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IN ITALIA<br />

PAGINA<br />

10 .<br />

L'OSSERVATORE ROMANO Lunedì-Martedì 15-16 Gennaio 2001<br />

FIRENZE — Il Centro di solidarietà di<br />

Firenze, da vent'anni in prima linea per la<br />

lotta alla tossicodipendenza, ha inaugurato<br />

i nuovi locali di via dell'Anconella che<br />

ospiteranno la struttura diurna «San Frediano»,<br />

con un programma flessibile e attento<br />

alle risorse e ai bisogni di ciascuno,<br />

e il progetto «Ponte Rosso» destinato agli<br />

utenti dei Servizi di tossicodipendenza<br />

che già lavorano ma che hanno bisogno<br />

di occupare positivamente il proprio tempo<br />

libero.<br />

MUCCA PAZZA L'animale infetto nel Bresciano – Accertamenti anche sul latte<br />

Si attendono conferme dalle analisi<br />

dopo la scoperta del primo caso<br />

BRESCIA, 15.<br />

Solo domani si saprà con certezza se<br />

una delle mucche dell’allevamento di<br />

Pontevico, nel Bresciano, era affetta da<br />

encefalopatia spongiforme bovina. Il<br />

cervello dell'animale (un esemplare pezzato<br />

di 6 anni) è arrivato ieri mattina sui<br />

banchi dell’Istituto zooprofilattico di Torino,<br />

centro di riferimento nazionale per<br />

la Bse, e il responso definitivo verrà dato<br />

appunto martedì. «Ma è molto probabile<br />

— spiega il direttore dell’istituto,<br />

Enrico Beccaria — che i nostri esami<br />

confermeranno i test eseguiti con serietà<br />

dal centro di Brescia».<br />

Stamane si è tenuta nella città lombarda<br />

una riunione tra gli inquirenti che<br />

si stanno occupando del primo presunto<br />

caso di «mucca pazza» in Italia (nel '94<br />

furono scoperti due bovini malati in Sicilia<br />

ma erano di provenienza inglese).<br />

Durante il vertice, presenti tra gli altri il<br />

procuratore di Brescia Giancarlo Tarquini<br />

e il pubblico ministero Paolo Savio, è<br />

stato fatto il punto sugli elementi raccolti<br />

negli ultimi giorni. Si ipotizza, contro<br />

ignoti, il reato di commercio di sostanze<br />

alimentari adulterate. Tarquini ha parlato<br />

comunque di «situazione ampiamente<br />

sotto controllo».<br />

Inevitabile è scattato l’allarme fra gli<br />

allevatori e i consumatori (le associazioni<br />

minacciano uno «sciopero della carne»)<br />

mentre si profilerebbe il rischio che<br />

anche il latte possa essere veicolo di infezione.<br />

Esperti italiani e dell’Organizzazione<br />

mondiale della sanità rassicurano<br />

e il ministro delle Politiche agricole, Pe-<br />

Sanità:<br />

le desolanti<br />

discriminazioni<br />

fra pazienti<br />

ROMA, 15.<br />

Da quando nei 98 ospedali italiani è<br />

stato introdotto il sistema a pagamento<br />

(«intramoenia») per visite ed esami, il sistema<br />

è peggiorato e le liste di attesa<br />

per chi vorrebbe pagare solo il ticket si<br />

sono allungate: per una visita cardiologica<br />

si attendono fino a 6 mesi. È quanto<br />

risulta da una inchiesta del «Sole 24<br />

Ore». Presentandosi come normali pazienti,<br />

giornalisti del quotidiano hanno<br />

chiesto tempi e costi per visite e esami<br />

ed hanno appurato «immagini di inefficienza<br />

o di malasanità, sparse a macchia<br />

di leopardo» in tutta Italia. All’ospedale<br />

San Gerardo dei Tintori di Monza<br />

se occorrono 5 o 6 mesi e 32.000 lire<br />

di ticket per un esame cardiologico, in<br />

regime intramoenia i medici dello stesso<br />

reparto visitano entro 24 ore, con una<br />

spesa di 140.000 lire. Cinque mesi di attesa<br />

al San Carlo di Milano per la stessa<br />

