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DAL MONDO<br />

MARIO AGNES<br />

Direttore responsabile<br />

TIPOGRAFIA VATICANA<br />

EDITRICE<br />

«L'OSSERVATORE ROMANO»<br />

Redazione:<br />

via del Pellegrino<br />

00120 Città del Vaticano<br />

Segreteria di Redazione:<br />

Tel. 06.698.83461/06.698.84442<br />

Fax 06.698.83675<br />

Servizi fotografici<br />

de «L'Osservatore Romano»<br />

a cura di Arturo Mari<br />

Le foto dell'attività della Santa Sede<br />

sono del SERVIZIO FOTOGRAFICO<br />

de «L'Osservatore Romano»<br />

Tel. 06.698.84797 - Fax 06.698.84998<br />

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.<br />

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Redazione<br />

de «L'OSSERVATORE ROMANO»<br />

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2 .<br />

L'OSSERVATORE ROMANO Lunedì-Martedì 22-23 Gennaio 2001<br />

CONAKRY — Il Programma alimentare<br />

mondiale (Pam) dell'Onu ha lanciato un<br />

appello alla comunità internazionale per i<br />

profughi e gli sfollati di guerra in Guinea.<br />

Dal settembre scorso, infatti, nel Sud di<br />

questo Paese dell'Africa Occidentale si<br />

susseguono scorrerie di bande armate irregolari<br />

provenienti dalla Liberia e dalla<br />

Sierra Leone. I combattimenti, che hanno<br />

provocato oltre 700 morti, impediscono al<br />

Pam di assistere centinaia di migliaia di<br />

profughi liberiani e sierraleonesi insediati<br />

MEDIO ORIENTE Nuove violenze a Gerusalemme e nei Territori palestinesi<br />

Cominciati in Egitto<br />

i negoziati ad oltranza<br />

IL CAIRO, 22.<br />

Le delegazioni di negoziatori di Israele<br />

e dell'Autorità Palestinese (Ap) hanno<br />

cominciato questa mattina la seconda<br />

sessione di negoziati ad oltranza a Taba,<br />

sulla sponda egiziana del Mar Rosso.<br />

Ieri notte, a conclusione della prima<br />

tornata di colloqui, le due delegazioni<br />

non hanno rilasciato dichiarazioni sull'andamento<br />

delle trattative. L’ufficio del<br />

Primo Ministro israeliano, Ehud Barak,<br />

ha comunque emesso un comunicato<br />

nel quale ha reso noto che si sono formate<br />

due commissioni. La prima sta affrontando<br />

le questioni relative alla definizione<br />

dei confini, alla sovranità su Gerusalemme<br />

e alla sicurezza, l’altra si occupa<br />

del ritorno dei profughi palestinesi<br />

del 1948.<br />

Secondo le previsioni, le trattative si<br />

protrarranno per sette o dieci giorni in<br />

un clima di grande discrezione. In caso<br />

di assoluta necessità saranno convocati<br />

al tavolo dei colloqui il Presidente dell'Ap,<br />

Yasser Arafat, e Barak.<br />

Per il Premier, in forte svantaggio nei<br />

confronti del leader della destra Ariel<br />

Sharon nei sondaggi elettorali in vista<br />

delle consultazioni del 6 febbraio prossimo,<br />

i negoziati rappresentano una buona<br />

occasione per ribaltare la situazione.<br />

Ieri il leader laburista ha confermato la<br />

volontà di portare avanti le trattative fino<br />

all'ultimo giorno del suo mandato.<br />

Barak ha però dettato alcune condizioni<br />

irrinunciabili. Da una parte il Premier<br />

non ha intenzione di concedere all'Ap il<br />

«diritto al ritorno» ai profughi e la sovranità<br />

sulla Spianata delle Moschee di<br />

Gerusalemme, dall'altra è deciso a garantire<br />

negli accordi definitivi la presenza<br />

in Cisgiordania dell’80 per cento dei<br />

coloni che vi abitano al momento.<br />

Sharon ha però avvertito i negoziatori<br />

di Taba, che nel caso venisse eletto Premier<br />

non si sentirebbe vincolato da<br />

un'intesa aggiunta in questi giorni. «Il<br />

