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L'OSSERVATOREROMANO<br />

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ViadelPellegrino00120CITTÀDELVATICANO-Segreteria<br />

di Redazione 0669883461/0669884442 - fax 0669883675<br />

Servizio fotografico 0669884797 - Marketing e Diffusione<br />

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SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - ROMA<br />

CONTO CORRENTE POSTALE N. 649004<br />

GIORNALE QUOTIDIANO<br />

UNICUIQUE SUUM<br />

POLITICO RELIGIOSO<br />

NON PRAEVALEBUNT<br />

ABBONAMENTI 2 Anni Annuo Semestre<br />

VATICANO E ITALIA<br />

Quotidiano . . . . . . . . . . L. 726.000 - : 374,44 L. 372.000 - : 191,09 L. 186.000 - : 95,54<br />

L'Osservatore della Domenica . — L. 87.000 - : 44,42 L. 43.500 - : 22,21<br />

Cumulativo . . . . . . . . . — L. 441.000 - : 228,27 L. 220.500 - : 114,14<br />

ESTERO (VIA ORDINARIA)<br />

Quotidiano . . . . . . . . . . — $ 366 —<br />

L'Osservatore della Domenica . — $ 81 —<br />

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Italia L. 3.000 - ; 1,55<br />

Europa zona euro L. 4.000 - ; 2,07<br />

Europa Extra euro L. 4.000 - US$ 3,00<br />

Extra Europa L. 6.000 - US$ 4,00<br />

Anno CXLI - N. 12 (42.650) CITTÀ DEL VATICANO Mercoledì 17 Gennaio 2001<br />

EL SALVADOR La mancanza di acqua potabile accresce il pericolo di epidemie — Alcune zone devono ancora essere raggiunte dai soccorritori<br />

