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IN ITALIA<br />

PAGINA<br />

La<br />

situazione<br />

politica<br />

Sembrava cosa fatta tra Berlusconi e<br />

Bossi, dopo l'accordo sulla lista unitaria<br />

per il Comune di Milano. Entrambi avevano<br />

dichiarato che non esisteva un problema<br />

relativo alla distribuzione dei collegi<br />

per le elezioni politiche e che la cosa<br />

importante era l'intesa sul programma.<br />

Ma mercoledì sera Bossi ha disertato<br />

il vertice della Casa delle libertà che<br />

doveva discutere, tra l'altro, dei collegi.<br />

Così Berlusconi ha incontrato solo Fini,<br />

Casini e Buttiglione.<br />

Il leader della Lega, indirettamente,<br />

cioè attraverso un'intervista, ha fatto conoscere<br />

le sue idee: «Credo che il Polo<br />

abbia cercato di abbassare il prezzo da<br />

pagare alla Lega. Cosa che non mi spaventa<br />

e non mi scandalizza. È la politica».<br />

Ma poi sui collegi rilancia, sostenendo<br />

che non è solo questione di numeri:<br />

«Dipende da quali collegi e da dove.<br />

Dieci in più o in meno non è importante,<br />

fatto comunque salvo il limite.<br />

Non saranno trentadue e non saranno<br />

meno di quaranta». Per i ministeri, la<br />

Lega ne vuole «più di uno. È importante<br />

ai fini delle riforme».<br />

Insomma, per la Casa delle libertà la<br />

questione Lega esiste ancora, anche se<br />

al termine dell'incontro di ieri sera i leader<br />

minimizzano e fanno capire che l'alleanza<br />

è solida nell’affrontare le questioni<br />

ancora aperte, a partire da quella dell’accordo<br />

possibile con Democrazia europea<br />

di Sergio D’Antoni. Accordo per il<br />

quale si stanno spendendo le componenti<br />

centriste della coalizione, in particolare<br />

il Cdu.<br />

Anche per l'Ulivo quella di ieri è stata<br />

una giornata di intenso lavoro diplomatico,<br />

nell'intento di smussare ogni angolo<br />

in vista del vertice di maggioranza<br />

convocato per oggi da Francesco Rutelli<br />

che, ottimista, dice di aspettarsi dalla<br />

sua coalizione «risposte sicure» su programmi,<br />

candidature e data delle elezioni<br />

(le posizioni sono molto diverse sul<br />

cosiddetto «election day»). Ma risposte<br />

le hanno chieste invece Mastella (Udeur)<br />

e Dini (Ri) che, dopo un incontro in<br />

mattinata, hanno deciso di disertare il<br />

vertice (in corso mentre andiamo in<br />

stampa), inviando in loro vece Manzione<br />

e Pisicchio. I due leader hanno anche<br />

scritto ai partner della Margherita,<br />

Castagnetti (Ppi) e Parisi (Democratici),<br />

chiedendo «pari dignità» nell’alleanza,<br />

anche per quanto riguarda la scelta dei<br />

candidati sindaci nelle grandi città e<br />

quella dei collegi uninominali. Già ieri<br />

l’Udeur aveva chiesto «un riequilibrio<br />

dei collegi della Margherita» considerando<br />

che il Ppi ha ottenuto il candidato<br />

sindaco di Napoli.<br />

Intanto stamane la Camera — dopo<br />

l'agitata seduta di ieri che aveva visto la<br />

maggioranza battuta — ha dato il via libera<br />

al pacchetto sicurezza, che ora dovrà<br />

passare al Senato.<br />

Le opposizioni, con An, Fi, Ccd e Lega<br />

(solo Prc ha votato contro), hanno<br />

appoggiato il piano del Governo, ma<br />

nelle dichiarazioni di voto hanno sottolineato<br />

i molti punti considerati negativi.<br />

«Non vi è nulla delle annunciate e propagandate<br />

misure per la sicurezza — ha<br />

detto Mantovano (An) — né alcuna certezza<br />

sulla esecutività della sentenza di<br />

condanna in primo e secondo grado».<br />