Likud — ha detto — onora soltanto accordi<br />

internazionali ratificati dalla<br />

“Knesset”, e in Parlamento la politica di<br />

Barak non ha una maggioranza».<br />

Guinea: appello del Pam per i profughi e gli sfollati<br />

nella regione meridionale a ridosso delle<br />

frontiere con i Paesi di origine. A questa<br />

moltitudine di bisognosi si sono aggiunti<br />

150 mila abitanti del posto, che hanno abbandonato<br />

case e villaggi, fuggendo verso<br />

Nord in cerca di scampo. Infine, le incursioni<br />

armate dall'esterno stanno suscitando<br />

nella popolazione locale un pericoloso<br />

sentimento di ostilità nei confronti dei pro-<br />

Filippine: procedimenti giudiziari<br />

avviati contro Joseph Estrada<br />

MANILA, 22.<br />

«Una vittoria della democrazia». Così il Segretario Generale<br />

delle Nazioni Unite, Kofi Annan, ha commentato i recenti<br />

avvenimenti che nelle Filippine hanno portato alle dimissioni<br />

di Joseph Estrada dalla carica di Presidente e alla<br />

sua sostituzione da parte di Gloria Arroyo. Fonti ufficiali<br />

hanno nel frattempo reso noto che procedimenti giudiziari<br />

sono stati già intrapresi contro Estrada. Sotto la supervisione<br />

del procuratore Aniano Desierto, è stato costituito un<br />

gruppo di cinque persone che condurranno l’inchiesta sul<br />

«saccheggio economico» — reato punibile nelle Filippine<br />

con la pena di morte — di cui è accusato l'ex Presidente.<br />

Le altre accuse mossegli sono di spergiuro e di corruzione.<br />

Che Estrada sarebbe stato sottoposto a indagini e, nel ca-<br />

EX ZAIRE Vertice tra Angola, Namibia e Zimbabwe<br />

I tre Paesi alleati auspicano<br />

l'inizio di un dialogo di pace<br />

KINSHASA, 22.<br />

Situazione politico-militare fluida nella<br />

Repubblica Democratica del Congo<br />

(Rdc, ex Zaire) dopo l'uccisione, la settimana<br />

scorsa, del Presidente Laurent-Désiré<br />

Kabila. Domani, dopo i funerali di<br />

Stato a Kinshasa, il generale Joseph Kabila,<br />

figlio della vittima, dovrebbe assumere<br />

la carica di Presidente. Al riguardo,<br />

l'ambasciatore congolese a Bruxelles,<br />

Albert Kisonga, ha detto ieri di ritenere<br />

che si tratti di una «soluzione provvisoria».<br />

Joseph Kabila verrebbe messo<br />

alla guida del Paese «non soltanto per<br />

evitare un vuoto di potere, ma per superare<br />

nel modo migliore possibile questa<br />

fase di transizione».<br />

Angola, Namibia e Zimbabwe, alleati<br />

di Kabila nella guerra in corso dal 1998<br />

nell'ex Zaire, hanno annunciato che<br />

manterranno le rispettive truppe nell'ex<br />

Zaire; al tempo stesso hanno lanciato un<br />

appello a tutte le parti belligeranti ad avviare<br />

un dialogo di pace. Com'è noto,<br />

sul fronte opposto sono schierati tre movimenti<br />

ribelli al Governo di Kinshasa e<br />

il Rwanda e l'Uganda che li appoggiano<br />

militarmente. Ieri, al termine di un vertice<br />

tenuto a Luanda, i Presidenti del-<br />

l'Angola, José Eduardo dos Santos, della<br />

Namibia, San Nujoma, e dello Zimbabwe,<br />

Robert Mugabe, hanno anche invitato<br />

la coalizione nemica a non effettuare<br />

movimenti di truppe che alterino l'esistente<br />

equilibrio militare. Il proposto<br />

dialogo dovrebbe avvenire nel quadro<br />

dell'accordo di pace di Lusaka (Zambia),<br />

concluso nell'estate del 1999 ma rimasto<br />

di fatto lettera morta. Secondo<br />

notizie ufficiose, il Governo di Kinshasa<br />

avrebbe compiuto un gesto distensivo<br />

invitando il Rwanda e l'Uganda ai funerali<br />

di Kabila.<br />

Ieri, intanto, un gruppo militare congolese,<br />

che si definisce «consiglio nazionale<br />