visita, 109 giorni all’Umberto I di Siracusa<br />

per una ecografia addominale,<br />

quattro mesi per una tac cerebrale all’ospedale<br />

di Parma. La Campania tocca il<br />

record negativo delle code con 113 giorni<br />

per la tac e la Sardegna (che però ha<br />

un solo ospedale-azienda) con 90 giorni<br />

per una visita urologica».<br />

Per quanto riguarda le prenotazioni,<br />

prosegue l’inchiesta, alcuni ospedali non<br />

consentono nemmeno di farle per telefono.<br />

E dove ciò è possibile vi sono spesso<br />

delle restrizioni: se il servizio prenotazioni<br />

telefoniche del San Carlo di Potenza è<br />

attivo dalle 8 alle 20 dal lunedì al venerdì<br />

e fino alle 13 il sabato, l’ospedale Garibaldi<br />

di Catania ha un orario all’insegna<br />

del «cogli l’attimo», un’ora al giorno,<br />

dalle 12 alle 13.<br />

Sono oltre centomila i commercianti<br />

colpiti dal racket o dall'usura<br />

ROMA, 15.<br />

In 10 anni ben 380.000 attività commerciali,<br />

secondo dati forniti dalla Confesercenti,<br />

hanno dovuto chiudere non<br />

soltanto a causa di un cattivo esercizio<br />

ma anche a causa della «tassa criminale»<br />

(racket e usura) che le ha soffocate.<br />

Per approfondire questa drammatica<br />

realtà si terrà il 16 e il 17 gennaio a Roma<br />

la prima Conferenza nazionale sull'usura<br />

e l'estorsione alla quale interverranno<br />

il Presidente della Repubblica<br />

Ciampi, il ministro dell'Interno Bianco e<br />

il commissario antiusura Tano Grasso.<br />

In sostanza, secondo i dati forniti dalla<br />

Confesercenti, il racket continua a<br />

rappresentare per i commercianti il primo<br />

pericolo, se si considera che sono<br />

circa 140.000 i titolari di esercizi taglieggiati<br />

e che alla criminalità finiscono illecitamente<br />

qualcosa come ottomila miliardi<br />

pari al peso, per ogni azienda, di<br />

15-20 milioni l'anno.<br />

Quanto all'usura, anch'essa rappresenta<br />

un altro pesante tributo: sono infatti<br />

circa 120.000 i commercianti coinvolti<br />

in questa terribile spirale, per oltre<br />

245.000 posizioni debitorie, di cui almeno<br />

16.000 con associazioni per delinque-<br />

coraro Scanio, ribadisce che «il latte è<br />

sicuro». Ma in Gran Bretagna il Governo<br />

ha disposto nuove ricerche.<br />

La Società italiana di igiene sottolinea<br />

che «non c’è nessuna documentazione<br />

di casi di contagio avvenuti tramite il<br />

latte» e che «molti agenti virali possono<br />

passare effettivamente nel latte ma generalmente<br />

non avvengono infezioni per<br />

questa via». Il sottosegretario alla Sanità,<br />

Fumagalli Carulli, è favorevole a ulteriori<br />

accertamenti «anche se l’Oms ci<br />

ha sempre detto che il latte è a bassissi-<br />

VIOLENZA Stavolta a Udine, Verona e Pescara<br />

Cronaca ormai consueta<br />

delle domeniche agli stadi<br />

ROMA, 15.<br />

Un'altra giornata che, nata per il sano<br />

divertimento sportivo, si trasforma in<br />

scontro tra violenti. Non episodi isolati<br />

ormai ma cronaca di ogni settimana.<br />

Ad Udine, alcune centinaia di tifosi<br />

che presidiavano l’uscita dello stadio per<br />

contestare l’arbitro, hanno dato vita a<br />

scontri con Polizia e Carabinieri che,<br />

per fortuna, non hanno provocato feriti.<br />

Dopo aver aggredito il pullman della Lazio,<br />

la tensione è salita quando le forze<br />

dell’ordine hanno cercato di disperdere i<br />

delinquenti. I disordini sono stati frustrati<br />

poco prima delle 19.<br />

Scontri anche a Verona, dopo la partita<br />

