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Nouvelles normalités Nouvelles pathologies Nouvelles ... - Psynem

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6° 6éme Congresso Congrès Européen Europeo de di Psicopatologia Psychopathologie dell’Infanzia de l’Enfance e et dell’Adolescenza<br />

de l’Adolescence<br />

Nuove <strong>Nouvelles</strong> normalità <strong>normalités</strong> Nuove <strong>Nouvelles</strong> patologie <strong>pathologies</strong> Nuove pratiche <strong>Nouvelles</strong> pratiques<br />

SATURDAY, May 7 WORKSHOPS<br />

Workshop 26 Fattori di rischio, di protezione e resilienza<br />

L’ AFFIANCAMENTO FAMILIARE QUALE NUOVO INTERVENTO DI SOSTEGNO<br />

ALLA GENITORIALITÀ: IL PROGETTO “DARE UNA FAMIGLIA A UNA FAMIGLIA”<br />

NELLA SPERIMENTAZIONE FERRARESE.<br />

Paola Bastianoni (1) , Chiara Baiamonte (1) , Alessandra Goberti (2) , Monini Tullio (1) .<br />

(1) Università di Ferrara (Ferrara - IT); (2) Comune di Ferrara (Ferrara - IT)<br />

La genitorialità è universalmente ritenuta una<br />

funzione complessa, in cui coincidono aspetti<br />

individuali, relazionali e intergenerazionali sottolineando<br />

l’interconnessione tra dimensioni<br />

interne e funzioni e ruoli che agiscono nell’interazione<br />

reale. Sul piano rappresentazionale la genitorialità<br />

si configura come una “dimensione<br />

interna simbolica che fa parte dello sviluppo di<br />

ogni persona, attivata dall’interazione con l’altro”<br />

(Bastianoni, Taurino, 2007); una funzione<br />

dinamica quindi che richiede a chi la esercita di<br />

adattarsi alle diverse fasi evolutive dell’altro<br />

assolvendo ad impegni differenti. “Un genitore<br />

deve adattare di continuo con grande flessibilità<br />

i suoi sistemi alle risposte del figlio, valutando di<br />

continuo la situazione globale via via che essa si<br />

evolve” (Fava Viziello, 2007, Malagoli Togliatti,<br />

Zavattini, 2000). Ne consegue che sul piano delle<br />

interazioni reali, il funzionamento genitoriale non<br />

può considerarsi stabile e sempre ben funzionante<br />

ma, in alcune fasi critiche del ciclo di vita,<br />

o in alcune situazioni familiari particolarmente<br />

vulnerabili, può risultare soggetto a vulnerabilità/<br />

fragilità (Fruggeri, 1998) che richiedono interventi<br />

di sostegno anche leggero perché il funzionamento<br />

possa essere ripristinato senza incorrere<br />

in rotture traumatiche e/o in danni relazionali.<br />

Una attività di prevenzione in queste situazioni,<br />

in sintonia anche con le indicazioni europee, è<br />

pertanto indicata nel monitoraggio di quelle<br />

situazioni a rischio per intervenire e prevenire,<br />

con intervanti mirati, la loro possibile degenerazione<br />

in situazioni di danno per bambini e ragazzi<br />

(Biancardi, 2008). In questa cornice teorica nel<br />

biennio 2008-2010 è stato realizzato nel territo-<br />

433<br />

rio ferrarese un progetto sperimentale di sostegno<br />

alla genitorialità fragile tramite l’affiancamento<br />

di un nucleo familiare ad un altro più<br />

vulnerabile con l’obiettivo di prevenire/limitare<br />

l’allontanamento dei figli delle famiglie più vulnerabili.<br />

Il progetto denominato “Dare una famiglia<br />

a una famiglia” (Serra, 2007, Maurizio, 2007) è un<br />

riadattamento il progetto è stato riformulato e<br />

promosso dal Comune di Ferrara sempre in collaborazione<br />

con la Fondazione Paideia di Torino<br />

e con l’Università di Ferrara con l’obiettivo di<br />

sperimentare un modello di funzionamento del<br />

sostegno alle funzioni genitoriali realizzato ” inizialmente<br />

realizzato nella Città di Torino e finanziato<br />

dalla Fondazione Paideia.<br />

Sotto il profilo metodologico nella sperimentazione<br />

ferrarese è stato dato rilievo alle Associazioni<br />

familiari, al lavoro di reciprocità e di stesura<br />

di patti educativi tra le famiglie coinvolte, al ruolo<br />

dei tutor e delle famiglie affiancanti, ed alla presenza<br />

di un apparato di formazione/supervisione<br />

continuativo per i partecipanti agli affiancamenti.<br />

In questo lavoro verranno presentati i risultati<br />

relativi al biennio sperimentale con particolare<br />

attenzione alla descrizione dei vissuti e delle rappresentazioni<br />

dei partecipanti ai progetti così<br />

come emergono dall’analisi qualitativa realizzata<br />

sulla produzione discorsiva di 20 incontri di formazione/supervisione<br />

realizzati nell’arco del<br />

biennio con i tutor e le famiglie affiancanti. <br />

L'intervento è stato pensato come contributo per la proposta<br />

di un simposio denominato "Il funzionamento protettivo<br />

del contesti di vita" proponenti Bastianoni Paola (università<br />

di Ferrara) Taurino Alessandro (Università di Bari).

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