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DAL MONDO<br />
MARIO AGNES<br />
Direttore responsabile<br />
TIPOGRAFIA VATICANA<br />
EDITRICE<br />
«L'OSSERVATORE ROMANO»<br />
Redazione:<br />
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00120 Città del Vaticano<br />
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de «L'Osservatore Romano»<br />
a cura di Arturo Mari<br />
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2 .<br />
L'OSSERVATORE ROMANO Lunedì-Martedì 22-23 Gennaio 2001<br />
CONAKRY — Il Programma alimentare<br />
mondiale (Pam) dell'Onu ha lanciato un<br />
appello alla comunità internazionale per i<br />
profughi e gli sfollati di guerra in Guinea.<br />
Dal settembre scorso, infatti, nel Sud di<br />
questo Paese dell'Africa Occidentale si<br />
susseguono scorrerie di bande armate irregolari<br />
provenienti dalla Liberia e dalla<br />
Sierra Leone. I combattimenti, che hanno<br />
provocato oltre 700 morti, impediscono al<br />
Pam di assistere centinaia di migliaia di<br />
profughi liberiani e sierraleonesi insediati<br />
MEDIO ORIENTE Nuove violenze a Gerusalemme e nei Territori palestinesi<br />
Cominciati in Egitto<br />
i negoziati ad oltranza<br />
IL CAIRO, 22.<br />
Le delegazioni di negoziatori di Israele<br />
e dell'Autorità Palestinese (Ap) hanno<br />
cominciato questa mattina la seconda<br />
sessione di negoziati ad oltranza a Taba,<br />
sulla sponda egiziana del Mar Rosso.<br />
Ieri notte, a conclusione della prima<br />
tornata di colloqui, le due delegazioni<br />
non hanno rilasciato dichiarazioni sull'andamento<br />
delle trattative. L’ufficio del<br />
Primo Ministro israeliano, Ehud Barak,<br />
ha comunque emesso un comunicato<br />
nel quale ha reso noto che si sono formate<br />
due commissioni. La prima sta affrontando<br />
le questioni relative alla definizione<br />
dei confini, alla sovranità su Gerusalemme<br />
e alla sicurezza, l’altra si occupa<br />
del ritorno dei profughi palestinesi<br />
del 1948.<br />
Secondo le previsioni, le trattative si<br />
protrarranno per sette o dieci giorni in<br />
un clima di grande discrezione. In caso<br />
di assoluta necessità saranno convocati<br />
al tavolo dei colloqui il Presidente dell'Ap,<br />
Yasser Arafat, e Barak.<br />
Per il Premier, in forte svantaggio nei<br />
confronti del leader della destra Ariel<br />
Sharon nei sondaggi elettorali in vista<br />
delle consultazioni del 6 febbraio prossimo,<br />
i negoziati rappresentano una buona<br />
occasione per ribaltare la situazione.<br />
Ieri il leader laburista ha confermato la<br />
volontà di portare avanti le trattative fino<br />
all'ultimo giorno del suo mandato.<br />
Barak ha però dettato alcune condizioni<br />
irrinunciabili. Da una parte il Premier<br />
non ha intenzione di concedere all'Ap il<br />
«diritto al ritorno» ai profughi e la sovranità<br />
sulla Spianata delle Moschee di<br />
Gerusalemme, dall'altra è deciso a garantire<br />
negli accordi definitivi la presenza<br />
in Cisgiordania dell’80 per cento dei<br />
coloni che vi abitano al momento.<br />
Sharon ha però avvertito i negoziatori<br />
di Taba, che nel caso venisse eletto Premier<br />
non si sentirebbe vincolato da<br />
un'intesa aggiunta in questi giorni. «Il<br />
Likud — ha detto — onora soltanto accordi<br />
internazionali ratificati dalla<br />
“Knesset”, e in Parlamento la politica di<br />
Barak non ha una maggioranza».<br />
Guinea: appello del Pam per i profughi e gli sfollati<br />
nella regione meridionale a ridosso delle<br />
frontiere con i Paesi di origine. A questa<br />
