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Documento PDF - UniCA Eprints - Università degli studi di Cagliari.

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molto <strong>di</strong>ffusa in Sardegna, non è consueta nel Sulcis e nell’Iglesiente, chepossiedono tra i boschi più estesi e meglio conservati, nonostante i tagli ai quali sonostati soggetti soprattutto negli ultimi 150 anni.All’interno del sottosettore biogeografico dell’Iglesiente, in considerazione dellastoria geologica, dei tipi vegetazionali e delle peculiarità floristiche e bioclimatiche èpossibile in<strong>di</strong>viduare due <strong>di</strong>stretti floristici. I confini <strong>di</strong> questa sud<strong>di</strong>visionebiogeografica sono necessariamente meno netti rispetto a quelli che è possibilein<strong>di</strong>viduare a livello <strong>di</strong> settore e sottosettore, possono tuttavia essere in<strong>di</strong>viduati nella<strong>di</strong>stinzione a livello geologico tra “zona esterna” e “zona delle falde esterne”. Laprima, la più ampia, spazia da Capo della Frasca a Is Compinxius e comprendesubstrati metamorfici e vulcanici effusivi ed intrusivi. La seconda comprendeformazioni geologiche autoctone quali le formazioni carbonatiche, calcaree edolomitiche paleozoiche della Formazione <strong>di</strong> Gonnesa, le metamorfiti <strong>di</strong> quella <strong>di</strong>Nebida, la Pud<strong>di</strong>nga Ordoviciana.Il Primo <strong>di</strong>stretto biogeografico è forse il meno omogeneo dei tre, comprendendoterritori molto <strong>di</strong>versi tra loro come origine, corteggio floristico e tipo <strong>di</strong> vegetazioneche vanno dai campi dunali <strong>di</strong> Is Arenas alla vetta del Monte Linas, ma è <strong>di</strong>fficilein<strong>di</strong>viduare al suo interno delle soluzioni <strong>di</strong> continuità che consentano ulteriori<strong>di</strong>stinzioni. Il <strong>di</strong>stretto, in virtù della litologia prevalentemente cristallina, dellaposizione orientale e della quota relativamente elevata del Monte Linas, rappresentail territorio dell’Iglesiente più legato, da un punto <strong>di</strong> vista biogeografico, ai territorimontani della Sardegna a nord-est del Campidano. Sulla vetta del Linas vi sonoinfatti specie quali Genista salzmannii, Viola corsica ssp limbarae, Thymuscatharinae, Filago tyrrhenica, Veronica verna ssp. brevistyla che accomunano questoterritorio ai massicci montuosi della Sardegna centro-settentrionale. Vi sono, inoltre,alcune specie endemiche esclusive del territorio del <strong>di</strong>stretto, quali Anchusamontelinasana, Astragalus verrucosus, Dianthus morisianus e Genista arbusensis.Numerose sono inoltre le specie endemiche dall’areale più ampio che nell’Iglesientesi trovano esclusivamente nel territorio <strong>di</strong> questo <strong>di</strong>stretto. Oltre alle già citate G.salzmanii e V. corsica ssp. limbarae, si possono ricordare Anchusa littorea (speciesino a pochi decenni fa dall’areale più ampio e ora <strong>di</strong>venuta probabilmente esclusiva<strong>di</strong> questo <strong>di</strong>stretto), Buphtalmum inuloides, Helichrysum montelinasanum, Isoëtesvelata ssp. tegulensis, Limonium glomeratum, Scophularia ramosissima, Salixarrigonii, Phleum sardoum, Ophrys x laconensis, Delphinium longipes. Come si puònotare è notevole il contributo a questo contingente delle psammofile. I campi dunalidella fascia costiera sono infatti i meglio conservati della Sardegna e ospitano uncontingente floristico <strong>di</strong> elevato valore ed interesse scientifico.Il secondo <strong>di</strong>stretto biogeografico è più omogeneo del primo dal punto <strong>di</strong> vistageologico, paesaggistico, floristico e vegetazionale. Anche questo <strong>di</strong>stretto presentauna notevole escursione altitu<strong>di</strong>nale, comprendendo territori costieri e sino ai quasi1000 m s.l.m. <strong>di</strong> P.ta S. Michele. A dominare sono le litologie carbonatiche, ed insubor<strong>di</strong>ne le metamorfiti. Nel <strong>di</strong>stretto vi sono alcune specie endemiche esclusivequali Bellium crassifolium var. canescens, Calamintha sandaliotica, Charyb<strong>di</strong>stoddeana, Linum muelleri, Sesleria insularis ssp. morisiana. Vi sono anche alcunespecie endemiche dall’areale più ampio, che nel sottosettore Iglesiente si rinvengonoesclusivamente all’interno del <strong>di</strong>stretto. Tra queste, Cephalaria squamiflora ssp.me<strong>di</strong>terranea, Colchicum actupii, Galium schmi<strong>di</strong>i, Genista sardoa, Hyoseris taurina,Iberis integerrima, Polygala sardoa. Si segnalano anche alcune specie nonendemiche, ma <strong>di</strong> elevato interesse fitogeografico, che nell’ambito del territorio <strong>di</strong><strong>stu<strong>di</strong></strong>o sono state osservate solo all’interno <strong>di</strong> questo <strong>di</strong>stretto, quali Cosentinia vellea

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