per la resistenza e la democrazia»<br />

(Cnrd), ha rivendicato l'attentato contro<br />

Kabila e ne ha indicato l'esecutore materiale<br />

nella guardia del corpo Kasereka<br />

Rachidi. Kabila sarebbe stato soppresso<br />

il giorno dopo che aveva fatto giustiziare<br />

47 «patrioti». Il Cnrd, si richiamerebbe<br />

a un antico compagno d'armi di Kabila,<br />

Kisase Ngadu, che lo aiutò a prendere<br />

il potere e poi scomparve misteriosamente.<br />

Sabato, intanto, una folla immensa ha<br />

partecipato a un servizio funebre per<br />

Kabila a Lubumbashi, capoluogo della<br />

regione sud-orientale del Katanga in cui<br />

era nato. Come già detto, i solenni funerali<br />

di Stato sono in programma domani<br />

nella capitale.<br />

Fonti di organizzazioni umanitarie riferiscono<br />

che tra le 150 e le 250 persone<br />

sono rimaste uccise a Bunia (nord-est)<br />

nella battaglia tra due tribù rivali in cui<br />

è rimasto coinvolto anche l'esercito<br />

ugandese che controlla la regione.<br />

La situazione rimane dunque particolarmente<br />

difficile, mentre non si placano<br />

le violenze che dal 28 settembre scorso<br />

hanno causato non meno di trecentonovanta<br />

morti, in maggioranza palestinesi.<br />

Stamani un soldato israeliano è rimasto<br />

gravemente ferito nell’esplosione di una<br />

bomba nell’insediamento ebraico di Netzarim,<br />

nella «Striscia di Gaza». Lo ha<br />

annunciato un portavoce militare. Un<br />

ragazzo israeliano è stato inoltre accoltellato<br />

ieri sera nell'insediamento di Nevè<br />

Yaakov, alla periferia Nord-orientale<br />

di Gerusalemme.<br />

fughi, espatriati negli ultimi dieci anni per<br />

ragioni di sicurezza.<br />

Il Pam assiste attualmente 85 mila profughi,<br />

in maggioranza sierraleonesi, e 50<br />

mila sfollati guineani. Ma il rappresentante<br />

dell'agenzia dell'Onu a Conakry, Ardag<br />

Meghdessian, ha avvertito che le scorte di<br />

viveri disponibili si esauriranno alla fine<br />

di marzo. Il Pam sollecita pertanto nuovi<br />

finanziamenti da parte dei cosiddetti «do-<br />

STATI UNITI Nel discorso pronunciato a Washington<br />

Il Presidente Bush richiama<br />

al valore dell'unità<br />

WASHINGTON, 22.<br />

È iniziata con un momento di preghiera<br />

la prima domenica di George W.<br />

Bush come 43° Presidente degli Stati<br />

Uniti. Nella cattedrale episcopale di Washington,<br />

Bush ha partecipato ad una<br />

celebrazione interreligiosa guidata tra gli<br />

altri dall'Arcivescovo di Washington,<br />

Theodore Edgar McCarrick.<br />

Sabato, subito dopo il giuramento,<br />

Bush ha aperto la sua Presidenza con<br />

un discorso d’insediamento improntato<br />

al tema della riconciliazione. «Le nostre<br />

so, processato era stato preannunciato dalla Arroyo non<br />

appena assunto la carica di Capo dello Stato. Il Capo della<br />

polizia, generale Panfilo Lacson, accusato a più riprese dalle<br />

opposizioni di violazioni dei diritti umani durante il regime<br />

Estrada, si è nel frattempo dimesso ieri dall’incarico.<br />

Lo hanno annunciato fonti della Presidenza — riprese dall'agenzia<br />

«Ansa» — precisando che Gloria Arroyo ha accettato<br />

le dimissioni. Il primo atto della nuova Presidente è<br />

stato oggi la decisione di aprire nuove trattative con i ribelli<br />

musulmani che alimentano una guerra separatista nel<br />

Sud dell'arcipelago. Renato De Villa, nominato stamane<br />

«segretario esecutivo» del nuovo Governo, ha dichiarato<br />

che gruppi di negoziatori sono stati costituiti per riprendere<br />

il dialogo con il Fronte Moro di liberazione islamico.<br />

ECUADOR In seguito al naufragio della petroliera<br />

