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Documento PDF - UniCA Eprints - Università degli studi di Cagliari.

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cervicornis Viv., Silene velutinoides Pomel e Thlaspi brevistylum Jord. segnalati daAngiolino et Chiappini (1983).Nella Figura 62 viene evidenziata la corologia dei taxa censiti. A tal proposito sipone in evidenza come le endemiche esclusive della Sardegna rappresentino laquota più rilevante (36,4%) e che unitamente a quelle sardo-corse (28,5%)rappresentano il 64,9% del totale.In particolare, come già evidenziato da Arrigoni e Di Tommaso (1991) e Mossa etBacchetta (1998), gli endemismi esclusivi della Sardegna appaiono più legati aisubstrati <strong>di</strong> natura carbonatica, mentre quelli sardo-corsi ai substrati cristallini esecondariamente metamorfici.I taxa il cui areale è limitato alle aree insulari risultano nettamente maggioritari(88,1%). All’interno <strong>di</strong> questa categoria, oltre agli endemismi sar<strong>di</strong> e sardo-corsi, èpossibile <strong>di</strong>stinguere quelli tirrenico-insulari (10,6%), me<strong>di</strong>terraneo-occidentali insulari(8,6%) e sardo-siculi (4,0%).La componente endemica estesa anche a territori continentali risulta pari al11,9%, ed è costituita dalle endemiche tirreniche insulari presenti anche in nordAfrica 6,0%, dalle endemiche tirreniche 4,0% e dalle endemiche del Me<strong>di</strong>terraneooccidentale 2,0%. Dal punto <strong>di</strong> vista biogeografico (Figura 63) i contingenti piùimportanti sono quelli relativi alla Provincia biogeografica Sardo-corsa (28,5%) e allaSubprovincia Sarda (23,8%). Importanti sono anche le componenti endemiche dellaSuperprovincia Italo-tirrenica (18,5%) e della Subregione Me<strong>di</strong>terraneo-occidentale(16,6%). L’elemento più caratteristico è minoritario ma comunque ben rappresentato(12,6%) costituito dalle endemiche del Settore Sulcitano-iglesiente (5,3%) e delSottosettore Iglesiente (7,3%).Il confronto con le componenti endemiche rilevate in altri territori della Sardegnameri<strong>di</strong>onale (Tabella 21) rivela come nell’Iglesiente vi sia un numero <strong>di</strong> taxa endemicisuperiore, e che la componente più caratteristica, costituita dalle endemiche sarde,sia superiore a quella delle altre endemoflore utilizzate per la comparazione, e<strong>di</strong>nferiore soltanto al dato complessivo della Sardegna. Interessante è anche notarecome la relativa vicinanza geografica delle aree della Sardegna considerate agli altriterritori del Me<strong>di</strong>terraneo occidentale, possa essere messa in relazione allacomposizione del loro contingente endemico. I territori che comprendono la costameri<strong>di</strong>onale della Sardegna, il Sulcis ed il Sarrabus, ospitano, infatti, una percentualemaggiore <strong>di</strong> endemismi sardo-siculi, mentre Iglesiente e Sulcis, che occupano partedella costa occidentale della Sardegna, hanno una percentuale maggiore <strong>di</strong> endemitiin comune con le isole del Me<strong>di</strong>terraneo occidentale. Il Sarrabus-Gerrei ha unapercentuale <strong>di</strong> endemiti in comune con l’Arcipelago Toscano nettamente superioreagli altri territori, ma bisogna a questo proposito considerare che i dati presenti inTabella 6 relativi al Sarrabus si riferiscono ad uno sta<strong>di</strong>o <strong>di</strong> conoscenza della flora <strong>di</strong>questo territorio ancora largamente incompleta.Questi dati evidenziano l’elevato grado <strong>di</strong> autonomia della flora sardo-corsa etestimoniano della evoluzione dei suoi elementi originali in situ a partire da una flora<strong>di</strong> tipo preponderantemente me<strong>di</strong>terraneo, secondo quanto proposto anche per lavicina Corsica da <strong>di</strong>versi autori in passato (BRAUN-BLANQUET, 1926;CONTANDRIOPOULOS, 1962; FAVERGER, 1975; ARRIGONI, 1983). Questa ipotesi èconfermata dall’elevato numero <strong>di</strong> taxa endemici esclusivi, dal basso numero <strong>di</strong>entità in comune con le aree continentali ed in particolare dalle maggiori similitu<strong>di</strong>nicon quelle aree del Me<strong>di</strong>terraneo occidentale.

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