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Documento PDF - UniCA Eprints - Università degli studi di Cagliari.

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DiscussioneSistematica e ipotesi filogenetiche. La scoperta <strong>di</strong> una nuova specie, Anchusamontelinasana, porta a sette il numero dei taxa <strong>di</strong> questo genere endemici dellaSardegna, e questo evidenzia il ruolo <strong>di</strong> primo piano dell’Isola come centro <strong>di</strong><strong>di</strong>versità del genere Anchusa nel Me<strong>di</strong>terraneo. Considerazioni preliminari all’ipotesidella comune origine insulare del gruppo sono proposta in base a dati morfologici,anche se non vi sono analisi cla<strong>di</strong>stiche che ne confermino l’origine monofiletica.(SELVI & BIGAZZI, 1998). Più recenti <strong>stu<strong>di</strong></strong> <strong>di</strong> tipo biologico molecolare sulla filogenesidella tribù delle Boragineae mostrano le deboli <strong>di</strong>fferenze presenti all’interno delclado <strong>di</strong> A. capellii e A. formosa . La ricostruzione dei rapporti filogenetici delleAnchuse endemiche presenti in Sardegna è stata in seguito affrontata da BACCHETTA& al. (2006) suggerisce che le Anchusae della Sardegna siano sister del complessoeuri-me<strong>di</strong>terraneo <strong>di</strong> Anchusa undulata. La bassa variazione della sequenza <strong>di</strong> ITS1osservata campionando l’intero gruppo <strong>di</strong> Anchusa sensu strictu (HILGER et al.,2004), mostra le sottili <strong>di</strong>fferenze all’interno del clado sardo-corso che acquistano unrilevante significato a supporto delle sinapomorfie morfologiche che <strong>di</strong>scriminanoqueste endemiche insulari rispetto al resto del genere. Queste sono rappresentateda un peculiare tipo <strong>di</strong> <strong>di</strong>morfismo nel portamento, un habitus prostrato-ascendente,con fiori brachimorfici, con tubo relativamente breve e sub-rotato, piuttosto cheipocrateriforme, piccole antere, e piccole nucule con sottile anello basale (GUŞULEAC,1929; ARRIGONI et. al., 1976-1991; SELVI & BIGAZZI, 1998). Un’ulteriore sinapomorfiaecologica del gruppo, non coA further ecological synapomorphy of the group, whichis not found elsewhere in the genus, è la preferenza per suoli incoerenti e siliceii,fatto che spiega l’assenza <strong>di</strong> questo genere dai massicci calcarei della Sardegnacentro-orientale. Dal punto <strong>di</strong> vista cariologico il numero cromosomico <strong>di</strong> A.montelinasana (2n = 16) supporta l’idea che la <strong>di</strong>vergenza e la speciazione delgenere in Sardegna è avvenuta a livello <strong>di</strong>ploide, come per la maggior parte dellespecie continentali <strong>di</strong> Anchusa (LUQUE, 1983; SELVI & BIGAZZI, 2003). Accoppiato coni bassi livelli <strong>di</strong> <strong>di</strong>vergenza ITS1, la mancanza <strong>di</strong> variazione del cromosoma sembrain<strong>di</strong>care che nessun cambiamento genetico brusco si è presentato durante i processi<strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenziazione morfologica. In base alle prove <strong>di</strong>sponibili, si può quin<strong>di</strong> supporreche il contingente endemico attuale si sia originato in situ da un comune antenato perun processo <strong>di</strong> speciazione schizogenetico innescato dagli eventi paleogeograficiche hanno causato la frammentazione e la riduzione <strong>degli</strong> habitat occupati dallaspecie con isolamento delle popolazioni.I dati molecolari suggeriscono l’evento principale nella storia evolutiva <strong>di</strong> questogruppo è stato la spaccatura fra il gruppo delle Anchusae orofitiche (A.montelinasana, A. capellii e A. formosa ed il gruppo litoraneo e psammofitico (A.littorea, A. crispa e A. sardoa). La domanda che ci si può porre è cosa sia venutoprima: i sistemi dunali della Sardegna occidentale si sono iniziati a formare durante laseparazione della microplacca Sardo-corsa dalla Francia del sud e dalla Spagnanord-orientale verso la fine dell’Oligocene circa 30 m.a., suggerendo che le specielitoranee siano derivate da progenitori orofitici che vivevano sui preesistenti massiccimontuosi.La colonizzazione della linea costiera sabbiosa può aver innescato un processo <strong>di</strong>speciazione per ra<strong>di</strong>azione adattativa che ha condotto all'origine dei taxapsammofitici. In considerazione della mancanza <strong>di</strong> endemiche sulle alte montagnedella Corsica, malgrado la loro natura pricipalmente granitica, e la minore<strong>di</strong>fferenziazione del gruppo su questa isola, si può ipotizzare che i massicci siliceipaleozoici della Sardegna meri<strong>di</strong>onale, che facevano parte della catena Protoligure

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