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6° 6éme Congresso Congrès Européen Europeo de di Psicopatologia Psychopathologie dell’Infanzia de l’Enfance e et dell’Adolescenza
de l’Adolescence
Nuove Nouvelles normalità normalités Nuove Nouvelles patologie pathologies Nuove pratiche Nouvelles pratiques
THURSDAY, May 5 WORKSHOPS
Workshop 8 La funzione delle comunità nell’abuso di sostanze
QUALE DISPOSITIVO DI PRIMA ACCOGLIENZA PER I GIOVANI CONSUMATORI DI SOSTANZE
AFFERENTI AL SERT
Irmo Carraio, Pier Luigi Righetti, Giorgio Trinciarelli
Azienda ULSS 12. Ser-T Servizio per le Dipendenze patologiche, Mestre (Mestre - IT)
Si presenta il modo in cui il SerD di Mestre sta
attuando il dispositivo di consultazione in fase
iniziale di accoglienza: 4 o 5 colloqui psicologici,
intervallati da 1 colloquio medico, parallelamente
a 4 colloqui effettuati da un altro psicologo
con i relativi familiari. Conclude la breve
consultazione un incontro congiunto di restituzione
di entrambi gli psicologi con il giovane e la
sua famiglia durante il quale viene condivisa la
valutazione e concordata una presa in carico o
meno al Servizio.
L’elaborazione di tale dispositivo è frutto della
supervisione quadriennale fatta da alcuni operatori
bio-psico-sociali di cinque SerD della provincia
di Venezia e della CTR Ceis di Mestre
(Bertolini, 2004; AA.VV., 2005).
Lo scopo clinico di tale dispositivo è quello di
effettuare una prima valutazione bio-psicosociale
delle risorse individuali, familiari e
ambientali del paziente e di ricercare un iniziale
alleanza terapeutica con il giovane e la sua famiglia,
indispensabile per la motivazione a un programma
terapeutico.
Il commento dei drop out verificatisi in fase di
accoglienza negli ultimi tre anni mostra la maggiore
efficacia riportata dal dispositivo di accoglienza
“strutturato e ben definito” rispetto alla
modalità “più aperta” del “tempo necessario”.
Tali risultati vengono interpretati alla luce delle
seguenti considerazioni:
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la brevità e la chiara definizione del dispositivo
hanno suscitato vissuti rassicuranti nei giovani
utenti, spesso poco motivati a un percorso
terapeutico a causa di un fragile assetto narcisistico
di base (Carraro, 2001; Carraro, Ricci,
2004; Zucca Alessandrelli, 2006) che fa vivere
loro con molta angoscia, umiliazione e difensività
le consultazioni a tempo indeterminato.
Queste ultime sembrano mobilitare forti angosce
di intrappolamento confusivo e dispersione
identificatoria il cui esito è, non di rado,
un arroccamento difensivo o un improvviso
drop out;
la modalità con cui viene affrontato il delimitato
setting di consultazione fornisce spesso utili
elementi psicodiagnostici sulla modalità di funzionamento
mentale del giovane consumatore
(Bertolini, 2004).
Bibliografia
AA.VV. (2005), Le nuove modalità di consumo giovanile. Corso
Avanzato promosso a Verona il 2 dicembre 2005 dalla Regione Veneto.
Bertolini R. (2004), Come comprendere e trattare l’uso di droghe in
adolescenza: un complesso crocevia di significati individuali, familiari e
sociali. Adolescenza e tossicodipendenza.
Carraro I. (2001), Percorsi ambulatoriali di gruppo al Ser.T.. In: Carraro
I. e Ricci GP. (a cura di)(2001), Percorsi di gruppo nella cura della
dipendenza da sostanze. Canova, Dolo (Ve), pp. 6-16.
Carraro I. e Ricci G. (2006), Modelli teorici e clinici a confronto nella
cura della dipendenza da sostanze. Tipolitografia Canova, Dolo (Ve).
Zucca Alessandrelli C. (2006), Psicodinamiche dell’addiction.
In: Quaderni de gli argonauti. Dipendenze/addiction (parte seconda), 5-20.