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6° 6éme Congresso Congrès Européen Europeo de di Psicopatologia Psychopathologie dell’Infanzia de l’Enfance e et dell’Adolescenza
de l’Adolescence
Nuove Nouvelles normalità normalités Nuove Nouvelles patologie pathologies Nuove pratiche Nouvelles pratiques
THURSDAY, May 5 WORKSHOPS
Workshop 7 Abusi, maltrattamenti e filicidio
IL TRAUMA COMPLESSO DISTURBO DELLO SVILUPPO
Ricciutello C., Cheli M., Pincanelli F., Fini A., Montenegro ME., Piccioni A., Campieri M. 1
Variabili esplorate nel campione esaminato
Variabili esplorate nel campione esaminato
Sesso: 41% Maschi e 59% Femmine
Fascia di età prevalente: 31% 6-10 anni; 32% 14-18 anni
Nazionalità: il 73% italiana ed il 26% straniera
Collocamento del minore: 64% in famiglia e 36% collocati
all’esterno, (di cui 6,4% in affido familiare/parentale; 6,4% in adozione,
l’87,2% in comunità)
Provvedimenti A.G: 84% di cui 38% civili, 31% civili e penali, 15%
penali.
Principali caratteristiche genitorialità:
35% funzione bigenitoriale
26% monogenitoriale materna
8% genitori separati
10% famiglie affidatarie
9% famiglie ricomposte.
Strumenti di valutazione
e anamnesi sociale
delle relazioni genitori-bambino (3-6 anni)
nella prospettiva della Teoria dell’Attaccamento
Youth Self Report)
Young Children) e TSCC (Trauma Symptom
Checklist for Young -Children)
A (Dissociative Experiences Scale-Adolescent)
di G. Attili)
(Thematic Apperception Test)
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Analisi e discussione dei dati
Tra le considerazioni che possiamo fare su
questi dati ci sembra importante evidenziare
che:
pur registrando una netta prevalenza dei
minori di nazionalità italiana (73%), vi è una
significativa percentuale di stranieri ( 26%)
a conferma di come il fenomeno migratorio
connesso alle gravi difficoltà di integrazione
rientri tra i fattori di rischio psicosociale ad
alta esposizione traumatica di cui dobbiamo
tener conto soprattutto nel contesto attuale.
L’allontanamento dal nucleo familiare biologico
è discretamente rappresentato (36%) e ciò
costituisce, oltre a un potenziale evento traumatico,
un dato significativo per appropriati interventi
relativi alla dimensione di vita dei minori.
Riguardo all’esercizio della genitorialità si segnala
la presenza di nuclei monogenitoriali materni
nel 26% della nostra casistica al momento della
presa in carico, dato da cui derivano due condizioni
di amplificazione del rischio evolutivo:
l’unicità della funzione materna e l’assenza del
ruolo paterno nella gestione delle responsabilità
educative.
I Fattori di Rischio
L’ambiente di crescita dei minori che abbiamo
esaminato è connotato da molteplici fattori di rischio
sia distali (cioè indiretti, che hanno l’effetto di
determinare una condizione di fragilità delle funzioni
genitoriali) sia prossimali (eventi particolarmente
sfavorevoli, più vicini alla quotidianità e alle
relazioni familiari, che esercitano una influenza diretta
sull’amplificazione o riduzione del rischio).