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Documento PDF - UniCA Eprints - Università degli studi di Cagliari.

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CONSIDERAZIONI DI CARATTERE TASSONOMICOIl primo tentativo <strong>di</strong> classificazione <strong>di</strong> cui si è a conoscenza è l'opera in nove libri“Historia Plantarum” <strong>di</strong> Teofrasto (370-285 a.c.) che classificò circa cinquecentospecie in base al portamento (alberi, frutici, suffrutici ed erbe) e ad alcunecaratteristiche del fiore. Dioscoride, me<strong>di</strong>co e naturalista greco del primo secolo d.c.considerato il fondatore dell’erboristeria farmaceutica, or<strong>di</strong>nava invece le piantesecondo le caratteristiche me<strong>di</strong>cinali e il loro impiego. Il suo “De materia me<strong>di</strong>ca”, incui descrisse circa seicento specie vegetali allora note, fu per molti secoli un testofondamentale per gli <strong>stu<strong>di</strong></strong> botanici.A partire da questi primi tentativi è stato costante lo sforzo dei botanici pergiungere ad un sistema <strong>di</strong> classificazione che fosse funzionale. Di volta in volta sisono privilegiati gli aspetti legati all’utilizzo, in particolare farmaceutico, delle pianteoppure si è cercato <strong>di</strong> raggrupparle secondo delle affinità <strong>di</strong> tipo morfologico. Èquesta seconda impostazione che si è imposta in epoca moderna, a partire dal XVIsecolo, quando, grazie allo stimolo dato dai viaggi <strong>di</strong> scoperta geografica, chefacevano affluire in Europa dagli altri continenti specie sconosciute, si reseimpellente un nuovo sistema <strong>di</strong> classificazione. Si ricorda in particolare l’Opera <strong>di</strong>Andrea Cesalpino (1519-1603) che nel “De plantis” così definisce le sue intenzioni:“Poiché la scienza consiste nel raggruppare gli esseri vicini e <strong>di</strong> <strong>di</strong>stinguere quelli chenon lo sono, e poiché questo equivale alla <strong>di</strong>visione in generi e specie, che è basatasu dei caratteri che descrivono la natura fondamentale delle cose, ho cercato <strong>di</strong> farequesto nella mia storia delle piante...”. Si può definire questa impostazione del tuttoaffine a quella della Botanica sistematica moderna. Nella sua opera è stato utilizzatoper la prima volta, tra l’altro, un sistema simile a quello delle moderne chiavi<strong>di</strong>cotomiche.A Gaspard Bauhin (1560–1624) <strong>di</strong> Basilea si deve l’opera Pinax theatri botanici(1596), in cui introdusse elementi <strong>di</strong> riflessione sulla classificazione delle pianteseguita fino allora, cercando <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare dei gruppi omogenei <strong>di</strong> piante, tenendoconto delle loro somiglianze ed utilizzando, per la prima volta, la nomenclaturabinomiale, che si impose poi definitivamente grazie a Linneo.Il naturalista inglese John Ray (1628-1705) propose un nuovo sistema <strong>di</strong>classificazione che prendeva in considerazione il più gran numero possibile <strong>di</strong>caratteristiche morfologiche dei fiori e delle foglie e sviluppo una classificazione dellepiante che può essere considerata il primo sistema naturale <strong>di</strong> classificazione.La classificazione naturale, basata sulle affinità multiple, riflette le “parentele” entroi taxon. Essa non da a priori alcuna preponderanza all’uno o all’altro carattere <strong>di</strong> cui ilvalore tassonomico è stabilito dopo l’esperienza e la prova.A Ray si deve la <strong>di</strong>stinzione tra Angiosperme e Gimnosperme e, nell’ambito delleAngiosperme, tra Monocotiledoni e Dicotiledoni.Nel 1672 Morrison (1620-1683) elaborò un progetto <strong>di</strong> classificazione dei vegetaliutilizzando principalmente la forma e la struttura dei frutti. Il suo lavoro ebbeun’importanza notevole nella sistematica perché la sua classificazione era basata su<strong>di</strong> un metodo logico rigoroso.Joseph Pitton de Tournefort (1656-1708) creò una classificazione detta artificialedei vegetali essenzialmente basata sulle caratteristiche dei fiori e in particolare dellacorolla. Nonostante le sue imperfezioni questo sistema segna un progressoconsiderevole: le piante sono riunite in gruppi gerarchici concettualmente simili agliattuali.

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