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6° 6éme Congresso Congrès Européen Europeo de di Psicopatologia Psychopathologie dell’Infanzia de l’Enfance e et dell’Adolescenza
de l’Adolescence
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THURSDAY, May 5 POSTER SESSIONS
Poster session 4 Families - Adoption - Support - Educational Training
8 - IL PREGIUDIZIO DELLE GESTANTI NEI CONFRONTI DELLA MALATTIA MENTALE
E DEL MALATO DI MENTE
Giovanni Battista Modonutti .
Gruppo di Ricerca sull’Educazione alla Salute (GRES), Università degli Studi di Trieste (Trieste - IT)
Il vissuto, il background culturale e lo stile di vita
dei genitori riveste, da subito, un ruolo importante
nella emancipazione critica e responsabile
dei figli.
Scopo del lavoro Queste considerazioni sono
all’origine, nell’ambito del progetto PSICHE
(Proporre Stimoli Intelligenti a CHi Educa), di uno
studio sulle opinioni e gli atteggiamenti espressi
dalle gestanti nei confronti dei problemi psichiatrici.
Materiali e metodi Nel periodo 2008/09
abbiamo proposto a 309 gravide - età: 18-46aa,
età media 31.2+5.3aa -, afferenti al Reparto di
Ostetricia dell’Ospedale Civile di Tolmezzo (UD),
laa compilazione di una scheda questionario
anonima, autosomministrata, semistrutturata in
grado di acquisire le loro opinioni nei confronti
della malattia mentale ed il malato di mente.
Risultati Il 38.5% delle gravide ritiene che “le
malattie mentali sono come tutte le altre malattie”
ed il 79.0% non condivide l’affermazione ”le persone
che soffrono di malattie mentali sono curate
171
meglio nelle corsie chiuse degli ospedali”.
Si rivela ottimista è l’85.8% delle gestanti che
non pensano “le persone che hanno una malattia
mentale non riescono mai a riprendersi” ed il
68,9% che asserisce “i moderni trattamenti per
la malattie mentali danno degli ottimi risultati”.
L’89,6% della popolazione in gravidanza si
dissocia da chi afferma “riesco sempre a riconoscere
se una persona ha avuto un problema
mentale” ed il 48,5% riconosce che “la maggior
parte delle persone che soffrono di malattie
mentali non sono pericolose”.
Le gravide dissentono (95.1%) da chi pensa
“le persone che hanno avuto una malattia mentale
non possono lavorare” e da chi propone “le
persone che hanno avuto una malattia mentale
non dovrebbero avere figli” (73,1%).
Conclusioni La ricerca rivela la presenza, in
questa particolare popolazione “di adulti significativi”,
di atteggiamenti stigmatizzanti nei confronti
della MM, riconosciuta dalla maggioranza
“diversa dalle altre malattie”, e del ME, ritenuto
pericoloso, per il quale, a oltre 30 anni dalla
legge.