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Nouvelles normalités Nouvelles pathologies Nouvelles ... - Psynem

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6° 6éme Congresso Congrès Européen Europeo de di Psicopatologia Psychopathologie dell’Infanzia de l’Enfance e et dell’Adolescenza<br />

de l’Adolescence<br />

Nuove <strong>Nouvelles</strong> normalità <strong>normalités</strong> Nuove <strong>Nouvelles</strong> patologie <strong>pathologies</strong> Nuove pratiche <strong>Nouvelles</strong> pratiques<br />

THURSDAY, May 5 SYMPOSIUMS<br />

Symposium 2 Migrant’s children<br />

IL MUTISMO SELETTIVO NEI FIGLI DEI MIGRANTI<br />

Maria Rita Colucci<br />

Il mutismo selettivo, o elettivo, ossia l’assenza<br />

di produzione verbale in contesti extrafamiliari<br />

come la scuola (in bambini normodotati e muniti<br />

di normale conoscenza della lingua), si riscontra<br />

in percentuale molto superiore presso le famiglie<br />

immigrate. Secondo le statistiche, il 42% dei<br />

bambini mutacici sono figli di migranti, al punto<br />

che il DSM IV-TR ritiene che tale patologia non<br />

dovrebbe essere diagnosticata come tale presso<br />

i figli di stranieri, data la loro normale riluttanza ed<br />

il loro comune disagio nell’entrare in comunicazione<br />

con un mondo diverso da quello della loro<br />

famiglia.<br />

Noi pensiamo invece che il mutismo di questi<br />

bambini rientri a pieno titolo nei criteri del mutismo<br />

selettivo.<br />

Negli ultimi 10 anni nella zona in cui opera la<br />

scrivente, un distretto di 50.000 abitanti con alto<br />

tasso di immigrazione per la presenza di attività<br />

occupazionali tipicamente riservate a mano<br />

d’opera straniera, abbiamo avuto 7 casi di mutismo<br />

selettivo grave e prolungato, di cui 4 in figli di<br />

migranti. Escludiamo da questa casistica i casi<br />

lievi, che si risolvono prima dell’ingresso a scuola<br />

elementare, che sono più numerosi, e ascrivibili a<br />

transitorie difficoltà di separazione o di adattamento,<br />

o a variabili temperamentali o affettive<br />

come timidezza, inibizione, paura o introversione.<br />

Le caratteristiche e i fattori di rischio spesso<br />

associati al mutismo selettivo, come l’ansia di<br />

separazione, la fobia sociale, il trauma, il conflitto<br />

di opposizione, o il conflitto di lealtà, sono più<br />

spesso presenti nella popolazione dei figli dei<br />

migranti: i traumi del bambino e della famiglia<br />

legati al distacco dal paese di origine e agli eventi<br />

che lo hanno determinato, le separazioni (non<br />

sempre la famiglia si sposta tutta nello stesso<br />

momento), il senso di estraneità e di isolamento<br />

nel nuovo mondo, spesso vissuto dalle loro madri<br />

negli anni della loro prima infanzia, la scissione<br />

culturale tra dentro e fuori le mura domestiche, i<br />

111<br />

contrasti anche all’interno della famiglia e del<br />

gruppo dei connazionali, spesso sottoposti a<br />

gravi situazioni di stress, causano, soprattutto<br />

negli ultimi nati nel paese di origine, o nei primi<br />

nati nel paese di accoglienza, un disagio che<br />

spesso si esprime nella forma di un mutismo<br />

selettivo persistente, anche quando la nuova lingua<br />

sia perfettamente conosciuta.<br />

Anche nel gruppo dei bambini mutacici figli di<br />

italiani si riscontrano isolamento sociale, depressione<br />

materna, conflitti interni o col vicinato, forte<br />

dipendenza di stampo simbiotico dai genitori,<br />

legami narcisistici. Tanto più nei figli dei migranti,<br />

che vivono un’autentica divisione della realtà in<br />

due mondi diversi.<br />

Si può parlare di fallimento, da parte dei genitori,<br />

dell’”object presenting”, cioè della funzione<br />

del porgere al bambino la realtà esterna.<br />

I figli dei migranti sono “bambini del viaggio”,<br />

portatori del non pensato delle famiglie, e centrati<br />

sul luogo sognato dalle loro silenziose madri.<br />

Spesso le donne immigrate non imparano la<br />

nuova lingua, e tuttavia abbandonano la lingua<br />

madre, restando silenziose. Tutte le funzioni<br />

sociali sono svolte dai padri, che vanno a lavorare,<br />

fanno la spesa, e vanno agli uffici o ai servizi<br />

sanitari.<br />

La famiglia è spesso chiusa nell’isolamento<br />

(“famiglia-ghetto”, secondo la definizione di<br />

Goll).<br />

Lo choc culturale si inscrive nel nuovo nato, che<br />

resta fedele alla sua identità e appartenenza attraverso<br />

il mutismo: un silenzio-rifugio, un silenziomemoria,<br />

rivolta, provocazione, fusione, o ritiro.<br />

Presentiamo brevemente di seguito i quattro<br />

casi di mutismo selettivo in bambini di famiglie<br />

immigrate.<br />

Merlinda, albanese-macedone, ultima nata in<br />

Albania, è arrivata in Italia a un anno. La situa-

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