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6° 6éme Congresso Congrès Européen Europeo de di Psicopatologia Psychopathologie dell’Infanzia de l’Enfance e et dell’Adolescenza de l’Adolescence Nuove Nouvelles normalità normalités Nuove Nouvelles patologie pathologies Nuove pratiche Nouvelles pratiques THURSDAY, May 5 PLENARY SESSIONS Plenary Session 1 New families LA FAMIGLIA ATTUALE, OVVERO LA CRISI NELLA CRISI Ivano Spano Facoltà di Psicologia Università di Padova un rapporto annullato nell’astrattezza del diritto e della comunicazione stereotipata” (P. Barcellona, L’individuo e la comunità). È, qui, che si rende necessario risignificare lo stesso concetto di “genitorialità”. La genitorialità non è uno stato ascritto all’interno di relazioni formali/istituzionali o di fatto tra esseri umani. La genitorialità è una costruzione, una acquisizione, un modo di sentirsi e di collocarsi nel mondo, ovvero l’assunzione da parte di ogni essere umano della responsabilità della vita propria e degli altri, nonché delle possibilità della vita. Ecco che la genitorialità rimanda - alla comprensione delle modalità di concepire l’altro e l’incontro con l’altro e di mettersi in relazione con le reciproche diversità, - all’approfondimento delle problematiche relazionali e della relazione affettiva, - alla verifica dei presupposti e delle motivazioni alla base della costituzione della famiglia o dell’unione di coppia, - all’approfondimento del mondo infantile e dei suoi significati, - all’analisi del gap generazionale e delle problematiche dei diversi ruoli all’interno della famiglia e della coppia, valutandone, altresì, gli aspetti simbolici (il materno e il paterno come funzioni che predispongono il soggetto nella relazione con l’altro, con sé e col mondo, recuperando la funzione della maternità e della paternità aldilà dei ruoli specifici). “La dialettica del ‘paterno’ e del ‘materno’ è dunque una dialettica interiore a ciascun soggetto, maschio e femmina che sia. Che l’uomo rappresenti, simbolicamente, il ‘maschile’ e la donna di rimando il ‘femmi- 26 nile’, non vuol dire che il distacco riflessivo che dà luogo alla simbolizzazione, alla parola, al discorso, alla socialità sia prerogativa dell’essere umano di sesso maschile, così come non vuol dire che l’amore che sostiene la ricerca dell’altro in cui trovare la propria compiutezza, sia prerogativa dell’essere umano di sesso femminile” (S. Montefoschi, Oltre il confine della persona). In conclusione, a fronte delle esperienze in atto e alla riduzione dei loro significati, e necessario ri-pensare il ritorno dall’intividualismo, dall’egoriferimento alla dimensione sociale, all’ antropoeco riferimento. Scoprire, contro l’esperienza culturale in atto, il rapporto con il sociale significa non sottostare a un rapporto formalizzato in regole astratte, ma avere accesso al processo della creazione sociale dei significati e avere accesso alla dimensione normativa della società È su questa base che si dovrà decidere, allora, se restare ancora sudditi di una riserva epistemologica, di un pensiero dominante dove regnano riduzionismo, determinismo, naturalismo, cognitivismo, mentalismo, empirismo astratto, presunte verità e sicurezze e dove albergano, di fatto, profondi disagi e drammatiche impotenze, o essere invece, tutti insieme, costruttori della nostra propria epistemologia come valorizzazione delle risorse e delle specificità individuali, riconoscimento e mantenimento della diversità che, poi, è ciò di cui si sostanzia la vita, tutta.
6° 6éme Congresso Congrès Européen Europeo de di Psicopatologia Psychopathologie dell’Infanzia de l’Enfance e et dell’Adolescenza de l’Adolescence Nuove Nouvelles normalità normalités Nuove Nouvelles patologie pathologies Nuove pratiche Nouvelles pratiques THURSDAY, May 5 PLENARY SESSIONS Plenary Session 1 New families Il concetto - e ancor più la realtà - di ciò che indichiamo con il termine “nuove famiglie” è altamente ambiguo. Esso non distingue fra due fenomeni che debbono invece essere differenziati fra loro: da un lato, la nascita di forme familiari sconosciute o poco o per nulla diffuse in precedenza, dall’altro l’adozione di un concetto indifferenziato di famiglia che viene esteso ad un insieme indistinto di gruppi sociali primari più o meno “casuali” composti da persone che possono convivere o meno assieme. Distinguere fra le diverse forme è necessario se si vogliono comprendere a fondo le normalità QUALI NUOVE FAMIGLIE? Pierpaolo Donati 27 e le patologie degli individui e delle loro relazioni nella società contemporanea, apparentemente caotica. La relazione cercherà di analizzare i dati empirici forniti dalle più recenti ricerche sociali alle luce di questa ambiguità. Lo schema di riferimento per l’analisi è quello della sociologia relazionale, che indaga i cambiamenti della famiglia alla luce del paradigma della morfogenesi sociale. Questo paradigma permette di comprendere e spiegare sia i percorsi causali della nascita di nuove forme sociali, sia i loro effetti sugli individui e sul tessuto sociale.
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