Pecorella (Fi) ha parlato di «una grande<br />

occasione perduta». Per Pisapia (Prc) si<br />

tratta di un provvedimento «controproducente<br />

se non criminogeno».<br />

Di diverso avviso, ovviamente, il ministro<br />

della Giustizia, Fassino, secondo il<br />

quale con il pacchetto sicurezza «si rafforzano<br />

gli strumenti per la lotta alla<br />

criminalità e per la tutela della sicurezza<br />

dei cittadini». «È significativo — ha aggiunto<br />

— che il Polo, dopo aver sostenuto<br />

che il Pacchetto sicurezza era inutile,<br />

lo abbia votato smentendo se stesso<br />

e riconoscendo così l’atteggiamento<br />

strumentale e di sabotaggio con cui ieri<br />

si era opposto all’art. 1 del pacchetto».<br />

È morto il presidente<br />

Anmic Alvido Lambrilli<br />

ROMA — È morto giovedì mattina<br />

a Roma Alvido Lambrilli, presidente<br />

dell'Anmic (Associazione nazionale<br />

mutilati e invalidi civili), considerata<br />

la più rappresentativa associazione<br />

italiana di disabili. Nato<br />

a Magliano in Toscana (Grosseto)<br />

nel 1920, Lambrilli costituì prima,<br />

nel 1956, e guidò poi ininterrottamente<br />

sino ad oggi l'associazione.<br />

Lambrilli ricoprì inoltre numerosi<br />

incarichi a livello nazionale e internazionale.<br />

Inflazione verso il 3%<br />

a gennaio<br />

ROMA — Un sensibile aumento<br />

dell'inflazione si è registrato — ha<br />

riferito giovedì mattina l'Istat —<br />

nel mese di gennaio. In base ai<br />

dati delle città-campione i prezzi al<br />

consumo sono infatti cresciuti dello<br />

0,4%, sfiorando il 3% rispetto al<br />

2,7 di dicembre.<br />

Mafia: torna in carcere<br />

Balduccio Di Maggio<br />

PALERMO — L'ex «pentito» di mafia<br />

Balduccio Di Maggio è tornato<br />

in carcere giovedì mattina in esecuzione<br />

di un ordine di custodia<br />

della Procura di Palermo per violazione<br />

degli obblighi degli arresti<br />

domiciliari e pericolo di fuga.<br />

10 .<br />

L'OSSERVATORE ROMANO Venerdì 26 Gennaio 2001<br />

TARANTO — «L'Ancora» è l'ultimo nato<br />

tra i centri d'ascolto della diocesi di Taranto.<br />

È sorto a Grottaglie, nella parrocchia<br />

Maria SS. delle Grazie, sotto la guida<br />

del parroco don Giuseppe Cagnazzo che<br />

ha dato corpo a un'idea del suo predecessore,<br />

l'attuale Vescovo di Tricarico, Salvatore<br />

Logorio.<br />

La realizzazione del centro è stata avviata<br />

dopo un'attenta lettura dei problemi<br />

sociali e umani attraverso richieste di aiuto<br />

e sostegno, che non si limitavano alla<br />

A Grottaglie il più recente centro d'ascolto del Tarantino<br />

carità spicciola o al bisogno occasionale.<br />

La stessa Caritas parrocchiale si è resa<br />

conto della necessità di ampliare le sue<br />

capacità di rispondere alle richieste, affinando<br />

una cultura della carità. «Ci siamo<br />

accorti — dicono — che la prima richiesta<br />

di aiuto era l'ascolto, cioè la nostra disponibilità<br />

a risolvere problemi di diversa natura,<br />

che da soli non si è in grado di affrontare».<br />

MUCCA PAZZA Il ministro Veronesi: nel 2003 la fine dell'emergenza<br />

Scoperto un secondo caso<br />

in un allevamento nel Veronese<br />

VERONA, 25.<br />

Manca ancora la conferma<br />

dell’Istituto zooprofilattico<br />

di Torino,<br />

centro di riferimento nazionale<br />

per l’encefalopatia<br />

spongiforme bovina,<br />

ma è probabile che il<br />

prione della Bse abbia<br />

colpito di nuovo in Italia:<br />

dopo la mucca «103»<br />

della cascina «Malpensata»<br />

di Pontevico (Brescia),<br />

un bovino di quattro<br />