Aumenta il numero delle vittime del terremoto<br />

Sempre più flebili le speranze di trovare superstiti<br />

SAN SALVADOR, 15.<br />

Continua inesorabilmente a salire il<br />

numero delle vittime del devastante terremoto<br />

che ha colpito sabato scorso il<br />

Salvador, mentre si fa sempre più tangibile<br />

il pericolo di epidemie e alcune zone<br />

isolate del Paese devono ancora essere<br />

raggiunte dai soccorritori.<br />

La polizia nazionale e il Comitato per<br />

l'emergenza nazionale (Coen) hanno reso<br />

noto ieri sera a San Salvador che i<br />

cadaveri recuperati sono finora 609, di<br />

cui 300 soltanto nel centro residenziale<br />

di Las Colinas, nella città di Santa Tecla,<br />

dove la parete di un'altura è franata<br />

seppellendo oltre trecento piccole case.<br />

Inoltre, provvisoriamente sono stati segnalati<br />

anche 2.375 feriti e danni totali o<br />

parziali a 34.000 case. È questo un bilancio<br />

che tuttavia non fa menzione di<br />

quanti risultano dispersi. Solo a Las Colinas<br />

potrebbero essere oltre 1.200. Le<br />

squadre di soccorso nel frattempo lottano<br />

contro il tempo per raggiungere le<br />

numerose località dove ancora nessuno<br />

sa valutare l’entità della tragedia, oltre<br />

che per portare aiuto alla popolazione<br />

prostrata.<br />

Fino ad ora la maggiore attenzione<br />

della protezione civile, della Croce rossa<br />

e degli stessi mezzi di comunicazione sociale<br />

era stata riservata alla tragedia<br />

consumatasi a Las Colinas. Ieri è però si<br />

è fatto strada il timore che a solo qualche<br />

chilometro di distanza, a Comasagua,<br />

nello stesso dipartimento di La Libertad,<br />

potesse essersi verificato un<br />

dramma ancora più grande. Come hanno<br />

segnalato alcuni organi di stampa locali,<br />

a Comasagua «la metà della collina<br />

è venuta giù e ha sotterrato totalmente<br />

la zona di Los Amates». Le autorità locali<br />

temono che vi siano rimaste sepolte<br />

oltre 3.000 persone, mentre i cadaveri si<br />

contano a decine. La zona di Comasagua<br />

è inoltre raggiungibile solo con l’elicottero,<br />

perché la strada statale che la<br />

collega con Santa Tecla è stata cancellata<br />

per un tratto di 30 chilometri. In questo<br />

caso, il numero complessivo dei dispersi<br />

sarebbe di oltre 4.000, e il bilancio<br />

di 1.500 morti e 8.000 feriti del terremoto<br />

del 1986 potrebbe essere ampiamente<br />

superato.<br />

Dopo la prima fortissima e lunghissima<br />

scossa delle 11.34 di sabato, vi sono<br />

state almeno altre 800 repliche che hanno<br />

reso difficile e spesso vano il lavoro<br />

di chi tenta di trovare superstiti sotto le<br />

macerie. Ieri un giovane di 22 anni è<br />

stato estratto ancora vivo, ma i responsabili<br />

della Croce rossa sono pessimisti:<br />

non ci sono molte possibilità di salvare<br />

altra gente; ci si dovrà limitare a seppellire<br />

i morti. Col passare delle ore, e date<br />

anche le alte temperature, la protezione<br />

civile salvadoregna deve anche fare<br />

fronte al rischio di epidemie, favorite<br />

dall’impossibilità fino ad ora di ripristinare<br />

la distribuzione dell’acqua potabile.<br />

Radio e televisione ripetono che l’acqua<br />

disponibile «va assolutamente disinfettata,<br />

almeno con qualche goccia di varechina».<br />

Gli aiuti internazionali stanno<br />

giungendo a San Salvador, ma le autorità<br />

locali hanno chiesto uno sforzo particolare<br />

per l’invio di grandi quantitativi<br />

di acqua e di materiale medico-ospedaliero.<br />

Nella capitale, le autorità hanno<br />

organizzato tre grandi fosse dove vengono<br />

raccolti i cadaveri. Soprattutto quelli<br />

a cui non è stato possibile dare una<br />

identità.<br />

