001<br />

accoglieremo il Santo Padre Giovanni<br />

Paolo II, che come Pellegrino arriverà in<br />

Ucraina non soltanto per i cattolici e per<br />

i cristiani, ma per tutti gli uomini di<br />

buona volontà.<br />

Il Papa slavo desiderava, sin dal primo<br />

anno del suo Pontificato, visitare la<br />

terra di san Volodymyr con la capitale<br />

Kyiv, nonché venire in pellegrinaggio alla<br />

Chiesa di santa Sofia ove si trova la<br />

celebre icona della Madre di Dio chiamata<br />

«Orante» - «Muro Incrollabile». Il<br />

Santo Padre visiterà l'Ucraina indipendente<br />

e metterà il piede sulla riva del<br />

Dnipro per pregare: «O Dio grande, uno<br />

nella Trinità, io ti affido il retaggio della<br />

fede delle nazioni slave; conserva e benedici<br />

questa tua opera!» (Slavorum<br />

Apostoli 30).<br />

4. Il significato<br />

del pellegrinaggio<br />

del Santo Padre<br />

Siamo convinti che non solo i cattolici,<br />

ma tutti gli uomini e le donne attendono<br />

la visita del Santo Padre con grande<br />

stima e con vivo desiderio, affinché il<br />

Messaggero dell'Amore e della Pace di<br />

Cristo porti a tutti la Benedizione Divina.<br />

Difatti, ogni viaggio apostolico del<br />

Santo Padre portava frutti abbondanti.<br />

A ognuno è nota la sollecitudine del Papa<br />

per l'uomo, per i suoi diritti, per i diritti<br />

di tutti i popoli. Egli viene nel nome<br />

del Signore, vuole pregare con i Cristiani,<br />

desidera incontrare gli uomini di<br />

buona volontà. Il pellegrinaggio dell'Apostolo<br />

della Verità e dell'Amore di Cristo<br />

porta dappertutto la pace e la speranza,<br />

insegna a vincere il male con il<br />

bene e a camminare sulla via della concordia<br />

e della riconciliazione<br />

Il Santo Padre viene in terra ucraina<br />

con la Buona Novella che qui fu proclamata<br />

già più di mille anni or sono. Viene<br />

per «confermare nei cristiani di oggi<br />

la fede in Dio rivelatosi in Cristo, sostenerne<br />

la speranza protesa nell'aspettativa<br />

della vita eterna, ravvivarne la carità,<br />

operosamente impegnata nel servizio ai<br />

fratelli»(Tertio Millennio adveniente 31).<br />

5. Chi è il Santo Padre<br />

e perché<br />

viene a visitarci?<br />

Il Santo Padre Giovanni Paolo II è il<br />

Vescovo di Roma, Successore di San<br />

Pietro Apostolo, sul fondamento del<br />

quale Gesù Cristo ha costruito la sua<br />

Chiesa: «Tu sei Pietro (cioè roccia) e su<br />

La Vergine Orante. Mosaico (XI secolo), Cattedrale di santa Sofia a Kyiv<br />

questa pietra edificherò la mia Chiesa e<br />

le porte degli inferi non prevarranno<br />

contro di essa» (Mt 16, 18). Durante<br />

l'Ultima Cena, Gesù ha fatto a Pietro<br />

questa promessa: «Ho pregato per te,<br />

che non venga meno la tua fede; e tu,<br />

una volta ravveduto, conferma i tuoi<br />

fratelli» (Lc 22, 32).<br />

Dopo la Risurrezione di Gesù Cristo,<br />

11 gennaio: memoria liturgica di sant'Igino Papa<br />

Un Pontefice autentico confessore della fede<br />

aperto alle istanze dell'universalismo cristiano<br />

COSMO FRANCESCO RUPPI<br />

Arcivescovo di Lecce<br />

Di questo Papa non si hanno molte notizie, ma ce n'è una<br />

che lo ha reso particolarmente noto agli storici ed è che egli è<br />

stato il primo Papa non martire. Tutti i primi Papi, infatti, da<br />

San Pietro fin al terzo e quarto secolo hanno offerto la propria<br />

vita al Signore col martirio, ma sant'Igino è venerato santo,<br />

ma non è stato martire, pur essendo vissuto nel secondo<br />