moltitudine di bisognosi si sono aggiunti<br />
150 mila abitanti del posto, che hanno abbandonato<br />
case e villaggi, fuggendo verso<br />
Nord in cerca di scampo. Infine, le incursioni<br />
armate dall'esterno stanno suscitando<br />
nella popolazione locale un pericoloso<br />
sentimento di ostilità nei confronti dei pro-<br />
Filippine: procedimenti giudiziari<br />
avviati contro Joseph Estrada<br />
MANILA, 22.<br />
«Una vittoria della democrazia». Così il Segretario Generale<br />
delle Nazioni Unite, Kofi Annan, ha commentato i recenti<br />
avvenimenti che nelle Filippine hanno portato alle dimissioni<br />
di Joseph Estrada dalla carica di Presidente e alla<br />
sua sostituzione da parte di Gloria Arroyo. Fonti ufficiali<br />
hanno nel frattempo reso noto che procedimenti giudiziari<br />
sono stati già intrapresi contro Estrada. Sotto la supervisione<br />
del procuratore Aniano Desierto, è stato costituito un<br />
gruppo di cinque persone che condurranno l’inchiesta sul<br />
«saccheggio economico» — reato punibile nelle Filippine<br />
con la pena di morte — di cui è accusato l'ex Presidente.<br />
Le altre accuse mossegli sono di spergiuro e di corruzione.<br />
Che Estrada sarebbe stato sottoposto a indagini e, nel ca-<br />
EX ZAIRE Vertice tra Angola, Namibia e Zimbabwe<br />
I tre Paesi alleati auspicano<br />
l'inizio di un dialogo di pace<br />
KINSHASA, 22.<br />
Situazione politico-militare fluida nella<br />
Repubblica Democratica del Congo<br />
(Rdc, ex Zaire) dopo l'uccisione, la settimana<br />
scorsa, del Presidente Laurent-Désiré<br />
Kabila. Domani, dopo i funerali di<br />
Stato a Kinshasa, il generale Joseph Kabila,<br />
figlio della vittima, dovrebbe assumere<br />
la carica di Presidente. Al riguardo,<br />
l'ambasciatore congolese a Bruxelles,<br />
Albert Kisonga, ha detto ieri di ritenere<br />
che si tratti di una «soluzione provvisoria».<br />
Joseph Kabila verrebbe messo<br />
alla guida del Paese «non soltanto per<br />
evitare un vuoto di potere, ma per superare<br />
nel modo migliore possibile questa<br />
fase di transizione».<br />
Angola, Namibia e Zimbabwe, alleati<br />
di Kabila nella guerra in corso dal 1998<br />
nell'ex Zaire, hanno annunciato che<br />
manterranno le rispettive truppe nell'ex<br />
Zaire; al tempo stesso hanno lanciato un<br />
appello a tutte le parti belligeranti ad avviare<br />
un dialogo di pace. Com'è noto,<br />
sul fronte opposto sono schierati tre movimenti<br />
ribelli al Governo di Kinshasa e<br />
il Rwanda e l'Uganda che li appoggiano<br />
militarmente. Ieri, al termine di un vertice<br />
tenuto a Luanda, i Presidenti del-<br />
l'Angola, José Eduardo dos Santos, della<br />
Namibia, San Nujoma, e dello Zimbabwe,<br />
Robert Mugabe, hanno anche invitato<br />
la coalizione nemica a non effettuare<br />
movimenti di truppe che alterino l'esistente<br />
equilibrio militare. Il proposto<br />
dialogo dovrebbe avvenire nel quadro<br />
dell'accordo di pace di Lusaka (Zambia),<br />
concluso nell'estate del 1999 ma rimasto<br />
di fatto lettera morta. Secondo<br />
notizie ufficiose, il Governo di Kinshasa<br />
avrebbe compiuto un gesto distensivo<br />
invitando il Rwanda e l'Uganda ai funerali<br />
di Kabila.<br />
Ieri, intanto, un gruppo militare congolese,<br />
che si definisce «consiglio nazionale<br />
per la resistenza e la democrazia»<br />
(Cnrd), ha rivendicato l'attentato contro<br />
Kabila e ne ha indicato l'esecutore materiale<br />
nella guardia del corpo Kasereka<br />
Rachidi. Kabila sarebbe stato soppresso<br />
