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Documento PDF - UniCA Eprints - Università degli studi di Cagliari.

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Le ricerche d’erbario sono state condotte presso gli erbari universitari <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>(CAG) e Sassari (SS e SASSA).Le escursioni sono state finalizzate all’osservazione in campo, alla raccolta ederborizzazione <strong>di</strong> esemplari <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse stazioni. Per i taxa <strong>di</strong> incerta attribuzionetassonomica si è proceduto alla raccolta <strong>di</strong> germoplasma ed alla sua moltiplicazioneed allevamento, al fine <strong>di</strong> seguirne l’intero ciclo biologico. Per chiarire edapprofon<strong>di</strong>re le problematiche tassonomiche emerse sono state inoltre effettuatericerche biosistematiche in collaborazione con le Università <strong>di</strong> Catania, Firenze, Pisa,Trieste, Valencia e Zurigo.La determinazione dei taxa è stata effettuata consultando le seguenti opere:“Nuova flora analitica d’Italia” (FIORI, 1923-1929) “Flora Italica” (ZÁNGHERI, 1976),“Flora d’Italia” (PIGNATTI, 1982), “Flora Europaea” (TUTIN et al., 1964-1980; 1993),“Flora dels Päisos Catalans” (DE BOLÒS & VIGO, 1984-2001), “Flora Iberica”(CASTROVIEJO, 1986-2005), e la monografia “Le piante endemiche della Sardegna”(ARRIGONI et al., 1976-1991). Per le pteridofite ci si è basati su “IconographiaPalynologica Pteridophytorum Italiae” (FERRARINI et al., 1986), “Guía de helechos dela Península Ibérica Y Baleares” SALVO TIERRA (1990) e “Le pteridofite d’Italia”(MARCHETTI, 2004), mentre per le Orchidaceae si è fatto riferimento alle monografierealizzate da SCRUGLI (1990), SCRUGLI & COGONI (1998), GRÜNANGER (2000) eDELFORGE (2005).Oltre alle flore citate per la verifica delle sinonimie si sono utilizzati anche le<strong>di</strong>verse versioni dell’”Index sinonimique de la flore de France” (KERGUÉLEN 1993;1998; 1999), “International Plant Name Index (IPNI), la versione on-line <strong>di</strong> FloraIberica [CASTROVIEJO (ed.), 2005] e “An annotated Checklist of the Italian VascularFlora” (CONTI et al., 2005). Tranne quando <strong>di</strong>versamente citato il sinonimo adottato èquello suggerito da CONTI et al., 2005, ad eccezione che per le pteridofite, per lequali si è seguito MARCHETTI (2004) e per le Orchidaceae, per le quali ci si è basatisu DELFORGE (2005) e BATEMAN et al. (2003).Per la determinazione dei taxa appartenenti ad alcuni gruppi critici si sono inoltreutilizzate numerose monografie riguardanti tali gruppi trattati a livello <strong>di</strong> flora sarda,italiana o me<strong>di</strong>terranea e i più recenti lavori descrittivi <strong>di</strong> nuove entità tassonomiche.Tutti i campioni raccolti sono stati depositati presso l’erbario del Dipartimento <strong>di</strong>Scienze Botaniche <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> (CAG). Per le abbreviazioni <strong>degli</strong> autori si è seguito“Authors of plant names” (BRUMMIT & POWELL, 1992).La forma biologica è stata <strong>di</strong>rettamente verificata in campo ed espressa secondole sigle riportate in PIGNATTI (1982), basate sulla classificazione <strong>di</strong> RAUNKIAER (1934).Per la corologia, oltre alle monografie utilizzate per la nomenclatura tassonomica, siè fatto particolare riferimento a “Le piante endemiche della Sardegna” (ARRIGONI &al., 1976-1991) e “Atlas Florae Europaeae” (JALAS & SUOMINEN, 1972-1994; JALAS etal., 1996-1999).Le categorie corologiche adottate, ad eccezione <strong>di</strong> quelle utilizzate per leendemiche, sono quelle utilizzate in BRULLO et al., (1996).Le categorie corologiche attribuite ai taxa endemici censiti si fondano sui lavori<strong>degli</strong> autori che in precedenza si sono occupati <strong>di</strong> queste tematiche per la Sardegna,la vicina Corsica e gli altri sistemi insulari del Me<strong>di</strong>terraneo occidentale (CARDONA &CONTANDRIOPOULOS, 1977; CONTANDRIOPOULOS 1962; 1964; 1980; 1990;CONTANDRIOPOULOS, 1962; 1964; CONTANDRIOPOULOS & CARDONA, 1979; CORRIAS &DIANA CORRIAS, 1980; FAVERGER & CONTANDRIOPOULOS, 1961; GAMISANS &MARZOCCHI, 1996; GARBARI, 1990). In particolare, il sistema adottato è quelloproposto da ARRIGONI & DI TOMMASO (1991), al quale sono state aggiunte lecategorie delle sardo-sicule (ESS), delle tirreniche insulari-nordafricane (ETI-NA) e

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