col Napoli, tra forze dell’ordine e tifosi<br />

scaligeri, sette dei quali sono stati<br />

arrestati. La possibilità di incidenti tra le<br />

due tifoserie, da tempo accese avversarie,<br />

era stata ampiamente messa in conto<br />

dalle forze dell’ordine, che avevano<br />

quindi predisposto un accurato piano di<br />

intervento. Il contatto è stato scongiurato<br />

con tre cariche della polizia contro gli<br />

ultrà scaligeri i quali a fine gara, mentre<br />

gli spettatori lasciavano lo stadio, hanno<br />

tentato di ingaggiare battaglia con i sostenitori<br />

del Napoli. La polizia è stata<br />

poi costretta ad attuare altre tre cariche,<br />

durante le quali sono stati sparati lacrimogeni.<br />

Negli scontri sette poliziotti sono<br />

rimasti leggermente feriti, mentre<br />

sette tifosi veronesi sono stati arrestati.<br />

Anche a Pescara, arbitro assediato dai<br />

giocatori in campo a fine partita; fitto<br />

lancio di bottigliette contro gli atleti<br />

biancazzurri da parte dei tifosi fuori dallo<br />

stadio; cassonetti incendiati, auto<br />

re finalizzate all'usura e un tributo di<br />

15.400 miliardi soltanto per i commercianti.<br />

Secondo l'indagine la «geografia» dell'usura<br />

vede in primo piano il Sud e Napoli<br />

in particolare: nel Mezzogiorno le<br />

vittime degli strozzini sono circa 51.000,<br />

ma la piaga si sta estendendo fortemente<br />

al Nord, dove le vittime sono circa<br />

32.000 e 29.000 al Centro. Ogni anno sono<br />

circa 27.000 i negozi costretti a chiudere<br />

a causa dell'usura e di essi 20.000<br />

non riaprono più. Il tasso usurario di interesse<br />

mensile è del 10,8%, quello annuo<br />

del 12,9 per prestiti medi di 60 milioni.<br />

Quanto alle estorsioni, Catania e Palermo<br />

sono le città più taglieggiate<br />

(l'80% dei negozi), seguite da Reggio Calabria<br />

(70%), Napoli e Bari (50%).<br />

Ma purtroppo di fronte alla vastità del<br />

problema resta molto basso il numero<br />

delle denunce contro il racket (nel 1996<br />

sono state in media 3500 all'anno) considerando<br />

che il 77% di questi reati sono<br />

stati scoperti nel 1999 dalle forze dell'ordine<br />

e non per espressa denuncia da<br />

parte delle vittime. Ed è basso il numero<br />

delle denunce anche per l'usura, con<br />

un calo del 5,9% dal 1998 al 1999.<br />

mo rischio». Pecoraro Scanio tuttavia<br />

invita a non illudersi: «Se in 2.500 analisi<br />

abbiamo riscontrato un caso positivo,<br />

la statistica europea ci dice che quando<br />

arriveremo a fare tutti i 500.000 test è<br />

probabile che ne troveremo altri».<br />

Stamane intanto è proseguita regolarmente<br />

l’attività all’«Inalca» di Ospedaletto<br />

Lodigiano e di Castelvetro di Modena,<br />

appartenenti al «Gruppo Cremonini».<br />

Nel primo è stata macellata la mucca<br />

proveniente dalla «Cascina Malpensata»<br />

di Pontevico.<br />

danneggiate. Finale burrascoso dopo la<br />

partita. Fuori dallo stadio, polizia e carabinieri<br />

sono stati costretti ad un uso<br />

massiccio di lacrimogeni per respingere<br />

un fitto lancio di bottigliette da parte dei<br />

tifosi contro il pullman dei giocatori del<br />

Pescara. I tifosi hanno prima ribaltato i<br />

contenitori per la raccolta del vetro, al<br />

fine di munirsi delle bottiglie da lanciare,<br />

e poi hanno dato fuoco ad alcuni<br />

cassonetti della spazzatura. Dopo il lancio<br />

dei lacrimogeni, però, la folla si è dispersa.<br />

Danneggiata anche un’auto della<br />

Polizia.<br />

Ragazze quattordicenni<br />

malmenano e rapinano<br />

compagna di scuola<br />