Giorgio Ferrario, responsabile della<br />

Croce rossa italiana che sta monitorando<br />

la situazione dal vicino Honduras, ha<br />

dichiarato ieri all’Ansa che, oltre al pro-<br />

Atlante geopolitico<br />

Atlante geopolitico<br />

Ex Zaire:<br />

la «prima guerra<br />

mondiale<br />

africana»<br />

di PAOLO BEFANI<br />

L'OSSERVATORE<br />

LIBRI<br />

Pagina 2<br />

Oggi la pagina settimanale di<br />

articoli, schede e segnalazioni<br />

dedicata alle novità editoriali<br />

«La mia Russia»<br />

di Dmitrij Sergeevic<br />

Lichacev<br />

di ROBERTO MOROZZO<br />

DELLA ROCCA<br />

Pagina 8<br />

blema delle possibili epidemie, «esiste<br />

grande preoccupazione per la situazione<br />

nelle zone più isolate del Salvador al<br />

confine con l’Honduras e il Guatemala».<br />

«Là — assicura — veramente nessuno<br />

sa quale sia la situazione delle vittime e<br />

dei danni». Inoltre, conclude, «pensiamo<br />

che dovranno essere immediatamente<br />

varati programmi di sostegno psicologico<br />

e sociale per una popolazione che è<br />

prostrata per essere stata nuovamente<br />

colpita da una grave tragedia».<br />

Rispondere all'emergenza idrica venutasi<br />

a creare è comunque al momento la<br />

priorità del Governo. Carlos Perla, direttore<br />

dell’«Ande», l’organismo che gestisce<br />

la distribuzione dell’acqua in territorio<br />

salvadoregno, ha confermato che a<br />

San Salvador oltre l’80 per cento della<br />

popolazione è priva di acqua potabile. «I<br />

danni sono stati molto gravi — ha spiegato<br />

— e la soluzione del problema non<br />

è dietro l’angolo». Perla ha confermato<br />

che anche in altri dipartimenti del Paese,<br />

come a San Agustin, il problema<br />

idrico è grave. Per questo motivo la protezione<br />

civile ha rivolto un pressante appello<br />

alla comunità internazionale affinché<br />

invii scorte di acqua potabile. Inoltre,<br />

si è appreso, per far fronte all’emergenza<br />

sono necessari anche tende, siringhe,<br />

antibiotici, plasma, materiale chirurgico<br />

e per il trattamento ortopedico.<br />

Una scossa di 4,2 gradi sulla scala Richter<br />

ha intanto fatto tremare stamane<br />

Istanbul, causando panico fra la popolazione<br />

della metropoli turca ma nessuna<br />

vittima. La scossa — come segnala<br />

l'«Ansa» — è stata registrata 48 ore dopo<br />

che le autorità hanno lanciato un<br />

piano per far fronte ad un eventuale «disastro<br />

sismico» che potrebbe colpire la<br />

regione del Mar di Marmara. L’epicentro<br />

della scossa odierna, che non ha<br />

causato danni di rilievo, è stato localizzato<br />

a largo della costa asiatica di Istanbul.<br />

Il sisma è stato avvertito anche nella<br />

provincia di Kocaeli (nella Turchia<br />

Nord-occidentale) duramente colpita dal<br />

terremoto che nell’agosto del 1999 fece<br />

quasi 20.000 vittime. Da tempo gli<br />

esperti avvertono sul rischio della rottura<br />

di una faglia sotto il Mar di Marmara<br />

che, se avvenisse in una volta sola, potrebbe<br />

causare un terremoto fino ad 8<br />

gradi Richter con conseguenze disastrose<br />

per Istanbul. Una riunione è stata organizzata<br />

al centro per il Controllo dei<br />

Disastri del governatorato della città domenica<br />

scorsa, per coordinare i preparativi<br />

in vista di «un possibile terremoto<br />

nel Mar di Marmara», secondo quanto<br />

ha reso noto l’agenzia di stampa «Anadolu».<br />

Il governatore di Istanbul, Erol<br />

Cakir, ha ricordato, durante la riunione,<br />

che «secondo gli scienziati un disastro<br />

sismico può avvenire nel Mar di Marmara»,<br />

anche se non è possibile sapere<br />

quando e come. Una giovane donna raccolta in preghiera davanti al corpo di sua figlia rimasta uccisa dal sisma nella città di Santa Tecla<br />

