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Nouvelles normalités Nouvelles pathologies Nouvelles ... - Psynem

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6° 6éme Congresso Congrès Européen Europeo de di Psicopatologia Psychopathologie dell’Infanzia de l’Enfance e et dell’Adolescenza<br />

de l’Adolescence<br />

Nuove <strong>Nouvelles</strong> normalità <strong>normalités</strong> Nuove <strong>Nouvelles</strong> patologie <strong>pathologies</strong> Nuove pratiche <strong>Nouvelles</strong> pratiques<br />

THURSDAY, May 5 SYMPOSIUMS<br />

Symposium 2 Migrant’s children<br />

IL MUTISMO SELETTIVO NEI FIGLI DEI MIGRANTI<br />

Maria Rita Colucci<br />

zione della coppia madre-bambina nei primi anni<br />

viene descritta dal padre come di “solitudine,<br />

paura e rifiuto”. Quando l’estate la famiglia si reca<br />

nel paese di origine, la bambina si trasforma. A<br />

scuola elementare Merlinda resta totalmente<br />

muta con tutti, adulti e bambini; un’insegnate di<br />

sostegno la aiuta a trovare canali alternativi per<br />

partecipare alle attività e dare prova degli apprendimenti<br />

acquisiti. Il WISC-R nella performance dà<br />

risultati superiori alla norma, il verbale non è testabile.<br />

Questa famiglia non è agganciabile in alcun percorso<br />

terapeutico: il servizio è parte di un mondo<br />

estraneo e rifiutato. Dopo 5 anni, raggiunti obiettivi<br />

economici sufficienti, la famiglia ritornerà in<br />

Albania.<br />

Sabrin, marocchina, è la prima nata in Italia, e<br />

unica femmina, di una fratria di 4 bambini. La<br />

madre è timidissima, e lo era anche nel paese di<br />

origine. Non parla italiano, pur essendo qui da<br />

anni, e viene accompagnata dal marito. Non ha<br />

parenti qui, tutta la famiglia è molto isolata. In<br />

casa parlano pochissimo anche la loro lingua, le<br />

comunicazioni sono minime ed estremamente<br />

concrete.<br />

Sabrin con l’aiuto di una logopedista e di una<br />

scuola molto accogliente, dopo anni, a poco a<br />

poco, inizierà a parlare ed a socializzare.<br />

El Mehdi è marocchino, è il secondo nato in Italia<br />

dei tre figli della famiglia. Durante il tempo della<br />

gravidanza e del parto di Mehdi la convivenza forzata<br />

con una cognata persecutoria aveva provocato<br />

una forte depressione nella madre, la quale<br />

voleva tornare in Marocco. Non aveva nessuno<br />

con cui parlare, e si era chiusa in se stessa. Partita<br />

la cognata, era rimasta tuttavia legata a questo<br />

suo figlio da un legame sofferente. Mehdi si è<br />

sbloccato, ma solo in parte, a 8 anni, dopo una<br />

lunga permanenza nel paese di origine, dove ha<br />

112<br />

appreso bene la propria lingua madre, e questo<br />

ha aperto la strada all’accettazione della relazione<br />

sociale nel suo complesso. Rimarrà inibito e<br />

rigido. La madre di Mehdi parla bene italiano, ed<br />

è divenuta fondatrice e presidente di un’associazione<br />

di immigrati per l’integrazione, contraddicendo<br />

lo stereotipo delle madri dei bambini mutacici:<br />

sono state le circostanze del periodo<br />

perinatale a chiudere le porte al mondo esterno<br />

nella psiche del bambino, mondo esterno scisso<br />

ed estraneo, in una fissazione all’angoscia dell’ottavo<br />

mese, che il bambino supererà in parte nel<br />

tempo, grazie alle grandi capacità della sua famiglia.<br />

Gean, colombiano, è stato lasciato dalla madre<br />

alla bisnonna in Colombia all’età di 2 anni; la<br />

madre è venuta a riprenderselo a 5 anni, portandolo<br />

in Italia. Il padre ha abbandonato la madre<br />

durante la gravidanza, provocando nella donna, a<br />

sua volta abbandonata dalla madre emigrata lontano,<br />

una grave depressione. La bisnonna durante<br />

i 3 anni in cui lo ha tenuto con sé non lo portava<br />

mai fuori.<br />

Lutti e traumi si sono aggiunti nella storia di questo<br />

bambino, che a 7 anni si presenta come terrorizzato<br />

e totalmente muto fuori di casa sua. La<br />

situazione ha richiesto l’aiuto del servizio sociale e<br />

dei servizi socio-assistenziali, per supportare questa<br />

giovane ragazza madre e tutelare il bambino.<br />

Un’attenzione alle famiglie immigrate nei consultori<br />

e nei servizi per la natalità e la prima infanzia<br />

è fondamentale per la prevenzione, così come<br />

la creazione di servizi per la socializzazione primaria:<br />

centri di incontro per madri e bambini,<br />

ludoteche, spazi di aggregazione.<br />

Gli interventi terapeutici per i bambini con mutacismo<br />

già strutturato sono i più vari, dalle terapie<br />

di gruppo, alla logopedia, al lavoro psico-educativo,<br />

agli interventi con la famiglia.

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