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6° 6éme Congresso Congrès Européen Europeo de di Psicopatologia Psychopathologie dell’Infanzia de l’Enfance e et dell’Adolescenza
de l’Adolescence
Nuove Nouvelles normalità normalités Nuove Nouvelles patologie pathologies Nuove pratiche Nouvelles pratiques
THURSDAY, May 5
M. Cesa Bianchi
Purtroppo per ragioni di salute Serge Lebovici
non ha potuto essere tra noi e questo ci dispiace
molto perché avremmo voluto celebrare in
questo Congresso i padri storici della psichiatria
infantile europea. Il prof. Ferrari ci presenterà la figura
di Serge Lebovici e ne illustrerà brevemente
la prospettiva teorica: si tratta di un grandissimo
personaggio che ha saputo difendere sul piano
internazionale i diritti della scienza ed i diritti dei
bambini verso i quali ha mostrato una dolcezza
ed un’apertura quantomeno pari alla sua capacità
scientifica.
P. Ferrari
Mi faccio interprete di alcune parole che Serge
Lebovici mi ha detto al telefono. La sua assenza
dispiace molto anche a lui: avrebbe voluto essere
in mezzo a noi ed incontrare Giovanni Bollea,
amico di vecchia data, conosciuto a Parigi, con
il quale ha lavorato per alcuni anni; mi ha anche
detto che una solida amicizia legava le due famiglie.
Non parlerò a nome suo, non mi permetterei
mai di farlo. Serge Lebovici è stato uno dei primi
psichiatri infantili che ha introdotto nella comprensione
delle patologie del bambino l’apporto
della psicoanalisi e per questo la sua fama ha oltrepassato
i confini francesi. Per merito suo, nozioni
strettamente psicoanalitiche sono state
introdotte nell’ ambito della psichiatria infantile,
come ad esempio il concetto freudiano di “après
coup” nelle nevrosi del bambino; ha formato una
intera generazione di psichiatri infantili - tra i quali
mi pongo anch’io - e recentemente ha fondato
un centro di psichiatria infantile a Parigi; inoltre, è
stato per lungo tempo presidente dell’ Associazione
Mondiale de Psichiatria del Bambino Piccolo.
Con l’apertura di spirito e la curiosità intellettuale
che gli riconosciamo, Lebovici se è occupato
in particolare di due argomenti: l’interazione ma-
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IN HONOUR OF PROF. BOLLEA
INCONTRO CON GIOVANNI BOLLEA E SERGE LEBOVICI
Presidente: M. Cesa Bianchi (Milano)
dre-bambino, padre- madre- bambino insieme a
Michel Soulè e negli ultimi anni si è interessato
alla trasmissione fantasmatica transgenerazionale
cioè al passaggio di fantasmi dallo psichismo
dei genitori allo psichismo del bambino attraverso
fenomeni di comunicazione primitiva.
Ho riassunto troppo succintamente la figura e il
contributo di Serge Lebovici ed ora ripasso la parola
al prof. Cesa Bianchi che introdurrà il professor
Giovanni Bollea.
M. Cesa Bianchi
Per me è meraviglioso e difficile al tempo stesso
introdurre Giovanni Bollea che ha rappresentato
in tutta la mia vita di studioso, di ricercatore
e di psicologo un riferimento essenziale non soltanto
dal punto di vista scientifico ed operativo
ma anche dal punto di vista più ampiamente culturale,
dalle arti figurative alla cultura etnologica,
dagli aspetti più tecnici a quelli più socialmente
articolati. Giovanni Bollea è stato per la psicologia
italiana - in via di organizzazione dopo la parentesi
buia del fascismo- un riferimento importante,
data la sua posizione dialettica di neuropsichiatria.
Ha saputo intessere un dialogo sempre aperto,
mai irrigidito su posizioni ideologiche (questo
ovviamente non hanno fatto altre persone in questo
campo e per tale motivo la figura di Giovanni
Bollea rappresenta una fondamentale eccezione):
nell’ Istituto di Neuropsichiatria infantile di Roma
si articolano infatti posizioni diverse ma tutte convergenti
sulla base del comune denominatore che
è la sofferenza infantile. Grazie alle sue numerose
collane bibliografiche, Bollea ha dato alla realtà
scientifica italiana -uscita dalla seconda guerra
mondiale e dall’autarchia imposta dal regima fascista-
un orientamento internaziona.le. ha realizzato
nel tempo una serie di iniziative di grande
portata e di incisiva profondità sulla quale oggi
si organizza solidamente la neuropsichiatria infantile
italiana e internazionale, che sicuramente
è una disciplina autonoma ma aperta agli appor-