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6° 6éme Congresso Congrès Européen Europeo de di Psicopatologia Psychopathologie dell’Infanzia de l’Enfance e et dell’Adolescenza
de l’Adolescence
Nuove Nouvelles normalità normalités Nuove Nouvelles patologie pathologies Nuove pratiche Nouvelles pratiques
FRIDAY, May 6 WORKSHOPS
Workshop 20 Dalla migrazione alla nuova identità
MADRI STRANIERE: CONTINUITÀ, DISCONTINUITÀ E TRASFORMAZIONI NELLA MIGRAZIONE
Angela Maria Di Vita, Alessandra Ciulla, Valeria Granatella Università degli studi di Palermo (Palermo - IT)
Ricerca 1 - Soggetti della ricerca
74 donne
tra i 18 e i 28 anni
21% Bangladesh e Sri
Lanka,
20% Europa dell’Est
(Romania, Polonia)
15% Mauritius
14% Guinea (Costa
d’Avorio, Ghana, Nigeria)
12% Cina
5% Maghreb
5% area balcanica
4% America Latina
(Ecuador,
Santo Domingo e Perù)
Ricerca 1- risultati :
Rappresentazioni materne circa se stesse, se stesse come madri e
circa il bambino Categorie dell’IRMAG
1) integrate/equilibrate (26%) caratterizzate da una
narrazione coerente dell’esperienza e da una ricchezza
di percezioni relative alla maternità ed al bambino
mio marito è contento della gravidanza, anche lui ha
paura, perché è il primo bambino… è normale! Ho
provato felicità… è stato bello! – Quando bambino si
muove io dico a mio marito e prendo le sue mani per
fare sentire che il bimbo si muove…e quando non si
muove sono triste. – Al quinto mese ho sentito che si
muoveva.
3) non integrate/ambivalenti (16%)
caratterizzate da immagini poco elaborate
e racconti difficilmente comprensibili, in un
quadro di scarsa apertura al cambiamento
e di contraddizioni
Sono felice…non è cambiata la mia vita…
non lavoro, sono rimasta a casa…
…come prima, mio marito è più attento…si
preoccupa quando sto male…è normale.
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Ricerca 1 - STRUMENTI
IRMAG - I n t e r v i s t a p e r l e
rappresentazioni materne in gravidanza
(Ammaniti M., Candelori C., Pola M.,
Tambelli R., 1995)
DSSVF – Il disegno simbolico dello
spazio di vita familiare (Gilli G., Greco O.,
Regalia C., Banzatti G., 1992)
2) ristrette/disinvestite (58%) narrazioni
caratterizzate da una certa rigidità,
astrattezza, resistenza, genericità e
distanza emotiva dall’evento gravidanza
“Quando ho notato i primi cambiamenti che sono
stata male, poi con pancia che cresceva ho
provato…vergogna. –Mio marito è più
preoccupato”.
“ho avuto tanta paura perché stare male,
vomitare…..tanta paura! – Non ho mai sognata
bambina”…
Analisi DSSVF
Dalla valutazione globale dei disegni si
evidenzia come in prevalenza questi ultimi sono
stati realizzati mettendo in atto una modalità di
rappresentazione di tipo diffuso;
la maggior parte delle donne non si rappresenta
come centro grafico - geometrico del disegno
molte di loro non risultano come centri
psicologici, ovvero non costituiscono il punto
focale, il catalizzatore delle dinamiche familiari,
manifestando difficoltà a collocarsi all’interno del
proprio spazio di vita familiare.