il giorno dopo che aveva fatto giustiziare<br />
47 «patrioti». Il Cnrd, si richiamerebbe<br />
a un antico compagno d'armi di Kabila,<br />
Kisase Ngadu, che lo aiutò a prendere<br />
il potere e poi scomparve misteriosamente.<br />
Sabato, intanto, una folla immensa ha<br />
partecipato a un servizio funebre per<br />
Kabila a Lubumbashi, capoluogo della<br />
regione sud-orientale del Katanga in cui<br />
era nato. Come già detto, i solenni funerali<br />
di Stato sono in programma domani<br />
nella capitale.<br />
Fonti di organizzazioni umanitarie riferiscono<br />
che tra le 150 e le 250 persone<br />
sono rimaste uccise a Bunia (nord-est)<br />
nella battaglia tra due tribù rivali in cui<br />
è rimasto coinvolto anche l'esercito<br />
ugandese che controlla la regione.<br />
La situazione rimane dunque particolarmente<br />
difficile, mentre non si placano<br />
le violenze che dal 28 settembre scorso<br />
hanno causato non meno di trecentonovanta<br />
morti, in maggioranza palestinesi.<br />
Stamani un soldato israeliano è rimasto<br />
gravemente ferito nell’esplosione di una<br />
bomba nell’insediamento ebraico di Netzarim,<br />
nella «Striscia di Gaza». Lo ha<br />
annunciato un portavoce militare. Un<br />
ragazzo israeliano è stato inoltre accoltellato<br />
ieri sera nell'insediamento di Nevè<br />
Yaakov, alla periferia Nord-orientale<br />
di Gerusalemme.<br />
fughi, espatriati negli ultimi dieci anni per<br />
ragioni di sicurezza.<br />
Il Pam assiste attualmente 85 mila profughi,<br />
in maggioranza sierraleonesi, e 50<br />
mila sfollati guineani. Ma il rappresentante<br />
dell'agenzia dell'Onu a Conakry, Ardag<br />
Meghdessian, ha avvertito che le scorte di<br />
viveri disponibili si esauriranno alla fine<br />
di marzo. Il Pam sollecita pertanto nuovi<br />
finanziamenti da parte dei cosiddetti «do-<br />
STATI UNITI Nel discorso pronunciato a Washington<br />
Il Presidente Bush richiama<br />
al valore dell'unità<br />
WASHINGTON, 22.<br />
È iniziata con un momento di preghiera<br />
la prima domenica di George W.<br />
Bush come 43° Presidente degli Stati<br />
Uniti. Nella cattedrale episcopale di Washington,<br />
Bush ha partecipato ad una<br />
celebrazione interreligiosa guidata tra gli<br />
altri dall'Arcivescovo di Washington,<br />
Theodore Edgar McCarrick.<br />
Sabato, subito dopo il giuramento,<br />
Bush ha aperto la sua Presidenza con<br />
un discorso d’insediamento improntato<br />
al tema della riconciliazione. «Le nostre<br />
so, processato era stato preannunciato dalla Arroyo non<br />
appena assunto la carica di Capo dello Stato. Il Capo della<br />
polizia, generale Panfilo Lacson, accusato a più riprese dalle<br />
opposizioni di violazioni dei diritti umani durante il regime<br />
Estrada, si è nel frattempo dimesso ieri dall’incarico.<br />
Lo hanno annunciato fonti della Presidenza — riprese dall'agenzia<br />
«Ansa» — precisando che Gloria Arroyo ha accettato<br />
le dimissioni. Il primo atto della nuova Presidente è<br />
stato oggi la decisione di aprire nuove trattative con i ribelli<br />
musulmani che alimentano una guerra separatista nel<br />
Sud dell'arcipelago. Renato De Villa, nominato stamane<br />
«segretario esecutivo» del nuovo Governo, ha dichiarato<br />
che gruppi di negoziatori sono stati costituiti per riprendere<br />
il dialogo con il Fronte Moro di liberazione islamico.<br />
ECUADOR In seguito al naufragio della petroliera<br />
Galapagos: febbrili sforzi<br />
per contenere l'inquinamento<br />
QUITO, 22.<br />
Il Governo dell’Ecuador ha proclamato<br />
ieri ufficialmente lo «stato di emergenza<br />
