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Documento PDF - UniCA Eprints - Università degli studi di Cagliari.

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STAGNO DI CORRU S’ITTIRI (ITB030032)Il SiCp si trova compreso nel comune <strong>di</strong> Arbus, Guspini, Terralba ed Arborea.Comprende tutto il Capo Della Frasca, Lo stagno <strong>di</strong> S. Giovanni e Punta CorruMannu.Descrizione e vulnerabilità del sito riportata dalla documentazione Natura2000Nel sito si <strong>di</strong>stinguono due ambienti umi<strong>di</strong>: quello <strong>di</strong> Corru S'Ittiri parallelo al maree quello del sistema <strong>degli</strong> stagni <strong>di</strong> Marced<strong>di</strong>' e S. Giovanni ubicati in sucessione e<strong>di</strong>rezione perpen<strong>di</strong>colare alla linea <strong>di</strong> costa. Il primo , Corru S'Ittiri, è delimitato adovest da un cordone sabbioso litoraneo, ad est dalla pianura alluvionale <strong>di</strong> Arboreaed è chiuso a nord da una barra subacquea; il secondo "sistema <strong>di</strong> stagni Marceddì eS. Giovanni", in successione lungo la valle fluviale su cui confluiscono il Rio Mogoroe il Rio Mannu presenta uno sbarramento me<strong>di</strong>ano ubicato a circa 2/3 delcomplesso. La parte più interna costituisce lo stagno <strong>di</strong> S. Giovanni con acque piùdolci per gli apporti dei Rii Mogoro e Mannu e quella più esterna (Marceddì) è<strong>di</strong>rettamente collegata col mare, ed è delimitata a nord da una pineta e da coltivi susabbie dunali e a sud da Capo Frasca. A NE l'area è costituita da depositi Quaternaria SW da formazioni del basamento Ercinico, col complesso intrusivo, sucessionepre-Ordoviciano me<strong>di</strong>o e da una copertura se<strong>di</strong>mentaria e vulcanica del ciclo Plio-Pleistocenico della successione marina e depositi continentali del Miocene superioredel ciclo vulcanico calcoalcalino oligo-miocenico. I suoli sono prevalentementePalexeralfs Typic, Aquic, Ultic Lithic e Litich Ruptic. Le precipitazioni sonotipicamente stagionali concentrate nel periodo tra ottobre e marzo. Il mese piùpiovoso è <strong>di</strong>cembre con una me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 99,6 mm quello più secco è luglio con 3,6mm.La temperatura me<strong>di</strong>a è <strong>di</strong> 16,9°C, la me<strong>di</strong>a delle massime del mese più caldo è <strong>di</strong>32,3 °C la me<strong>di</strong>a delle minime del mese più freddo è <strong>di</strong> 5,2°C. La massima assolutaè 39,8°C, la minima assoluta è 10,4°C. L'area presenta un clima semiarido con estatitiepide e non molto piovose e inverni piovosi e non molto fred<strong>di</strong>. I venti predominantisono il maestrale e lo scirocco. Le cenosi sono in sucessione catenale con levariazioni del livello d'acqua e presentano associaioni ben strutturate efloristicamente <strong>di</strong>fferenziate. Il sito nel suo complesso presenta <strong>di</strong>fferenti aspettiambientali dove si identificano fitocenosi tipiche <strong>di</strong> aree lacustri, palustri e semiaridesalse. Nell'area palustre la vegetazione prevalente, nelle acque poco profonde ècostituita dall'associazione Chaetomorpho Ruppietum Br.-Bl. 1952, in quelle piùprofonde si rinvengono associazioni a Zoostera e Posidonia oceanica L.(Delile). Lazona palustre è fortemente caratterizzata da estesi fragmiteti che occupano la partepiù interna <strong>degli</strong> stagni <strong>di</strong> Corru S'Ittiri e <strong>di</strong> S. Giovanni in acque debolmentesalmastre. Le zone semiaride salse sono caratterizzate da <strong>di</strong>verse tipologievegetazionali legate al grado <strong>di</strong> salinità del terreno. Nelle depressini retrostagnali lavegetazione è caratterizzata da arbusteti e suffruticeti alofili (Arthrocnemion glauciRiv.-Mart. 1980). Degni <strong>di</strong> nota e <strong>di</strong> cura sono i popolamenti a Spartina juncea(Michx.)Willd. in graduale sviluppo nella parte retrodunale del cordone sabbioso chechiude lo stagno <strong>di</strong> Corru S'Ittiri. Sito <strong>di</strong> importanza internazionale per la fauna legataalle aree umide (inserito nella Convenzione <strong>di</strong> Ramsar).VulnerabilitàPressione antropica. Inquinamento da scarico <strong>di</strong> acque <strong>di</strong> lavaggio <strong>di</strong> minerali.

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