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Documento PDF - UniCA Eprints - Università degli studi di Cagliari.

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IS COMPINXIUS – CAMPO DUNALE DI BUGGERRU - PORTIXEDDU (ITB042247)Il SiCp si trova compreso nei territori comunali <strong>di</strong> Fluminimaggiore e Buggerru. Siriporta <strong>di</strong> seguito la tabella presente nella documentazione <strong>di</strong> Natura 2000 relativaagli habitat dell’Allegato 1 della <strong>di</strong>rettiva presenti in questo SICp.Descrizione e vulnerabilità del sito riportata dalla documentazione Natura2000Questo campo dunale, compreso tra Capo Pecora, Buggerru e Piscina morta, haun fronte mare <strong>di</strong> 2600 metri circa. larghezza <strong>di</strong> circa 3 chilometri ed una superficie <strong>di</strong>circa 331 Ha con quota maassima <strong>di</strong> 190 m. s.l.m.. L'area e' costituita da eolianitipoggianti su scisti paleozoici talora affioranti. Sono presenti sia arenarie eolichepleistoceniche che sabbie oloceniche tutt'ora mobilizzate dai venti dominanti del III eIV quadrante. Il clima e' termome<strong>di</strong>terraneo sub umido.Rappresenta l' unica stazione sarda in cui il pino domestico (Pinus pinea) vienericonosciuto come specie autoctona. Sulle dune marittime <strong>di</strong> Portixeddu-Buggerruinfatti accanto ai recenti impianti eseguiti ad iniziare dal 1958 dal Corpo Forestale, sirinvengono numerosi boschetti <strong>di</strong> Pinus pinea spontaneo con esemplari anchesecolari. La pineta a pino domestico si colloca in rapporto con il bosco a Quercuscalliprinos dell'associazione Rusco aculeati- Quercetum calliprini e si afferma quandosi realizza un forte degrado <strong>di</strong> tale foresta a cui fanno seguito fenomeni <strong>di</strong> deflazioneeolica o <strong>di</strong> erosione dei versanti dunali. I pini allora svolgono un'azione stabilizzantedelle sabbie e favoriscono la formazione <strong>di</strong> dune alte con carattere secondario. Nelcampo dunale <strong>di</strong> Portixeddu-Buggerru la pineta a pino domestico rappresenta unaspetto paraclimacico dell'associazione Rusco aculeati-Quercetum calliprini che siinse<strong>di</strong>a, quando, in seguito alla degradazione delle formazioni boschive, subentranofenomeni <strong>di</strong> erosione del suolo, <strong>di</strong> deflazione eolica e forte acclività dei versanti. Laforesta a Q. calliprinos costituisce l'elemento terminale della serie <strong>di</strong>namica dellafascia costiera sabbiosa. La sua rarita' e' dovuta all' uso agricolo delle areeretrodunali e la sua conservazione costituisce un obbligo per il mantenimento dellabio<strong>di</strong>versita' nel me<strong>di</strong>terraneo. La successine catenale si completa verso il mare conl'associazione Pistacio-Juniperetum macrocarpae che si pone a sua volta in contattocon la vegetazione del Crucianellion maritimae collegata catenalmente alloSporobolo-Agropyretum juncei e quin<strong>di</strong> al Salsolo-Cakiletum maritimae. Questoterritorio rappresenta insieme a Porto Pineddu uno dei più vali<strong>di</strong> siti <strong>di</strong> localizzazionedell'habitat foreste dunari in Italia. Sito <strong>di</strong> notevole importanza anche per la presenzadelle specie Anchusa littorea, Aristolochia tyrrena, Otanthus maritimus, Dianthusmorisianum, Genista arbusensis, Hyoseris taurina, Limonium sulcitanum, Phleumsardoum, Silene corsica, Quercus calliprinos.VulnerabilitàQuesto sito merita <strong>di</strong> essere opportunamente salvaguardato me<strong>di</strong>ante efficaciopere <strong>di</strong> protezione che escludono qualsiasi intevento capace <strong>di</strong> destrutturare lavegetazione che costituisce l'habitat e tutte le associazioni vegetali che con questa sicorrelano, sia in termini <strong>di</strong>namici che catenali. L'attività antropica e quella pastoralenon dovranno necessariamente essere eliminate ma dovranno essereopportunamente valutati i carichi in modo da conservare o meglio recuperare gliaspetti <strong>di</strong> naturalità. Per quest'ultimo scopo sono da sconsigliare interventi <strong>di</strong>

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