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Nouvelles normalités Nouvelles pathologies Nouvelles ... - Psynem

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6° 6éme Congresso Congrès Européen Europeo de di Psicopatologia Psychopathologie dell’Infanzia de l’Enfance e et dell’Adolescenza<br />

de l’Adolescence<br />

Nuove <strong>Nouvelles</strong> normalità <strong>normalités</strong> Nuove <strong>Nouvelles</strong> patologie <strong>pathologies</strong> Nuove pratiche <strong>Nouvelles</strong> pratiques<br />

THURSDAY, May 5 POSTER SESSIONS<br />

Poster session 4 Families - Adoption - Support - Educational Training<br />

1 - FANTASIE DI ATTESA NELL’ADOZIONE INTERNAZIONALE<br />

Marina Angela Visco Seconda Università degli Studi di Napoli (Napoli - IT)<br />

Il rapido incremento delle domande di adozione<br />

internazionale avvenuto negli ultimi anni porta<br />

ad interrogarsi su quali possano essere nei<br />

coniugi le fantasie che accompagnano questo<br />

tipo di percorso adottivo.<br />

L’adozione di un minore straniero può essere<br />

attivamente ricercata quale soluzione a conflitti<br />

interni ed esigenze inconsce, o essere vissuta<br />

come una scelta obbligata a fronte dei tempi di<br />

attesa più lunghi e dell’esito incerto cui va incontro<br />

una richiesta di adozione nazionale. In<br />

ogni caso, il rischio è che fantasie non elaborate<br />

possano interferire nel già complesso processo<br />

adottivo: non è quindi l’evento in sé dell’adozione<br />

internazionale, ma il significato che esso assume<br />

per i coniugi a costituire un possibile ostacolo<br />

all’instaurarsi di positivo legame affettivo<br />

con il bambino.<br />

È stata condotta una ricerca con un campione<br />

costituito da 40 coppie di coniugi che hanno<br />

avanzato richiesta di adozione nazionale e/o internazionale,<br />

realizzata mediante l’uso di questionario<br />

strutturato ad hoc per indagare rappresentazioni<br />

e aspettative rispetto al minore da<br />

163<br />

adottare, e l’osservazione dei gruppi di preparazione<br />

all’adozione.<br />

Le coppie che avanzano domanda di adozione<br />

solo internazionale sembrano presentarsi, in<br />

modo peculiare rispetto agli altri due gruppi<br />

(adozione nazionale, adozione nazionale ed internazionale),<br />

con un desiderio di genitorialità<br />

già appagato (nel 55,5% dei casi hanno già un<br />

figlio), non esprimono il timore che il bambino<br />

non si affezioni al loro, e legano la propria motivazione<br />

all’adozione maggiormente ad aspetti<br />

di tipo “altruistico”.<br />

È invece fra i coniugi che avanzano entrambi i<br />

tipi di domanda di adozione che si riscontra la<br />

presenza di maggiori timori rispetto all’adozione<br />

di un bambino straniero: essi tendono ad attribuire<br />

a quest’ultimo problemi linguistici, di rendimento<br />

scolastico, di alimentazione e salute in<br />

misura maggiore rispetto al bambino italiano.<br />

Ciò potrebbe esprimere una fantasia di estraneità,<br />

il timore di un’eredità disturbante di cui il<br />

bambino sarebbe portatore, e che potrebbe rivelarsi<br />

nel corso della sua crescita.

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