anni allevato nell’azienda<br />

agricola «Fattori»<br />

di Albaredo d’Adige, nel<br />

Veronese, è risultato positivo<br />

ai test rapidi. L'animale<br />

era stato macellato<br />

nei giorni scorsi in un<br />

mattatoio di Campo San<br />

Martino (Padova).<br />

La stalla è stata seque-<br />

strata dai Carabinieri del<br />

Nas, i quali, se il nuovo caso di mucca<br />

«pazza» sarà confermato, dovranno far<br />

luce anche su alcuni aspetti oscuri della<br />

vicenda. Il capo abbattuto aveva poco<br />

più di quattro anni: era nato nel 1996,<br />

due anni dopo cioè il divieto di utilizzazione<br />

di farine animali nei mangimi,<br />

unica via finora conosciuta quale causa<br />

di contagio. Inoltre, ci si chiede perché<br />

sia stata macellata una mucca da latte<br />

di soli quattro anni, se non presentava<br />

segni di malattia. Si è comunque appreso<br />

che quindici giorni prima aveva par-<br />

torito un vitellino morto ed appariva debilitata;<br />

forse l’allevatore ha ritenuto di<br />

non investire più denaro su di essa, nonostante<br />

la giovane età.<br />

«Se il caso di contaminazione verrà<br />

confermato — ha detto Aldo Graffelli,<br />

del sindacato veterinari — è possibile<br />

che ci sia stata una frode e l’animale abbia<br />

mangiato farine contaminate». Di<br />

conseguenza tutti i capi presenti nella<br />

fattoria, come prescrive la legge, verranno<br />

abbattuti. «Sono tutte mucche che<br />

nascono qui — ha ribattuto il proprieta-<br />

AMBIENTE Critiche dal Polo a Bassolino<br />

Rifiuti: ancora tensione<br />

in molti Comuni del Napoletano<br />

NAPOLI, 25.<br />

Ancora una giornata carica di tensione,<br />

ieri, nella maggior parte dei Comuni<br />

del Napoletano coinvolti nell'emergenza<br />

rifiuti a causa della chiusura della discarica<br />

di Tufino nel Nolano. Sono infatti<br />

ancora numerosi i Comuni che non hanno<br />

individuato un sito temporaneo nel<br />

quale scaricare i rifiuti raccolti la settimana<br />

scorsa e ancora chiusi nei camion<br />

della nettezza urbana. Alcuni dei Comuni<br />

coinvolti si trovano nell'area protetta<br />

del Parco nazionale del Vesuvio mentre<br />

altri, ad alta densità abitativa, non dispongono<br />

nei rispettivi territori di luoghi<br />

adatti a tale scopo. Il risultato è che nelle<br />

strade continuano ad ammucchiarsi i<br />

sacchetti dei rifiuti con grave rischio —<br />

sottolineano i sindaci — per la salute<br />

pubblica.<br />

A Cercola, dove l'altro giorno in segno<br />

di protesta gli abitanti avevano incendiato<br />

i sacchetti, il sindaco Di Dato<br />

ha ricevuto una delegazione di residenti<br />

nel quartiere di Caravita, dove si trova il<br />

campo di calcio non ancora completato<br />

adibito a provvisorio luogo di raccolta.<br />

Sull'emergenza rifiuti in Campania è<br />

intervenuto il ministro dell'Ambiente<br />

Bordon secondo il quale la vicenda chiama<br />

in causa «problemi accumulati in decenni<br />

di ritardi. Per risolvere i problemi<br />

sono stati presi accordi con le Fs e con<br />

le Regioni Umbria ed Emilia-Romagna<br />

per il trasferimento dei rifiuti. Però —<br />

ha aggiunto — il problema non riguarda<br />

soltanto la Campania ma anche altre regioni<br />

del Sud. In Campania comunque il<br />

ministero è intervenuto predisponendo<br />

appositi piani di gestione che prevedono<br />

tra l'altro l'avvio della raccolta differenziata».<br />

Il presidente della Regione Campania<br />

Bassolino (che è anche commissario<br />

straordinario per l'emergenza rifiuti)<br />

ha affermato da parte sua che il problema<br />

