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6° 6éme Congresso Congrès Européen Europeo de di Psicopatologia Psychopathologie dell’Infanzia de l’Enfance e et dell’Adolescenza
de l’Adolescence
Nuove Nouvelles normalità normalités Nuove Nouvelles patologie pathologies Nuove pratiche Nouvelles pratiques
THURSDAY, May 5 WORKSHOPS
Workshop 11 Strategie di intervento e valutazione negli adolescenti
tossicodipendenti
IMPORTANZA DEL RINFORZO E SVILUPPO DELL’ASSETTO NARCISISTICO DI BASE
DEI GIOVANI CONSUMATORI DI SOSTANZE AFFERENTI AL SERT
Pier Luigi Rigetti, Irmo Carraio, Giorgio Trinciarelli, Alessandro Pani
Azienda ULSS 12 SER-D Servizio per le Dipendenze Patologiche, Mestre (Venezia - IT)
Il GRF (Gruppo per la Ripresa delle Funzioni) è
un esperienza terapeutica supportiva di gruppo
volta a rinforzare e sviluppare il Sé fragile dei
giovani consumatori di sostanze.
Dopo avere discusso della fragilità narcisistica
dei giovani utenti afferenti al Ser.T. che va a confermare
una copiosa letteratura nazionale e
internazionale sulla patologia da addiction
(Kestemberg, 1972; Kohut, 1977; Jeammet,
1992; Zucca Alessandrelli, 2006), viene presentata
una nuova strategia terapeutica supportava
di gruppo, volta a rinforzare il fragile Sé di questi
Pazienti: il GRF (Gruppo per la Ripresa delle
Funzioni). Si tratta di un esperienza settimanale
di gruppo a termine (10 mesi) di 7-8 giovani pari,
elaborata da Zucca Alessandrelli (2001, 2002)
che focalizza il lavoro del gruppo di pari sui tratti
di carattere depressivo/schizoidei e grandioso/
megalomanici attraverso cui il giovane addict
esprime e maschera la fragilità del proprio
assetto narcisistico di base. Tale lavoro di
“latenza terapeutica” (Zucca Alesssandrelli,
2006) cerca di mettere in latenza l’area traumatica
del conflitto generazionale per richiamare e
ricreare un atmosfera affettiva di tipo “preoggettuale”
(Bollas, 1989; Kumin, 1999) dove andare
a sviluppare il Sé fragile dei membri.
Sono presentati i risultati di 10 anni di applicazione
di tale strategia operativa grippale, soprattutto
relativamente ai giovani utenti in carico
presso il Servizio.
I risultati (esiti, MMPI-A, MMPI-2 e Blacky Test)
104
mostrano come il GRF si riveli un efficace strategia
di intervento per il rinforzo e lo sviluppo del
Sé dei membri del gruppo che, in alcuni casi, ha
permesso loro di uscire dallo stallo evolutivo in
cui si erano “impantanati” e riprendere il loro
percorso di sviluppo e, in altri casi, si è rivelata
propedeutica per un successivo lavoro psicoterapeutico
di tipo espressivo, più interpretativo,
rivelata propedeutica per un successivo lavoro
psicoterapeutico di tipo espressivo, più interpretativo,
volto a elaborare l’area traumatica del
conflitto generazionale e creare nuove e più
solide identificazioni. Le difficoltà cliniche incontrate
durante tale esperienza sono relative ai
continui agiti all’interno e all’esterno del gruppo
che, talora ne mettono a dura prova la conduzione,
nonché la difficoltà di mentalizzazione
che incontrano alcuni giovani membri presentati
gravi disturbi alessitimici o somatoformi.
Bibliografia
Bollas C. (1989), L’ombra dell’oggetto. Borla, Roma.
Kestemberg J. (1972), La fame e il corpo. Astrolabio, Roma.
Kohut H. (1977), Preface. In: J.D. Blaine e A.D. Julius (a cura di),
Psychodynamics of drug dependence. NIDA Pubblication No.ADM
77-470. Washinghton, DC: Superintendent of Documents, U.S.
Government Printing Office, pp vii-ix.
Kumin I. (1999), La relazionalità preoggettuale. Borla, Roma.
Jeammet Ph. (1992), Psicopatologia dell’adolescenza. Borla, Roma.
Zucca Alessandrelli C. (2001), GRF: il gruppo per la ripresa delle
funzioni. Prima parte. Gli Argonauti. 91: 319-336.
Zucca Alessandrelli C. (2002), GRF: il gruppo per la ripresa delle
funzioni. Seconda parte. Gli Argonauti. 92: 45-65.
Zucca Alessandrelli A. (2006), Psicodinamiche dell’addiction. In:
Quaderni de gli argonauti. Dipendenze/addiction (parte seconda), 5-20