Galapagos: febbrili sforzi<br />

per contenere l'inquinamento<br />

QUITO, 22.<br />

Il Governo dell’Ecuador ha proclamato<br />

ieri ufficialmente lo «stato di emergenza<br />

ecologica» nelle isole Galapagos<br />

— dichiarate dall'Unesco patrimonio<br />

dell'umanità» — e minacciate da gigantesche<br />

chiazze di carburante fuoriuscito<br />

dalle stive della petroliera «Jessica», arenatasi<br />

nei giorni scorsi al largo dell’isola<br />

San Cristobal. In mare, si stanno riversando<br />

600.000 litri di nafta e di bunker.<br />

Quest'ultimo è una miscela per motori<br />

diesel marini considerata pericolosissima<br />

per l’ambiente e difficile da dissolvere,<br />

anche perché galleggia per qualche ora<br />

e poi affonda, attaccando alghe e altre<br />

specie acquatiche. Chiazze oleose hanno<br />

raggiunto spiagge delle isole San Cristobal<br />

e Santa Fe ed altre minacciano Plaza<br />

ed Espanola. Una ventina fra leoni marini,<br />

albatros, pellicani e sule dai piedi<br />

blu, uccelli tipici dell'arcipelago, hanno<br />

già subito gli effetti della «marea nera» e<br />

sono stati portati a San Cristobal per essere<br />

ripuliti e salvati. L'inquinamento<br />

non ha invece ancora raggiunto le spiagge<br />

dove vivono le testuggini marine che<br />

danno il nome all'arcipelago.<br />

Un comunicato del Presidente ecuadoriano<br />

Gustavo Noboa ammette le dimensioni<br />

della catastrofe ecologica —<br />

sulle quali dopo le prime notizie del<br />

naufragio il Governo di Quito aveva in<br />

parte minimizzato — e parla di una<br />

«marea nera» fra i 100 e i 130 chilometri<br />

quadrati di estensione. Noboa ha indetto<br />

per oggi una riunione speciale del Governo<br />

ed ha annunciato la convocazione<br />

con urgenza da varie parti del mondo di<br />

dieci scienziati ambientali per coordina-<br />

Costa Rica: terremoto<br />

nelle regioni del Centro-Sud<br />

SAN JOSÉ, 22.<br />

Un terremoto di magnitudo 4,3 sulla<br />

scala Richter è stato avvertito sabato nel<br />

Centro e nel Sud del Costarica. Lo ha<br />

reso noto il locale osservatorio di vulcanologia<br />

e sismologia (Ovsicori) senza<br />

precisare se vi siano state vittime e danni<br />

ma limitandosi a precisare che la<br />

scossa è stata avvertita alle 15.43 locali,<br />

le 22.43 italiane, e che il suo epicentro è<br />

stato localizzato a circa 60 chilometri a<br />

Sud della città di Quepos (a 210 chilometri<br />

dalla capitale).<br />

Una intensa attività sismica viene attualmente<br />

registrata nell'America centrale.<br />

Il 13 gennaio scorso, un forte terremoto<br />

(magnitudo 7,6-7,9 sulla scala Richter)<br />

ha colpito il Salvador causando<br />

— secondo il bilancio ufficiale più recente<br />

diffuso dalle autorità — 704 morti,<br />

3.800 feriti e 750.000 sinistrati. Il precedente<br />

bilancio del devastante terremoto<br />

parlava di 697 morti, di 3.440 feriti, di<br />

54.000 senza tetto, di 500.000 sinistrati e<br />

di 160.598 abitazioni distrutte. Il terremoto<br />

che ha colpito il Salvador è stato<br />

il più forte registrato negli ultimi 20 anni<br />

in America centrale. In una settimana<br />

si sono inoltre registrate 1089 scosse di<br />

replica, anche se di scarsa intensità. E<br />

ad oltre una settimana dal violento sisma<br />

del 13 gennaio, la terra ha continuato<br />

a tremare a causa delle continue<br />

scosse di assestamento. L’ultima, di una<br />

magnitudo di 3,4 gradi sulla scala Richter,<br />

è stata registrata ieri mattina alle<br />

6.45 (le 13.45 in Italia). Gli esperti non<br />

si sono pronunciati circa l'ipotesi che il<br />

terremoto che ha colpito il Costa Rica<br />