LECCO, 15.<br />

Marinano la scuola, picchiano<br />

una compagna di classe e la rapinano<br />

del cellulare accusandola di<br />

essere «una malalingua». Protagoniste<br />

tre studentesse lecchesi di 14<br />

anni, che sono già state identificate<br />

e denunciate.<br />

La vittima dell’aggressione ha<br />

avvertito il padre che l’ha accompagnata<br />

in Questura per la denuncia.<br />

Gli agenti hanno rintracciato<br />

le tre ragazze. Una di loro, ha<br />

confessato e ha ammesso che l’intenzione<br />

era quella di rivendere il<br />

cellulare per spartirsi il ricavato.<br />

Mutui: per l'Adiconsum<br />

o soluzione equa o protesta<br />

davanti alle banche<br />

ROMA, 15.<br />

I consumatori chiedono al Parlamento<br />

una soluzione equa sui mutui in mancanza<br />

della quale il 9 febbraio protesteranno<br />

davanti agli sportelli bancari.<br />

«Considerata una vita residua dei mutui<br />

in atto di 5 anni la riduzione del tasso<br />

d’interesse al 12,2%, come previsto dal<br />

decreto del Governo — spiega in una<br />

nota il segretario dell’Adiconsum Paolo<br />

Landi — è stato stimato dall’associazione<br />

in un lucro cessante per le banche di<br />

700 miliardi; una riduzione dei tassi all’attuale<br />

tasso di usura (10,3%) significa<br />

1.100 miliardi e infine una riduzione dei<br />

tassi all’8,50%, cioè sulla media delle rinegoziazioni<br />

attuate con le principali<br />

banche, comporta un lucro cessante di<br />

1.500 miliardi». «Abbiamo parlato di lucro<br />

cessante e non di costo poiché trattasi<br />

di un minor guadagno che verrebbe<br />

spalmato sui prossimi 5 anni di vita residua<br />

del mutuo. Se a questa cifra si aggiunge<br />

il recupero degli interessi usurari<br />

maturati dal ’97 ad oggi questo implica<br />

un onere non superiore ai 3.000 miliardi<br />

per il sistema bancario...A violare le regole<br />

sui mutui a tasso fisso non sono<br />

stati i consumatori bensì le banche con<br />

la restituzione anticipata delle obbligazioni<br />

perché eccessivamente onerose».<br />

Altri servizi per i tossicomani al Centro di solidarietà di Firenze<br />

Nella palazzina adiacente continuerà il<br />

percorso residenziale breve «Anconella».<br />

Al Centro di solidarietà di Firenze fanno<br />

capo anche il «Punto di ascolto» di via dei<br />

Pucci, il centro residenziale di Giogoli e il<br />

gruppo di appartamenti in via dei Pilastri<br />

per chi lavora ma non ha trovato ancora<br />

casa. A completare le strutture del progetto<br />

ci sono il Servizio di prevenzione, che<br />

agisce nelle scuole e sul territorio, e i<br />

Uranio: atti<br />

dalla magistratura<br />

italiana<br />

al Tribunale<br />

dell'Aja<br />

ROMA, 15.<br />

Provengono dall'Italia — riferisce<br />

l'Ansa — le carte che potrebbero offrire<br />

nuovi sviluppi all'inchiesta che il procuratore<br />

capo del Tribunale internazionale<br />

dell'Aja, Carla Del Ponte, sta conducendo<br />

sulle conseguenze dell'uso delle armi<br />

all'uranio impoverito. Nei mesi scorsi infatti<br />

— riferisce l'agenzia — la Procura<br />

militare avrebbe raccolto e vagliato una<br />

circostanziata denuncia inoltrata da un<br />

comitato di giuristi e di altre personalità<br />

in cui si ipotizzano, appunto per quanto<br />

riguarda l'uso di proiettili all'uranio impoverito,<br />

crimini di guerra e la presunta<br />

violazione di convenzioni internazionali.<br />

Si tratta di un esposto che il procuratore<br />

militare di Roma Intelisano — informa<br />

ancora l'agenzia — avrebbe trasmesso<br />

per competenza proprio alla Procura<br />