ecologica» nelle isole Galapagos<br />
— dichiarate dall'Unesco patrimonio<br />
dell'umanità» — e minacciate da gigantesche<br />
chiazze di carburante fuoriuscito<br />
dalle stive della petroliera «Jessica», arenatasi<br />
nei giorni scorsi al largo dell’isola<br />
San Cristobal. In mare, si stanno riversando<br />
600.000 litri di nafta e di bunker.<br />
Quest'ultimo è una miscela per motori<br />
diesel marini considerata pericolosissima<br />
per l’ambiente e difficile da dissolvere,<br />
anche perché galleggia per qualche ora<br />
e poi affonda, attaccando alghe e altre<br />
specie acquatiche. Chiazze oleose hanno<br />
raggiunto spiagge delle isole San Cristobal<br />
e Santa Fe ed altre minacciano Plaza<br />
ed Espanola. Una ventina fra leoni marini,<br />
albatros, pellicani e sule dai piedi<br />
blu, uccelli tipici dell'arcipelago, hanno<br />
già subito gli effetti della «marea nera» e<br />
sono stati portati a San Cristobal per essere<br />
ripuliti e salvati. L'inquinamento<br />
non ha invece ancora raggiunto le spiagge<br />
dove vivono le testuggini marine che<br />
danno il nome all'arcipelago.<br />
Un comunicato del Presidente ecuadoriano<br />
Gustavo Noboa ammette le dimensioni<br />
della catastrofe ecologica —<br />
sulle quali dopo le prime notizie del<br />
naufragio il Governo di Quito aveva in<br />
parte minimizzato — e parla di una<br />
«marea nera» fra i 100 e i 130 chilometri<br />
quadrati di estensione. Noboa ha indetto<br />
per oggi una riunione speciale del Governo<br />
ed ha annunciato la convocazione<br />
con urgenza da varie parti del mondo di<br />
dieci scienziati ambientali per coordina-<br />
Costa Rica: terremoto<br />
nelle regioni del Centro-Sud<br />
SAN JOSÉ, 22.<br />
Un terremoto di magnitudo 4,3 sulla<br />
scala Richter è stato avvertito sabato nel<br />
Centro e nel Sud del Costarica. Lo ha<br />
reso noto il locale osservatorio di vulcanologia<br />
e sismologia (Ovsicori) senza<br />
precisare se vi siano state vittime e danni<br />
ma limitandosi a precisare che la<br />
scossa è stata avvertita alle 15.43 locali,<br />
le 22.43 italiane, e che il suo epicentro è<br />
stato localizzato a circa 60 chilometri a<br />
Sud della città di Quepos (a 210 chilometri<br />
dalla capitale).<br />
Una intensa attività sismica viene attualmente<br />
registrata nell'America centrale.<br />
Il 13 gennaio scorso, un forte terremoto<br />
(magnitudo 7,6-7,9 sulla scala Richter)<br />
ha colpito il Salvador causando<br />
— secondo il bilancio ufficiale più recente<br />
diffuso dalle autorità — 704 morti,<br />
3.800 feriti e 750.000 sinistrati. Il precedente<br />
bilancio del devastante terremoto<br />
parlava di 697 morti, di 3.440 feriti, di<br />
54.000 senza tetto, di 500.000 sinistrati e<br />
di 160.598 abitazioni distrutte. Il terremoto<br />
che ha colpito il Salvador è stato<br />
il più forte registrato negli ultimi 20 anni<br />
in America centrale. In una settimana<br />
si sono inoltre registrate 1089 scosse di<br />
replica, anche se di scarsa intensità. E<br />
ad oltre una settimana dal violento sisma<br />
del 13 gennaio, la terra ha continuato<br />
a tremare a causa delle continue<br />
scosse di assestamento. L’ultima, di una<br />
magnitudo di 3,4 gradi sulla scala Richter,<br />
è stata registrata ieri mattina alle<br />
6.45 (le 13.45 in Italia). Gli esperti non<br />
si sono pronunciati circa l'ipotesi che il<br />
terremoto che ha colpito il Costa Rica<br />
sia da mettere in relazione con il sisma<br />
che ha devastato il Salvador. Alcune<br />