secolo, quando le persecuzioni erano più frequenti.<br />

Successe, infatti, a un Papa martire, san Telesforo, greco<br />

anche lui, come Igino, ma a differenza del primo, che guidò<br />

la Chiesa per undici anni, egli la guidò per appena quattro anni<br />

dal 136 al 140, anche se nel Catalogo liberiano gli si attribuiscono<br />

dodici anni di governo.<br />

Nella serie dei Vescovi di Roma, occupa l'ottavo posto, ma<br />

poi, essendo stato considerato Pietro come il primo Papa, venne<br />

collocato al nono posto nell'elenco dei successori del Pescatore<br />

di Galilea.<br />

Come si è detto, era di origine greca; secondo alcuni era<br />

anche un filosofo. Del resto, c'era un altro precedente di filosofo<br />

greco arrivato a Roma ed era Giustino, grande pensatore,<br />

polemista ed apologeta insigne. Questa circostanza di pensatori<br />

cristiani o convertiti al cristianesimo che dalla Grecia<br />

arrivano a Roma fa ritenere fondata la notizia che anche sant'Igino<br />

possa essere stato un filosofo greco.<br />

Il noto Liber Pontificalis oltre a riconoscerlo come greco e<br />

figlio di un filosofo greco, attribuisce a questo santo Papa la<br />

organizzazione del clero romano e l'assegnazione ad esso di<br />

vari uffici, ma è molto più probabile che a metà del secondo<br />

secolo la funzione del clero, non solo di quello romano, ma<br />

anche di quello orientale, non fosse affatto precisa e definitiva,<br />

anche a ragione delle innumerevoli difficoltà politiche in<br />

cui si trovava soprattutto la Chiesa di Roma.<br />

Quel che più interessa di questo Pontefice, molto lontano<br />

da noi e assai poco documentato dagli storici e dai biografi, è<br />

la sua apertura al pensiero greco, come è attestato dallo stesso<br />

Ireneo, il che è assai importante, se pensiamo che ci troviamo<br />

a pochi decenni dalla evangelizzazione degli Apostoli Pietro<br />

e Paolo.<br />

Sant'Igino Papa (effigie della serie dei Pontefici<br />

nella Basilica di san Paolo fuori le Mura - sec. IX)<br />

Val la pena perciò di riflettere, ricordando questo Pontefice,<br />

ai primi passi della Chiesa di Roma che non dimentica l'Oriente<br />

e si ricollega attivamente col pensiero e con gli uomini della<br />

Grecia, a conferma non solo delle aperture di Paolo verso gli<br />

ateniesi, ma soprattutto dell'universalismo cristiano che, sin<br />

dall'inizio, è stata l'eredità migliore degli apostoli: i Papi, cioè,<br />

pur essendo romani a tutti gli effetti, e pur vivendo appieno la<br />

romanità, non dimenticano le proprie radici, specie quando,<br />

come nel caso di Igino, si tratta di radici antiche, nobili e illuminanti.<br />

Ci spiace non aver nessun frammento del suo magistero,<br />

perché avremmo di certo goduto nel vedere il felice innesto<br />

della predicazione evangelica con la cultura greca e quella romana,<br />

ma basta leggere le opere di Ireneo, per scorgerne, con<br />

le debite riserve, una linea di riflessione anche oggi assai utile<br />

a conoscere.<br />

Abbiamo detto all'inizio che Igino è il primo Papa santo,<br />

ma non martire, ma ci corre l'obbligo di riferire che il Martirologio<br />

Geronimiano lo commemora non da solo, ma insieme<br />

ad altri Vescovi romani dei primi tre secoli, ponendo la sua<br />

festa al 23 dicembre, mentre il Martirologio Romano, la pone<br />

all'11 gennaio, seguito in questo anche da altre fonti dell'antichità.<br />

Sempre secondo il Liber Pontificalis venne sepolto nelle vicinanze<br />

di san Pietro; solitamente è raffigurato con la barba<br />