«troverà prestissimo una soluzione».<br />

Ma dall'opposizione di centro destra, in<br />

particolare da alcuni senatori di An che<br />

hanno scritto al Presidente Mancino, si<br />

chiede che il ministro Bordon risponda<br />

nell'aula di Palazzo Madama sulla difficile<br />

situazione che si è determinata in<br />

Campania anche a causa del «grave ritardo<br />

nell'attuazione del piano regionale,<br />

imputabile all'inerzia di Bassolino».<br />

Operai delle Fs<br />

morti per amianto:<br />

4 condanne a Vicenza<br />

VICENZA, 25.<br />

Il Tribunale di Vicenza ha condannato<br />

a pene detentive comprese<br />

tra i quattro e i sei mesi di reclusione<br />

quattro responsabili degli<br />

uffici sanitari delle Fs per la morte<br />

di due operai rimasti esposti all'amianto<br />

e per lesioni colpose nei<br />

confronti di un terzo. Gli imputati<br />

sono stati ritenuti colpevoli di<br />

aver omesso di esercitare controlli<br />

sui rischi dell'amianto nelle lavorazioni<br />

che si svolgevano nelle officine<br />

Fs di Vicenza e di informare<br />

i dirigenti dell'azienda e i lavoratori<br />

su tale rischio.<br />

Corte dei Conti: inaugurato<br />

l'anno giudiziario<br />

ROMA, 25.<br />

È aumentata del 39% in un anno e<br />

ammonta a 181 miliardi 673 milioni la<br />

somma che la Corte dei Conti è riuscita<br />

a recuperare nel 2000 attraverso sentenze<br />

di condanna e provvedimenti monitori<br />

(simili a patteggiamenti); tuttavia resta<br />

ancora alto il danno erariale e lo<br />

spreco nella gestione della cosa pubblica,<br />

soprattutto in materia fiscale e contrattuale,<br />

nell’amministrazione del demanio<br />

e del patrimonio e nel settore<br />

delle frodi comunitarie. È un quadro di<br />

luci ed ombre quello tracciato dal procuratore<br />

generale della Corte dei Conti,<br />

Vincenzo Apicella, nella sua relazione di<br />

inaugurazione dell’anno giudiziario. Alla<br />

presenza del Presidente della Repubblica<br />

Carlo Azeglio Ciampi, Apicella ha rilevato<br />

che nel 2000 sono stati «alti» gli interventi<br />

della Corte dei Conti nei giudizi di<br />

responsabilità in materia contrattuale e<br />

fiscale («specie a seguito di denunce, rispettivamente,<br />

dell’Autorità per la vigilanza<br />

dei lavori pubblici e del Secit»), e<br />

nelle gestioni fuori bilancio («un esempio<br />

è quello del giudizio aperto per la<br />

gestione della Missione Arcobaleno»). A<br />

testimoniare che la piaga della «malamministrazione»<br />

continua, vi sono i dati<br />

allegati alla relazione: alla fine del 2000<br />

risultano 103.261 vertenze pendenti e<br />

27.192 quelle aperte in un anno; sempre<br />

nel 2000 i sequestri ammontano a 273<br />

miliardi 600 milioni, mentre la somma<br />

recuperata attraverso le condanne è di<br />

181 miliardi 673 milioni (contro i 111<br />

miliardi e 538 milioni del ’99). Le pubbliche<br />

amministrazioni sono state però<br />

difese, sotto un certo aspetto, dallo stesso<br />

Apicella: la loro attività, ha detto, «è<br />

resa più faticosa, più lenta e più difficile,<br />

e anche esposta ad errori e a dubbi»<br />

dalle troppe leggi che «spesso accavallandosi<br />

e spesso contraddicendosi costitituiscono<br />

oggi il tessuto normativo del<br />

nostro ordinamento». Il pg ha infine<br />

concluso la sua relazione sottolinenando<br />

la necessità che, pur nel quadro delle riforme<br />

in senso federale, non venga mai<br />

messo in discussione il principio dell’unitarietà<br />

dello Stato. «In questo quadro<br />

— ha detto — la Corte dei Conti, così<br />

