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Documento PDF - UniCA Eprints - Università degli studi di Cagliari.

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CALCARI COSTIERI PALEOZOICI DELL’IGLESIENTE MERIDIONALEInquadramento fisiograficoLe litologie carbonatiche risalenti al Paleozoico, sono <strong>di</strong>ffuse nell’Iglesientemeri<strong>di</strong>onale, dove occupano una vasta area che in altitu<strong>di</strong>ne varia dal livello del mareai 906 metri del Monte Marganai. Questo territorio, ricco <strong>di</strong> peculiarità floristiche,anche se non presenta vere soluzioni <strong>di</strong> continuità, è sud<strong>di</strong>visibile in due settori:quello più interno, che culmina nel Massiccio del Monte Marganai, caratterizzato allequote più elevate da un bioclima ascrivibile come termotipo al mesome<strong>di</strong>terraneosuperiore e come ombrotipo al subumido superiore e quello più costiero,maggiormente secco e caldo. Dal punto <strong>di</strong> vista bioclimatico, infatti, quest’ultimovaria dal termome<strong>di</strong>terraneo inferiore/secco inferiore, presente nella zona <strong>di</strong> Nebida,al mesome<strong>di</strong>terraneo inferiore/subumido inferiore delle quote più elevate. Questoterritorio (Figura 127) può essere sinteticamente descritta come <strong>di</strong>gradante verso ilmare e delimitato verso l’interno da una serie <strong>di</strong> cime sui 500 m <strong>di</strong> quota, tra le qualiM. Mordegui (521 m s.l.m.), M. Guar<strong>di</strong>anu (538), M. S. Giorgio (508) e M. Circus(558), ad oriente delle quali predominano le litologie <strong>di</strong> tipo metamorfico che sipossono in<strong>di</strong>viduare come separazione tra i calcari interni e quelli costieri. L’area èprofondamente incisa dall’azione erosiva dei corsi d’acqua, oggi praticamenteassenti a causa dei fenomeni carsici. Nel territorio sono frequenti falesie e paretirocciose strapiombanti, quali quelle prevalenti lungo la linea costiera o quelle chedelimitano le gole <strong>di</strong> Gutturu Cardaxius e Is Lisandrus.La superficie dell’area considerata è <strong>di</strong> circa 30 Km 2 , e ricade all’interno deiterritori comunali <strong>di</strong> Iglesias e Buggerru. Come calcari costieri si sarebbero potuticonsiderare anche quelli presenti ad occidente <strong>di</strong> Iglesias e su Monte S. Giovanni, lacui flora è stata però inclusa nello <strong>stu<strong>di</strong></strong>o relativo alla Valle <strong>di</strong> Iglesias, che sicaratterizza per le imponenti trasformazioni del territorio ad opera delle attivitàminerarie.Si segnala inoltre che, tra gli <strong>stu<strong>di</strong></strong> floristici relativi ad alcuni territori dell’Iglesientequi presentati, questo è quello meno definito, seppure si possa affermare chel’elenco floristico sia ad uno sta<strong>di</strong>o <strong>di</strong> definizione avanzato. Si ritiene però il suocompletamento e la verifica <strong>di</strong> alcuni dubbi tassonomici richiederanno ancora unastagione <strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong> campo. Le ricerche, sino ad ora, sono state compiute in manierapiù approfon<strong>di</strong>ta nell’area maggiormente costiera compresa tra Porto Flavia eBuggerru e nelle gole <strong>di</strong> Gutturu Cardaxius e Is Lisandrus, mentre sono necessariulteriori approfon<strong>di</strong>menti nelle aree più interne a quota maggiore. Per questo motivonon vengono approfon<strong>di</strong>te le analisi relative alla flora sino ad ora in<strong>di</strong>viduata.

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