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6° 6éme Congresso Congrès Européen Europeo de di Psicopatologia Psychopathologie dell’Infanzia de l’Enfance e et dell’Adolescenza
de l’Adolescence
Nuove Nouvelles normalità normalités Nuove Nouvelles patologie pathologies Nuove pratiche Nouvelles pratiques
THURSDAY, May 5 POSTER SESSIONS
Poster session 4 Families - Adoption - Support - Educational Training
10 - Il dolore che cura
Lorena Fornasir Azienda per i servizi sanitari, ASS6 “Friuli Occidentale”, Pordenone (Pordenone - IT)
Objective: Raggiungere il dolore del bambino
È nel segreto della mia stanza che i bambini
schiudono pensieri nascosti. Il bambino di cui
parlo ha conosciuto il dolore di esistere, ha inciso
lo strappo e la rottura come forma di esistenza.
È stato letteralmente “gettato” nel mondo senza
un riparo. Margherita in seduta mi dice: “sai che
io ho i pensieri dolorosi, ne ho a bastanza”. Il
male di questi bambini appare quasi in assumibile.
Il “mestiere” della cura non è solo l’arte
dell’ermeneutica ma quella artigianale dell’accordatore
di uno strumento particolare che è l’lo
psichico.
Methods: le scene del teatro psichico interiore
possono essere ri-giocate nel tempo della
seduta ma anche nello spazio mentale di un
gruppo. Il gruppo si trasforma nel palcoscenico
in cui le paure o i fantasmi si fanno recita e par-
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lano al bambino la loro lingua immaginale. Le
emozioni scorrendo in modo ludico, preparano
una alfabetizzazione del sentire che fa nascere
pensieri là dove c’era angoscia.
Results: trasformazione dell’angoscia, dicibilità
del dolore, riparazione del “danno”
Conclusions: il bambino che conosce la perdita
e il danno chiede di avere un “testimone”,
la sua disponibilità a vivere la ferita, a scongelare
il tempo del suo dolore, a ricostruire i frammenti
della memoria. L’inclusione di questo preciso
punto è l’ancoraggio che serve per stabilire
un’autentica capacità di essere e “stare” con il
bambino stesso e le sue ferite. La scelta di lavorare
attraverso la drammatizzazione, il gioco,
il disegno e la narrazione rende comunicabili
paure e angosce.