come è oggi articolata nei suoi compiti<br />

e nelle sue strutture decentrate, sente di<br />

poter svolgere, attraverso il controllo, il<br />

referto e la giurisdizione, la funzione di<br />

strumento di raccordo nell’ambito della<br />

finanza pubblica» tra comunità locali,<br />

regionali, europee e Stato.<br />

rio dell'azienda — e che<br />

alleviamo con mangimi<br />

naturali da noi arricchiti<br />

solo con integratori e sali<br />

minerali. Per il resto<br />

abbiamo il granturco dei<br />

nostri campi, mentre il<br />

mais lo acquistiamo».<br />

Di fronte al nuovo caso<br />

sospetto di mucca<br />

«pazza», è subito intervenuto<br />

il ministro della Sanità,<br />

Veronesi, che ha<br />

gettato acqua sul fuoco<br />

parlando di «allarmismi<br />

e di preoccupazioni ingiustificate».<br />

Con i controlli<br />

sanitari che vengono<br />

eseguiti e con l’eliminazione<br />

delle parti a rischio<br />

degli animali, «la<br />

carne che oggi arriva<br />

sulle nostre tavole — ha<br />

ribadito — è più che garantita».<br />

La scoperta di<br />

casi positivi di Bse è parte del processo<br />

di eradicazione del morbo. «Questo percorso<br />

può durare ancora circa 2 anni —<br />

ha detto Veronesi — dopodiché il patrimonio<br />

bovino potrà essere dichiarato indenne<br />

in quanto si sarà completato il ciclo<br />

di totale rinnovamento dei capi».<br />

Dal canto suo il ministro delle Politiche<br />

agricole, Pecoraro Scanio, ha annunciato<br />

che durante le prossime riunioni<br />

a Bruxelles chiederà un piano europeo<br />

per sostenere gli allevatori colpiti<br />

dalla crisi dei consumi.<br />

Il centro d'ascolto è sorto in una sede<br />

autonoma ma vicina alla parrocchia, e comunque<br />

agganciata alla Caritas parrocchiale.<br />

«Vi approdano — dice il parroco<br />

— forme diverse di povertà, a cui si cerca<br />

di dare una risposta adeguata. Indigenza,<br />

solitudine, emarginazione, alcolismo: sono<br />

questi i problemi di chi, vinta la diffidenza<br />

iniziale, si rivolgono al centro. Proprio<br />

l'alcolismo sembra essere tra i fenomeni<br />

in preoccupante espansione, soprattutto<br />

tra i giovani e non di rado tra le donne.<br />

Ma il centro, che è guidato da un consiglio<br />

direttivo coordinato dal parroco, ha<br />

assunto anche iniziative di solidarietà più<br />

ampie. L'ultima, in ordine di tempo, è il<br />

gemellaggio con la Diocesi pakistana di<br />

Multan e i «gemellaggi personali» con le<br />

famiglie del Pakistan per sostenere agli<br />

studi i ragazzi che frequentano le scuole<br />

cattoliche.<br />

SILVANO TREVISANI<br />

SANITÀ Rimossi numerosi ostacoli burocratici<br />

Approvata la legge<br />

sugli antidolorifici<br />

ROMA, 25.<br />

La commissione sanità del Senato ha<br />

approvato all’unanimità in sede deliberante<br />

e in via definitiva la legge che facilita<br />

la prescrizione e l’uso, soprattutto a<br />

domicilio, dei farmaci analgesici contenenti<br />

oppiacei per la terapia del dolore<br />

nei malati con patologie tumorali e degenerative.<br />

I farmaci oggetto della legge<br />

sono, in particolare i derivati di Codeina,<br />

Metadone, Morfina.<br />

La nuova legge modifica il testo unico<br />

delle leggi in materia di stupefacenti<br />

semplificando le procedure e rimuoven-<br />

Gela: pazienti<br />

guariti o no dimessi<br />

dopo 20 giorni<br />

CALTANISSETTA, 25.<br />

Per contenere i costi di gestione<br />

i pazienti ricoverati nel servizio di<br />

neuro riabilitazione della clinica<br />

convenzionata «Santa Barbara» di<br />