È cominciata la gara di solidarietà<br />

verso le popolazioni<br />

colpite dal terribile sisma<br />

SAN SALVADOR, 15.<br />

È cominciata poche ore dopo il terribile<br />

sisma la gara di solidarietà verso i<br />

terremotati del Salvador. All'interno del<br />

Paese stesso, la comunità cattolica ha<br />

dato inizio ad una capillare e preziosa<br />

opera di sostegno della popolazione.<br />

Monsignor Gregorio Rosa Chávez, Ausiliare<br />

di San Salvador e Presidente della<br />

Caritas ha sottolineato che «il Governo e<br />

la Chiesa lavorano insieme nell’emergenza<br />

e ogni parrocchia sta collaborando<br />

alla raccolta di informazioni per<br />

identificare i dispersi». «La Caritas a livello<br />

nazionale e diocesano — ha aggiunto<br />

— si è subito attivata per fornire<br />

i primi aiuti alla popolazione colpita».<br />

«C’è necessità di fondi — ha concluso il<br />

Vescovo — per continuare con efficacia<br />

le azioni di soccorso e poi pensare alla<br />

ricostruzione».<br />

L'appello di Monsignor Chávez è stato<br />

subito raccolto dai Vescovi italiani, che<br />

hanno ieri sollecitato ad una «concreta e<br />

fattiva solidarietà verso i terremotati del<br />

Salvador». La Presidenza della Cei ha<br />

già stanziato tre miliardi di lire, dai fondi<br />

otto per mille, per i primi interventi.<br />

«La distruzione provocata dal violento<br />

terremoto che ha colpito il Centro America<br />

— si legge in un comunicato della<br />

Presidenza della Cei — sollecita tutti ad<br />

una concreta e fattiva solidarietà nell’intento<br />

di alleviare le sofferenze della popolazione<br />

e di attenuare le conseguenze<br />

del sisma. Per i primi interventi in Salvador<br />

la Presidenza della Conferenza<br />

episcopale italiana, attraverso il Comitato<br />

per gli aiuti caritativi a favore del<br />

Terzo Mondo, ha stanziato tre miliardi<br />

di lire dai fondi dell’otto per mille, che<br />

verranno affidati all’Episcopato locale<br />

affinché intervenga per i bisogni più urgenti<br />

delle popolazioni». La nota invita<br />

inoltre ad esprimere «vicinanza a quanti<br />

sono stati colpiti da questa calamità con<br />

la preghiera e con il sostegno alle iniziative<br />

della Caritas italiana che ha attivato<br />

canali per la raccolta di fondi ed è già<br />

presente sul posto con alcuni centri operativi».<br />

La Caritas italiana ha dal canto<br />

suo già inviato in Salvador un primo<br />

contributo di 100 milioni. «Come sempre<br />

non vuole essere un gesto sporadico,<br />

legato all’impatto emotivo e mediatico<br />

di quest’ennesima emergenza — ha<br />

commentato don Elvio Damoli, Direttore<br />

della Caritas italiana — ma un modo<br />

per continuare l’impegno di cooperazione<br />

fraterna con la regione Centro-americana,<br />

l’approccio di vicinanza e di condivisione<br />

anche in progetti a lungo termine,<br />

il coinvolgimento in comuni percorsi<br />

socio-pastorali».<br />

La Croce rossa italiana ha lanciato un<br />

appello a tutti gli italiani affinché la aiutino<br />

a portare soccorso alle popolazioni<br />

del Centro-America e in particolare del<br />

Salvador colpito dal terremoto. La Croce<br />

rossa italiana segnala in particolare<br />

che migliaia sono i senzatetto e che i<br />

danni si calcolano in migliaia di miliardi<br />

di lire. «I collegamenti stradali interrotti<br />

— aggiunge l’organizzazione — rendono<br />

difficili i soccorsi e la ricerca dei dispersi,<br />

le strutture sanitarie delle città colpite<br />

non permettono il ricovero e la cura<br />

dei feriti. Le zone interessate dal terre-<br />

Santa Tecla: un soldato porta in salvo<br />

una bambina<br />

moto sono prive di acqua potabile ed<br />

energia elettrica». La Croce rossa italiana,<br />

già presente in America Centrale<br />

con una delegazione, nell’appello invita<br />

gli italiani «ad attivarsi tutti nel soccorrere<br />

le popolazioni colpite dal terremoto».<br />

L’Unione europea ha nel frattempo<br />

inviato una squadra di soccorso. Lo ha<br />

reso noto a Stoccolma il Commissario<br />

