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Nouvelles normalités Nouvelles pathologies Nouvelles ... - Psynem

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6° 6éme Congresso Congrès Européen Europeo de di Psicopatologia Psychopathologie dell’Infanzia de l’Enfance e et dell’Adolescenza<br />

de l’Adolescence<br />

Nuove <strong>Nouvelles</strong> normalità <strong>normalités</strong> Nuove <strong>Nouvelles</strong> patologie <strong>pathologies</strong> Nuove pratiche <strong>Nouvelles</strong> pratiques<br />

THURSDAY, May 5 POSTER SESSIONS<br />

Poster session 2 Families - Emerging problems<br />

12 - LA CRESCENTE DIFFICOLTÀ DEI GENITORI NELL’AFFRONTARE PROBLEMI<br />

COMPORTAMENTALI CHE EMERGONO CON I FIGLI ADOLESCENTI:<br />

IL SIGNIFICATO DELLE PROCEDURE AMMINISTRATIVE (EX ART. 25)<br />

Roberto Bellio, Daniela Catullo, Giulia Fiorin Ente Fondazione Ferraioli BO-ONLUS, San Donà di Piave (Venezia - IT)<br />

I segnali di disagio e le difficoltà di comunicazione<br />

tra genitori e figli si riscontrano quotidianamente<br />

anche dai fatti riportati dai media.<br />

L’incomprensione tra generazioni e l’estremizzazione<br />

dei comportamenti non è rappresentata<br />

solo dai gesti estremi, un disagio diffuso viene<br />

colto dalla scuola, dalle associazioni e dalle<br />

famiglie stesse.<br />

Un disagio che si esprime in forma reattiva<br />

verso gli altri (aggressività, trasgressione, bullismo)<br />

o verso se stessi (tentativi di suicidio, problemi<br />

nella sfera alimentare, diffusi problemi<br />

relazionali, difficoltà ad accettarsi, a riconoscersi,<br />

a crescere).<br />

In questa sede si intende presentare una breve<br />

analisi delle situazioni di disagio minorile e alle<br />

possibilità di intervento a sostegno di una genitorialità<br />

inadeguata alla complessità della situazione.<br />

Alcune riflessioni sulla possibilità di intervenire<br />

precocemente con azioni di prevenzione ed<br />

educazione al benessere, per prevenire comportamenti<br />

aggressivi all’interno della famiglia<br />

o nelle relazioni affettive. Le difficoltà ad accettare<br />

le regole e i limiti, l’incapacità di accettare<br />

le sconfitte e gli abbandoni (azioni di molestie e<br />

stalking) possono essere contrastate da azioni<br />

rivolte al sostegno della genitorialità ed alla promozione<br />

delle capacità di pensiero critico e delle<br />

abilità sociali.<br />

Gli interventi rivolti alla rieducazione dei comportamenti<br />

devianti hanno subito una evoluzione<br />

strettamente legata alle teorie sociali e psicologiche<br />

e alle convenzioni per il rispetto e la promozione<br />

dei diritti fondamentali dell’uomo.<br />

In Veneto negli anni 2003-2008 è stata privilegiata<br />

la tendenza ad intervenire sulla potestà<br />

142<br />

ritenendo le difficoltà comportamentali strettamente<br />

legate alla incapacità educativa dei genitori.<br />

La procura interveniva con richieste di limitazione<br />

della potestà e affido al servizio per<br />

interventi sul minore in difficoltà.<br />

Invece negli ultimi tre anni (2008-2010) il<br />

numero di ricorsi amministrativi ex art.25 è notevolmente<br />

aumentato, a causa anche di situazioni<br />

di forte disagio dei ragazzi e difficoltà educative<br />

molto spesso dichiarate dai genitori stessi, che<br />

chiedono aiuto ai servizi. Si tratta perciò di giovani<br />

che stanno attraversando un periodo molto<br />

particolare per la loro crescita: l’adolescenza.<br />

Quest’ultima, considerata dalle scienza sociali<br />

una fase della vita umana nella quale gli individui<br />

acquisiscono le competenze e le abilità sociali<br />

necessarie per entrare a far parte del mondo<br />

degli adulti, è perciò una importante fase di<br />

transizione (Graziani, Rubini, Palmonari). Corrisponde<br />

allo stadio di crisi dell’identità, in quanto<br />

in questo periodo si verificano una serie di cambiamenti<br />

radicali che riguardano il corpo (maturazione<br />

biologica), la mente (sviluppo cognitivo)<br />

ed i comportamenti (rapporti e valori sociali -<br />

sviluppo morale), che può portare il soggetto a<br />

vivere in una situazione di disagio con la conseguente<br />

manifestazione di atteggiamenti non per<br />

tutti ritenuti accettabili (Palmonari, 2001).<br />

Un’altra variabile importante è l’imputabilità<br />

del minore: quando il minore viene considerato<br />

“responsabile”?. La soglia prevista dal legislatore<br />

è il compimento dei 14 anni, perciò, coloro<br />

che hanno avuto condotte penalmente rilevanti<br />

al di sotto di tale età non sono imputabili, e per<br />

alcuni di questi minori infraquattordicenni, considerata<br />

la gravità del reato e della situazione<br />

cha caratterizza l’ambiente in cui vive il minore,

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