fonti, tuttavia, parlando in una fenomenologia<br />
tellurica allargata all'intera area<br />
Centro-americana.<br />
La maggior parte delle vittime nel Salvador<br />
si sono verificate in due località<br />
sepolte dalle frane provocate dal sisma.<br />
In una in particolare — il quartiere di<br />
Las Colinas, nella città di Santa Tecla —<br />
centinaia di abitazioni sono state letteralmente<br />
inghiottite da un'enorme massa<br />
di terra e di detriti staccatasi da<br />
un'altura. Mentre i cadaveri recuperati<br />
dalle squadre di soccorso sono stati solo<br />
poche decine, centinaia sono le persone<br />
che tuttora mancano all'appello e che<br />
vengono annoverate nel numero dei dispersi,<br />
non riportato dai bilanci ufficiali<br />
delle vittime.<br />
La petroliera arenata<br />
re un piano di difesa e di recupero delle<br />
zone faunistiche minacciate dalla «marea<br />
nera». I primi ad arrivare nell'arcipelago<br />
sono stati i tecnici della «Strike<br />
Force» degli Stati Uniti, la struttura della<br />
guardia costiera specializzata nei disastri<br />
ambientali.<br />
Da parte sua, il Ministro dell’ambiente<br />
Rodolfo Rendon ha detto che forti<br />
onde hanno aperto altri squarci nello<br />
scafo della petroliera, che è inclinata sul<br />
fianco sinistro. A questo proposito il direttore<br />
della Marina mercantile ecuadoriana,<br />
Gonzalo Vega, ha chiesto di fare<br />
presto a prelevare il carburante rimasto<br />
nella «Jessica»: il mare mosso — una<br />
tempesta tropicale è annunciata nelle<br />
prossime ore — potrebbe infatti capovolgere<br />
o spezzare la nave, aggravando<br />
ancor più la situazione.<br />
India: sei morti<br />
in attentati<br />
nel Kashmir<br />
NUOVA DELHI, 22.<br />
Non meno di sei persone sono morte<br />
e oltre sessanta sono rimaste ferite in<br />
una serie di attentati attribuiti ai militanti<br />
separatisti musulmani nel Kashmir<br />
indiano, dove Nuova Delhi ha proclamato<br />
una tregua unilaterale nella lotta contro<br />
la guerriglia.<br />
L’incidente più grave è avvenuto a<br />
Nord di Srinagar, dove una mina è<br />
esplosa al passaggio di un autobus. Un<br />
soldato e tre civili morti, mentre altre<br />
trentacinque persone sono rimaste ferite.<br />
A Pulwama, una cittadina a Sud di<br />
Srinagar, altre due persone sono state<br />
uccise e venti ferite dal lancio di una<br />
granata ad opera dei guerriglieri. A Jammu,<br />
la capitale d’inverno dello Stato di<br />
Jammu e Kashmir, sei persone sono rimaste<br />
ferite nell’esplosione di una bomba<br />
nascosta all'interno di un cassonetto<br />
dell'immondizia nel centro della città.<br />
Nessuna delle differenti organizzazioni<br />
che conducono una lotta separatista nel<br />
Kashmir ha rivendicato la paternità degli<br />
attentati. Negli ultimi dodici anni oltre<br />
trentaquattromila persone sono morte<br />
in scontri ed attentati nel Kashmir, il<br />
solo Stato dell’Unione indiana a maggioranza<br />
musulmana.<br />
differenze sono a volte così profonde<br />
che più che un Paese sembriamo condividere<br />
un continente — ha detto —. Mi<br />
impegno solennemente a lavorare per<br />
costruire una singola Nazione basata<br />
sulla giustizia e sulle pari opportunità<br />
per tutti». Il discorso di Bush — come<br />
segnala l'agenzia «Ansa» — è apparso<br />
chiaro nelle sue linee di fondo: un appello<br />
all’unità, alla civiltà, alla compassione<br />
ed al coraggio. Il Presidente ha<br />
evitato qualsiasi riferimento alla natura<br />
contestata della sua vittoria. Ha comunque<br />