presso il Tribunale internazionale dell'Aja.<br />

Intanto, due associazioni, l'Anavafaf<br />

(Associazione dei familiari delle vittime<br />

delle forze armate) e la Ialana (Associazione<br />

dei giuristi contro le armi nucleari)<br />

hanno reso noti — riferisce ancora<br />

l'Ansa — i contenuti di un documento<br />

della direzione di Sanità dell'esercito degli<br />

Stati Uniti datato 16 agosto 1993 in<br />

cui si legge tra l'altro che «quando i soldati<br />

inalano o ingeriscono polvere di<br />

uranio impoverito, essi incorrono in un<br />

potenziale incremento del rischio cancro».<br />

Le associazioni rilevano che tale<br />

documento contrasta con le affermazioni<br />

delle autorità Usa che anche di recente<br />

hanno escluso il collegamento tra<br />

uranio impoverito e malattie.<br />

gruppi di autoaiuto per famiglie. Durante<br />

l'inaugurazione don Giacomo Stinghi, fondatore<br />

e presidente del Centro, ha consegnato<br />

una medaglietta d'oro ai giovani<br />

che sono usciti dal tunnel della droga e<br />

oggi conducono una vita normale, fuori<br />

dalla comunità. «Sono felice di ritrovare<br />

tante persone che mi hanno voluto bene<br />

— dichiara uno di loro — ormai sono passati<br />

tre-quattro anni da quando entrai e<br />

MALTEMPO Tratti in salvo gli speleologi in Sardegna<br />

Vento e gelo dal Nord al Sud<br />

Tre morti in montagna e in mare<br />

ROMA, 15.<br />

Primi pesanti segni<br />

dell'inverno sull'Italia<br />

con il Nord sferzato dal<br />

vento e il Sud sotto<br />

pioggia e neve. Un esordio<br />

di stagione accompagnato,<br />

purtroppo, da tre<br />

lutti. In Val d’Aosta due<br />

sci-alpinisti sono morti<br />

ieri dopo essere stati travolti<br />

da una valanga.<br />

Una piccola barca a motore<br />

con tre persone a<br />

bordo è stata rovesciata<br />

nel tardo pomeriggio<br />

dalle forti raffiche di bora<br />

al largo di Grado (Gorizia):<br />

uno dei passeggeri<br />

è morto e gli altri due si<br />

sono rifugiati su una secca.<br />

Il vento ha sferzato<br />

soprattutto in Liguria. A<br />

causa delle forti raffiche,<br />

che da sabato sera stanno<br />

spazzando la regione, tre alberi sono<br />

caduti nella notte lungo la ferrovia per<br />

Ventimiglia interrompendo la linea per<br />

alcune ore. I vigili del fuoco di Genova,<br />

Savona e Imperia sono stati impegnati<br />

tutto il giorno a rimuovere cartelloni<br />

pubblicitari caduti, finestre rotte, imposte<br />

divelte. In Veneto la colonnina di<br />

mercurio è scesa vertiginosamente. Il record<br />

è di -20 a Passo Campolongo nel<br />

Bellunese ma in tutta la regione il termometro<br />

è sceso ben al di sotto dello<br />

zero per tutta la notte. Vento, pioggia e<br />

neve hanno flagellato la Calabria dove il<br />

maltempo sarebbe anche all’origine di<br />

Leggera scossa<br />

sismica nel Trapanese<br />

TRAPANI — Una leggera scossa<br />

sismica, di magnitudo 3,1, pari al<br />

terzo-quarto grado della scala<br />

Mercalli, è stata registrata alle<br />

9.27 di lunedì mattina in provincia<br />

di Trapani, nel territorio dei Comuni<br />

di Mazara del Vallo, Campobello<br />

del Mazara e Capo Granitola.<br />

La scossa è stata avvertita dalla<br />

popolazione ma non ci sono state<br />

scene di paura nonostante i più<br />

anziani abitanti della zona non abbiano<br />

dimenticato i tragici effetti<br />

prodotti dal terremoto che sconvolse<br />

la valle del Belice esattamente<br />

trentatré anni fa, il 15 gennaio<br />

1968. Ad ogni modo il sindaco di<br />

Campobello di Mazara ha disposto<br />

