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Documento PDF - UniCA Eprints - Università degli studi di Cagliari.

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PATRIARCHISi presentano i rilievi effettuati su 10 patriarchi dell’Iglesiente. Queste schede nonrappresentano un’analisi esaustiva dei patriarchi presenti nell’area <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong>o, che sipuò stimare siano in numero largamente superiore. Sono comunque esemplificative<strong>di</strong> una metodologia <strong>di</strong> censimento che si è applicata ad una quota rilevante dei gran<strong>di</strong>alberi presenti nel subsettore biogeografico.Una delle finalità del censimento è rilevare le con<strong>di</strong>zioni fitosanitarie e le minacceche incombono sui patriarchi, in modo da poter fornire utili informazioni a chi devepre<strong>di</strong>sporne la tutela e programmare eventuali interventi fitosanitari.L’importanza dei patriarchi è legata alla loro testimonianza delle vicissitu<strong>di</strong>nistoriche del territorio. A volte si tratta <strong>di</strong> esemplari che sono stati risparmiati dalla<strong>di</strong>struzione che ha interessato la vegetazione della quale facevano parte. La loropresenza permette in questo caso <strong>di</strong> formulare ipotesi sull’aspetto <strong>di</strong> una porzione <strong>di</strong>territorio nel passato. Altre volte possono essere una conferma dell’in<strong>di</strong>gentato <strong>di</strong> unaspecie. E’ il caso del patriarca <strong>di</strong> Pinus pinea rilevato in territorio <strong>di</strong> Fluminimaggiore,la cui osservazione, assieme ad altri esemplari della stessa specie <strong>di</strong> poco inferiori,ha consentito ad MARTINOLI (1953) e ad ARRIGONI (1967) <strong>di</strong> confermarne laspontaneità e <strong>di</strong> chiarire l’equivoco nel quale era incorso il MORIS, che nel 1827in<strong>di</strong>cava per la stessa località Pinus laricio Poir.È interessante notare come i gran<strong>di</strong> alberi, che quasi ovunque sono i più vecchiesseri viventi, entrino a far parte della cultura locale, a volte mo<strong>di</strong>ficando latoponomastica, altre <strong>di</strong>venendo co-protagonisti <strong>di</strong> storie che testimoniano della vitadell’uomo sul territorio e del suo legame con la natura. Per questo motivo la loroconservazione risponde a motivazioni <strong>di</strong> carattere culturale, scientifiche edantropologiche, più che naturalistiche.Tra i patriarchi ancora da censire ve ne sono alcuni molto noti, come i maestosiesemplari <strong>di</strong> Olea europaea presso Villacidro e quello <strong>di</strong> Pistacia lentiscus che sitrova presso il Tempio <strong>di</strong> Antas.

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