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Documento PDF - UniCA Eprints - Università degli studi di Cagliari.

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1848 passò alla <strong>di</strong>visione amministrativa <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> fino al 1859, anno in cui entrò afar parte dell’omonima provincia. Nel corso del XIX secolo si sviluppò una fiorenteagricoltura, i cui settori <strong>di</strong> punta furono l’apicoltura e la produzione <strong>di</strong> acquavite.Durante la seconda guerra mon<strong>di</strong>ale subì un inaspettato bombardamento, che fece83 morti e una novantina <strong>di</strong> feriti tra la popolazione civile.Beni storici e archeologici del territorioZairiLocalità a poca <strong>di</strong>stanza dall’abitato, vi sorgeva un tempio tardo-punico <strong>di</strong> cui èstata identificata la favissa. Sul sito sono state trovate numerose ceramiche eterrecotte <strong>di</strong> forme anatomiche.San CosimoLocalità poco <strong>di</strong>stante dal paese nella quale si trovano l’omonimo Nuraghe a torree due tombe dei giganti. Una <strong>di</strong> queste, detta Sa grutta de Santu Giuanni ha unacamera sepolcrale lunga oltre 26 metri che conserva buona parte dellapavimentazione originaria. A partire dal 1981 gli scavi archeologici hanno restituitoceramiche lisce e decorate ed altri manufatti che testimoniano <strong>degli</strong> scambi tranuragici e micenei.Chiesa <strong>di</strong> Santa BarbaraChiesa parrocchiale costrutia all’inizio del XIV secolo in forme gotiche era<strong>di</strong>calmmente mo<strong>di</strong>ficata nel XVII secolo.Chiesa <strong>di</strong> Santa SeveraPiccola chiesa che sorge fuori dall’abitato in località s’Utturu; fu costruita nelsecolo IX in forme tardo-bizantine, nei secoli subì alcune mo<strong>di</strong>fiche. Il lunedì dopoPasqua vi si svolge la festa de<strong>di</strong>cata alla santa.Chiesa dei santi Cosma e DamianoSorge tra Gonnosfana<strong>di</strong>ga e Arbus, è costruita in uno stile vagamente moresco e,secondo la tra<strong>di</strong>zione, fu costruita da un muratore che era stato catturato dai corsaribarbareschi e tenuto per anni schiavo in Africa. Il culto risale ad acluni secoli ad<strong>di</strong>etroed in passato la festa che vi si svolgeva era occasione per terribili risse tra gli abitanti<strong>di</strong> Gonnosfana<strong>di</strong>ga ed Arbus per il possesso delle statue dei due santi e dellachiesa.Gonnosfana<strong>di</strong>ga: demografia1483 (primi dati <strong>di</strong>sponibili): 156 abitanti circa1583: 504 abitanti1698 (fine periodo spagnolo): 1.247 abitanti1728 (inizio periodo sabaudo): 1.644 abitanti1848 (fusione perfetta): 3.174 abitanti1861 (unità d’Italia): 3.292 abitanti1901: 4.264 abitanti1951: 7.259 abitanti2001: 7.073 abitanti

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