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Documento PDF - UniCA Eprints - Università degli studi di Cagliari.

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807071605052 51403020102320 19 19171512 11 11 11 10 10 10 100AsteraceaeFabaceaePoaceaeLamiaceaeBrassicaceaeApiaceaeOrchidaceaeCaryophyllaceaePlantaginaceaeRanunculaceaeAsparagaceaeBoraginaceaeEuphorbiaceaeAlliaceaeGeraniaceaeOrobanchaceaeRubiaceaeFigura 107. Famiglie maggiormente rappresentateI dati dello spettro biologico (Figura 108) confermano la me<strong>di</strong>terraneità dell’area inesame e le problematiche legate all’utilizzo del territorio, evidenziate dal dato delleterofite (40,8%), delle emicriptofite (27,0%) e delle geofite (14,7%). Grazie alla<strong>di</strong>ffusione sul territorio <strong>di</strong> pratelli annuali e pascoli la percentuale <strong>di</strong> terofite risultavicina al valore calcolato per la flora sarda che è del 40% (MOSSA et al., 2003). L’altovalore delle geofite viene ricondotto sia alla me<strong>di</strong>terraneità del clima, sia al degradocausato dalle attività pastorali ed in particolare al problema del sovrappascolo e <strong>degli</strong>incen<strong>di</strong>. Il basso valore delle camefite (5,0%) è da mettere in relazione con la scarsa<strong>di</strong>ffusione sul territorio <strong>di</strong> comunità <strong>di</strong> gariga. Le fanerofite (8,1%) risultanoabbastanza in linea rispetto allo spettro biologico della flora sarda elaborato daBOCCHIERI (1995), mentre gli alti valori delle nanofanerofite (NP=3,4%), sono dovutiall’abbondanza e <strong>di</strong>versità <strong>di</strong> piccoli arbusti, in particolar modo rapresentati dalgenere Genista. Le idrofite mostrano valori molto bassi (0,9%) per effetto dellalimitata estensione <strong>degli</strong> habitat acquatici.Sul grafico che analizza le sottoforme biologiche (Figura 109), è possibileosservare una maggiore presenza <strong>di</strong> piante “semplici” che non necessitano <strong>di</strong> gran<strong>di</strong>quantità <strong>di</strong> energie per svilupparsi, infatti le T scap sono in assoluto le più frequenti,seguite dalle H scap, mentre le T caesp rappresentano solo il 2,6% delle terofite e trale geofite risultano largamente maggioritarie le bulbose.

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