sia da mettere in relazione con il sisma<br />

che ha devastato il Salvador. Alcune<br />

fonti, tuttavia, parlando in una fenomenologia<br />

tellurica allargata all'intera area<br />

Centro-americana.<br />

La maggior parte delle vittime nel Salvador<br />

si sono verificate in due località<br />

sepolte dalle frane provocate dal sisma.<br />

In una in particolare — il quartiere di<br />

Las Colinas, nella città di Santa Tecla —<br />

centinaia di abitazioni sono state letteralmente<br />

inghiottite da un'enorme massa<br />

di terra e di detriti staccatasi da<br />

un'altura. Mentre i cadaveri recuperati<br />

dalle squadre di soccorso sono stati solo<br />

poche decine, centinaia sono le persone<br />

che tuttora mancano all'appello e che<br />

vengono annoverate nel numero dei dispersi,<br />

non riportato dai bilanci ufficiali<br />

delle vittime.<br />

La petroliera arenata<br />

re un piano di difesa e di recupero delle<br />

zone faunistiche minacciate dalla «marea<br />

nera». I primi ad arrivare nell'arcipelago<br />

sono stati i tecnici della «Strike<br />

Force» degli Stati Uniti, la struttura della<br />

guardia costiera specializzata nei disastri<br />

ambientali.<br />

Da parte sua, il Ministro dell’ambiente<br />

Rodolfo Rendon ha detto che forti<br />

onde hanno aperto altri squarci nello<br />

scafo della petroliera, che è inclinata sul<br />

fianco sinistro. A questo proposito il direttore<br />

della Marina mercantile ecuadoriana,<br />

Gonzalo Vega, ha chiesto di fare<br />

presto a prelevare il carburante rimasto<br />

nella «Jessica»: il mare mosso — una<br />

tempesta tropicale è annunciata nelle<br />

prossime ore — potrebbe infatti capovolgere<br />

o spezzare la nave, aggravando<br />

ancor più la situazione.<br />

India: sei morti<br />

in attentati<br />

nel Kashmir<br />

NUOVA DELHI, 22.<br />

Non meno di sei persone sono morte<br />

e oltre sessanta sono rimaste ferite in<br />

una serie di attentati attribuiti ai militanti<br />

separatisti musulmani nel Kashmir<br />

indiano, dove Nuova Delhi ha proclamato<br />

una tregua unilaterale nella lotta contro<br />

la guerriglia.<br />

L’incidente più grave è avvenuto a<br />

Nord di Srinagar, dove una mina è<br />

esplosa al passaggio di un autobus. Un<br />

soldato e tre civili morti, mentre altre<br />

trentacinque persone sono rimaste ferite.<br />

A Pulwama, una cittadina a Sud di<br />

Srinagar, altre due persone sono state<br />

uccise e venti ferite dal lancio di una<br />

granata ad opera dei guerriglieri. A Jammu,<br />

la capitale d’inverno dello Stato di<br />

Jammu e Kashmir, sei persone sono rimaste<br />

ferite nell’esplosione di una bomba<br />

nascosta all'interno di un cassonetto<br />

dell'immondizia nel centro della città.<br />

Nessuna delle differenti organizzazioni<br />

che conducono una lotta separatista nel<br />

Kashmir ha rivendicato la paternità degli<br />

attentati. Negli ultimi dodici anni oltre<br />

trentaquattromila persone sono morte<br />

in scontri ed attentati nel Kashmir, il<br />

solo Stato dell’Unione indiana a maggioranza<br />

musulmana.<br />

differenze sono a volte così profonde<br />

che più che un Paese sembriamo condividere<br />

un continente — ha detto —. Mi<br />

impegno solennemente a lavorare per<br />

costruire una singola Nazione basata<br />

sulla giustizia e sulle pari opportunità<br />

per tutti». Il discorso di Bush — come<br />

segnala l'agenzia «Ansa» — è apparso<br />

chiaro nelle sue linee di fondo: un appello<br />

all’unità, alla civiltà, alla compassione<br />

ed al coraggio. Il Presidente ha<br />

evitato qualsiasi riferimento alla natura<br />

