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Documento PDF - UniCA Eprints - Università degli studi di Cagliari.

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infeudato a Pericono de Libià e i suoi abitanti furono tenuti a provvedere almantenimento della guarnigione del castello. Negli anni successivi la popolazioneiniziò a <strong>di</strong>minuire e nel 1348 subì un ulteriore consistente calo a causa della peste.Durante la prima guerra tra Aragona ed Arborea gli abitanti si ribellarono e sischierarono con Mariano IV, ma la guarnigione iberica, asserragliata nel castello,resistette sino al termine delle operazioni. Anche durante la seconda guerra il paesesi schierò con le truppe giu<strong>di</strong>cali, ma questa volta anche il castello si arrese dopostrenua resistenza. Il territorio fino alla battaglia <strong>di</strong> Sanluri fu teatro <strong>di</strong> operazioni e sispopolò quasi completamente. Dopo la guerra il paese fu concesso in feudo a PietroOtger che li inserì nel feudo che andava costituendo tra Sigerro ed il Sulcis. Neisecoli il paese passò dagli Otger agli Aragall, ai Bellit, che nel secolo XVI neavviarono il popolamento, ai Gualbes, ai Brondo ed infine ai Bou Crespi dai quali furiscattato nel 1838. Nel 1821 il paese pu incluso nella Provincia <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>; dal 1848nella omonima <strong>di</strong>visione amministrativa ed infine nella ricostituita provincia.Beni storici del territorioCastello <strong>di</strong> AcquafreddaCastello situato a circa tre chilometri da Siliqua in cima ad una collina che dominala pianura circostante. Di origine giu<strong>di</strong>cale, dopo il 1258 passò ai Della Gherardesca,signori <strong>di</strong> un terzo del Giu<strong>di</strong>cato <strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>. Fu uno dei baluar<strong>di</strong> della guerra che i figlidel Conte Ugolino fecero a Pisa per ven<strong>di</strong>care la morte del padre. Passato agliAragonesi, fu fato governare da un castellano e <strong>di</strong>venne un importante presi<strong>di</strong>omilitare sino al termine delle guerre tra Aragona e Arborea. Dopo la battaglia <strong>di</strong>Sanluri il castello venne infeudato assieme al paese omonimo, ne seguì le vicende enel corso dei secoli andò in rovina.Chiesa <strong>di</strong> S. Giorgio.Chiesa parrocchiale e<strong>di</strong>ficata nel secolo XVI in forme gotico-catalane esuccessivamente ristrutturata. Nella chiesa vi è un crocifisso ligneo settecentesco.Chiesa <strong>di</strong> S. Giacomo <strong>di</strong> Stia OrroChiesa costruita nella località omonima nel XII secolo in forme ispirate alromanico. Nel XVII secolo fu ristrutturata ed ampliata aggiungendovi due navatelaterali ed un presbiterio.Chiesa <strong>di</strong> S. AnnaCostruita nel 1765, grazie alla donazione <strong>di</strong> un privato, in stile tardogotico nonlontano dalla chiesa parrocchiale. Al suo interno un retablo ed una statua ligneasettecentesche.Chiesa <strong>di</strong> Santa MargheritaChiesa campestre a poca <strong>di</strong>stanza dall’abitato, costruita nel Me<strong>di</strong>oevo e andata inrovina nei secoli successivi, venne completamente ricostruita nel Seicento in stiletardo-gotico.Chiesa <strong>di</strong> San SebastianoCostruita attorno al XVII secolo con facciata barocca.Siliqua: demografia

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