ringraziato il suo avversario Al Gore<br />
«per una competizione condotta con<br />
energia e conclusa con garbo». Bush si<br />
è anche impegnato «a promuovere le<br />
mie convinzioni con civiltà, a servire il<br />
pubblico interesse con coraggio, a lottare<br />
per maggior giustizia e compassione»<br />
nel Paese.<br />
Il nuovo Presidente ha chiesto agli<br />
statunitensi un ruolo più attivo nei rapporti<br />
con l'amministrazione. «Vi chiedo<br />
di essere cittadini — ha detto — cittadini,<br />
non spettatori. Cittadini, non soggetti.<br />
Cittadini responsabili». Bush ha anche<br />
dichiarato di sapere benissimo che<br />
molte cose ancora non funzionano negli<br />
Usa: «scuole fallimentari, pregiudizi nascosti,<br />
possibilità limitate dalle circostanze<br />
della nascita». Il Presidente ha quindi<br />
elencato brevemente le linee guida della<br />
sua amministrazione, con l’istruzione e<br />
la previdenza sociale in primo piano.<br />
«Ridurremo le tasse per restituire dinamismo<br />
alla nostra economia», ha detto<br />
nella frase più applaudita dell’intero discorso,<br />
pronunciato sotto una pioggia<br />
leggera che ha ridotto la presenza del<br />
pubblico. Un altro applauso si è levato<br />
dalla folla quando Bush ha promesso di<br />
«rafforzare le difese». Sul fronte della<br />
politica estera il Presidente ha lanciato<br />
un ammonimento «ai nemici della libertà<br />
e del nostro Paese». «Gli Stati Uniti<br />
— ha assicurato — restano impegnati,<br />
dalla storia e per scelta, a dar vita ad un<br />
equilibrio di potere che favorisca la libertà.<br />
Difenderemo i nostri alleati e i<br />
nostri interessi. Mostreremo la nostra<br />
determinazione senza arroganza».<br />
..<br />
W<br />
La PROVINCIA ROMANA dei Padri<br />
Scolopi i fratelli P. ALDO e P. ALES-<br />
SANDRO con le SORELLE, i FRATEL-<br />
LI, i COGNATI e i NIPOTI annunciano<br />
la scomparsa di<br />
Padre<br />
VITTORIO TARQUINI Sch.P.<br />
Penitenziere Straordinario<br />
della Basilica Vaticana<br />
avvenuta il 20 gennaio 2001.<br />
Le esequie avranno luogo a Roma<br />
martedì 23 gennaio 2001 alle ore 15.30<br />
nella Basilica di S. Andrea delle Fratte.<br />
.<br />
W<br />
Munito dei conforti religiosi, dopo<br />
una lunga e laboriosa vita, è spirato il<br />
Prof. RUGGERO MARIA<br />
RUGGIERI<br />
per molti anni titolare della Cattedra di<br />
Filologia Romanza presso il Magistero<br />
Maria S.S. Assunta — LUMSA e la Facoltà<br />
di Lettere — Magistero dell'Università<br />
La Sapienza di Roma.<br />
Ne danno il doloroso ma sereno annuncio<br />
i figli CORRADO con FEDERI-<br />
CA, STEFANIA con ROMANO, LAURA,<br />
GIUSTINO, ROSALBA con ENZO ed i<br />
NIPOTI tutti.<br />
I funerali si svolgeranno a S. Andrea<br />
delle Fratte in Via Capo Le Case, martedì<br />
23 alle ore 10.30.<br />
Roma, 22 Gennaio 2001<br />
.<br />
Russia: ribelli ceceni<br />
attaccano un ospedale<br />
MOSCA — Cinque poliziotti della<br />
milizia cecena filo-russa e quattro<br />
civili sono stati uccisi durante un<br />
assalto condotto dai guerriglieri<br />
ceceni domenica contro un ospedale<br />
di Gudermes. Intanto, il Capo<br />
dei servizi di sicurezza russi<br />
(«Fsb», ex «Kgb») Nikolai Patruscev<br />
è stato nominato dal Presidente<br />
russo, Vladimir Putin, Capo<br />
dell’«operazione antiterrorismo» in<br />
Cecenia. Lo ha annunciato lunedì<br />
l’agenzia «Interfax». Il Presidente<br />
russo — nel corso di una riunione<br />
del Consiglio dei Ministri — ha anche<br />
deciso una riduzione delle<br />
truppe russe nella Repubblica federata<br />
