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Documento PDF - UniCA Eprints - Università degli studi di Cagliari.

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Genista sardoa Vals.FamigliaFabaceae.Forma biologicaArbusto spinoso che può superare i 2 metri <strong>di</strong> altezza (Nanofanerofita scaposa).Forma corologicaEndemismo sardo.EcologiaSpecie xerofila, in<strong>di</strong>fferente al substrato, vive sulle rupi esposte ai venti salmastri,formando grossi pulvini spinescenti, e nelle zone più interne pianeggianti, dove gliin<strong>di</strong>vidui si sviluppano maggiormente in altezza e assumono forma quasi arborea. Sirinviene spesso in situazioni <strong>di</strong> degrado della vegetazione dovuto a tagli, incen<strong>di</strong> esovrappascolo con conseguente impoverimento del suolo.Comportamento fitosociologicoNelle zone interne si inserisce negli sta<strong>di</strong> degradati del Myrto communis-Pistacietum lentisci (Molinier 1954) Rivas-Martínez 1975.FenologiaLa ripresa vegetativa, con l’emissione <strong>di</strong> nuove gemme, inizia in marzo e lafioritura avviene in aprile-maggio. La fruttificazione è tra fine luglio e agosto.ArealeGenista sardoa è <strong>di</strong>ffusa nella Nurra occidentale e nell’Iglesiente meri<strong>di</strong>onale doveè presente soprattutto nella fascia calcarea costiera. In particolare, nel SICp, formapopolamenti estesi presso Canalgrande e sulla bassa catena <strong>di</strong> calcari paleozoiciche sovrasta Masua.StatusLa specie non è soggetta a misure <strong>di</strong> protezioneStato <strong>di</strong> conservazione e criticitàNel SICp la specie è abbondante e non corre rischi <strong>di</strong> estinzione. Si trattacomunque <strong>di</strong> una specie che per il basso numero <strong>di</strong> popolamenti presenti si puòdefinire rara e come tale meritevole <strong>di</strong> protezione. Attualmente, soprattutto neipopolamenti più interni, gioca spesso un ruolo <strong>di</strong> specie che si instaura in seguito adazioni <strong>di</strong> degrado da parte dell’uomo, per cui potrebbe essere danneggiata sia dalreiterarsi <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni che portano ad un eccessivo impoverimento del suolo sia dauna possibile evoluzione della vegetazione.

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