Le urne da murare<br />

nella Porta Santa<br />

delle Basiliche<br />

Patriarcali<br />

Pagina 7<br />

Chiusura<br />

della Porta Santa<br />

nelle Diocesi<br />

italiane<br />

Pagina 7<br />

europeo per le relazioni esterne, l’inglese<br />

Chris Patten. «Dobbiamo agire con<br />

rapidità» ha detto Patten. Da Bruxelles,<br />

la Commissione europea ha annunciato<br />

che sbloccherà nei prossimi giorni aiuti<br />

di emergenza per due milioni di euro,<br />

volti a coprire le necessità immediate di<br />

beni alimentari, medicine, acqua ed abbigliamento<br />

per le popolazioni colpite<br />

dal sisma. Altri impegni finanziari saranno<br />

assunti in funzione dei bisogni identificati<br />

da una squadra di esperti inviata<br />

dall’esecutivo Ue in Salvador. Un portavoce<br />

ha aggiunto che «Echo», l’ufficio<br />

europeo per gli aiuti umanitari, è in<br />

contatto con i partner presenti nella regione<br />

per effettuare un coordinamento<br />

degli aiuti.<br />

L’erogazione di un contributo italiano<br />

del valore globale di 7,5 miliardi di lire è<br />

stato disposto dal Ministero degli esteri<br />

per rispondere alle esigenze delle popolazioni.<br />

In particolare — rende noto un<br />

comunicato della Farnesina — per far<br />

fronte alle necessità essenziali delle popolazioni<br />

colpite dal sisma, è stata decisa<br />

l’immediata erogazione di 1,5 miliardi,<br />

attraverso il Programma per lo sviluppo<br />

delle Nazioni Unite (Undp).<br />

Dal Perú — come segnala l'agenzia di<br />

lingua spagnola «Efe» — è ieri partito alla<br />

volta di San Salvador un aereo con 18<br />

tonnellate di generi di prima necessità,<br />

mentre il Governo brasiliano ha dato la<br />

propria disponibilità ad intervenire in<br />

base alle priorità individuate dall'Esecutivo<br />

del Paese maggiormente colpito dal<br />

sisma. Una squadra di «risposta rapida»<br />

è stata inviata in Salvador dal Governo<br />

argentino.<br />

Il Santo Padre ha ricevuto oggi<br />

in udienza Sua Eminenza Reverendissima<br />

il Signor Cardinale<br />

Adam Joseph Maida, Arcivescovo<br />

di Detroit (Stati Uniti d'America).<br />

. .<br />

Il Santo Padre ha ricevuto in<br />

udienza nella mattina di lunedì 15<br />

Sua Eccellenza il Signor Igor Sergheevich<br />

Ivanov, Ministro degli<br />

Esteri della Federazione Russa,<br />

con la Consorte, e Seguito.<br />

. .<br />

Il Santo Padre ha nominato<br />

Membri del Pontificio Consiglio<br />

per i Testi Legislativi Sua Beatitudine<br />

Ignace Moussa I Daoud, Prefetto<br />

della Congregazione per le<br />

Chiese Orientali; gli Eccellentissimi<br />

Monsignori: Varkey Vithayathil,<br />

Arcivescovo maggiore di Ernakulam-Angamaly<br />

dei Siro Malabaresi;<br />

Zenon Grocholewski, Prefetto<br />

della Congregazione per l'Educazione<br />

Cattolica; Mario Francesco<br />

Pompedda, Prefetto del Su-<br />

Lettera del Papa al Card. Rouco Varela per l'incontro<br />

di preghiera per implorare la fine del terrorismo<br />

Rifiutate la violenza<br />

siate amici della pace<br />

Rifiutate la violenza, siate amici<br />

della pace, oranti per la pace e costruttori<br />

della pace: è questo l'invito<br />

rivolto da Giovanni Paolo II ai partecipanti<br />

all'incontro di preghiera per<br />

implorare la fine del terrorismo, svoltosi<br />

sabato 13 gennaio in Spagna a<br />

Campas de San Prudencio (Vitoria).<br />

Per l'occasione il Papa ha fatto pervenire<br />

al Cardinale Antonio María<br />

Rouco Varela, Arcivescovo di Madrid<br />

e Presidente della Conferenza Episcopale<br />

Spagnola, una Lettera attraverso<br />

la quale si è unito spiritualmente a<br />

tutti i partecipanti, «elevando la mia<br />

preghiera — scrive — per la radicale<br />

e sincera conversione di tutti alla legge<br />

santa di Dio, fondamento della<br />

convivenza pacifica e del rispetto dei<br />

diritti di ogni persona, affinché si ristabilisca<br />

così l'intesa giusta e concorde<br />

fra gli uomini, le famiglie e gli<br />

abitanti nei Paesi Baschi, in Navarra<br />

e in tutta l'amata Nazione spagnola,<br />