Gela, devono essere dimessi categoricamente<br />

dopo 20 giorni di degenza,<br />

con o senza guarigione avvenuta.<br />

Oggi è stata dimessa un’anziana<br />

donna colpita da ictus, non ancora<br />

guarita. Dovrà rivolgersi a<br />

strutture riabilitative pubbliche,<br />

che a Gela non esistono.<br />

MUTUI I Verdi non votano – Sconto prima casa all'8%<br />

La maggioranza approva<br />

un nuovo emendamento<br />

ROMA, 25.<br />

Le forze politiche della maggioranza<br />

hanno approvato ieri sera la nuova versione<br />

dell’emendamento al decreto legge<br />

del Governo in materia di rinegoziazione<br />

dei mutui a tasso di usura. I Verdi, però,<br />

non hanno partecipato al voto come<br />

ha detto Luciano Guerzoni (Ds), presidente<br />

della commissione Finanze del Senato<br />

e relatore del provvedimento.<br />

I punti-chiave dell’emendamento sono:<br />

tasso fisso di sostituzione al 9,96%;<br />

sconto all’8% per i mutui prima casa<br />

non di lusso; maggiorazione per le imprese<br />

all’11,46%; rinuncia all’inclusione<br />

dell’ultima rata del 2000 nella ricontrattazione.<br />

Per le banche l’onere è stimato<br />

in circa 3.900 miliardi.<br />

«I Verdi — ha detto Guerzoni — pur<br />

non partecipando al voto hanno, tuttavia,<br />

fatto sapere di condividere l’impianto<br />

del provvedimento». «I Verdi — secondo<br />

Guerzoni — riconoscono che c’è<br />

stato un miglioramento rispetto al decreto<br />

del Governo e che a questo risultato<br />

si è giunti anche per merito loro».<br />

Ciò nonostante «insistono sulla questione<br />

dell’estinzione anticipata dei vecchi<br />

mutui».<br />

La crepa in seno alla maggioranza potrebbe<br />

comunque ricompattarsi in aula<br />

al Senato. Il Sole che ride, ha fatto sapere<br />

il presidente della commissione finanze,<br />

«si aspetta una soluzione per<br />

quando il provvedimento andrà in aula»,<br />

cioè all’inizio della prossima settimana.<br />

La votazione degli emendamenti ha<br />

anche divergenze in seno alla Casa delle<br />

libertà. Forza Italia e Lega hanno votato<br />

contro l’emendamento della maggioran-<br />

Doping: Pantani indagato<br />

anche a Trento<br />

per frode sportiva<br />

TRENTO, 25.<br />

Nuovi guai giudiziari per Marco Pantani,<br />

già condannato per doping a Forlì<br />

e coinvolto come «atleta sottoposto a<br />

trattamento» nell’inchiesta di Ferrara.<br />

Anche la procura di Trento ha indagato<br />

il campione romagnolo per il reato di<br />

frode sportiva legato alla nuova legge<br />

401 sul doping. L’iscrizione nell'apposito<br />

registro (dove dall'anno scorso figurava<br />

il nome del medico Roberto Rempi, dello<br />

staff di Pantani) segue gli interrogatori<br />

dei compagni di squadra compiuti dai<br />

Carabinieri di Riva del Garda.<br />

L'atto è legato all’inchiesta del pm<br />

Giardina sui livelli di ematocrito superiori<br />

alla norma riscontrati nella tappa di<br />

Madonna di Campiglio del Giro d’Italia<br />

’99 (Pantani fu costretto per questo a ritirarsi<br />

dalla corsa). La posizione del ciclista<br />

si è evoluta giudiziariamente da<br />

persona lesa a persona indagata. Ciò in<br />

relazione alla perizia svolta dai consulenti<br />

del magistrato sul sangue di Pantani,<br />

che ipotizza una possibile stimolazione<br />

farmacologica dell’eritropoiesi. Tale<br />

ipotesi emerge dai risultati relativi a tutte<br />

e tre le metodologie usate dai periti<br />

per analizzare il liquido ematico prelevato<br />

il 5 giugno 1999.<br />

za, mentre Alleanza Nazionale, che ha<br />

condotto la corsa al ribasso nell’abbattimento<br />

