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Documento PDF - UniCA Eprints - Università degli studi di Cagliari.

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19b - Sub-<strong>di</strong>stretto Meri<strong>di</strong>onaleCarattere peculiare del sub-<strong>di</strong>stretto è la vasta presenza <strong>di</strong> paesaggi su calcari,dolomie e calcari dolomitici del Paleozoico, tra i quali presenta un particolare pregiol'area <strong>di</strong> Marganai. In questo settore è presente la serie sarda calcicola mesosuprame<strong>di</strong>terraneadel leccio (rif. serie n. 17), con l'associazione Acerimonspessulani-Quercetum ilicis quale testa della serie. L'aspetto fisionomico è quello<strong>di</strong> mesoboschi climatofili dominati dal leccio e da sclerofille quali Phillyrea latifolia, incui secondariamente si rinvengono elementi laurifillici (Ilex aquifolium), caducifogli(Acer monspessulanum) e geofite quali Paeonia corsica, Cephalantheradamasonium, Epipactis microphylla ed E. helleborine. Presenta il suo optimumbioclimatico nel piano suprame<strong>di</strong>terraneo inferiore con ombrotipo umido inferiore. Lasubassociazione arbutetosum une<strong>di</strong> rappresenta l’aspetto più termofilo ecaratteristico <strong>di</strong> questa associazione sui substrati più decarbonatati del sub-<strong>di</strong>stretto.Le tappe <strong>di</strong> sostituzione della serie, generalmente per degradazione della stessa,sono date da arbusteti del Pruno-Rubion e da orli erbacei prevalentemente riferibiliall’or<strong>di</strong>ne Geranio purpurei-Cardaminetalia hirsutae.La serie sarda, termo-mesome<strong>di</strong>terranea del leccio (rif. serie n. 13: Prasio majoris-Quercetum ilicis), gia descritta dal punto <strong>di</strong> vista strutturale e floristico per il sub<strong>di</strong>stretto19a, risulta ben rappresentata in varie zone alto-collinari tra S. Benedetto, S.Angelo e la Miniera <strong>di</strong> Can<strong>di</strong>azzus, in con<strong>di</strong>zioni bioclimatiche <strong>di</strong> tipotermome<strong>di</strong>terraneo superiore e mesome<strong>di</strong>terraneo inferiore su substrati <strong>di</strong> naturametamorfica e granitica.Ampiamente presente è la serie sarda, termo-mesome<strong>di</strong>terranea, della sughera(rif. serie n. 19: Galio scabri-Quercetum suberis), con foreste importanti nell'area <strong>di</strong>Genna Bogai e S. Angelo, spesso in stretto contatto con le leccete precedenti e conle <strong>di</strong>ffuse fasi <strong>di</strong> degradazione <strong>di</strong> entrambe le serie 13 e 19.Nei settori sud-occidentali del sub-<strong>di</strong>stretto, tra Iglesias Gonnesa e Nebida, con leprincipali zone minerarie, e nei settori <strong>di</strong> Acquaresi e M.te S. Giorgio a nord <strong>di</strong>Masua, nel piano fitoclimatico termome<strong>di</strong>terraneo superiore, con ombrotipi variabilidal secco superiore al subumido inferiore, sui substrati calcarei o a cementocarbonatico, ad altitu<strong>di</strong>ni generalmente non superiori ai 100 m s.l.m., si riscontra laserie sarda, calcicola, termome<strong>di</strong>terranea del leccio con palma nana (rif. serie n. 14:Prasio majoris-Quercetum ilicis chamaeropetosum humilis). Essa è costituita, nellosta<strong>di</strong>o maturo, da microboschi termofili a Juniperus phoenicea subsp. turbinata eQuercus ilex nello strato arboreo. Nello strato arbustivo sono presenti Pistacialentiscus, Tamus communis, Smilax aspera, Rubia peregrina, Asparagus acutifoliuse Prasium majus. Lo strato erbaceo è paucispecifico e comprende Arisarum vulgare,Carex <strong>di</strong>stachya e Cyclamen repandum. Le cenosi <strong>di</strong> sostituzione sonorappresentate dalla macchia a Pistacia lentiscus (Oleo-Pistacietum lentisci), dallegarighe a Cistus creticus subsp. eriocephalus (Dorycnio penthaphylli-Cistetumeriocephali), dalle praterie emicriptofitiche dell'associazione Asphodelo africani-Brachypo<strong>di</strong>etum retusi e dalle comunità terofitiche della classe Tuberarietea guttatae.Poco comune, generalmente localizzata sui substrati aci<strong>di</strong> (metamorfiti) del sub<strong>di</strong>stretto,è l'associazione Cyclamino repan<strong>di</strong>-Oleetum sylvestris (rif. serie n. 11),della serie sarda, calcifuga, termo-mesome<strong>di</strong>terranea, dell’olivastro, che si rinvienead altitu<strong>di</strong>ni non superiori a 350 m. in zone rocciose ad elevata inclinazione,generalmente su litosuoli, dove le leccete e le sugherete non riescono a svilupparsi.Si rinviene nelle stesse con<strong>di</strong>zioni bioclimatiche del <strong>di</strong>stretto precedente conmicroboschi termo-xerofili, strato arbustivo limitato e strato erbaceo a me<strong>di</strong>oricoprimento, costituito prevalentemente da geofite ed emicriptofite. Le speciecaratteristiche sono sempre Olea europaea var. sylvestris, Cyclamen repandum,

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