profondamente colpiti dalla drammaticità<br />

della situazione presente dovuta<br />

alla violenza terroristica che si protrae<br />

da anni». «In questa circostanza<br />

— sottolinea — desidero incoraggiare<br />

le comunità cristiane, che con la loro<br />

vita e la loro azione rendono Gesù<br />

Cristo presente, ad accrescere la propria<br />

unione con Lui, intensificando la<br />

preghiera fiduciosa e perseverante<br />

per la pace. Le nostre suppliche faranno<br />

di tutti noi strumenti di pace,<br />

seminatori di concordia, artefici del<br />

perdono. In una società segnata da<br />

forti tensioni, le Chiese particolari<br />

NOSTRE INFORMAZIONI<br />

premo Tribunale della Segnatura<br />

Apostolica.<br />

. .<br />

Il Santo Padre ha dato il Suo<br />

assenso all'elezione canonicamente<br />

fatta dal Sinodo dei Vescovi<br />

della Chiesa Caldea, riunitosi a<br />

Baghdad il 12 gennaio 2001, di:<br />

— Rev. Faraj Rahho, del clero<br />

eparchiale di Mossul, ad Arcivescovo<br />

di Mossul dei Caldei;<br />

— Rev. Yacoub Denha Scher,<br />

del clero eparchiale di Kerkuk, ad<br />

Arcivescovo di Arbil dei Caldei;<br />

— Rev. Michel Kassarji, del<br />

clero eparchiale di Beirut, a Vescovo<br />

di Beirut dei Caldei;<br />

— Rev. Shlemon Warduni, del<br />

clero dell'Eparchia Patriarcale di<br />

Baghdad, ad Ausiliare del Patriarca<br />

Caldeo, con assegnazione della<br />

sede titolare vescovile di Anbar<br />

dei Caldei.<br />

. .<br />

Provviste di Chiese<br />

Il Santo Padre ha nominato Au-<br />

dei territori che purtroppo subiscono<br />

con tanta frequenza la ferita del terrorismo,<br />

hanno la missione di promuovere<br />

l'unità e la riconciliazione,<br />

rifiutando ogni tipo di violenza, di<br />

terrore e di ricatto, poiché con queste<br />

tristi situazioni è tutta l'umanità a<br />

soffrire». «Prima di tutto — aggiunge<br />

— è necessario levare, ancora una<br />

volta, la voce a favore del valore della<br />

vita, della sicurezza, dell'integrità<br />

fisica, della libertà». «Le comunità<br />

cristiane — scrive il Papa — devono<br />

essere luoghi privilegiati di accoglienza<br />

e di impegno generoso per la pace<br />

autentica, contribuendo a rimuovere<br />

ostacoli, ad abbattere muri, a favorire<br />

iniziative e progetti, in collaborazione<br />

e dialogo sociale con tante persone<br />

e gruppi interessati a raggiungerla».<br />

«In questo compito — prosegue<br />

—, è necessario tenere presenti i<br />

giovani, che bisogna educare sempre<br />

e in ogni luogo, nelle scuole e università,<br />

negli ambienti di lavoro, nel<br />

tempo libero e nello sport, alla cultura<br />

della pace. Pace dentro e fuori di<br />

loro, pace sempre, pace con tutti,<br />

pace per tutti». «Che Dio misericordioso<br />

— auspica in conclusione —<br />

conceda la pace sociale ai Paesi Baschi,<br />

alla Navarra, a tutta la Spagna!<br />

Che con un rinnovato stile di vita<br />

possiamo meritare questo dono divino!<br />

La mia benedizione e il mio affetto<br />

accompagnano sempre tutti coloro<br />

che s'impegnano in questo<br />

straordinario e necessario compito».<br />

Pagina 5<br />

siliare dell'Arcidiocesi di Los Angeles<br />

(U.S.A.) il Reverendo Monsignor<br />

Edward William Clark, del<br />

clero della medesima Arcidiocesi,<br />

finora Presidente/Rettore del<br />

«Saint John's Seminary College»<br />

in Camarillo, assegnandogli la sede<br />

titolare vescovile di Gardar.<br />

. .<br />

Il Santo Padre ha nominato Ausiliare<br />

della Diocesi di San Bernardino<br />

(U.S.A.) il Reverendo Monsignor<br />

Dennis O'Neil, del clero dell'Arcidiocesi<br />

di Los Angeles, finora<br />

parroco della «Saint Emydius Parish»<br />

in Lynwood, assegnandogli<br />

la sede titolare vescovile di Macon.<br />

. .<br />

Il Santo Padre ha nominato Ausiliare<br />

della Diocesi di Awka (Nigeria)<br />

il Reverendo Sacerdote Solomon<br />

Amanchukwu Amatu, Cancelliere<br />

della medesima Diocesi,<br />

assegnandogli la sede titolare vescovile<br />

di Sabrata.

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