dei tassi d’interesse, non ha preso<br />

parte al voto. I circa 1.200 emendamenti<br />

presentati dal senatore Antonio Di<br />

Pietro sono invece decaduti, perché lo<br />

stesso Di Pietro non era presente alla<br />

riunione delle commissioni Finanze e<br />

Giustizia di Palazzo Madama.<br />

Il decreto è adesso «pronto per l’aula»,<br />

dove la discussione dovrebbe iniziare<br />

il 30 gennaio prossimo. Le riunioni<br />

delle commissioni previste per oggi sono<br />

state annullate.<br />

Istat: persi 18.000 posti<br />

di lavoro in un anno<br />

nella grande industria<br />

ROMA, 25.<br />

Persi 18.000 posti di lavoro in<br />

un anno. Diminuiscono gli occupati<br />

nelle grandi imprese della<br />

carta e dell’energia, aumentano in<br />

quelle del commercio e della ristorazione.<br />

È quanto emerge dall’ultima<br />

rilevazione Istat sugli occupati<br />

nelle grandi imprese dell’industria<br />

e dei servizi. Il calo di<br />

occupati nella grande industria tra<br />

ottobre 1999 e ottobre 2000 è stata<br />

pari al 2,2% ma il dato registra<br />

riduzioni pari al 8,7% nell’industria<br />

della carta, pari al 7,4% in<br />

quella dell’energia.<br />

Napoli: fuori pericolo<br />

il tabaccaio ferito<br />

gravemente da rapinatori<br />

NAPOLI, 25.<br />

È stato dichiarato fuori pericolo, dopo<br />

un delicato intervento chirurgico, Massimo<br />

La Penna, 27 anni, il figlio del titolare<br />

di una tabaccheria di Napoli gravemente<br />

ferito martedì sera per essersi opposto<br />

a due rapinatori, successivamente<br />

arrestati. Durante la rapina erano rimasti<br />

feriti in modo non grave anche il fratello<br />

e la madre di Massimo La Penna e<br />

successivamente un artigiano, Vincenzo<br />

Albrizio, che aveva cercato di ostacolare<br />

la fuga dei malviventi. Le loro condizioni<br />

non destano preoccupazione.<br />

Il prefetto di Napoli Carlo Ferrigno e<br />

il questore Nicola Izzo hanno giudicato<br />

positivamente la reazione degli abitanti<br />

del quartiere di San Pietro a Patierno,<br />

che ha consentito di arrestare uno dei<br />

due rapinatori (l'altro è stato arrestato il<br />

mattino dopo a Casoria). Ma nel quartiere<br />

— dove martedi scorso in sole 12<br />

ore ci sono state tre rapine — non si è<br />

ancora placata l'esasperazione della gente<br />

che chiede maggiori e più efficaci misure<br />

di sicurezza. Il prefetto ha dichiarato<br />

che «un nuovo piano di controllo è<br />

allo studio e cercheremo di metterlo in<br />

pratica».<br />

do gran parte degli ostacoli burocratici<br />

che finora limitavano l’utilizzo a scopo<br />

terapeutico dei derivati dell'oppio, farmaci<br />

indispensabili nel trattamento delle<br />

sintomatologie dolorose più gravi.<br />

Secondo i dati di «Europe contre douleur»<br />

del Parlamento europeo, solo il<br />

20% dei malati interessati riusciva a usufruire<br />

di un’adeguata terapia antalgica.<br />

I farmaci contro il dolore sono il «miglior<br />

antidoto contro l’eutanasia». Questo<br />

il commento del ministro della Sanità,<br />

Umberto Veronesi, all’approvazione<br />

definitiva della legge.<br />

La federazione dei farmacisti (Federfarma),<br />

ha sottolineato che la legge era<br />

attesa «con ansia dai malati, in particolare<br />

quelli oncologici terminali, che ora<br />

avranno una vita più accettabile». Secondo<br />

la Federfarma era necessaria ed<br />

improcrastinabile una legge che «facilitasse<br />

la somministrazione delle terapie<br />

antidolorifiche, visto che i malati sono<br />

stati, fino ad oggi, i più scarsi utilizzatori<br />