contestata della sua vittoria. Ha comunque<br />

ringraziato il suo avversario Al Gore<br />

«per una competizione condotta con<br />

energia e conclusa con garbo». Bush si<br />

è anche impegnato «a promuovere le<br />

mie convinzioni con civiltà, a servire il<br />

pubblico interesse con coraggio, a lottare<br />

per maggior giustizia e compassione»<br />

nel Paese.<br />

Il nuovo Presidente ha chiesto agli<br />

statunitensi un ruolo più attivo nei rapporti<br />

con l'amministrazione. «Vi chiedo<br />

di essere cittadini — ha detto — cittadini,<br />

non spettatori. Cittadini, non soggetti.<br />

Cittadini responsabili». Bush ha anche<br />

dichiarato di sapere benissimo che<br />

molte cose ancora non funzionano negli<br />

Usa: «scuole fallimentari, pregiudizi nascosti,<br />

possibilità limitate dalle circostanze<br />

della nascita». Il Presidente ha quindi<br />

elencato brevemente le linee guida della<br />

sua amministrazione, con l’istruzione e<br />

la previdenza sociale in primo piano.<br />

«Ridurremo le tasse per restituire dinamismo<br />

alla nostra economia», ha detto<br />

nella frase più applaudita dell’intero discorso,<br />

pronunciato sotto una pioggia<br />

leggera che ha ridotto la presenza del<br />

pubblico. Un altro applauso si è levato<br />

dalla folla quando Bush ha promesso di<br />

«rafforzare le difese». Sul fronte della<br />

politica estera il Presidente ha lanciato<br />

un ammonimento «ai nemici della libertà<br />

e del nostro Paese». «Gli Stati Uniti<br />

— ha assicurato — restano impegnati,<br />

dalla storia e per scelta, a dar vita ad un<br />

equilibrio di potere che favorisca la libertà.<br />

Difenderemo i nostri alleati e i<br />

nostri interessi. Mostreremo la nostra<br />

determinazione senza arroganza».<br />

..<br />

W<br />

La PROVINCIA ROMANA dei Padri<br />

Scolopi i fratelli P. ALDO e P. ALES-<br />

SANDRO con le SORELLE, i FRATEL-<br />

LI, i COGNATI e i NIPOTI annunciano<br />

la scomparsa di<br />

Padre<br />

VITTORIO TARQUINI Sch.P.<br />

Penitenziere Straordinario<br />

della Basilica Vaticana<br />

avvenuta il 20 gennaio 2001.<br />

Le esequie avranno luogo a Roma<br />

martedì 23 gennaio 2001 alle ore 15.30<br />

nella Basilica di S. Andrea delle Fratte.<br />

.<br />

W<br />

Munito dei conforti religiosi, dopo<br />

una lunga e laboriosa vita, è spirato il<br />

Prof. RUGGERO MARIA<br />

RUGGIERI<br />

per molti anni titolare della Cattedra di<br />

Filologia Romanza presso il Magistero<br />

Maria S.S. Assunta — LUMSA e la Facoltà<br />

di Lettere — Magistero dell'Università<br />

La Sapienza di Roma.<br />

Ne danno il doloroso ma sereno annuncio<br />

i figli CORRADO con FEDERI-<br />

CA, STEFANIA con ROMANO, LAURA,<br />

GIUSTINO, ROSALBA con ENZO ed i<br />

NIPOTI tutti.<br />

I funerali si svolgeranno a S. Andrea<br />

delle Fratte in Via Capo Le Case, martedì<br />

23 alle ore 10.30.<br />

Roma, 22 Gennaio 2001<br />

.<br />

Russia: ribelli ceceni<br />

attaccano un ospedale<br />

MOSCA — Cinque poliziotti della<br />

milizia cecena filo-russa e quattro<br />

civili sono stati uccisi durante un<br />

assalto condotto dai guerriglieri<br />

ceceni domenica contro un ospedale<br />

di Gudermes. Intanto, il Capo<br />

dei servizi di sicurezza russi<br />

(«Fsb», ex «Kgb») Nikolai Patruscev<br />

è stato nominato dal Presidente<br />

russo, Vladimir Putin, Capo<br />

dell’«operazione antiterrorismo» in<br />

Cecenia. Lo ha annunciato lunedì<br />

l’agenzia «Interfax». Il Presidente<br />

russo — nel corso di una riunione<br />

del Consiglio dei Ministri — ha anche<br />

deciso una riduzione delle<br />

truppe russe nella Repubblica federata<br />

del Caucaso.<br />