alcuni sopralluoghi.<br />

Droga: 23 arresti<br />

nell'AscolanoeaMilano<br />

ASCOLI PICENO — Ventitré persone<br />

sono state arrestate lunedì mattina<br />

dai Carabinieri per concorso<br />

in traffico di stupefacenti in esecuzione<br />

di ordini di custodia cautelare<br />

emessi dalla Procura della Repubblica<br />

di Fermo. Gli inquirenti ritengono<br />

che con questa operazione<br />

sia stato stroncato l'asse di rifornimento<br />

di eroina, cocaina e hashish<br />

tra Milano e il Fermano<br />

posso dire di aver iniziato a vivere quella<br />

sera». Tanti i ragazzi che al termine del<br />

percorso parlano con orgoglio di ciò che<br />

hanno saputo costruire: una famiglia, un<br />

lavoro, un figlio.<br />

Un premio è andato anche ai volontari<br />

che da più di dieci anni si dedicano al<br />

Centro: alcuni di loro sono capitati per caso<br />

e poi sono rimasti, molti altri sono familiari<br />

di tossicomani.<br />

RICCARDO BIGI<br />

DROGA Critici insegnanti e comunità di recupero<br />

Nuove sorprendenti<br />

dichiarazioni di Veronesi<br />

ROMA, 15.<br />

Hanno suscitato aspre polemiche le<br />

nuove, sconcertanti dichiarazioni del ministro<br />

della Sanità, Veronesi, in tema di<br />

droga, in particolare sulla diffusione delle<br />

droghe leggere anche tra gli insegnanti<br />

(il 50% ne fa o ne ha fatto uso) e sul<br />

fatto che il proibizionismo non basta a<br />

contrastare il fenomeno. Polemiche che<br />

permangono, nonostante le successive<br />

precisazioni del ministro in una lettera<br />

ad un quotidiano. Per Veronesi tutto è<br />

nato da una sua frase, estrapolata dal<br />

contesto, e chiede scusa di questo ai docenti,<br />

invitandoli a partecipare ad un<br />

apposito «tavolo di lavoro» per cercare<br />

di trovare strade nuove.<br />

Proprio dagli insegnanti sono arrivate<br />

le critiche più aspre, con i sindacati uniti<br />

nella condanna. L'associazione dei<br />

presidi parla di «valutazioni di tipo impressionistico»,<br />

per la Gilda si tratta di<br />

parole di «inaudita gravità», mentre per<br />

lo Snals «preoccupa il silenzio di De<br />

Mauro (che solo stamane è intervenuto,<br />

ndr) che da rappresentante della scuola<br />

dovrebbe ribellarsi».<br />

Diviso, invece, il mondo politico e gli<br />

stessi schieramenti. Nella maggioranza il<br />

Ppi ha criticato il ministro, mentre dalla<br />

sinistra si è levato sostanzialmente un<br />

coro in difesa. Dalle opposizioni netta la<br />

censura di Veronesi da parte di An, Ccd<br />

e Lega, mentre Taradash, del Polo laico,<br />

plaude, auspicando che Berlusconi «sappia<br />

interpretare la volontà degli italiani<br />

confermando Veronesi alla Sanità».<br />

Sulla vicenda è intervenuto anche il<br />

Premier, Amato, che si è detto d’accordo<br />

con le dichiarazioni del ministro, secondo<br />

il quale «il proibizionismo non ba-<br />

un incidente mortale sulla Salerno-Reggio<br />

Calabria. Neve pure in Basilicata<br />

(sulle montagne dell’Appennino); in Puglia,<br />

la pioggia ha causato nel Foggiano,<br />

il crollo di un solaio in un magazzino al<br />

cui interno si trovava una donna che è<br />

rimasta ferita alle gambe. Situazione difficile<br />

anche in Campania con collegamenti<br />

marittimi a singhiozzo nel golfo di<br />

Napoli. In Sicilia il cattivo tempo ha<br />

bloccato i collegamenti con le isole minori.<br />

Intanto sono stati salvati questa<br />

mattina i cinque speleologici bloccati,<br />

per la pioggia, da venerdì in una grotta<br />

nel nuorese.<br />