bianca e occhi grandi, come si può vedere ancora oggi in un<br />

ritratto che si trova in san Paolo fuori le mura, attribuito al<br />

secolo quinto. Ma la sua immagine la si può vedere anche nelle<br />

nicchie tra la Cappella Sistina in una raffigurazione attribuita<br />

al Ghirlandaio, mentre di lui, oltre che nei citati Martirologi,<br />

possiamo leggere notizie sia nella storia di Eusebio di Cesarea,<br />

che in Ireneo e in altre fonti dell'antichità.<br />

Anche se poco noto, questo Papa va ricordato con venerazione<br />

e gratitudine, non solo perché è un anello tra i successori<br />

di Pietro, ma anche perché ha preceduto la serie dei tanti<br />

Pio: dopo di lui, infatti, salirà sulla Cattedra di Pietro san Pio<br />

I e vi resterà per ben tredici anni quello che probabilmente<br />

era il fratello di Erma, l'autore del Pastore di Erma pregevole<br />

fonte della Chiesa antica, alla quale anche oggi attingiamo con<br />

frutto.<br />

Parlando dei primi Papi, gli storici annotano che nei primi<br />

secoli l'episcopato monarchico non era ancora del tutto precisato<br />

e definito, ma poco importa. Quel che conta, oggi per<br />

noi, è sapere che Roma ha avuto sempre il suo Vescovo e che<br />

tale Vescovo è stato riconosciuto come legittimo successore di<br />

Pietro in tutte le sue funzioni di maestro e pastore universale.<br />

Non fosse che per questo, anche sant'Igino Papa merita<br />

una particolare menzione, una preghiera e un atto di gratitudine.<br />

Pietro insieme ai discepoli, vivendo profondamente<br />

quest'evento, ha cominciato<br />

ad annunziare il Vangelo e a diffondere<br />

la Chiesa tra i popoli del mondo come<br />

comunità dei seguaci di Cristo. Ha confermato<br />

il messaggio evangelico con la<br />

morte da martire a Roma, dove si trova<br />

il suo sepolcro. Nella persona dei successivi<br />

Vescovi di Roma continua a<br />

compiersi la missione di confermare i<br />

fratelli nella fede e nell'unità. Il ministero<br />

di Pietro continua senza interruzione<br />

fino ai nostri giorni. Per questo noi chiamiamo<br />

il Santo Padre Successore di San<br />

Pietro nel ministero del Papa.<br />

6. Preparazione spirituale<br />

Attendendo la venuta del Santo Padre<br />

quale Capo visibile della Chiesa e Successore<br />

di San Pietro, guardiamo a tale<br />

grande evento con lo spirito di fede. Il<br />

carattere religioso e morale di ogni visita<br />

apostolica del Santo Padre ha un<br />

gran significato per il rafforzamento della<br />

fede. Avremo il modo di esprimere la<br />

nostra fedeltà al Santo Padre, la gratitudine<br />

per la sua presenza e per la sollecitudine<br />

verso i popoli slavi. Nutriamo la<br />

speranza che il Papa che viene dalla stirpe<br />

slava, può diventare vincolo d'unità<br />

di tutti che professano la fede cristiana<br />

di varie tradizioni.<br />

La visita del Santo Padre in Ucraina è<br />

un gran dono e grazia della Provvidenza.<br />

Essa porterà vantaggio al nostro<br />

Paese.<br />

Il Santo Padre è un instancabile promotore<br />

della verità e della giustizia, dell'ordine<br />

morale e sociale, del rispetto<br />

della vita umana sin dal concepimento e<br />

fino alla morte naturale, del rispetto dei<br />

diritti umani e della sollecitudine per i<br />

bisognosi, per i poveri e per coloro che<br />

si trovano in pericolo. Speriamo che<br />

non solo i cristiani, ma anche tutti gli<br />

uomini di buona volontà saranno solidali,<br />

e con cuore aperto accoglieranno l'Apostolo<br />