natori», vale a dire Paesi ricchi e organizzazioni<br />

come l'Unione Europea.<br />

Nelle operazioni di assistenza ai profughi<br />

e agli sfollati della Guinea si prodigano<br />

anche i volontari di «Medici del mondo»<br />

(Mdm), una organizzazione non governativa<br />

francese. Oltre 120 mila persone<br />

beneficiano di assistenza medica in tredici<br />

centri sanitari aperti nel Sud del Paese.<br />

Dieci giorni fa, Mdm ha inviato sul posto<br />

un'altra squadra di operatori sanitari formata<br />

da quindici elementi.<br />

..<br />

W<br />

Il Cardinale PRESIDENTE e il SE-<br />

GRETARIO GENERALE unitamente ai<br />

MEMBRI e ai COLLABORATORI del<br />

Comitato Centrale del Grande Giubileo<br />

dell'Anno 2000, esprimono sentite condoglianze<br />

al Dott. Angelo Scelzo, Coordinatore<br />

delle Pubblicazioni, per la dipartita<br />

della cara mamma<br />

Signora ANNA CASCONE<br />

Ved. SCELZO<br />

ed elevano preghiere di suffragio chiedendo<br />

al Signore della vita di accogliere<br />

la sua anima benedetta nella Gerusalemme<br />

celeste.<br />

.<br />

W<br />

I COLLABORATORI e i TRADUTTO-<br />

RI dell'Ufficio Comunicazione e Documentazione<br />

del Comitato Centrale del<br />

Grande Giubileo partecipano commossi<br />

al lutto che ha colpito il Direttore Dott.<br />

Angelo Scelzo per la improvvisa scomparsa<br />

della<br />

MAMMA<br />

e assicurano preghiere in suffragio per<br />

la sua anima.<br />

Partecipano al lutto:<br />

— S.E. Mons. COX<br />

— MARIA GABRIELLA BOSSA<br />

— SALVATORE PUNZO<br />

— SALVATORE PASSARELLO<br />

— ALESSANDRO BONUSO<br />

— GIOVANNA LEONE<br />

— LUIGI MAESTRI<br />

— MIRELLA TARANTO<br />

— FRANCA DI STEFANO<br />

— EMMA CUTINI<br />

— FRANCO RUMORI<br />

Città del Vaticano, 22 gennaio 2001<br />

.<br />

W<br />

Sua Eccellenza Mons. FRANCESCO<br />

SAVERIO TOPPI, Delegato Pontificio<br />

per il Santuario della Beata Vergine del<br />

Rosario di Pompei, e tutta la COMUNI-<br />

TÀ ECCLESIALE partecipano con fraterna<br />

amicizia al grave lutto che ha<br />

colpito il Dott. Angelo Scelzo, Sotto-Segretario<br />

del Pontificio Consiglio delle<br />

Comunicazioni Sociali, per la morte della<br />

madre<br />

Signora ANNA CASCONE<br />

Ved. SCELZO<br />

ed assicurano preghiere di suffragio.<br />

Pompei, 22 gennaio 2001<br />

.<br />

W<br />

Il Rev.do don PASQUALE MOCERI-<br />

NO partecipa con affetto fraterno al dolore<br />

del Dott. Angelo Scelzo e della sua<br />

famiglia per la perdita della cara madre<br />

Signora ANNA CASCONE<br />

Ved. SCELZO<br />

ed affida all'intercessione della Vergine<br />

del Rosario di Pompei, che la Signora<br />

Anna tanto amò durante la sua vita terrena,<br />

preghiere di suffragio.<br />

Pompei, 22 gennaio 2001<br />

.<br />

W<br />

La REDAZIONE e tutti i COLLABO-<br />

RATORI de «Il Rosario e la Nuova Pompei»<br />

partecipano con affetto al dolore<br />

del Direttore della Rivista Dott. Angelo<br />

Scelzo, per la perdita della cara madre<br />

Signora ANNA CASCONE<br />

Ved. SCELZO<br />

ed assicurano preghiere di suffragio.<br />

Pompei, 22 gennaio 2001<br />

.<br />

W<br />

L'OSSERVATORE ROMANO, in tutte<br />

le sue componenti, partecipa con amicizia<br />

al dolore di Angelo Scelzo per la<br />

morte della madre,<br />

Signora ANNA CASCONE<br />

Ved. SCELZO<br />

ed assicura preghiere di suffragio.<br />

.<br />

W<br />

MARIO AGNES partecipa nella preghiera<br />

al dolore di Angelo Scelzo e dei<br />

familiari per la morte della mamma<br />

Signora ANNA CASCONE<br />

Ved. SCELZO<br />

.<br />

Città del Vaticano, 22 gennaio 2001

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