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6° 6éme Congresso Congrès Européen Europeo de di Psicopatologia Psychopathologie dell’Infanzia de l’Enfance e et dell’Adolescenza
de l’Adolescence
Nuove Nouvelles normalità normalités Nuove Nouvelles patologie pathologies Nuove pratiche Nouvelles pratiques
SATURDAY, May 7 POSTER SESSIONS
POSTER SESSION 10 -1 Tools for diagnosis, treatment and evaluation/
Non verbal therapy
Premessa
3 - LABORATORIO DI NARRAZIONE PER MAMME E PAPÀ
Daniela Romanelli, Carlotta Gentili, Laura Guerzoni, Michela Monti.
UOS NPIA Casalecchio- Porretta di Bologna, (Bologna - IT)
Il progetto di un laboratorio di Narrazione a
sostegno della genitorialità nasce all’interno del
Servizio NPIA della Azienda USL di Bologna e
cerca di rispondere, con metodologie e strumenti
innovativi, alla domanda di trattamento
psicologico rivolto al bambino e alla sua famiglia
in un ottica di prevenzione secondaria, ovvero di
riduzione e contenimento dei fattori di rischio e
di rafforzamento dei fattori protettivi personali e
familiari per l’evoluzione e lo sviluppo psicologico
del bambino affetto da handicap o da psicopatologia
emozionale e comportamentale
Le referenti del progetto hanno cercato di declinare
il generoso contributo ricevuto dal Corso
“Trame di Cura: laboratorio di scrittura Autobiografica”
(Rossana di Renzo - Catalogo Ausl di
Bologna 2009) alle esigenze degli utenti della
NPIA, nel tentaativo di integrare un modello di
lavoro psicologico ad orientamento psicodinamico
con metodologie e strumenti più affini
all’area della pedagogia narrativa.
La progettualità e i fermenti avviati dal Gruppo
di lavoro sul Programma di Psicologia presentato
nel Dicembre 2008 (referente Dott. Marco
Chiappelli ) costituiscono la cornice all’interno
della quale il progetto si muoverà in un lavoro
di approfondimento, documentazione e verifica
degli esiti dell’iniziativa sul piano terapeutico .
Metodologia e strumenti
Questo percorso nasce dal desiderio di aiutare
i genitori dei bambini che si rivolgono al nostro
servizio con gli strumenti della bellezza e della
poesia, dell’arte e della fotografia, del cinema e
delle storie scritte per i bambini.
In un momento difficile in cui i tempi si restringono
e le risposte rischiano di diventare asciutte,
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sintetiche e poco ridondanti come un codice
diagnostico… risulta sempre più difficile offrire
parole piene, contenuti pregnanti.
In passato c’erano il cortile la parrocchia…
adesso molti genitori vivono una realtà solitaria,
alienante; quando il loro bambino si ammala alle
volte hanno la tentazione di colludere con noi
sanitari nell’incapsulare questo disagio in una
etichetta.. cristallizzata, ferma nel tempo; ciò
può de-responsabilizzarli, può delegare a qualcun
altro la cura la gestione di quella sofferenza
e di quel bambino.
Raggiungere quei genitori aiutarli a riappropriarsi
della propria sofferenza di quella dei loro
figli in termini educativi, affettivi, di responsabilità,
farli sentire implicati, attori e protagonisti
nel percorso evolutivo e in quello riabilitativo
dei loro bambini può già da solo essere il fattore
che aiuta a superare un momento di crisi
senza cristallizzare un sintomo, una diagnosi….
una presa in carico.
Come possiamo aiutare genitori e bambini alle
prese con situazioni di crisi, di fragilità, separazione,
lutto, perdita?
La scelta è caduta sugli strumenti e sulle strade
che piacciono alle persone che stanno bene (..e
anche a quelle che stanno meno bene)
Non vorremmo parlare o partire dal disturbo
ma dalle competenze e dalle risorse… rintracciare
quelle esperienze personali importanti…
strutturanti che ciascuno bene o male ha fatto…
ricordarcele.. raccontarcele… riproporle ai nostri
ragazzi.
L’utilizzo della narrazione nella psicoterapia
infantile è molto valorizzata e presente nella letteratura
psicoanalitica penso a Dina Vallino e al
suo bellissimo Libro “Raccontami una storia”
Borla Ed..