dell'Unità di quella fede che esisteva<br />

mille anni fa, quando la Rus' di<br />

Kyiv ricevette il battesimo.<br />

Preghiamo, affinché Iddio conservi il<br />

Santo Padre in buona salute. Preghiamo<br />

per tutto il popolo ucraino e per i suoi<br />

dirigenti. Chiediamo a Dio, per l'intercessione<br />

della Santissima Madre di Dio,<br />

che noi tutti possiamo riconoscere la<br />

grazia dei suoi doni in quei giorni particolari<br />

del pellegrinaggio del Successore<br />

di San Pietro. Che quei giorni diventino<br />

il tempo della Visitazione Divina, tempo<br />

di pace e di gioia della fede. Apriamo i<br />

nostri cuori e le nostre menti alla Parola<br />

di Dio e all'Azione divina.<br />

Stendiamo su di voi le nostre mani da<br />

Pastori e benediciamo tutti i fedeli: Nel<br />

nome del Padre e del Figlio e dello Spirito<br />

Santo.<br />

Lviv, 13 dicembre 2000<br />

Vescovi cattolici dell'Ucraina della<br />

Tradizione Orientale ed Occidentale<br />

✠ LUBOMYR HUSAR<br />

Vescovo Ausiliare<br />

con Facoltà Delegate dell'Arcivescovo<br />

Maggiore di Lviv degli Ucraini<br />

✠ MARIAN JAWORSKI<br />

Metropolita della Chiesa Cattolica<br />

di rito latino in Ucraina<br />

Inizio della Missione<br />

del Nunzio Apostolico<br />

in Giamaica<br />

S.E. Mons. Emil Paul Tscherrig, Vescovo titolare di<br />

Voli, ha iniziato la sua missione come Nunzio Apostolico<br />

in Giamaica.<br />

Il 15 dicembre il Nunzio ha presentato le Lettere Credenziali<br />

al Governatore Generale, l'On. Sir Howard<br />

Cooke.<br />

In mattinata il Rappresentante Pontificio era stato<br />

prelevato dalla sua abitazione insieme all'Arcivescovo di<br />

Kingston, S.E. Mons. Edgerton R. Clarke, per essere<br />

condotto alla King's House dove è stato ricevuto dal Capo<br />

del Protocollo che l'ha introdotto alla presenza del<br />

Governatore Generale per il breve atto ufficiale cui è seguito<br />

un incontro nel quale il Governatore ha ricordato<br />

con animo grato la visita pastorale compiuta dal Santo<br />

Padre nel 1993.<br />

Il Rappresentante Pontificio era giunto all'aeroporto<br />

internazionale di Kingston il 13 dicembre ed era stato<br />

ricevuto dalla Sig.ra Elinor Felix, dell'Ufficio del Protocollo,<br />

che ha subito condotto il Nunzio al Ministero degli<br />

Esteri per un incontro con il Capo del Protocollo,<br />

Ambasciatore Madge J. Barret. Il giorno successivo il<br />

Nunzio ha presentato copia delle Credenziali al Ministro<br />

degli Esteri, On. Dr. Paul Robertson, che l'ha ricevuto<br />

alla presenza dell'Ambasciatore Vivia Betton, Direttrice<br />

del Dipartimento per le relazioni bilaterali. Entrambi<br />

hanno lodato il lavoro svolto dalla Chiesa cattolica in<br />

Giamaica, specialmente nelle scuole e nelle opere sociali<br />

e hanno ricordato la visita di Sua Santità in Giamaica.<br />

Nella stessa giornata il Rappresentante Pontificio ha<br />

incontrato il Ministro dell'Educazione e della Cultura,<br />

l'On. Burchell Whiteman il quale ha notato il buon livello<br />

culturale mantenuto dalle scuole cattoliche esprimendo<br />

soddisfazione per la collaborazione in atto.<br />

Infine il Nunzio ha visitato con Mons. Clarke varie<br />

istituzione della Chiesa di Kingston e ha effettuato un<br />

sopralluogo nella nuova Diocesi di Spanish; e, con S.E.<br />

Mons. Paul Michael Boyle si è recato nella Diocesi di<br />

Mandeville celebrando la Santa Messa nella Cattedrale<br />

della Città.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!