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Documento PDF - UniCA Eprints - Università degli studi di Cagliari.

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Paese situato in una conca a 50 metri sul livello del mare, con 3250 abitanti. Il suoterritorio, molto interessante dal punto <strong>di</strong> vista naturalistico, conserva bellissimevestigia archeologiche puniche e romane come il Tempio <strong>di</strong> Antas. Nel Me<strong>di</strong>oevo ilterritorio fu compreso nel Giu<strong>di</strong>cato <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> e faceva parte della Curatoria delSigerro (Cixerri) sino alla fine dell’XI secolo. Passò successivamente al giu<strong>di</strong>catod’Arborea e fu incluso nella curatoria <strong>di</strong> Bonorcili. Oltre a Fluminimaggiore vi sorsero ivillaggi <strong>di</strong> Antas, Gulbisa, Sigulis, e Conesa che si spopolarono entro la fine del XIVsecolo a causa delle guerre tra Aragona ed Arborea e della peste. Il territorio, ormaicompletamente spopolato, dopo la fine delle guerre fu concesso al citta<strong>di</strong>noiglesiente Vincenzo Gessa. Nei secoli successivi continuò a rimanere <strong>di</strong>sabitato,frequentato solo da pochi pastori. Nel 1704 Ignazio Asquer, marito <strong>di</strong> EleonoraGessa, avviò il suo ripopolamento fondando l’attuale villaggio <strong>di</strong> Fluminimaggiore conun gruppo <strong>di</strong> famiglie provenienti da Terralba. Il villaggio prosperò rapidamentegrazie all’industriosità dei suoi abitanti che vi svilupparono la frutticoltura, inparticolare la coltura del cedro, e si de<strong>di</strong>carono all’estrazione della resina dai pini,molto profumata, che era utilizzata per scopi religiosi. Nel 1747 Fluminimaggiorepassò dai Gessa agli Asquer; nel 1821 fu incluso nella provincia <strong>di</strong> Iglesias e nel1838 riscattò la sua <strong>di</strong>pendenza feudale. Quando nel 1848 furono abolite le provincefu incluso nella <strong>di</strong>visione amministrativa <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong> sino al 1859. Subito dopo fuinserito nella ricostituita provincia <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>.Nel territorio <strong>di</strong> Fluminimaggiore si segnalano:La Grotte <strong>di</strong> Su Mannau. Situata presso l’omonimo rio, è lunga quasi 7 Km e viscorre un torrente che alimenta anche l’acquedotto del paese. Conosciuta sin daitempi più remoti, era sede <strong>di</strong> un culto delle acque, praticato fino in età romana e delquale rimangono tracce evidenti nella Grotta Santuario.Grotta <strong>di</strong> S’Orreri. Grotta naturale situata a poca <strong>di</strong>stanza dall’abitato; nella fasedella prima cultura <strong>di</strong> Bonnannaro fu adattata a sepoltura collettiva. Recenti scavihanno restituito molte ceramiche.Gutturu Pala. Miniera <strong>di</strong> piombo e zinco. Fu tra le prime in<strong>di</strong>viduate dall’ingegnerefrancese Eyquem dopo il 1864 e nel 1866 portò alla costruzione della SociétéAnonyme des Mines de Malfidano che sfruttò la miniera con notevole successo finoal 1905 quando la cedette alla Pertusola. Dopo gli anni ’60 la miniera fu ceduta allaSIM. Gli scavi nel corso dei decenni hanno consentito <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare gran<strong>di</strong>ssime espettacolari cavità sotterranee il cui sfruttamento a fini turistici è in via <strong>di</strong> definizione.Beni storici e archeologici del territorioTempio <strong>di</strong> Antas.Sito archeologico noto sin dall’800, in particolare per la presenza <strong>di</strong> un tempioromano tetrastilo con <strong>di</strong>mensioni 23,25x9,25 metri. Dopo che tra il 1966 ed il 1968 ilBarreca ebbe condotto a termine lo scavo nell’area scoprì che il tempio romanosarebbe potuto essere quello del Sardus Pater, anche se Tolomeo in<strong>di</strong>cava Neapoliscome la sua sede. Il tempio portato alla luce era stato preceduto da altri due tempipunici; gli scavi consentirono <strong>di</strong> ricostruirne le vicende sino al VI secolo a.C., quandosi arrivò alla fondazione del primo tempio de<strong>di</strong>cato a Sid. L’e<strong>di</strong>fico era costituito da unmodesto ambiente rettangolare costruito attorno ad una roccia sacra utilizzata comealtare. Il tempio venne successivamente più volte ricostruito ed ampliato in epocaromana. Venne pesantemente (ed in modo piuttosto <strong>di</strong>scutibile) restaurato tra il 1969

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