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Documento PDF - UniCA Eprints - Università degli studi di Cagliari.

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Fluminimaggiore, ma la sua popolazione è oramai ridotta a poco più <strong>di</strong> 1000 abitanti.Attualmente l’economia del paese si sta spostando verso il turismo e la pesca.Beni storici e archeologici del territorioChiesa <strong>di</strong> San Giovanni Battista. Chiesa parrocchiale e<strong>di</strong>ficata nella seconda metàdel XIX secolo su una collina che domina l’abitato.Buggerru: demografiaMetà del XIX secolo: nasce come frazione <strong>di</strong> Fluminimaggiore e villaggio minerario1856: 500 abitanti1900: 6000 abitanti1951: 1.500 abitanti2001:1.222 abitantiDOMUSNOVASCentro situato nella valle del Cixerri ai pie<strong>di</strong> del massiccio del Marganai a 143metri sul livello del mare con 6810 abitanti. Il suo territorio, posto al centro <strong>di</strong> un riccocomprensorio minerario, è ricco <strong>di</strong> testimonianze archeologiche quali tombe <strong>di</strong>giganti, nuraghi, testimonianze puniche e romane che <strong>di</strong>mostrano come il territoriosia stato frequentato continuativamente sin dall’antichità. L’attuale centro ha originime<strong>di</strong>oevali e faceva parte del Giu<strong>di</strong>cato <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> e incluso nella curatoria delSigerro. Probabilmente un deciso impulso al suo sviluppo ci fu dopo il 1258 quandol’intero territorio passò ai Della Gherardesca che vi incrementarono l’industriamineraria. In questo periodo Domusnovas <strong>di</strong>venne centro <strong>di</strong> fusione dell’argento cheveniva estratto da liberi concessionari nel territorio del Marganai e conferito allefonderie. Il borgo fu a quell’epoca cinto <strong>di</strong> mura ed acquisì una notevole importanza.Al termine della guerra scatenata dagli ere<strong>di</strong> del Conte Ugolino per ven<strong>di</strong>carne lamorte il comune passò alle <strong>di</strong>rette <strong>di</strong>pendenze <strong>di</strong> Pisa e le sue attività continuarono aprosperare. Dopo la conquista <strong>di</strong> Iglesias da parte dell’infante Alfonso, Domusnovase buona parte dei territori circostanti furono amministrati <strong>di</strong>rettamente dall’infante pergarantire lo sviluppo della zecca <strong>di</strong> Iglesias. Nel 1327 il villaggio entrò a far partedella donazione fatta all’infanta teresa. Nei decenni successivi subì gravi danni acausa della guerra, la crisi della zecca <strong>di</strong> Iglesias ne compromise l’economia e la suapopolazione andò <strong>di</strong>minuendo. Nel corso del secolo XIV il territorio fu occupato dalletruppe arborensi e tornò in possesso aragonese solo dopo la battaglia <strong>di</strong> Sanluri. Ilvillaggio era oramai quasi deserto quando venne concesso in feudo, assieme aVillamassargia e Conesa, a Ludovico Aragall. Nei secoli successivi il paese passòdagli Aragall ai Bellit e da questi ai Brondo, che si estinsero nel secolo XVII. Inseguito Domusnovas passò ai Bou Crespi che lo tennero fino al riscatto dei feu<strong>di</strong>. Apartire dal secolo XVIII nel suo territorio riprese l’attività mineraria. Nel 1821 ilvillaggio fu incluso nella provincia <strong>di</strong> Iglesias e nel 1839 si liberò della <strong>di</strong>pendenzafeudale. Abolite le province, nel 1848 fu incluso nella <strong>di</strong>visione amministrativa <strong>di</strong><strong>Cagliari</strong> e nel 1859 nella rinata provincia. Attualmente è entrato a far parte della neocostituitaprovincia <strong>di</strong> Carbonia-Iglesias.Nel territorio <strong>di</strong> Domusnovas si segnala:

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