del Caucaso.<br />
natori», vale a dire Paesi ricchi e organizzazioni<br />
come l'Unione Europea.<br />
Nelle operazioni di assistenza ai profughi<br />
e agli sfollati della Guinea si prodigano<br />
anche i volontari di «Medici del mondo»<br />
(Mdm), una organizzazione non governativa<br />
francese. Oltre 120 mila persone<br />
beneficiano di assistenza medica in tredici<br />
centri sanitari aperti nel Sud del Paese.<br />
Dieci giorni fa, Mdm ha inviato sul posto<br />
un'altra squadra di operatori sanitari formata<br />
da quindici elementi.<br />
..<br />
W<br />
Il Cardinale PRESIDENTE e il SE-<br />
GRETARIO GENERALE unitamente ai<br />
MEMBRI e ai COLLABORATORI del<br />
Comitato Centrale del Grande Giubileo<br />
dell'Anno 2000, esprimono sentite condoglianze<br />
al Dott. Angelo Scelzo, Coordinatore<br />
delle Pubblicazioni, per la dipartita<br />
della cara mamma<br />
Signora ANNA CASCONE<br />
Ved. SCELZO<br />
ed elevano preghiere di suffragio chiedendo<br />
al Signore della vita di accogliere<br />
la sua anima benedetta nella Gerusalemme<br />
celeste.<br />
.<br />
W<br />
I COLLABORATORI e i TRADUTTO-<br />
RI dell'Ufficio Comunicazione e Documentazione<br />
del Comitato Centrale del<br />
Grande Giubileo partecipano commossi<br />
al lutto che ha colpito il Direttore Dott.<br />
Angelo Scelzo per la improvvisa scomparsa<br />
della<br />
MAMMA<br />
e assicurano preghiere in suffragio per<br />
la sua anima.<br />
Partecipano al lutto:<br />
— S.E. Mons. COX<br />
— MARIA GABRIELLA BOSSA<br />
— SALVATORE PUNZO<br />
— SALVATORE PASSARELLO<br />
— ALESSANDRO BONUSO<br />
— GIOVANNA LEONE<br />
— LUIGI MAESTRI<br />
— MIRELLA TARANTO<br />
— FRANCA DI STEFANO<br />
— EMMA CUTINI<br />
— FRANCO RUMORI<br />
Città del Vaticano, 22 gennaio 2001<br />
.<br />
W<br />
Sua Eccellenza Mons. FRANCESCO<br />
SAVERIO TOPPI, Delegato Pontificio<br />
per il Santuario della Beata Vergine del<br />
Rosario di Pompei, e tutta la COMUNI-<br />
TÀ ECCLESIALE partecipano con fraterna<br />
amicizia al grave lutto che ha<br />
colpito il Dott. Angelo Scelzo, Sotto-Segretario<br />
del Pontificio Consiglio delle<br />
Comunicazioni Sociali, per la morte della<br />
madre<br />
Signora ANNA CASCONE<br />
Ved. SCELZO<br />
ed assicurano preghiere di suffragio.<br />
Pompei, 22 gennaio 2001<br />
.<br />
W<br />
Il Rev.do don PASQUALE MOCERI-<br />
NO partecipa con affetto fraterno al dolore<br />
del Dott. Angelo Scelzo e della sua<br />
famiglia per la perdita della cara madre<br />
Signora ANNA CASCONE<br />
Ved. SCELZO<br />
ed affida all'intercessione della Vergine<br />
del Rosario di Pompei, che la Signora<br />
Anna tanto amò durante la sua vita terrena,<br />
preghiere di suffragio.<br />
Pompei, 22 gennaio 2001<br />
.<br />
W<br />
La REDAZIONE e tutti i COLLABO-<br />
RATORI de «Il Rosario e la Nuova Pompei»<br />
partecipano con affetto al dolore<br />
del Direttore della Rivista Dott. Angelo<br />
Scelzo, per la perdita della cara madre<br />
Signora ANNA CASCONE<br />
Ved. SCELZO<br />
ed assicurano preghiere di suffragio.<br />
Pompei, 22 gennaio 2001<br />
.<br />
W<br />
L'OSSERVATORE ROMANO, in tutte<br />
le sue componenti, partecipa con amicizia<br />
al dolore di Angelo Scelzo per la<br />
morte della madre,<br />
Signora ANNA CASCONE<br />
Ved. SCELZO<br />
ed assicura preghiere di suffragio.<br />
.<br />
W<br />
MARIO AGNES partecipa nella preghiera<br />
al dolore di Angelo Scelzo e dei<br />
familiari per la morte della mamma<br />
Signora ANNA CASCONE<br />
Ved. SCELZO<br />
.<br />
Città del Vaticano, 22 gennaio 2001