di farmaci antalgici in Europa. A partire<br />

dalla data di entrata in vigore della<br />

legge — fa notare la Federfarma — il<br />

medico potrà prescrivere la terapia necessaria<br />

per 30 giorni anziché gli attuali<br />

8: la ricetta per la prescrizione dei farmaci<br />

sarà valida per 30 giorni contro gli<br />

attuali 10».<br />

La Società italiana di medicina generale,<br />

parla di una «svolta epocale attesa<br />

da tempo dai malati e dai loro familiari,<br />

che permetterà di lenire la sofferenza e<br />

di migliorare la qualità di vita di migliaia<br />

di persone».<br />

Avviata un'indagine<br />

sui neonati<br />

malformati<br />

nella zona<br />

di Augusta<br />

CATANIA, 25.<br />

Il Comitato Direttivo e scientifico del<br />

Registro siciliano delle malformazioni<br />

congenite ha chiesto l’autorizzazione ad<br />

effettuare un’indagine «per verificare la<br />

rilevanza epidemiologica e l’eventuale<br />

correlazione eziopatogenetica» dopo la<br />

diffusione di notizie sui bambini nati<br />

malformati nel 2000 nella zona di Augusta.<br />

La richiesta è stata inoltrata al direttore<br />

dell’Istituto superiore di sanità e all’assessore<br />

regionale alla sanità «per evitare<br />

inutili e prematuri allarmismi nella<br />

popolazione residente nel triangolo industriale<br />

Melilli-Priolo-Augusta».<br />

Secondo i dati dell’ospedale «Muscatello»<br />

di Augusta, nel 2000, vi sarebbe<br />

stata una percentuale del 5,6% di nati<br />

malformati a fronte di una quota del 2%<br />

indicata come fisiologica dall’Oms.<br />

La Sicilia, in base ai dati raccolti nei<br />

due centri istituiti dal sistema sanitario<br />

nelle province occidentali e orientali dell’isola,<br />

è allineata agli indici indicati dall’organizzazione<br />

mondiale della sanità.<br />

Due sole eccezioni sono rappresentate<br />

da Augusta e da Gela. In entrambe le<br />

città sono in funzione stabilimenti petrolchimici.<br />

Il dottor Ziino, primario di neonatologia<br />

a Palermo avverte: «I dati sono noti<br />

da anni e bisogna valutare tutto con<br />

cautela pur senza sottovalutare niente.<br />

Il fatto che ad Augusta ed a Gela si registrino<br />

rispettivamente il 5 e il 4 per<br />

cento di malformazioni nei neonati contro<br />

il 2 per cento generale rilevato dall’Oms<br />

può fare pensare. Tuttavia le cause<br />

possono attribuirsi ad altro».<br />

In fiamme il portone<br />

della Basilica di Superga<br />

Sarebbe incendio doloso<br />

TORINO, 25.<br />

Un incendio è divampato stamattina,<br />

attorno alle 6.40, nella<br />

Basilica di Superga. Le fiamme,<br />

che sono state subito domate,<br />

hanno danneggiato gravemente il<br />

portone d’ingresso, annerito la<br />

facciata. L’intero edificio è stato<br />

invaso dal fumo. Secondo i primi<br />

accertamenti si tratterebbe di un<br />

incendio doloso. L’allarme è scattato<br />

grazie all’autista dell’autobus<br />

che svolge il servizio Sassi-Superga<br />

che, accortosi del fuoco, ha avvertito<br />

subito i sacerdoti del convento<br />

che, a loro volta, hanno<br />

chiamato carabinieri e vigili del<br />

fuoco. La conferma che si tratterebbe<br />

di un incendio di origini dolose<br />

arriva dal ritrovamento dei<br />

resti di una tanica di plastica bruciata<br />

dalla quale emanava un forte<br />

odore di gasolio. Sulla vicenda<br />

indaga la Digos di Torino. «Gli<br />

elementi — sottolineano gli inquirenti<br />

— a disposizione fanno pensare<br />

che si tratti di un fatto premeditato»

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