sta». Naturalmente il chiedersi se il proibizionismo<br />

sia sufficiente non implica,<br />

sia per Veronesi che per Amato, che «le<br />

proibizioni vadano abolite», ma, come<br />

minimo «vanno accompagnate da qualcos’altro».<br />

Insomma, così come aveva fatto con<br />

le sorprendenti dichiarazioni alla Conferenza<br />

di Genova sulla droga, Veronesi<br />

— con l'ennesima uscita tanto disinvolta<br />

quanto discutibile — ha riacceso il dibattito<br />

su droghe leggere e proibizionismo,<br />

suscitando nuovamente le proteste<br />

di molte delle associazioni che si occupano<br />

del recupero dei tossicodipendenti<br />

e che vedono giustamente messa in discussione<br />

la propria opera. Da più parti<br />

si ha l'impressione che il ministro parli<br />

con troppa facilità di un fenomeno grave<br />

ma che conosce poco, facendo prevalere<br />

l'aspetto politico su quello tecnico.<br />

Don Benzi — che sollecita le dimissioni<br />

del ministro perché «indirettamente<br />

istiga i giovani a usare la droga» — chiede<br />

«perché si continua a ingannare il<br />

popolo italiano, e in particolare i nostri<br />

giovani, distinguendo le droghe in leggere<br />

e pesanti, quando questi aggettivi, in<br />

inglese, dal quale sono tradotti, si riferiscono<br />

al modo di assunzione e non alla<br />

sostanza?». Per Andrea Muccioli, della<br />

comunità di San Patrignano, il ministro<br />

è un antiproibizionista storico, che ripropone<br />

«il fuoriviante concetto di separazione<br />

tra droghe cosiddette leggere e<br />

pesanti», ignorando «molto se non moltissimo<br />

dei dati assolutamente oggettivi<br />

che la ricerca scientifica ha prodotto in<br />

questi anni sui danni e i pericoli delle<br />

droghe».<br />

Ancora sangue<br />

sulle strade:<br />

cinque vittime<br />

tra sabato e domenica<br />

MILANO, 15.<br />

Ancora sangue sulle strade tra sabato<br />

e domenica. Maltempo ed imprudenza<br />

le concause degli incidenti, con cinque<br />

morti, avvenuti nel Varesotto e nel Cremonese.<br />

A Coronno Pertusella (presso Varese)<br />

tre persone sono morte (col passare delle<br />

ore il «bilancio» dell'incidente si è aggravato,<br />

è deceduta anche una donna di<br />

60 anni ) e altre due sono rimaste gravemente<br />

ferite in uno scontro frontale tra<br />

due auto, ieri in tarda serata lungo la<br />

strada provinciale varesina. Lo scontro è<br />

stato violentissimo e una delle due auto<br />

ha preso fuoco. L’incidente si è verificato<br />

poco prima della mezzanotte.<br />

Dopo lo scontro le cinque persone<br />

coinvolte sono state trasportate negli<br />

ospedali di Rho, Bollate, Garbagnate,<br />

Saronno e all’ospedale Sacco di Milano.<br />

Due sono morte durante il trasporto,<br />

un'altra stamane e le altre due versano<br />

in gravi condizioni, secondo quanto indicato<br />

dal 118<br />

Nel Cremonese, un marocchino di 23<br />

anni è morto, e altre cinque persone sono<br />

rimaste ferite, di cui tre in modo<br />

grave, in un incidente stradale lungo la<br />

Statale Paullese 415 Milano-Cremona.<br />

Mohammed Danan, questo il nome della<br />

vittima, del quale non si conoscono il<br />

Comune di residenza in Italia e la professione,<br />

era alla guida di un'autovettura,<br />

su cui si trovavano anche Tarjon<br />

Muhammad, 22 anni, e due ragazze di<br />

Milano, Caterina Pugliese e Lucia Capizzi.<br />

Ed ancora nel Pordenonese, un giovane<br />

è morto dopo essere caduto con il<br />

suo motorino ed essere rimasto per ore<br />

al freddo prima di essere soccorso.

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